Non si può dire Scozia senza pensare al Kilt, a un bel bicchiere di whisky o al suono della cornamusa! Ma fai attenzione non chiamarlo mai gonna: “it’s Kilt, no skirt“! In questo articolo scopriremo tutto sullo Scottish Highland Dress, ovvero il tradizionale kilt scozzese e la sua storia.
Cos’è il kilt, quali sono le sue origini e com’è diventato un simbolo di questa nazione, conosciuto in tutto il mondo? Il Kilt è il vestito nazionale scozzese e la sua storia è intrecciata con quella del tartan e dei Clan della Scozia.
Se sei già stato in Scozia, ti sarà certamente capitato di vedere un Highlander in kilt camminare per la strada mescolandosi alla folla o ascoltarlo mentre suona la cornamusa davanti a un castello! Il fascino del kilt è unico e gli uomini che lo indossano spesso hanno una particolare luce nello sguardo, forse perchè gli scozzesi vanno molto fieri della loro identità nazionale.
Se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio in Scozia, ti consiglio di iscriverti al nostro gruppo Facebook “Scozia on the road“. Qui troverai tante informazioni utili sulle principali attrazioni da visitare, come viaggiare con i mezzi pubblici o noleggiare una macchina: una guida ai castelli, pass turistici e consigli su itinerari; insomma tutto quello di cui hai bisogno per pianificare il tuo viaggio perfetto!

Da dove proviene il Kilt? Accenni alla storia
Sono molte le diatribe sull’origine del Kilt: c’è chi sostiene che sia un antico vestito Irlandese, arrivato in Scozia solo grazie delle migrazioni. Altri ritengono invece che Thomas Rawlinson inventò il kilt nel XVIII secolo!

Un’altra fonte di confusione riguardo l’origine del kilt, deriva da alcune immagini di soldati e cavalieri che indossano armature trapuntate, chiamate “actons” in scozzese (cotuns in irlandese).
Queste “actons” sono lunghe e pesanti tuniche trapuntate e imbottite. Spesso le trapuntature erano raffigurate con linee verticali che scendevano lungo la tunica, ma non formavano quello che conosciamo oggi come Kilt.
Se ci spostiamo fino al XVI secolo, troviamo altre rappresentazioni di uomini irlandesi che sembra indossino un kilt. La più conosciuta fa riferimento all’immagine di Derricke pubblicata nel 1581, che mostra diverse figure con indosso abiti con gonne pesanti e pieghettate che in realtà sono “leinte” (tuniche).
Tuttavia non esiste quindi una prova per sostenere che il kilt sia stato indossato in Irlanda prima che in Scozia.
Nel testo di McClintock si parla del vestito delle Highland scozzesi, a partire dal 1093. Egli cita un documento chiamato “Magnus Berfaet saga“.
Re Magnus parte per le isole occidentali della Scozia e adotta l’abito che lì aveva trovato. Non ci siano prove che suggeriscano l’uso di qualsiasi forma di kilt in Scozia prima del XVI secolo.
Com’è nato il kilt o The feilidh-mòr
Il tipo di kilt che si inizia a vedere dal XVI secolo è chiamato “feilidh-mòr” che sta per “grande kilt”. Il filleadh mhòr era un abito versatile che aveva una varietà di funzioni ed era lungo 5 metri. Era usato come: mantello, tenda o letto e se ripiegato in modo corretto era usato anche per trasportare oggetti su una persona.
I riferimenti a questo tipo di indumento arrivano fino al 1578. Nel “Rerum Scoticam Historia” di George Buchanan si attesta che il plaid si utilizzava come protezione dal freddo, come una forma di camuffamento e anche come modo di vestire. Non parliamo ancora di kilt, perchè non c’è ancora traccia di nessuna forma di piegatura o di cintura.

“Nella vita di Red Hugh O’Donnell” scritta in gaelico da Lughaidh O’Clery, leggiamo di un gruppo di mercenari provenienti dalle Ebridi scozzesi assunti da O’Donnell nel 1594.
Questi uomini si differenziavano dagli irlandesi proprio per i loro abiti con cintura, per le abitudini e la lingua. Qui ritroviamo la prima descrizione di cintura indossata all’esterno del mantello. E’ chiaro che non era un modo di vestire irlandese, ma degli scozzesi.
In origine il Tartan, il tessuto con cui era fatto il kilt, era costituito solo da due o tre colori ottenuti grazie a radici e piante locali e non c’erano tutte le differenze che si riscontrano oggi sui colori e le appartenenze.
È possibile che il plaid a cintura sia stato indossato prima di questa descrizione? Forse, ma il fatto è che questa è la prima prova che abbiamo della sua esistenza.


