Cosa vedere lungo il Royal Mile di Edimburgo: la strada più famosa della capitale scozzese, ricca di storia, fascino e mistero. La Old Town di Edimburgo, è qualcosa di unico e sono certa che te innamorerai.
Cos’è il Royal Mile di Edimburgo? Il miglio reale è la principale arteria del centro storico di Edimburgo che va dal Castello fino al Palazzo di Holyroodhouse. Il Royal mile è composto da quattro strade principali: Castle Hill, Lawnmarket, High street e Canongate e in questa guida te le faremo scoprire tutte.
Questa famosa via di Edimburgo ha una storia molto antica: quando la percorri infatti, partirai da un vulcano spento e proseguirai lungo un pendio che si è formato dal ritiro di un ghiacciaio oltre 325 milioni di anni fa.
Siamo nel cuore pulsante della Old Town di Edimburgo, una delle zone più affascinanti della città, nominata patrimonio Unesco nel 1995. La Old Town si estende nei lati a sud di Royal Mile e raccolgie la maggior parte dei punti di interesse dalla città.
Ecco una mappa di Edimburgo con tutti i luoghi del Royal Mile di cui parleremo, suddivisi per zone e per colore. Collegati con lo smarphone, salva la mappa e portarla con te in viaggio, oppure scarica il nostro pdf su Edimburgo con la lista completa dei luoghi da non perdere lungo il Royal Mile.
Puoi salvare questa guida completa ala scoperta del Royal Mile di Edimburgo e tenerla aperta come guida interattiva (e gratuita) mentre lo visiti. Alla fine dell’articolo trovi anche informazioni su tour e biglietti per le principali attrazioni da visitare in città. Usa la legenda qui sotto per andare direttamente alla sezione che più ti interessa.
Royal Mile di Edimburgo guida completa: cosa vedere tra Esplanade e Castlehill
Il centro di Edimburgo sorge sul promontorio di un vulcano spento, i cui primi insediamenti risalgono ad oltre 10 mila anni fa. Le minuscole e intricate viuzze del centro storico riportano tutte al Royal Mile, teatro di fermento e mille vicissitudini nel corso dei secoli.
La Old Town ha visto le guerre d’indipendenza scozzesi ed è diventata persino la sede dalla corte della monarchia nel 1437.
Scontri e battaglie fanno sorgere una maestosa cinta muraria attorno alla città – il Flodden wall – che per diversi secoli imprigionerà gli abitanti al suo interno, dando vita a condizioni igeniche veramente deprecabili, tanto che Edimburgo verrà chiamata Auld Reekie – la vecchia puzzolente.
Tanti problemi e una serie di epidemie si abbatteranno sulla città, compresa la peste. La Old Town di Edimburgo e questo splendido miglio reale, non sono sempre stati affascinanti come adesso!
Iniziamo a scoprire il Royal Mile di Edimburgo esplorando la zona dell’Espanade: la grande piazza che comprende il castello di Edimburgo e le immediate vicinanze mentre. proseguiremo poi per Castlehill: il tratto più stretto del Royal Mile che scende dal Castello fino al The Hub.
Scoprirai che lungo questa via c’è un piccolo mondo tutto da eplorare, in cui adesso ci addentreremo passo dopo passo in tutta la sua bellezza; sei pronto? Quante volte lo abbiamo percorso insieme su Instagram!

Il castello di Edimburgo
Non puoi pensare alla Old Town di Edimburgo, senza che ti venga il mente il suo maestoso castello. La nostra passeggiata alla scoperta del Royal Mile inizia quindi dall’iconico Castello, un mondo a sé dentro la città, che ti consiglio di visitare almeno una volta nella vita!
Questo luogo è il cuore pulsante della città e le viste che regala, che arrivano fino al mare, tolgono sempre il fiato. Ogni pietra, ogni angolo, ogni oggetto qui, ha una storia da raccontare. Puoi vedere la Stone of Scone, il cimitero degli animali, assistere allo sparo del cannone ogni giorno alle 13 in punto; ammirare i gioielli della corona e scoprire tante storie, anche di fantasmi.
Noi abbiamo fatto il biglietto classico, con l’aggiunta dell’audio guida in italiano per poterlo vedere con i nostri tempi e senza nessuna fretta.
Considera almeno 3/4 ore per visitare il castello perchè offre davvero molto e il tempo volerà via in un istante. Se scegli di visitarlo a cavallo delle 13, potrai assistere in diretta allo sparo del cannone dal piazzale!
Il costo del biglietto è di £19.50 – £17.50 se lo acquisti online sul sito ufficiale. L’ingresso è gratuito se sei in possesso di uno dei pass per attrazioni turistiche per visitare la Scozia.


Esplanade e Castlehill
Cosa vedere lungo il Royal Mile di Edimburgo? Sicuramente l’Esplanade: il campo di parata cerimoniale che si trova immediatamente di fronte all’ingresso del Castello.
Data la sua posizione elevata gode di una vista meravigliosa sulla città e finalmente in una soleggiata mattina di dicembre, anche noi ci siamo affacciati da qui con il sole, invece che con la nebbia come sempre!
La città era lievemente imbiancanta dalla neve, ricordo il cielo incredibilmente azzurro e l’aria pungente sul viso. Devo dire che le viste da qui sono pazzesche e da subito si respira tutto il fascino antico della Old Town.
Non credi?
Partendo dal castello attraversiamo tutta l’Esplanade, dove si tiene la Military Tattoo ogni anno ad agosto. I biglietti si esauriscono molto rapidamente, prenota in anticipo se pensi di partecipare, o non troverai nulla! Spesso si attraversa questa zona molto di fretta, mentre invece nasconde angolini molto interessanti e viste meravigliose!
Mentre attraversi l’Esplanade, ammira le magnifiche viste su Edimburgo e sulla campagna circostante. Cerca con lo sguardo alcuni degli interessanti monumenti sul lato nord, come la statua di Earl Haig in sella al sul suo cavallo o la tomba di Ensign Ewart, un eroe nella battaglia di Waterloo (sulla sinistra in fondo nella foto).

Drinking Fountain Memorial
Questa fontana pubblica fu pagata dagli ufficiali dal 91° reggimento Highlanders nel 1874, subito dopo che la figlia della Regina Vittoria, la principessa Louise, divenne colonnello in capo del reggimento.
I soldati del 91° formarono un drappello d’onore al matrimonio della principessa Louise e John Campbell, futuro Duca di Argyll, nel 1871.
L’anno seguente il reggimento prese il suo nome e aggiunse alle loro insigne la sua coroncina a fianco della testa del cinghiale di Campbell, scolpite nella fontana.
Sono passata qui davanti in più di una occasione, ma questa è stata la prima volta che mi sono soffermata ad osservare questa particolare fontana.
Il piazzale che conduce al castello di Edimburgo è veramente ricco di dettagli da scoprire, lo sapevi?
Inoltre nelle giornate di sole, le viste su tutta la città dall’alto sono incredibili!
Witches Well
All’estremità dell’Esplanade, proprio accanto al muro del Tartan Weaving Mill, c’è una piccola targa e una fontana a muro che segna il punto dove più di 300 donne bruciarono sul rogo, perché accusate di stregoneria. Durante il XVI secolo furono bruciate più streghe qui che in qualsiasi altra parte della Scozia.
Nel 1894 Sir Patrick Geddes, un filantropo, incaricò il suo amico John Duncan di progettare la fontanella. La placca nel rilievo mostra teste di streghe intrecciate da un serpente. Duncan usò il dualismo per evidenziare l’equilibrio tra bene e male e per mostrare che ogni storia ha due facce.
Il rilievo contiene l’immagine di una pianta di Foxglove, al centro della quale c’è un serpente a spirale intrecciato intorno alla testa di Esculapius, il dio della medicina e sua figlia Hygeia, la dea della salute.
La pianta di digitale, anche se usata in medicina, può essere velenosa a seconda del dosaggio e l’immagine del serpente imbevuta di saggezza, è anche riconosciuta come malvagia.
Una delle vittime fu Dame Euphane MacCalzean, accusata di stregoneria per aver tentato di distruggere la nave di re Giacomo VI mentre entrava nel porto a nord di Berwick.
Accenni storici sulla fonte delle streghe

Persino Shakespeare nel suo Macbeth ha riportato la cupa preoccupazione della sua epoca sulla stregoneria e la sua relazione con il diavolo, siboleggiata dalle tre sorelle.
Questa era anche l’ossessione di re Giacomo VI di Scozia che credeva che la stregoneria fosse una forma di satanismo e che chiunque possedesse quelle abilità fosse contaminato dal diavolo.
In questo periodo chiunque poteva essere accusato di usare la magia nera.
Quelli uccisi erano spesso semplici erboristi e malati di mente.
Le donne sospette erano spesso legate mani e piedi e gettate nel lago per determinare la loro innocenza: se annegavano erano scagionate mentre se sopravvivevano venivano accusati di stregoneria e bruciate sul rogo.
Quasi 4000 persone in Scozia, per lo più donne, furono processate prima che l’atto fosse abrogato nel 1736.
Un terzo di queste esecusioni avvennero ad Edimuburgo: le sfortunate erano prima strangolate e poi bruciate a Castlehill. Proprio a loro è dedicata la Fontana delle streghe.
Castle wynd north steps
Arrivando da Grassmarket la salita di Castle Wynd Steps conduce alla cima di Castlehill e all’ingresso del Castle Esplanade. Con un totale di 187 gradini divisi a metà da Johnston Terrace, castle wynd è una scorciatoia rapida per raggiungere Grassmarket e lasciare questa parte della città.
Se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio in Scozia, ti consiglio di iscriverti al nostro gruppo Facebook “Scozia on the road“. Qui troverai tante informazioni utili sulle principali attrazioni da visitare, come viaggiare con i mezzi pubblici o noleggiare una macchina: una guida ai castelli, pass turistici e consigli su itinerari; insomma tutto quello di cui hai bisogno per pianificare il tuo viaggio perfetto!

Cannonball House – Royal Mile di Edimburgo
Cannonball House lungo Castlehill, prende il nome dalla palla di cannone incastonata nel muro sopra la finestra del primo piano. Ci avevi mai fatto caso? Noi no, infatti non l’abbiamo individuata nemmeno l’ultima volta! Si trova nella facciata della casa che da verso il castello, ma nemmeno su google street view sono riuscita a vederla!
Ci sono due spiegazioni molto diverse sul perché questa palla di cannone si trovi qui. Alcuni sostengono che nel 1745, durante la ribellione giacobita, le truppe governative nel castello spararono questa palla di cannone verso Holyrood Palace dove si trovava Bonnie Prince Charlie.
Tuttavia c’è una spiegazione forse più veritiera: pare che nel1676, gli ingegneri del tempo piazzarono qui la palla di cannone, per contrassegnare l’altezza per il primo rifornimento idrico che convogliava verso il serbatoio di Castle Hill.

Ramsay Garden
Un altro luogo pittoresco da non perdere lungo il Royal Mile di Edimburgo è Ramsay garden. Queste case con il tetto rosso e le pareti bianche in stile baronale sono state progettate nel 1893 dall’architetto Sir Patrick Geddes. Inizialmente erano destinate ad ospitare studenti, ma oggi sono uno degli indirizzi più desiderabili di Edimburgo.
Ogni volta che passeggiando per le vie di Edimburgo alzo gli occhi al cielo, mi sembra sempre di stare dentro un regno incantato, quasi troppo bello per essere vero! L’architettura, i colori, gli spazi verdi, gli ampi cortili nascosti, la musica per le strade e la tradizione.

Goosepie House
Costruita intorno al 1740 dal poeta Allan Ramsay, il nome Goose Pie House deriva dalla sua insolita forma a otto lati, simile a una tortiera.
Le case costruite intorno a questa zona accanto al castello, sono chiamate Ramsay Garden come il poeta. Goosepie House è una delle più antiche. Si trova nella parte anteriore di fronte a Princes Street Gardens e può essere vista scendendo lungo Ramsay Lane.


The Tartan Weaving Mill
Di fronte alla Canonball House, proseguendo lungo il Royal Mile di Edimburgo, si trova il Tartan Weaving Mill. L’acqua di Comiston Springs fu convogliata per la prima volta a Edimburgo nel 1676.
Il Mulino ora occupa l’edificio che ospitava il serbatoio. Una mostra gratuita all’interno del Mulino, espone il processo di produzione del tartan: dalla tosatura delle pecore al kilt. Adoro questo posto e trovo sempre qualche souvenir da portare a casa, è uno dei luoghi in cui torno sempre quando sono a Edimburgo.
Leggi anche questi articoli se vuoi saperne di più sul kilt, l’abito nazionale scozzese oppure sui Clan della Scozia e il tartan.

Camera Obscura e Outlook Tower
A pochi metri di distanza dal Tartan Weaving Mill c’è la Camera Obscura, la più antica attrazione di Edimburgo. Originariamente nota come Short’s Observatory, Camera Obscura si trova nella Outlook Tower e fu fondata nel 1850 dall’ottico Maria Theresa Short.
La camera è in realtà una serie di specchi che riflettono immagini delle stanze circostanti, su uno schermo rotondo all’interno di una piccola sala di proiezione. Questa popolare attrazione è oggi abbinata al Word of Illusion, ed é una delle tante cose da vedere lungo il Royal Mile, specialmente se sei in Scozia con i bambini, che lo adoreranno!
Ti ho raccontato come è nata e perchè oggi si trova qui, nell’articolo dedicato a Calton Hill, l’acropoli di Edimburgo.
Prenota il tuo biglietto da casa a questo link.

Scotch Whisky Heritage Centre
Il whisky è ovviamente l’acqua della vita ed è un prodotto scozzese esportato in tutto il mondo.
Scotch Whisky Heritage Centre è un’attrazione interattiva, che racconta la storia di 300 anni di produzione di whisky.
Un’esperienza attraverso la storia sperimentando panorami, suoni e odori del whisky, dove puoi imparare tutto sulla sua prodozione e ovviamente degustare qualche prelibatezza.
Ho imparato ad apprezzare il whisky durante il mio primo viaggio in Scozia nel 2008, quando ho visitato Oban Distillery.
Non avevo la minima idea che potesse piacermi e confesso che sono andata a visitarla solo per curiosità. Invece, mi si è davvero aperto un mondo che mi affascina ogni volta sempre di più.
Se sei un appassionato della bevanda d’oro scozzese, non perdere 20 distillerie da vedere in Scozia.
The Witchery by the castle e Boswell court
Accanto al Scotch Whisky Heritage Centre, in uno storico edificio del XVI secolo, si trova il suggestivo ristorante The Witchery che possiede dal lato opposto della strada, nascoste dentro il semple’s close, una serie di suite in cui passare le notte.
Sinonimo di buon cibo e vino, negli anni ha ospitato molte celebrità. Se cerchi un posticino romantico e davvero particolare dove dormire a Edimburgo, leggi il racconto della nostra notte al The Witchery by the Castle.
Boswell’s court è oggi l’ingresso al ristorante The Witchery e il nome deriva dal Dr Boswell che visse in questo luogo alla fine del XVIII secolo.
Suo nipote James Boswell era il biografo del Dr. Samuel Johnston e si ritiene che il Dr. Johston abbia cenato qui con James Boswell; c’è anche una targa all’ingresso in loro memoria.




Jollie’s close – Royal Mile di Edimburgo
Questo close adornato a festa prende il nome da Patrick Jollie e più tardi, a partire dal 1859 dallo scrittore Alexander Jollie.
Il close è stato recentemente restaurato dal proprietario del The Witchery, James Thomson e la maggior parte degli edifici qui intorno, come Sempill court, ora contengono alcune delle suite del suo hotel.
Confesso che dormire in questo albergo è stata una delle esperienze più belle che abbiamo fatto in città e per un fine settimana romantico è veramente l’ideale. In pieno centro storico, a pochi passi dal castello, tra lusso e bellezza.
Tolbooth Kirk
Costruito intorno al 1845 per ospitare l’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, poi conosciuto come Victoria Hall, il Tolboth Kirk ha il campanile più alto di tutte le chiese di Edimburgo (73 m).
Acquistato nel 1995 divenne in seguito la sede del Festival internazionale di Edimburgo. Ora questo spettacolare edificio è noto come The Hub ed è aperto tutto l’anno dal 1999.
Se stai organizzando il tuo viaggio nella capitale scozzese potrebbe interessarti anche la nostra guida completa di Edimburgo.

St Columba’s Free Church of Scotland
Giunto alla fine di Castlehill, dal lato opposto della strada sulla tua destra, vedrai questa chiesa nota anche come St Columba’s by the castle: dagli un’occhiata prima di proseguire lungo il Royal Mile di Edimburgo!
La chiesa fu costruita nel 1846 in stile gotico inglese, su progetto dell’architetto John Henderson. La pietra per l’edificio fu portata dal palazzo di Mary de Guise, regina reggente della Scozia del XVI secolo. La sua disposizione è stata ispirata dalle riforme del culto anglicano derivanti dal movimento di Oxford.
Non so tu, ma a prescindere dal credo religioso personale di ognuno di noi, trovo sempre affascinanti le chiese. Adoro la loro architettura, le storie, le decorazioni e trovo stimolante visitarle!

Royal Mile di Edimburgo guida completa: cosa vedere a Lawnmarket la parte più antica della Old Town
Lasciata la ramificazione di Castlehill, proseguendo lungo il Royal Mile di Edimburgo, arriveremo a Lawnmarket, che è la parte più antica della Old Town. L’insediamento originale si sviluppò all’ombra e sotto la protezione del Castello.
Il nome Lawnmarket deriva da “land market” (terra del marcato) infatti proprio qui venivano venduti i prodotti provenienti della campagna circostante. Questo vivace e colorato mercato ha continuato a prosperare fino alla fine del 1700. Lawnmarket vanta anche alcuni dei close meglio conservati della città.
Ensign Ewart pub
è il pub più vicino al Castello e prende il nome da Charles Ewart, un membro degli Scots Grey che combattè a Waterloo dove nel 1815. Charles catturò da solo lo stendardo dell’aquila reale francese e dopo aver lasciato l’esercito, si trasferì a Salford, per vivere con la moglie. Morì e venne sepolto qui nel 1846.
Ti racconto tutta la sua interessante storia nell’articolo: Pub antichi di Edimburgo. Questo è uno dei tantissimi pub che popolano il Royal Mile di Edimburgo e la Old Town: sono uno più bello e caratteristico dell’altro e spesso ricchi di storia e fantasmi!
Anche se non devo mangiare, ogni volta che trovo un locale caratteristico cerco sempre di entrare per dare uno sguardo fugace, magari con la scusa di acquistare una bibita. Sono così belli i pub scozzesi che non mi stancherei mai di scoprirli!

Mylne’s Court
Da Lawnmarket, Milne’s Court è ben nascosta agli occhi e gli unici indizi che hai per trovarla sono un piccolo cartello sopra l’entrata e la data del 1690 scolpita nella pietra.
Camminare attraverso Milne’s Court ti darà l’impressione di fare un passo indietro di centinaia di anni, arrivando in un cortile con un edificio del XVII secolo che troneggia sopra di te.
Ai suoi tempi l’edificio rappresentava il meglio della suntuosa vita alla moda. I suoi primi residenti erano per lo più professionisti della classe media.
Come molte case della Old Town nel XIX secolo, Milne’s Court perse i suoi abitanti di classe perchè le condizioni di vita per i residenti erano spaventose.
Alla fine nel 1960 dichiararono pericolosa la parte nord e stabilirono un termine per la demolizione. Nel 1690 Robert Mylne la ricostruì e l’Università di Edimburgo in seguito la ristrutturò, rendendola un alloggio per studenti.

James Court – Royal Mile di Edimburgo
Lungo il Royal Mile di Edimburgo si trova anche James Court, costruita tra il 1723 e il 1727 da James Brownhill. Questa occupa un posto speciale nella storia della città, perché è collegata a molte delle figure più importanti del passato.
Brownhill voleva costruire un cortile con appartamenti esclusivi e per realizzare il suo progetto demolirono una serie di vecchi close, per far posto al nuovo sviluppo. Si formò così un cortile quadrato con un alto palazzo.
Immediatamente divenne uno degli indirizzi più alla moda di Edimburgo. Ci sono tre punti per entrare in questa corte: ad est, ovest e quella centrale che vedi in foto.

Inquilini importanti
Non sorprende quindi che nel 1762 il famoso filosofo David Hume, si trasferì in un appartamento a James Court, fino a quando non andò a Parigi. Tuttavia nel 1770 quando la New Town iniziò a essere costruita, tutto cambiò. Hume attratto dalla prospettiva di una casa moderna, vide i limiti della sua casa nella Old Town e se ne andò.
Il nuovo inquilino del vecchio appartamento di Hume fu il letterato James Boswell, che intrattenne qui il dottor Johnson quando arrivò a Edimburgo, fino alla partenza per il loro epico viaggio verso le isole occidentali. Te ne parlo in 10 libri sulla Scozia.
Durante il periodo vittoriano
James Court subì lo stesso declino del resto della Old Town. Tutto cambiò quando nel 1886 l’urbanista Patrick Geddes e la sua famiglia si trasferì qui.
Geddes era impegnato nella riqualifica della Old Town e insieme a Sir Patrick ha iniziato a trasformare James Court. È grazie ai suoi sforzi che così tanto della vecchia Edimburgo esiste ancora oggi.
La James Court di oggi è cambiata notevolmente da come era un tempo: un incendio nel 1857 distrusse molti degli edifici e nel 1890 ne ricostruirono altri.
Durante i recenti lavori di ristrutturazione hanno scoperto tracce di una scala interna in pietra, trovando forse i resti dell’appartamento di Boswell, nascosto per oltre 200 anni.


Lady Stair’s Close e Writer’s Museum
Uno dei nostri luoghi preferiti lungo il Royal Mile di Edimburgo è Lady Stair’s House, che si trova appena fuori da Lawnmarket ed è un pezzo pittoresco della Vecchia Edimburgo.
Forse la sua popolarità sta proprio nel suo aspetto da fiaba; tuttavia l’edificio ha quasi 400 anni. Qui puoi respirare il fascino della Old Town a pieni polomoni e fare il pieno di bellezza!
Sir William Gray di Pittendrum, un mercante di città di grande successo, costruì la casa nel 1622. A quel tempo era comune che i ricchi vivessero nascosti in uno degli innumerevoli passaggi stretti conosciuti come close, lontano dal trambusto e dai rumori della strada principale.
Le fortune di Sir William Gray cambiarono durante la guerra civile nell’anno 1640; multato e imprigionato nel castello di Edimburgo per i suoi legami con i realisti, perse anche la figlia nel 1645, perchè malata di peste.

da Lady Gray a Lady Stair’s close
Sir William morì nel 1648, ma sua moglie continuò a vivere qui per molti anni, tanto che alla fine in suo onore, lo stretto close che conduceva alla sua casa divenne noto come Lady Gray’s Close.
Mantenne questo nome fino al 1719 circa, quando Elisabetta Dowager Countess of Stair, acquistò l’edificio e così il close e la casa presero il suo nome.
La sala principale al primo piano ha un imponente camino del XVII secolo e sopra l’ingresso principale si può vedere anche un architrave in pietra, scolpita con la data del 1622 e le iniziali di Sir William Gray e sua moglie Geida Smith.

Writer’s Museum
Attualmente questa secentesca dimora ospita lo stupendo Writers’ Museum dedicato al lavoro di tre dei più famosi scrittori scozzesi: Robert Burns, Robert Louis Stevenson e Sir Walter Scott. Non è molto grande, ma vale indubbiamente la pena vederlo.
L’ingresso è gratuito e merita assolutamente una visita.

Makar’s Court
Il cortile su cui affaccia il Writer’s Museum è Makars’ Court, in memoria degli scrittori scozzesi; Makar in scozzese significa scrittore/autore. Guarda in basso mente cammini, perchè sulle lastre in cemento che compongono la pavimentazione sono incise diverse citazioni e scritte.

Gladstone’s Land
Lungo il Royal Mile di Edimburgo resite al passare del tempo questo edificio vecchio di 500 anni. Un tempo era di proprietà del commerciante Thomas Gladstone, che nel 1620 lo ha ampliato e ristrutturato per creare appartamenti sfarzosi.
Gladstone attirò ricchi inquilini tra cui William Struther, ministro della Cattedrale di St Giles, Lord Crichton e il droghiere John Riddoch, che commerciava dal pianterreno. “Gled” significa falco, ecco perchè l’insegna posta sopra l’ingresso rappresenta un falco in rame dorato e con le ali spiegate.
Verso la metà del 1800 solo il più povero degli abitanti della città rimase nella Old Town e questo appartamento un tempo lussuoso, cadde in rovina. Gladstone’s Land fu uno dei primi edifici che il National Trust for Scotland acquistò, salvandolo dalla demolizione nel 1934.
Oggi mostra come i ricchi vivevano le loro vite in un momento in cui Lawnmarket era al centro di una delle città più influenti al mondo. Visitandolo avrai un’idea di come erano le case della classe borghese del XVII secolo.
Puoi visitare Gladston land da lunedì a venerdi dalle 10 alle 17 e domenica fino alle 14:00 al costo di £ 7, gratis con Heritage pass. Scopri tutto sui pass per attrazioni turistiche in Scozia, nella nostra mini guida.

Wardrop’s Court
L’ingresso a Wardrop’s court è abbellito da due draghi che risalgono al 1890. A quel tempo, Patrick Geddes stava rigenerando la Old Town, incoraggiando gli studenti universitari e i tutor a vivere nella comunità.
I draghi scolpiti dal Arthur, il figlio di Geddes, tornarono al loro splendore originale nel 2014.
Wardrop’s court conduce alla Makars court, un luogo pacifico vicino al Writer’s museum. Goditi la tranquillità di questo posto mentre ammiri le lastre di pietra con citazioni di scrittori scozzesi dal XIV secolo ai giorni nostri.
Riddell’s close e court
Riddell’s court è un esempio di close fortificato che puoi ammirare percorrendo a piedi il Royal Mile di Edimburgo. Guardando attraverso questo stretto vicolo, puoi scorgere il doppio cortile, dove nel 1593 Giacomo VI tenne un grande banchetto per i nobili dell’ambasciata danese.
C’è anche una casa del XVI secolo, tipica di questo periodo, che ha una scala in legno all’esterno. Fu qui che visse John McMorran, che insegnò alla High School di Edimburgo.
Brodie’s close – Royal Mile di Edimburgo
Uno dei residenti più noti della Old Town è certamente Deacon Brodie, rispettabile cittadino durante il giorno, che di notte si trasformava in un giocatore d’azzardo, un ladro e una persona dedita i vizi.
Per sostenere il suo stile di vita sontuoso, Brodie copiava le chiavi dei suoi ricchi clienti che andava a derubare di notte. Una volta scoperto fuggì ad Amsterdam, ma venne catturato e rispedito in Scozia.

il 1° ottobre 1788, davanti a una folla di oltre 25.000, fu impiccato sulla nuova forca della città al Tolbooth, che si dice avesse aiutato a progettare.
Originariamente Brodie’s close era una scorciatoia per passare da Lawnmarket a Cowgate.
Nel 1570 William Little, costruì ai piedi del close un palazzo dove si trasferì il giudice Cullen e poi anche la famiglia Brodie, una delle più antiche della Scozia, i cui antenati forse arrivano fino a Macbeth.
Del close originale e della dimora dei Brodie, non rimane nulla, perchè l’edificio originale fu demolito nel 1835 e coperto da Victoria Terrace. Resta il nome all’ingresso, la fama di Brodie e un grazioso caffè.
Ma Brodie è davvero morto?
La storia non finisce qui: si narra che Brodie avesse corrotto il boia ed escogitato qualche trucco nel tentativo di evitare che la caduta nella botola gli fosse fatale.
Dopo l’esecuzione, consegnarono il corpa ad un chirurgo francese nella speranza di salvarlo.
Brodie è realmente morto e sepolto in una tomba anonima nella chiesa parrocchiale di Buccleuch o si salvò per vivere il resto della sua vita in Europa?
Se vuoi saperne di più sulla sua storia leggi il nostro articolo su Deacon Brodie’s Tavern, che si trova non molto lontana dal Bordie’s close. Deacon Brodie’s Tavern all’angolo tra Lawnmarket e Bank Street, si trova a due passi da Brodie’s Close, dove Brodie aveva la bottega ereditata da suo padre.

Royal Mile di Edimburgo guida completa: cosa vedere lungo High strett e Parliament Square
Proseguendo alla scoperta della Old Town, si raggiunge High Street, una zona che ospita diversi edifici storici come la Corte suprema di Scozia, l’ex Parlamento, St. Giles e molti scorci pittoreschi sulla Old Town di Edimburgo.
Questo tratto del Royal Mile sembra non finire mai: è denso e ricco di angoli tutti da scoprire e ogni volta ne troviamo qualcuno che la volta prima ci era sfuggito. Anche questa zona è ricchiassima di vicoli stretti e caratteristici, che nascondono mille storie interessanti, sei pronto a scoprirli?
High strett arriva fino a St. Mary Street, dove un tempo sorgeva Netherbow Port, un porta che separava la Old Town, dal borgo di Canongate. Te ne parlo nell’articolo dedicato ad uno dei pub più famosi di Edimburgo, The world’s end.
Durante il Fringe Festival, la maggior parte degli spettacoli degli artisti si svolge da queste parti, ma vale sempre la pena arrivare fin qui e scoprire un pò della magia della capitale scozzese con o senza il festival.

St Giles Cathedral – Royal Mile di Edimburgo
St Giles, patrono degli storpi, dei lebbrosi e delle madri che allattano, è anche il santo patrono di Edimburgo. La guglia incoronata della chiesa, la rende immediatamente riconoscibile nello skyline di Edimburgo.
All’interno di questa cattedrale puoi ammirare splendide vetrate, una varietà di monumenti, statue e la Cappella dell’Ordine del Cardo, il più famoso ordine cavalleresco scozzese, istituito da Giacomo VI nel 1687.
L’atmosfera che si respira qui è davvero magica! Se vuoi approfondire leggi il nostro articolo, interamente dedicato alla scoperta della cattedrale di St Giles a Edimburgo.

Il predicatore John Knox
Spesso considerata la chiesa madre del presbiterianesimo, St Giles fu teatro di molti sermoni infuocati del grande predicatore della riforma, John Knox.
La sua statua si trova all’interno della chiesa e la tomba nell’antico sagrato (ora pavimentato e asfaltato) sul retro dell’edificio.
La statua del Duca di Buccleuch
Appena fuori dalla facciata ovest della cattedrale di St Giles, si trova la statua di Walter Francis Montagu Douglas Scott, V duca di Buccleuch e VII duca di Queensbury K.G., inaugurata il 7 febbraio 1888 in Parliament square.
Il bronzo regale raffigura una figura eretta che indossa abiti dell’Ordine della Giarrettiera – Order of the Garter robes.
Vari altri artisti realizzarono i pannelli che illustrano gli episodi della vita e della storia della famiglia del Duca. Le scene di battaglia sono particolarmente grafiche.
Il monumento fu eretto nel 1887, ma la statua era troppo grande per il piedistallo che doveva ospitarla, perciò vennero rimosse alcune decorazioni per fare spazio alle gambe, dando così l’idea che il duca stia per muoversi da un momento alll’altro.

Parliament Square
Una volta era descritto come “l’angolo più frequentato e popoloso della Old Town“. Prima della sua occupazione nel 1639, gli affari del governo erano condotti in condizioni anguste al Vecchio Tolbooth, poi a St Giles.
Nel 1639 il Parlamento scozzese si trasferì dalla Great Hall del Castello di Edimburgo, a una nuova sistemazione appositamente costruita, Parliament house. Nel 1632 Carlo I commissionò l’attuale Parlamento che ospitò i politici dal 1639 al 1707, quando i membri furono trasferiti a Westminster in seguito all’Atto dell’Unione delle corone.
Questi erano gli edifici dell’ex parlamento scozzese, che esistevano prima della formazione del Regno di Gran Bretagna nel 1707 e la fondazione di un parlamento britannico seduto al Palazzo di Westminster a Londra.

Heart of Midlothian
In High Street, proprio accanto all’entrata ovest di St Giles, vicino alla statua del Duca di Buccleuch, si trova questo mosaico a forma di cuore sul marciapiede.
Rappresenta il cuore di Midlothian e segna l’ingresso del vecchio Toolboth, costruito intorno agli inizi del 1400 e demolito nel 1817, che fungeva da prigione di Edimburgo, tribunale e uffici comunali.
I detenuti andavano da piccoli ladri agli assassini a sangue freddo, fino alle anime innocenti. Si raccontano storie di torture e condizioni terribili, che potrebbero far rabbrividire chiunque.
Lo stato della prigione era così ripugnante, che intervenne Maria, regina degli scozzesi, per far costruire un nuovo Tolbooth. Come le anime intrappolate all’interno delle sue mura mortali, questo luogo sparì nel 1817 dopo anni di eventi orribili.
Nel corso degli anni qui si sono tenute molte esecuzioni pubbliche, tra cui quella di William Brodie ed è anche il sito del famigerato tumulto Porteous.
Il cuore oggi
I cittadini di Edimburgo continuano a sottolineare il loro disprezzo per la vecchia prigione e l’autorità pubblica, sputando sul Cuore del Midlothian. In tempi più recenti ha iniziato a circolare un’altra spiegazione: lo sputo sarebbe un gesto di buona fortuna.
L’edificio appare nel romanzo di Sir Walter Scott, The Heart of Midlothian, pubblicato nel 1818, che per sempre ne racchiude le storie.

Mercat Cross
Mercat cross è una parola scozzese che sta per market cross e indica il luogo dove un tempo si teneva il mercato su concessione del monarca. Si trova sul lato est di St Giles ed è sormontata da un grande unicorno, l’animale simbolo della Scozia. Questa croce non è l’originale, ma una copia costruita alla fine del 1800.
A Mercat Cross si tenevano i mercati, si riunivano le persone e venivano fatti i proclami pubblici. Questo sito era anche utilizzato come luogo per le pubbliche esecuzioni. Il sito originale della Mercat Cross è contrassegnato a terra un pò più in basso lungo High Street, ci hai mai fatto caso?


Old Fishmarket close
Il Royal Mile di Edimburgo nasconde tanti close ricchi di storia e di mistero, di cui ti ho parlato in un percedente articolo.
Old fishmarket close, risale al 1592. Una volta questo close era “un ripido, stretto burrone puzzolente” dove si commerciava pollame e pesce ed è proprio da questo che prende il nome.
In precedenza aveva due ingressi: uno su High Street e l’altro da Cowgate. Era la sede anche del boia più famoso della città, noto come City Hangman o “Doomster“, l’ultimo dei quali fu John High morto nel 1817.
George Heriot, benefattore e fondatore dell’ospedale e della scuola che portano il suo nome, visse qui nel 1586. J.K.Rowling ha preso ispirazione proprio dalla George Heriot school per le case di grifondoro, serpeverde, tasso rosso e corvo nero del suo Harry Potter, lo sapevi?
Si dice anche che Daniel Defoe abbia lavorato qui come agente segreto del governo inglese durante il Trattato dell’Unione del 1707.
L’inizio del close per molti anni è stato una specie di stazione per un’autopompa antincendio, trascinata fuori in caso di emergenza.
Barrier’s Close – Royal Mile di Edimburgo
Questo close ha avuto molti nomi nel corso del tempo e il suo aspetto è cambiato dopo i due incendi del 1824 e del 1700.
Era conosciuto come St Monan’s Wynd, perchè ospitava una cappella; come Hangman’s Close, dal nome dell’impiccato che viveva qui e anche come Steil’s Close, quando il mercante Patrick Steel visse qui.
Più tardi divenne noto come New Bank Close, Barry’s Close e Back of Parliament Close.
In corrispondenza dell’inizio di Barrie’s Close c’è la statua in onore di James Braidwood, capo dei vigili del fuoco, morto in un incendio a Londra nel 1861.
Un tempo Edimburgo era costruita per lo più in legno e nel 1824, un grande incendio divampò nel cuore del Royal Mile, proprio dove ora si trova la statua di Braidwood. Oltre 400 persone persero tutto e un’intera serie di edifici tra High Street e Cowgate, vennero distrutti dalle fiamme.
James Braidwood sosteneva che né la città, nè gli uomini fossero preparati ad affrontare incendi come questo e fu il primo a definire le prime linee guida alla lotta antincendio, che i vigili del fuoco usano ancora oggi.
Non è incredibile quanta storia nascondono questi close? Ogni volta ne resto sempre più affascinata! E’ come fare un viaggio nel lato oscuro della città.

King Carles II
Eretta nel 1685 da James Smith, questa statua del re Carlo II, vestito da imperatore romano a cavallo, è la più antica statua di piombo britannica. All’epoca c’erano piani per erigere una statua di Oliver Cromwell qui, ma sono stati abbandonati.
Più scopro Edimburgo e più mi rendo conto che quasi ogni sasso, pietra, via, simbolo e scorcio hanno un significato! C’è così tanto da scoprire lungo il Royal mile e tutta la capitale che un mese intero non basterebbe per scoprire ogni cosa.

City Chambers
si trvano lungo il Royal Mile di Edimburgo, di fronte al Mercat Cross. Risale al 1760 e originariamente era concepito come la sede per i commercianti della città. Il Consiglio Comunale si trasferì nell’edificio all’inizio del 1800 a seguito della demolizione del Vecchio casello.
L’edificio principale è arretrato rispetto a High Street, nascosto dietro un cortile con al centro una grande statua bronzea di Alessandro Magno con il suo cavallo Bucefalo.
Questo luogo è legato alla madrina di Harry Potter, lo sapevi? Vicino all’arco d’ingresso che da Hight Street conduce al cortile, puoi vedere tante impronte di scrittori famosi di Edimburgo, tra cui anche quelle di J.K. Rowling.
Leggi a passeggio per Edimburgo con Harry Potter per scoprirne di più.
L’attuale edificio fu costruito come Royal Exchange. I lavori di costruzione assorbirono molte piccole strade, comunemente note a Edimburgo come “close”, che correvano da nord a sud attraverso il sito.
Curiosità: pare che le City Chambers siano state utilizzate come location per le riprese del film Braveheart, lo sapevi? In questo articolo dedicato ai film girati in Scozia ti racconto tante curiosità.
Anchor close – la strada da tanti nomi
Anchor Close prende il suo nome finale da una taverna che si trovava al suo ingresso: The Anchor Tavern in Fuller Close.

Negli anni fu il luogo d’incontro dei Crochallan Fencibles: un club composto da alcuni degli uomini più illustri della città, fondato da William Smellie, che aveva tra i suoi membri anche Robert Burns.
Smellie, fu il tipografo che fondò l’Enciclopedia Britannica e stampò la prima edizione a Edimburgo delle opere di Burns nel 1787.
Anchor close ha una storia antica, che risale al 1521 quando era noto come Fowler o Foular’s Close. Il nome deriva da William Fowler, mercante di hamburger che commerciava qui.
Il close divene poi Fordyce’s Close, per James Fordyce, descritto come scrittore religioso.
Nel 1723 era conosciuto come Brown’s Close, per Thomas Brown e poi ancora Dickson’s Close, per Thomas Dickson (da Harris, “Place Names of Edinburgh“).
Anche i genitori di Sir Walter Scott risiedettero qui fino al 1771.
Edimburgo nasconde davvero mille angoli tutti da scoprire, pieni di fascino e di mistero!
Un città dai mille volti, che non smette di stupire.
Da Anchor Close, puoi raggiungere la pittoresca Cockburn Street.
Mary King’s Close
Un luogo interessante da non perdere lungo il Royal Mile di Edimburgo è Mary King’s close, nella Old Town, riscoperto dopo centinaia di anni sotto l’edificio delle City Chambers.
Questo close sotterraneo chiuso al pubblico per molti anni, ha riaperto i battenti come attrazione turistica, che negli anni è diventata sempre più famosa, perchè permette di esplorare i sotterranei nascosti sotto uno degli edifici più famosi della città.
Alcuni sostengono che gli abitanti della città siano stati murati vivi al fine di prevenire la diffusione della peste. Verità o fantasia questo ha dato origine a molte leggende sui fantasmi, te ne parlo anche in luoghi più infestati di Edimburgo.
Se ti interessa visitarlo, puoi prenotare il tuo tour qui.

High street Wellhead
Fino al 1820 gli abitanti della Old Town di Edimburgo potevano raccogliere l’acqua, solo attraverso queste teste di pozzi in pietra, usando dei secchi dal collo stretto, detti “stoups”. Questi erano anche luoghi dove i locali si incontravano e spettegolavano e ce ne sono diversi lungo il Royal Mile.
Il consiglio razionava l’acqua quando scarseggiava, ad esempio durante i mesi estivi. Questo significava che i residenti locali potevano usare i pozzi solo tra mezzanotte e le 3 del mattino e le code e le risse erano all’ordine del giorno.
Sostituirono la fonte di questa cisterna, Castlehill Resevoir, con un nuovo sistema nel 1851. La capacità di 1,7 milioni di galloni era alimentata da sorgenti provenienti dalle Pentland Hills. Smantellarono il Resevoir nel 1992 e lo trasformarono in un mulino per il tartan.
Se stai organizzando il tuo viaggio nella capitale scozzese potrebbe interessarti anche la nostra guida completa di Edimburgo.

La statua di David Hume
Mentre ci spostiamo lungo High Street, proseguendo lungo il Royal Mile, vedremo la statua di uno dei più grandi filosofi del mondo, che risiedette ad Edimburgo, David Hume.
La statua si trova proprio fuori dall’edificio della High Court.
Hume era un filosofo, economista e storico empirista scozzese, la cui filosofia scettica limitava la conoscenza umana a quella che può essere percepita dai sensi. A Hume è attribuita l’influenza di molti filosofi successivi, tra cui il famoso filosofo tedesco, Immanuel Kant.


Advocate’s Close
Questa stretto e ripido close lungo il Royal Mile di Edimburgo, risale probabilmente al 1544 ed è uno dei più antichi. Offre una vista attraente su Princes Street e sullo Scott’s Monument.
John Scougall, pittore di Guglielmo III e della regina Maria, fu uno dei primi residenti qui, così come il vescovo Bothwell (abate di Holyrood House 1570). Prende il nome da Sir James Stewart di Goodtrees, l’ultimo avvocato della Scozia in carica durante il periodo della Rivoluzione, Riforma e Unione.
A metà del close c’è una porta datata 1882 e scavato sull’architrave in pietra, c’è il nome W & R Chambers. Ricorda il sito degli uffici di William e Robert Chambers, considerati i più famosi editori del XIX secolo. È probabile che l’edificio fosse un prolungamento degli uffici di stampa dei fratelli Chambers.
Te ne parlo anche in questo articolo: i luoghi più infestati di Edimburgo, leggilo se vuoi scoprire tutto sulla storia di Johnny da un braccio solo!
Da Advocate’s Close puoi arrivare alla pittoresca Cockburn Street.
Byers’ close
Questo antico close, un tempo era noto come Malcolme’s Close e Lauder’s Close e risale agli inizi del XVI secolo. Byers Close prende il nome da John Byres, un ricco mercante, che durante la vita ricoprì svariate cariche. Alla sua morte, il figlio Sir John Byres di Coats, ereditò la proprietà.
In questo close si trovava anche la casa di Adam Bothwell, vescovo delle Orcadi, che celebrò le nozze tra Mary Stuart e il Conte di Bothwell, un’unione infelice che portò Maria ad abdicare in favore di suo figlio Giacomo VI.
Fleshmarket close

Un tempo qui c’era il mercato della carne ed è da questa attività, che il close prende il suo nome.
Il mercato, portava ad un macello che si trovava sul Nor’ Loch e il sangue degli animali, sgocciolava liberamente lungo la ripida discesa della stretta via. Non oso immaginare l’odore e lo sporco che potevano esserci!
Sembra che Deacon Brodie, frequentasse una bisca che si trovava proprio da queste parti.
Il famoso scrittore scozzese Ian Ranking, ha pubblicato un best seller chiamato “Fleshmarket Close”, lo sapevi?
Ti racconto di autori e libri ambientati in Scozia, nell’articolo: 10 libri sulla Scozia.
Se prosegui la tua camminata lungo il Royal Mile di Edimburgo, arriverai a Market Street, passando per la pittoresca Cockburn Street, che taglia a metà questo close dal 1800.
Cockburn street è una delle vie di Edimburgo in cui ci piace molto passeggiare, proprio per la sua struttura così particolare, tutta stretta e acciottolata.
Spesso dormiamo proprio nelle vicinanze. Magari ti potrebbe interessare l’articolo dove dormire a Edimburgo, se stai pianificando il tuo viaggio in città.
Stevenlaw’s close
Il nome di questo close viene da Steven Law, un sostenitore di Maria, regina di Scozia, durante la guerra civile del 1571. Persino il principe Carlo Edoardo Stewart, ha pregato nella Cappella cattolica romana che si trovava qui.
Il close nel corso degli anni si è chiamato anche Telfer’s Close (scritto in molti modi diversi) probabilmente dal francese “taillefer” – tagliatore di ferro.
Un atto del 1710 fa riferimento a un certo Laurence Telfer o Taillyefer, borghese e tesoriere della città nel 1485, che era un uomo dai grandi interessi commerciali, che prese in affitto i mulini della città e il pollaio.


Tron Kirk – Royal Mile di Edimburgo
Certo che la guglia di questo Kirk non passa inosservata mentre si percorre il Royal Mile! Prende il nome da “Tron Beam”, un sistema di pesatura utilizzato durante il medioevo, una specie di bilancia pubblica. Un tempo questo luogo era un importante punto di raccolta, dove si pesavano le merci e venivano puniti i piccoli criminali.
Questo Kirk arrivò nel XVII secolo, durante la “Guerra episcopale”, dopo che Carlo I tentò di imporre una struttura episcopale sulla Chiesa scozzese e trasformò l’High Kirk nella Cattedrale di St. Giles, rendendola sede del vescovo di Edimburgo.
Per rappresaglia, la congregazione dell’Alto Kirk commissionò la costruzione di una nuova chiesa proprio lungo la strada. Iniziata nel 163, fu completata nel 1647.
Sotto di essa si trovano ancora i resti archeologici di Marlin’s Wynd, la prima strada lastricata di Scozia. Nel 1829, sostituirono la guglia in legno originale, dopo che un incendio la distrusse, ma all’interno è ancora possibile vedere la copertura originale.
Alla fine del XVIII secolo le dimensioni della chiesa vennero ridotte e molti edifici e strade sparirono per dare vita a North e South Bridge. Tron Kirk è stato per 10 anni la sede dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia fino al 1840, ma non svolge più funzioni religiose dal 1952.

James Gillespie
Cerca la sua targa esposta fuori dall’italian restaurant, nei pressi del North Foulis’ close. James Gillespie (morto nel 1797) era un ricco produttore di tabacco che, pur vivendo una vita molto frugale, lasciò una considerevole somma per la costruzione di un ospedale e di una scuola che portano il suo nome ed esistono ancora oggi.
Non è incredibilmente magico passeggiare lungo il Royal Mile di Edimburgo?
Old stamp office close

Camminando lungo High strett vedrai l’ingresso di questo close, che fino al 1821 ospitava il Government Stamp Office. Il suo nome deriva proprio da questo.
Anche la Royal Bank si trovava qui dal 1727 al 1753.
Old stamp office close conteneva la casa della contessa di Eglinton e delle sue sette bellissime figlie, a cui il poeta Allan Ramsay, ha dedicato “The Gentle Shepherd“.
Il close ha ospitato anche una taverna chiamata “Fortune’s Tavern” e un tempo “Ship’s Tavern”.
Flora McDonald, che aiutò Bonnie Prince Charlie a lasciare la Scozia dopo la sconfitta di Culloden, frequentava un collegio che si trovava proprio qui.
Toddrick’s Wynd
questo luogo risalente al 1456, fece da sfondo a una fatidica giornata.
Il 9 febbraio 1567, la regina Maria stava facendo ritorno dopo aver visitato Kirk o ‘Field a Darnley.
Proprio in quel momento, James Hepburn, conte di Bothwell e dei suoi complici, stavano invece percorrendo facendo questo stretto vicolo con gli esplosivi, mentre progettavano l’assassinio di Lord Darnley.
Questo stretto Wynd nel 1685, era uno dei “limiti” della Guardia cittadina.
Pub lungo il Royal Mile di Edimburgo
Lungo tutto il Royal Mile di Edimburgo sarai letteralmente sommerso da tanti pub, molti dei quali sono storici e hanno interessanti storie da raccontare, più o meno macabre.
Te ne parlo nelle nostre mini guide su dove mangiare ad Edimburgo e nell’articolo dedicato ai Pub storici di Edimburgo.

Trunk’s close
Non si conosce esattamente l’origine del suo nome, ma si ritiene che derivi della famiglia Turing, che possedeva una proprietà su questo sito tra il 1478 e il 1529.
La prima edizione di “The Edinburgh Review” fu pubblicata in questo close nel 1802 e Lord Heathfield, che in seguito divenne l’eroe dell’assedio di Gibilterra, visse qui mentre frequentava la scuola.
Se stai organizzando il tuo viaggio nella capitale scozzese potrebbe interessarti anche la nostra guida completa di Edimburgo.

John Knox’s House
Si ritiene che questa casa del XV secolo sia stata la dimora del predicatore della riforma John Knox. Sebbene il suo nome sia da sempre associato a questa casa, sembra che egli, in realtà, abbia vissuto a Warriston Close, dove una targa indica il sito approssimativo della sua attuale residenza.
La casa costruita a partire dal 1490, vanta una bella galleria in legno e un soffitto dipinto a mano. Era appartenuta a Walter Reidpath, ereditata da John Arres e lasciata a sua figlia Mariota Arres nel 1556.
Suo marito James Mossman, gioielliere e orafo di Maria, regina degli scozzesi – visse nella casa dal 1550 con sua moglie e le loro iniziali sono ancora visibili sulla facciata esterna dell’edificio.
Mossman e la regina Maria
Mossman era estremamente leale alla regina Maria e face parte degli “uomini della regina”, che presero il castello di Edimburgo nel tentativo di riportare Maria sul trono, dopo la sua abdicazione forzata a favore del figlio protestante, Giacomo VI.
Quando il castello si arrese nel 1573, accusarono Mossman di contraffazione, lo impiccarono e divisero il suo corpo in quarti, decapitandolo. In seguito Giacomo VI di Scozia decise di dare la casa a James Carmichael.
Le incisioni risalgono al 1850 anno del restaurato dell’edificio. Nel corso dei secoli aggiunsero molte decorazioni e dipinti e la casa e il suo contenuto sono ora un museo. L’edificio è di proprietà della Chiesa di Scozia ed è amministrato dallo Storytelling Centre, visto che si trova prioprio qui.

Perché è collegata a Knox?
John Knox House risale al 1470 ed è collegata a Moubray House, l’edificio medievale più antico e originale sopravvissuto su Royal Mile.
La casa è associata a uno dei periodi più drammatici e turbolenti della storia scozzese, noto come The Scottish Reformation, che ha provocato lo scoppio della guerra civile e l’abdicazione di Maria, regina degli scozzesi.
Sebbene John Knox rimase in questa casa solo per un breve periodo prima della sua morte nel 1572, fu il suo legame con la casa a salvarla dalla demolizione nel 1840.
L’edificio immediatamente adiacente alla casa di Knox, sul lato ovest, è Moubray House. Il proprietario Robert Moubray, possedeva anche la casa di Warriston’s Close, dove Knox alloggiava nel 1560.

Moubray House
Questa casa è una delle più antiche di Edimburgo e fu costruita da Robert Moubray nel 1477. Qui vissero il pittore George Jamesone e anche Daniel Defoe, lo scrittore di Robinson Crusoe.
Nel XVIII secolo l’edificio ospitava una taverna e fino al 1822, il negozio sulla strada era la sede dell’editore e libraio Archibald Constable, proprietario dello Scots Magazine e Edinburgh Review. Moubray House si trova sul lato nord di High Street, tra Trunk’s Close e John Knox House, vicino al sito di Netherbow Port, che fino al 1764 era la porta principale di Edimburgo, poi demolita.
Sul marciapiede di fronte alla proprietà, sopravvive il Netherbow wellhead, uno dei pozzi che precedentemente fornivano acqua per la Città Vecchia. Il palazzo è uno dei pochi sopravvissuti al rogo ordinato da Enrico VIII d’Inghilterra nel 1544.

Paisley Close
35 persone morirono nelle prime ore del 24 dicembre del 1861, quando un palazzo di cinque piani, dai supporti in legno marci, collassò su se stesso.
Nella tentativo di salvare le persone intrappolate, gli operai sentirono il ripetuto grido di aiuto del giovane Joseph McIver che si salvò senza riportare gravi ferite.
Quando costruirono un nuovo edificio sul sito di Paisley Close, incorporarono la scultura di Joseph sopra l’ingresso, insieme alle parole sue parole: “Heave awa’ chaps, I’m no’ dead yet“.

Museum of Childhood
Il Royal Mile di Edimburgo è ricco di attrazioni di ogni genere, tra cui ovviamente non mancano dei musei. Se passi da queste parti, non perdere una visita al famoso Museum childhood, dove potrai scoprire l’infanzia attraverso i secoli e guardare giocattoli provenienti da diverse parti del mondo.
L’ingresso è gratuito e potrebbe essere un’idea da tenere a mente, se dovesse piovere e tu non sapessi cosa fare in città.
Ti racconto di più nell’articolo dedicato a cosa fare gratis a Edimburgo.
Tweedale court
Il vero divertimento quando si esplora il Royal Mile di Edimburgo, è intrufolarsi nel labirinto di close e wynds che sembrano arrivare direttamente da un altro tempo. Tweeddale Court è uno dei più belli e il suo ingresso si trova di fronte allo Scottish Storytelling Center, poco prima del pub World’s End.

Camminando lungo il suo stretto passaggio, si arriva attraverso un paio di cancelli ad un cortile e vedrai Tweeddale House proprio di fronte a te.
L’edificio è stato modificato e riadattato più volte nel corso degli anni.
All’interno si trovano i resti di una porta scolpita del 1576, con le iniziali forse del primo proprietario, Neil Lang e di sua moglie Elizabeth Danielstoune.
Lang era il Custode del Sigillo, uno dei più alti ufficiali legali della Scozia e come ogni uomo ricco, seguì la moda di costruire la sua casa dentro un close, nascosto dal rumore e dal trambusto di High Street.
Perchè Tweedale court?
L’edificio prende il nome attuale nel 1670, quando il Marchese di Tweeddale, consigliere senior del re Carlo II, lo acquistò.
Da queste parti sembra che si passato anche Daniel Defoe.
Nel XVIII secolo la casa è andata in declino tanto che gli architetti John e Robert Adam ne hanno addirittura suggerito la demolizione.
Omicidi irrisolti a Tweedale court
Nel 1806 Tweedale court fu teatro di uno degli omicidi più noti di Edimburgo. La sera del 13 novembre, mentre una bambina si stava dirigendo verso un pozzo per riempire un bollitore, inciampò in qualcosa che giaceva all’ingresso della corte. Era il corpo di William Begbie, sdraiato in una pozza di sangue con un coltello infilato nel petto.
La sera prima avrebbe dovuto consegnare un pacchetto di £4.000 a una filiale della banca di Leith. Mesi dopo, trovarono la maggior parte del denaro nascosta in un vecchio muro nei pressi di Drummond Place. Questo omicidio è ancora irrisolto.

Tweeddale court dal XIX secolo ai giorni nostri
gli stampatori Oliver & Boyd acquistarono Tweeddale House all’inizio del XIX secolo e il loro nome è ancora orgogliosamente esposto sulla porta principale.
Da notare anche le caratteristiche del cortile che si apre alla fine del close. Si pensa che l’alto muro di pietra ad ovest, sia un residuo del “Muro del Re”, che nel medioevo segnava il confine della città.
Ti parlo di Tweedale Court anche nell’articolo dedicato ai luoghi di Outlander a Edimburgo leggilo se sei un fan della serie tv!

World’s End
Una porta difensiva orientale, nota come Netherbow Port, sorgeva una volta sul Royal Mile, separando la Old Town dal Canongate. Il Canongate stesso era un Burgh separato fino al 1865, quando fu ceduto a Edimburgo.
L’area all’interno della porta di Netherbow divenne nota come “Fine del mondo”. Per quanto riguardava i cittadini di Edimburgo era il luogo in cui il loro mondo finiva! Il profilo del Netherbow Port è segnato sulla strada fuori dal pub World’s End.
Ti parlo nel dettaglio della storia del world’s end in questo articolo tutto dedicato a questo grazioso pub storico.
Dopo la demolizione del porto di Netherbow nel 1764, sopravvisse ben poco dell’edificio; recuperarono solamente la Campana del Netherbow e la placca del Porto che si possono vedere nelle vicinanze di Netherbow.
St Mary Street
In Seguito all’Edinburgh Improvement Act del 1867, St Mary’s Wynd venne demolito e sorse St Mary street.
Prende il nome dalla cappella e dal convento che andarono distrutti alla fine del XVI secolo.
La strada conduce alla fine di Cowgate, dove è possibile vedere quel che rimane del Flodden Wall.
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Il Royal Mile di Edimburgo guida completa: cosa vedere da Canongate a Holyrood
Il Canongate si trova verso la fine del Royal Mile sulla “coda” della roccia del castello. Preparati perchè sarà molto ricca: c’è tanto da vedere in questa zona!
Anticamente nella zona si trovava una ricca riserva di caccia. Si dice che re David I fosse a caccia qui vicino e separato dai suoi compagni, vide un cervo nella nebbia. Il cervo spaventò il cavallo, gettandolo a terra.
Mentre l’animale si avvicinava, il Re istintivamente allungò le mani per proteggersi. A questo punto, si dice, che una croce sia apparsa miracolosamente tra le sue corna, salvandolo.
Quella notte in un sogno fu comandato al re di costruire una casa santa sul luogo in cui si era verificato questo miracolo; quell’edificio fondato nel 1128, era Holyrood Abbey. Ti racconto la leggenda in questo articolo.

Perchè si chiama Canongate?
Si dice che il nome “Canongate” derivi da “Canons” e “gaet” ovvero strada di passaggio dei canonici dell’Abbazia.
Molti anni dopo, quando le condizioni nella Old Town divennero sempre più antigieniche e affollate, le famiglie più ricche si spostarono verso Conongate, che continuò a esistere come un borgo distinto e separato fino al 1865, quando fu ceduto a Edimburgo. Ecco cosa non perdere mentre procedi lungo il Canongate.

Chessel’s Court
Ai tempi era un superlativo esempio di appartamenti signorili, costruiti nel 1748 da Wright e Archibald Chessel. Ristrutturati nel 1963, questi edifici della Old Town, offrono oggi una vista aperta della corte dalla strada principale, attraverso un bel porticato.
Old Playhouse close

Questo close lungo il Royal Mile di Edimburgo portava al primo teatro e sala della città, il Canongate Theatre.
La pietra angolare del giardino londinese di Covent, fu posata nel 1746 da John Ryan.
Tra il 1747 e il 1786 qui si tennero molte esibizioni di attori e cantanti famosi, incluso il Rev, la tragedia di John Home “Douglas”, che debuttò nel 1756.
Tuttavia, la chiesa di Scozia si oppose a tutto il teatro e al Rev. Home dovette dimettersi dal ministero e il teatro fu chiuso nel 1786.
L’autore, chirurgo e poeta scozzese Tobias Smollet (1721-1771) visse qui mentre scriveva il suo ultimo romanzo “The Expedition of Humphry Clinker”.
Il Royal Mile ad un primo sguardo sembra solo una breve passeggiata nel centro storico di Edimburgo, ma se davvero vuoi scoprire quello che nasconde, ti accorgerai che ci vuole del tempo per percorrerlo tutto.
Nasconde dietro ogni angolo qualcosa e ovunque giri lo sguardo, non puoi fare a meno di stupirti, fotografare e trovare qualcosa che non ti aspettavi.
Morocco Land / Mid Common close
Sul lato nord della strada, vicino alla cima del Canongate, si trova un’interessante statuetta di un moro. La storia racconta che Andrew Gray, un giovane residente a Edimburgo condannato a morte per rivolta, scappò in Marocco per scampare alla morte. Dopo alcuni anni fece fortuna e decise di tornare a casa.
In città venne coinvolto nel piano per salvare la vita della figlia del sindaco, malata di peste. Partecipando al salvataggio se ne innamorò e finì per sposarla; la loro casa si trova nell’edificio in cui si trova oggi la statuetta.
Tra i locali è diventato noto come “Marocco Land”. Onestamente pur essendo passati qui sotto non l’abbiamo visto, sono riuscita a trovare la statua solo usando Google maps una volta a casa. Si trova proprio attaccata alla Edinburgh school of English.

Bibleland
è conosciuto anche come Shoemaker’s land ovvero “terra dei calzolai” perché commerciavano in questo tratto del Royal Mile di Edimburgo.
Ma quante cose nasconde questo miglio reale scozzese? Basta davvero alzare gli occhi per scovare qualche storia interessante.
Hanno rinnovato la facciata del palazzo, originariamente costruito dai Cordiner nel 1677, lasciando inalterate le caratteristiche originali sopra l’ingresso: un cartiglio con una testa grottesca e il coltello da calzolaio (l’emblema della famiglia).
Il libro reca un’iscrizione ispirata al Salmo 133 di David, ecco il perché del nome di questo luogo.
L’abbiamo fotografata assolutamente per caso, passaggiando in cerca di angolini particolari.
Se stai organizzando il tuo viaggio nella capitale scozzese potrebbe interessarti anche la nostra guida completa di Edimburgo.
Gibb’s close

La storia di Burke e Hare è nota agli abitanti di Edimburgo. Nel 1820 questa coppia di serial killer ha ucciso molte vittime sprovvedute e venduto i loro corpi al dottor Knox, dell’Università di Edimburgo.
Knox usava i corpi per farli dissezionare dagli studenti di anatomia.
A quel tempo la domanda di corpi superava l’offerta e si facevano poche domande sulla loro provenienza.
Si ritiene che Burke e Hare abbiano ucciso almeno 16 persone per questo commercio nefasto, sebbene il totale effettivo probabilmente è molto più alto.
Ti parlo di questa coppia di assassini, legata anche allo storico pub The White Hart Inn, in questo articolo.
Gibb’s Close a Canongate è stata la scena dell’omicidio di una giovane prostituta, Mary Patterson.
Una volta catturati, Hare accusò Burke, in cambio della sua libertà.
Burke fu impiccato pubblicamente a Lawnmarket nel 1829 davanti ad una folla immensa.
Lasciarono il suo corpo esposto al pubblico e usarono la sua pelle per fabbricare una varietà di oggetti. Una fine nefasta per una vita costellatta di dolore e atrocità. Alquanto macabro direi, non credi?
St John’s cross
Una croce sulla carreggiata segna il sito della croce originale di St John, che si trovava al confine tra Edimburgo e il Burgh di Canongate. Si pensava che l’antico ordine di San Giovanni possedesse terreni e proprietà vicino a questa croce nel Medioevo.
In fondo alla strada c’è St John’s Pend (costruito nel 1768) che conduce in St John Street.
Si credeva che i Cavalieri di San Giovanni abitassero in questo distretto. Oggi la croce originale si trova all’interno del terreno di fronte al Canongate Kirk. I gradini della croce erano un luogo d’incontro tradizionale per dignitari e commercianti civili e per la lettura di proclami pubblici.


Old Moray House
Costruita nel 1628 per Mary Dowager, Contessa di Home, figlia di Lord Darley. Moray House è una delle case più impressionanti del Canongate. L’imponente porta ha due obelischi torreggianti ai lati e opita un bellissimo giardino terrazzato.
La figlia di Maria, Margherita (futura Contessa di Moray), ereditò la proprietà nel 1643. La casa rimase di famiglia fino alla metà del XIX secolo. La dimora originale di Lady Home, si trova in un edificio ad est di Old Moray House; sopra la finestra centrale si vedono ancora le sue insigne.
Old Moray House è rimasta in proprietà alla famiglia della nobildonna fino alla metà del XIX secolo e oggi è il più antico edificio dell’Università di Edimburgo.
Carlo I visitò la casa, che ospitò anche il matrimonio del figlio del Marchese di Argyle. Una storia narra che il suo odiato rivale marciò davanti alla residenza, mentre stava per essere processato e vedendo le nozze, sputò sul marchese dal balcone. Pare che Old Moray house fu anche la residenza di Oliver Cromwell a Edimburgo, quando implorò l’Assemblea del Kirk di smettere di sostenere Carlo II.

Acheson House
Praticamente a due passi da Bakehouse close, noto ai fan di Outlander come Carfax close, si erge questo edificio del XVII secolo. Acheson House fu costruita nel 1633 per Sir Archibald Acheson, un ministro del governo per re Carlo I.
A quel tempo il Canongate era la residenza preferita per la nobiltà, perchè era più vicina al Palazzo di Holyroodhouse e meno affollata di High Street o Lawnmarket.
Acheson fece costruire la sua casa isolata dalla strada principale, accedendo a quello che ora viene chiamato Bakehouse Close e con un ingresso principale nascosto dietro un cortile murato. C’è anche un giardino a sud dell’edificio, aggiungendo ancora più spazio e privacy per gli occupanti.
Sopra una delle porte c’era lo stemma di famiglia, scolpito nella pietra con un galletto, una tromba e un monogramma delle iniziali di Acheson e sua moglie Margaret Hamilton. Oltre alle cucine e alle camere da letto sul lato sud della casa, ci sono due grandi sale di ricevimento al piano terra e al primo piano.
Chiaramente questa era una casa di città, che rifletteva il potere e lo status del proprietario, uno dei principali ministri del re. Tuttavia Archibald Acheson non è stato in grado di godersi a lungo la sua nuova casa di città, perchè è morto l’anno dopo che venne completata.
Suo figlio ereditò l’edificio, ma lo vendette a un ricco commerciante di Edimburgo di nome Patrick Wood. Nel corso dei successivi duecento anni passò di mano più volte, spesso in liquidazione di debiti e la grande casa fu divisa, diventando un appartamento.

I molti passaggi di proprietà
A partire dal periodo vittoriano Acheson House, come il resto del centro storico, era sovraffollato e stava diventando sempre più fatiscente. Un censimento del 1851 mostra un totale di 323 persone che vivono negli edifici intorno a Bakehouse Close, indicando un drastico declino del tenore di vita dai tempi di Acheson.
Nel 1830 Acheson House attirò l’attenzione di James McLevy, le cui memorie lo registrano come “Cock and Trumpet” – dal vecchio stemma della famiglia Acheson che è inciso sulla porta.
La casa di Acheson fu restaurata nel 1937 per il 4° Marchese di Bute. L’iscrizione sopra l’ingresso Canongate recita: “O Lord in thee is all my traist” e la porta sottostante proviene da un edificio demolito a Anchor Close. Sul lato est del close forse si riesce a intravedere la facciata originale della casa, dietro il muro del cortile.
Nel 1924 il consiglio comunale acquistò Acheson House come parte di un piano di liquidazione dei bassifondi nel Canongate. L’Old Edinburgh Club e la Cockburn Association hanno avviato una campagna per salvare l’edificio dalla demolizione, che ha attirato l’attenzione del Marchese di Bute, che nel 1935 acquistò Acheson House, restaurando l’edificio.
Gli esterni sono stati conservati e gli interni riportati al loro piano originale, con soffitti decorati in gesso. Il soffitto nella stanza principale del primo piano è il più grande, con rose araldiche, cardi, fiori di campo e il monogramma del Marchese di Bute.
Si pensò di usare l’edificio come residenza ufficiale del Segretario di Stato per la Scozia, ma negli anni ’50 divenne lo Scottish Craft Centre, mostrando opere d’arte contemporanea. Nel 1991 Acheson House tornò di proprietà del Comune di Edimburgo, ma senza alcun utilizzo. Nel 2011 parte del piano terra divenne parte del Museo di Edimburgo.
Canongate Tolbooth e The people’s story museum

Il Tolbooth fu costruito nel 1591 per Sir Lewis Bellenden, l’impiegato giudiziario del borgo, le cui iniziali sono ancora visibili sull’arco di Tolbooth Wynd.
Nel corso degli anni servì da edificio municipale, da corte e prigione per il Burgh di Canongate e venne utilizzato per numerosi altri scopi.
L’orologio di spicco fu un’aggiunta successiva, nel 1820.
Oggi questo splendido edificio lungo il Royal Mile di Edimburgo, ospita The People’s Story museum e racconta la storia della gente comune della città, dalla fine del 1700 ai giorni nostri.
È un’attrazione molto carina e curata, il cui l’ingresso è gratuito.
Ti parlo della sua storia in una delle nostre mini guide su cosa fare gratis in città.
Tieni a mente i nomi dei vari musei e delle attrazioni al chiuso che ti ho dato durante questo articolo, perchè potrebbero tornarti davvero utili in una giornata di pioggia e credimi, prima o poi pioverà ed avrai bisogno di un riparo per qualche ora!
Fortunatamente a Edimburgo non ci si annoia mai e c’è sempre qualcosa da fare!
The Museum of Edinburgh e Huntly House
Il Museo di Edimburgo si trova nella Huntly House, nota anche come “Speaking House” per via delle varie iscrizioni latine all’esterno. Ci sono cinque motti, quattro del XVI secolo e uno più recente, aggiunto durante l’ultimo restauro nel 1932.
Huntly House è una casa tipica di Canongate del XVI secolo, con i tripli timpani sui due piani inferiori e i piani superiori intonacati con cornice in legno. Il suo nome probabilmente deriva da Giorgio I, Marchese di Huntly, che vi rimase brevemente nel 1636.
The Museum of Edinburgh ripercorre la storia della capitale dalla preistoria ai giorni nostri e ospita una serie di affascinanti reperti, tra cui il Patto Nazionale Scozzese, firmato a Greyfriars Kirk nel 1638 dai difensori della fede presbiteriana e il colletto e la ciotola di Greyfriars Bobby. L’ingresso è gratuito.

Backhouse close
Per gli appassionati di Outlander, Backhouse close è una tappa imperdibile. Proprio in questo luogo del Royal Mile di Edimburgo hanno girato le scene della stamperia di Alexander Malcom.
Claire e Jamie dopo anni di lontananza, finalmente ri riabbracciano! Che emozione ripercorrere i loro passi e mi sembrava quasi di vederli. Se sei un appassionato della serie, te ne parlo in modo approfondito in questo articolo, sulle location di Outlander in Scozia.
Si trova proprio attaccato al Museo di Edimburgo, impossibile perderlo! Clicca qui se vuoi saperne di più sui close di Edimburgo.

Canongate Kirk
Passeggiando lungo il Royal Mile di Edimburgo noterai immediatamente la porticina rossa di questo kirk. Una targa sopra l’ingresso principale, racconta le sue origini:
“In 1688 King James VII ordained that the mortification of Thos Moodie granted in 1649 to build a church should be applied to the erection of this structure“.
Progettato da James Smith e completato nel 1690, il Kirk è un magnifico esempio dell’architettura del suo periodo e merita una visita. Sottoposto a vari restauri nel corso degli anni, ha una varietà di caratteristiche interessanti, tra cui un magnifico organo Frobenius.
In riferimento alla storia di re David e del cervo, una serie di palchi e una croce sono situati sull’apice dell’edificio.
Davanti alla chiesa, si erge la statua del poeta scozzese Robert Fergusson, nato a Edimburgo e morto a soli 24 anni.


Canongate Kirkyard
Il cimitero di Canongate è l’ultima dimora di molte persone importanti del passato e una targa all’ingresso elenca i più famosi. Probabilmente la tomba più importante è quella di Adam Smith, che si trova sul lato sinistro del cimitero, dietro l’edificio Canongate Tolbooth.
Anche il più grande poeta scozzese, Robert Burns, è associato al cimitero di Canongate. Burns nel suo lavoro di poeta fu influenzato dal poeta scozzese Robert Fergusson.
Fergusson è morto tragicamente dopo aver subito un infortunio alla testa in seguito ad una caduta, aveva soli 24 anni e trascorse i suoi ultimi giorni a Edimburgo.
Quando Burns visitò Edimburgo nel 1787, pagò per la costruzione di una lapide da erigere sulla tomba nel cimitero. L’iscrizione di Burns recita: “No sculptured Marble here, nor pompous lay No storied Urn, nor animated Bust This simple Stone directs Pale Scotia’s way To pour her Sorrows oer her Poet’s Dust R. Burns.


Robert Burns e Agnes
Durante la sua visita a Edimburgo, Burns si innamorò della signora Agnes McLehose. Agnes lo ricambiava, ma era sposata e la morale del tempo la obbligava ad agire con la massima discrezione, per il bene della sua reputazione.
Gli sventurati amanti si scambiarono una notevole quantità di corrispondenza usando i nomi di Clarinda (McLehose) e Sylvander (Burns). Molte canzoni e poesie di Burns sono dedicate a lei, tra cui “Ae Fond Kiss” considerata una delle più belle e tristi canzoni d’amore, mai più scritte.
Agnes morì 35 anni dopo Burns, nel 1841 e fu sepolta nel cimitero di Canongate. Il punto è contrassegnato da una targa murale, sotto la quale appare la semplice iscrizione “Clarinda”.
Trovi una tea room lungo il Royal Mile, che porta proprio il nome di Clarinda. Il posto è piccolo, ma veramente molto grazioso e i dolci sono buonissimi.
C’è una vasta scelta e l’atmosfera è simile a quella di una vecchia casa della nonna. Se vuoi una fetta di dolce, un tea pomeridiono o un favoloso scones, ti suggerisco di entrare perchè non te ne pentirai. Ovviamente trovi la classica full scottish breakfast, opzioni di piatti salati e tanti dolci delizioni.

Dunbar’s Close
Lo scrittore di Edimburgo, David Dunbar possedeva case popolari su entrambi i lati questo close nel 1773 ecco il perchè di questo nome.
La cantina di ostriche della signora Love era nelle vicinanze e nel 1786 ha ospitato persino Robert Burns, che apprezzò molto il vino, le donne e le canzoni! Nascosto dentro il close, oggi c’è un giardino, che richiama lo stile del XVII secolo, donato alla Città di Edimburgo dal Mushroom Trust nel 1978.

Panmure Close
Un tempo conosciuto come McKell’s Close, cambiò nome quando costruirono nel 1691 un casa per il giacobita James Maule, 4º conte di Panmure.
In seguito vide passare illustri residenti, come la contessa di Aberdeen e Adam Smith, padre dell’economia moderna e autore di “La ricchezza delle nazioni“, che trascorse dodici anni in questo luogo, fino alla sua morte, avvenuta nel 1790.
Panmure Close è privato oggi ,ma si può accedere alla casa tramite Little Lochend Close.
Sai perchè ci sono questi papaveri sulle grate? Perchè tra il 1932 e il 1965 la fabbrica di papaveri di Lady Haig si trovava proprio qui! L’11 novembre è il Remembrance day, un giornata dedicata alla commemorazione dei caduti di guerra, molto sentita in tutta la Gran Bretagna.
Si celebra la fine della prima guerra mondiale. Questa giornata in Scozia è dedicata al Poppy Appeal, una raccolta fondi incentrata sull’immagine del papavero rosso.

Nel periodo che precede l’11 novembre i papaveri rossi, vengono proiettati sulle facciate degli edifici, si stampano gioielli, si dipingono su vari oggetti e si stampano tantissime spille di plastica con il simbolo del papavero. Tutto il ricavato della vendita va in beneficenza all’associazione Poppy Appeal, che ha forti legami con la Scozia.
Nel 1921, il generale Haig, di origini scozzesi, notò delle vedove francesi vendere papaveri di seta. Il generale Haig, ordinò ben 1 milione di questi papaveri da distribuire in tutti il Regno Unito, per raccogliere fondi per i veterani di guerra.
Dato l’enorme successo, Haig aprì una fabbrica a Richmond, ma le richieste erano così alte, sopratutto in Scozia, che nel 1926, la moglie del generale aprì una nuova fabbrica solo per la Scozia, proprio ad Edimburgo.
Questa fabbrica è ancora attiva e ogni anno produce quasi 2 milioni di papaveri rossi, per supportare i veterani e le loro famiglie.
I papaveri prodotti in Inghilterra, sono differenti da quelli Scozzesi, che seguono il modello di lady Haig del 1926. Il papavero scozzese ha 4 petali e nessuna foglia, quello prodotto a Richmond ha 2 petali e 1 foglia.

Reid’s Court e Canongate Manse
Nel XVII secolo era la residenza dell’avvocato Lord Sir John Nisbet, il conte di Haddington e dei conti di Aberdeen. Nonostante tali illustri predecessori, questo luogo in prende il suo nome dal birraio e magistrato Andrew Reid, che visse qui intorno al 1770.
Campbell’s Close
Negli anni precedenti si chiamava Rae’s Close, il suo nome deriva dal magistrato e commerciante di Canongate, George Campbell, che possedeva un palazzo sul lato nord nel 1682. Nel XVIII secolo il close ospitò Arthur Ross, l’arcivescovo di St. Andrews e anche il XIII e XIV conte di Morton. Campell’s close conduce a Calton Road.
Poco più avanti c’è Clarinda’s da non perdere se vuoi assaggiare uno degli scones più buoni in città.

Golfer’s Land
Una lapide su un moderno edificio di Cannongate commemora il precedente indirizzo di un palazzo costruito nel XVII secolo. Questo posto era di proprietà del calzolaio John Paterson, abile giocatore di golf. Qui puoi vedere qualche scatto, non ho foto di queste targhe!
Il duca di York (futuro James VII) scelse Paterson come partner per un’importante partita di golf. I due vinsero la partita e Paterson, che aveva contribuito alla vittoria è stato ben ricompensato, tanto che riuscì a finanziare la costruzione della sua nuova casa, conosciuta come Golfer’s Land.
Uno stemma di bronzo sopra la placca è riprodotto su una pietra incastonata nel primo edificio. Si trova sul muro del ristorante Kilderkin, ad angolo della strada, ci siamo passati davanti non so quante volte senza mai vederla! Ecco una foto presa da google street view.
Queensberry House
Lungo il Royal Mile di Edimburgo si trova Queensberry House, costruita intorno al 1667, oggi parte del complesso del Parlamento scozzese, come si intuisce dal filo spinato che la circonda. L’edificio era una volta la casa di James Douglas, il secondo duca di Queensberry.
Il giorno in cui è stato firmato il Trattato dell’Unione, James aveva lasciato suo figlio malato di mente a casa. Il Conte di Drumlanrig, riuscì a fuggire dalla stanza in cui era segregato. Quando la famiglia tornò, scoprì una scena orribile in cucina: Drumlanrig stava mangiando un giovane servo, che aveva arrostito allo spiedo!
Te ne parlo in modo approfondito in i luoghi più infestati di Edimburgo, insieme a tante altre storie macabre sulla città.

Il parlamento scozzese
Amalo o odialo ma non ti lascierà indifferente! Il parlamento, opera di Enric Miralles, morto prima che fosse completato, è costato una cifra esorbitante.
La costruzione dell’edificio è iniziata nel giugno 1999 e i membri del Parlamento scozzese hanno tenuto il loro primo dibattito qui nel 2004. L’inaugurazione formale è avvenuta con la presenza della Regina Elisabetta II. Si può visitare internamente.

White Horse Close – Royal Mile di Edimburgo
Fai un passo indietro nel tempo mentre cammini lungo il Royal Mile di Edimburgo, entrando nell’incantevole White Horse Close. Nel XVI secolo era il sito dei Royal Mews e in seguito divenne noto come Davidson’s Close e Laurence Ord’s Close.
Il pittoresco White Horse Close ha preso questo nome, quando Ord ricostruì il palazzo e decise di chiamare la locanda White Horse Inn, in onore del cavallo bianco della regina Maria.
Nel 1639, The White Horse Inn fu la scena dello “Stoppit Stravaig”. In un periodo di tumulti religiosi, molti scozzesi erano in aperta ribellione contro re Carlo I. Un gruppo di nobili scozzesi si era radunato nella locanda prima di mettersi in viaggio, per negoziare con il re.
I ministri presbiteriani sentirono parlare del viaggio programmato e incoraggiarono una folla di cittadini ad assediare la locanda per impedire al gruppo di andarsene. Solo il Marchese di Montrose riuscì a unirsi al re.

Inquilini famosi
Nel 1745 la locanda fungeva da quartier generale per gli ufficiali giacobiti, mentre Bonnie Prince Charlie risiedeva a Holyrood Palace. Oltre alla locanda anche il close aveva alcuni residenti famosi. John Paterson, nominato vescovo di Edimburgo nel 1679, visse in un palazzo lì vicino e William Dick, che fondò la Royal School of Veterinary Studies nel 1823, nacque qui.
Un residente particolarmente interessante era Ned Holt, un famoso showman nell’era vittoriana di Edimburgo. Lasciato il suo apprendistato come fornaio, divenne attore in un teatro. Gestiva un piccolo negozio nel Netherbow e una specie di stand fieristico a Grassmarket.
Qui la gente poteva pagare per vedere di tutto come lo “scheletro vivente” o una mummia di 1.000 anni. Oggi è ricordato soprattutto per gli schizzi della vita di strada di Edimburgo, molti dei quali sono esposti nel Museo di Edimburgo.
Come in gran parte della Città Vecchia, White Horse Close subì un forte declino nel periodo vittoriano. Negli anni ’50 il consiglio comunale iniziò un programma di sgombero delle baraccopoli di Canongate, ma White Horse Close si salvò. Te ne parlo anche in Edimburgo e i suoi close.

The Girth Cross
Il sito di questa croce ora distrutta, si trova a ovest di Holyrood Palace. Questa croce segnava il limite occidentale del “più grande santuario in Scozia e l’ultimo a scomparire“. Questa è una delle tre croci costruite lungo Canongate, le altre due sono St. John’s Cross e la Canongate Mercat Cross.
Il Girth Cross era un luogo per i proclami pubblici, le attività civili e commerciali, nonché per le esecuzioni. Una delle esecuzioni più famose che ebbe luogo qui fu quella di Lady Warriston, nel luglio del 1600.
Condannata per l’omicidio di suo marito, John Kincaid di Warriston, la sfortunata fu decapitata dalla “Fanciulla” un tipo di ghigliottina che all’epoca era usata in Scozia.
Questo dispositivo, in mostra al National Museum of Scotland ha causato oltre 150 vittime tra cui, Regent James Douglas, 4º conte di Morton.
Abbey strand – The Sanctuary

A meno di 100 metri da The Girth Cross, si torva Abbey Strand sul fondo del Royal Mile, proprio prima dei cancelli per entrare Holyrood house.
Il confine di Abbey Strand è segnato da un trio di borchie in ottone a forma di “S” sulla carreggiata.
Una volta che attraversi la linea, ancora oggi hai il diritto mai revocato, di chiedere l’immunità dall’arresto, perchè ti trovi all’interno di un antico santuario.
Dietro le porte ci sono le rovine dall’abbazia di Holyrood, che come altre chiese medioevali offriva protezione nel suo terreno ai fuggitivi.
Coloro che chiedevano asilo erano principalmente debitori, persone che non erano in grado di pagare le bollette, noti scherzosamente ai locali come “Abbey Lairds“. Fino al 1880 questo reato veniva considerato così grave da essere punito con il carcere. Tra i residenti più famosi anche il deposto re Carlo X di Francia e la scrittore Thomas de Quincy.
L’ammissione al Santuario
Per essere accolti al santuario si doveva presentare una regolare domanda e pagare una tassa. Una volta accettati, delle lettere di protezione consentivano ai richiedenti di vivere liberi dalla minaccia di arresto all’interno della zona del santuario.
Di conseguenza nacquero locande e altri edifici per fornire cibo e alloggio alle persone che viveno qui. Alcuni di questi edifici sono ancora visibili ad Abbey Strand.
La legge scozzese non permetteva procedimenti legali di domenica in Scozia, quindi i richiedenti asilo potevano lasciare la zona del santuario e girare liberi senza paura di essere arrestati per 24 ore. Nel 1880, cambiò la legge e i debitori non potevano più essere incarcerati, di conseguenza, il santuario non era più necessario e chiuse.
Abbiamo girato in lungo e in largo la zona senza vedere nemmeno una delle 3 placche di ottone, faremo un altro tentativo la prossima volta!

The Queen’s Gallery
A destra di Abbey Strand si trova la Queen’s Gallery, inaugurata nel 2002 da Sua Maestà la Regina Elisabetta II come parte delle celebrazioni del suo Giubileo d’oro. La Galleria fa parte del complesso Holyrood House ed è utilizzata per esporre opere della Collezione Reale.
Heraldic Panel e Queen Mary bath house
Sul muro di fronte allo storico Scotland Sanctuary Information and Bookshop vedrai questo colorato pannello araldico. Questo originariamente si trovava sopra l’ingresso del gatehouse in questa posizione. La sigla IR5 sta per King James the Fifth.

Siamo quasi giunti alla fine della nostra esplorazione del ricchissimo Royal Mile di Edimburgo, che ne pensi fino a qui?
Queen Mary bath house è una piccola struttura a torretta risalente alla fine del XVI secolo, situata vicino al Palazzo di Holyroodhouse.
Si pensa sia il luogo in cui Maria, regina degli scozzesi, facesse il bagno nel vino bianco dolce.
Tuttavia è più probabile che questo edificio, una volta attaccato al muro che circondava il King’s Privy Garden, fosse un padiglione o una casa estiva o il più antico padiglione di tennis sopravvissuto al mondo.
Holyrood palace e Abbey
Il palazzo di Holyroodhouse è la residenza della famiglia reale in Scozia e richiama molto gli stili e l’architettura francesce, forse perché Maria Stuarda voleva ricordare la sua amata Francia.
L’edificio che segna la fine del Royal Mile, si trova all’estremità opposta del Castello di Edimburgo.
Le origini di Holyroodhouse si legano alla fondazione dell’abbazia agostiniana nel 1128 da parte del re David I (di cui ti ho accennato già poco fa).
Nel XVI secolo, re Giacomo IV decise di trasformare il luogo in un palazzo ed il suo successore, James V, apportò diversi miglioramenti. Questo sfarzoso palazzo deve la sua fama a Mary Stuart, che lo abitò per sei anni dal 1561 al 1567.
Proprio in una sala di Holyrood palace nel 1566, fu ucciso con 56 pugnalate David Rizzio, il segretario personale di Maria che si vociferava fosse il suo amante. L’omiidio fu commesso da un gruppo di cospiratori, tra cui il marito della regina Lord Darnley. Una targa di ottone appesa alla parete mostra le macchie di sangue sul pavimento.
La risidenza è visitabile solo con guida e le foto degli interni sono vietate; i suoi giardini sono aperti al pubblico nei mesi estivi ma chiusi in inverno per manutenzioni e lavori.

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Holyrood Abbey
Proprio accanto al palazzo spiccano le imponenti rovine di Holyrood Abbey, un’abbazia fondata dai monaci agostiniani nel 1128 per volere di re David I di Scozia. Per secoli l’abbazia è stata il luogo di diverse incoronazioni dei reali.
Il suo nome deriva da “rood”, un’antica parola inglese che indicava la croce su cui fu crocifisso Gesù. “Holyrood” significa “santa croce”.
Una leggenda narra che nel 1127, mentre re David I stava cacciando nei boschi ad est di Edimburgo, fu sorpreso da un cervo e cadde da cavallo. Pare che David si salvò grazie alla miracolosa apparizione di una croce che scendeva dal cielo che gli impedì di essere incornato.
Altri sostengono che probabilmente il re si salvò grazie da un riflesso del sole a forma di crocifisso che apparve tra le corna del cervo mentre tentava di afferrarle per difendersi. Fatto sta che l’anno successivo David I fondò l’Abbazia di Holyrood nello stesso punto del suo incidente, come segno di ringraziamento per aver avuto salva la vita.
Dell’edificio originale rimangono il portale, una delle due torri d’ingresso e la navata destra, con resti di pietre tombali.
Passando sotto una finestra si arriva ai giardini.

La fine del Royal Mile
Quando si arriva alle porte del Palazzo di Holyroodhouse, termina la passeggiata lungo Royal Mile di Edimburgo, la strada più famosa della capitale scozzese ma non finisce la Old Town, che si estende fino a Grassmarket, Greyfriars Kirkyard; George square e il parco più grande di Edimburgo – The Meadows.
All’interno di Holyrood Park, si trovano Arthur’s Seat, un vulcano estinto 350 milioni di anni fa e Salisbury Crags; non fanno parte del Royal Mile ma è impossibile non notarli mentre si innalzano ai piedi di Abbey Strand.
Se ti è piaciuto condividi l’articolo e dicci cosa ne pensi. Hai mai fatto una passeggiata a piedi alla scoperta del Royal Mile di Edimburgo? Cosa ha attirato maggiormente la tua attenzione? Scrivici nei commenti e se vuoi raccontaci la tua esperienza.

Accenni alle origini del Royal Mile
Re David I nel 1128 rimodellò The Burgh of Eiden e iniziò a impostare High Street, allora nota come Via Regis – la Via del Re. È possibile che il nome Royal Mile origini proprio da questo.
Costruirono i primi grandi edifici in legno, che portavano i nomi dei proprietari e gli spazi vuoti tra gli edifici presero il nome di close.
Nel 1544 durante il periodo noto come Rough Wooing gli inglesi distrussero la città. Enrico VIII d’Inghilterra ordinò la distruzione di Edimburgo per forzare gli scozzesi a far sposare la piccola Mary con suo figlio
Nel 1591, dopo la ricostruzione, le case erano per lo più in pietra, ma le condizioni di sovraffollamento rese quasi impossibile viverci.
Nel 1645 la situazione precipitò: oltre 70.000 persone vivevano nel Royal Mile!
Solo alla fine del XVIII secolo fu organizzata la pulizia delle strade e con Lord Provost William Chambers nel 1865 tutto iniziò a cambiare.
Come conseguenza del sovraffolamento nacque la New Town sui terreni agricoli a nord della Old Town. Fu James Craig a creare la magnifica New Town georgiana di oggi.
Tour e Biglietti per Edimburgo
Ti ricordiamo che sul nostro sito puoi acquistare in anticipo i biglietti per le principali attrazioni di Edimburgo, i pass turistici per risparmiare e i biglietti per le principali attrazioni e tour della Scozia come:
- Airlink – trasporta dall’aeroporto al centro città
- Cripte di Edimburgo: tour spettrale
- Royal Edinburgh ticket
- Biglietto per il Royal Yacht Britannia
- Biglietto per il palazzo di Holyrood House
- Tour del Castello di Edimburgo in Italiano
- Tour privato di Edimburgo in italiano
- Mary King close tour guidato
- Tour a piedi di Outlander
- Autobus panoramico di Edimburgo
- Edinburgh city pass
- zoo di Edimburgo
- Visita guidata di Edimburgo in italiano
- Tour dei fantasmi in Italiano
- free tour di Harry Potter
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NB. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e Ivan Balducci 2017-2023 o concesse in uso dai legittimi proprietari. Vietato ogni uso.
Si ringrazia il nostro amico e fotografo Glenn McNaughton per alcuni scatti. Vietato ogni uso
Fonti consultate per scrivere gli articoli: Royal Mile.com, Best of Edinburgh e ewh.
2 comments
quanto mi piace questo tuo itinerario! bello dettagliato e pieno di curiosità, cosa che io adoro!! Sono rimasta molto colpita da quelle povere donne accusate di stregoneria che per dimostrare la loro innocenza dovevano comunque morire annegate…
Adesso mi vado subito a leggere la seconda parte!!
Mi fa piacere che tu l’abbia trovato interessante, è una zona di Edimburgo che letteralmente adoro! È incredibile che lungo questa via ci sia così tanto da vedere e scoprire 🙂