Come si indossa il Kilt?
La verità è che nessuno lo sa, perchè quello che resta sono solo descrizioni scarse e le immagini di chi lo ha indossato.
Da nessuna parte esistono istruzioni scritte e molto probabilmente gli scozzesi avevano una varietà di modi di indossarlo, a seconda del periodo di tempo, delle abitudini locali e delle preferenze personali. Pare che esistano più di 5 modi diversi oggi per indossare il kilt a seconda dell’occasione.
Una storia su come sia nato il moderno Kilt fa capo ad un certo Rawlinson e alla sua fonderia, te ne parlo tra poco.
Per capire come si indossa il kilt, si fa spesso riferimento alle notizie tratte da una lettera scritta nel 1768 dal Ivan Baillie di Aberiachan (su Loch Ness) e al lavoro sui “Costumi dei Clans” dei fratelli Stuart del 1845.
Come si passa dal grande kilt al piccolo kilt o Filleadh bheag
Il filleadh bheag (o feilidh-beag) è stata probabilmente inventata dall’inglese Thomas Rawlinson. Secondo i racconti dei fratelli Stuart, poco dopo il 1715, Rawlinson arrivò a Glengarry per gestire una fonderia di ferro.

Thomas, che Iniziò presto ad indossare l’Highland dress, ebbe un gran da fare con esso. Un giorno lo andò a trovare un soldato chiamato Parkinson, che era anche il sarto del reggimento.
Il signor Parkinson osservò uno dei lavoratori sedersi accanto al fuoco con il suo feilidh-mhor bagnato e fumante e così chiese perchè non si togliesse il mantello.
Non era possibile togliere il mantello del grande kilt (feilidh-mòr), perché era un tutt’uno con il resto!
Il signor Parkinson ebbe così l’idea di separare la metà superiore della veste da quella inferiore e dopo due giorni indossava già il feilidh-beag.
Il cambiamento ebbe così successo, che anche il capo dei MacDonells di Glengarry adottò questo stile che iniziò a diffondersi.
Naturalmente molti scozzesi dubitano che un sarto inglese abbia contribuito a sviluppare il kilt!
Il piccolo kilt è nato prima?
Sembra ci siano alcune prove che suggeriscano l’uso del feilidh-beag già prima di questo evento. Una di queste potrebbe essere il ritratto di Kenneth Sutherland, dipinto da Lord Duffus nel 1700.
Bob Martin, uno storico del kilt e anche un rinomato artista, è del parere che questo ritratto raffiguri un grande plaid, indossato sopra un separato Feilidh-beag. McClintock, autore di Old Irish & Highland Dress, è del parere invece che Lord Duffus indossi un feilidh-mór. Chi ha ragione?
Capiamo bene quindi, che gli storici non riescono a trovare una linea comune che li metta tutti d’accordo. Non ci sono motivi per dubitare della storia ben documentata di Rawlinson, ma non possiamo essere certi che il piccolo kilt, non fosse già in uso prima di questa descrizione.

Dress Act: il divieto di indossare il kilt
Dopo la sconfitta giacobita a Culloden, il principe Carlo fuggì in Francia. I suoi sostenitori rimasero da soli ad affrontare il loro destino. Per punire ulteriormente la Scozia, il Parlamento ha emesso una serie di atti per distruggere i clan, le loro identità e strutture economiche.
L’atto della prescrizione del 1746, fu un atto del Parlamento inglese entrato in vigore in Scozia il 1 ° agosto 1746. Faceva parte di una serie di sforzi per assorbire le Highlands scozzesi, ponendo fine al sistema dei clan e alla loro capacità di ribellarsi.
Con il Dress Act venne abolito l’uso del kilt, un ulteriore modo per cercare di sopprime la cultura delle Highlands e l’identità profonda di un popolo. Queste leggi abrogate solo nel Luglio 1782.


La nascita del kilt su misura
Il passaggio da grande kilt al piccolo kilt avvenne a causa del cambiamento nello stile di vita e nelle abitudini delle persone che abitavano l’altopiano scozzese. L’indumento più piccolo era più efficiente per un popolo moderno e industrializzato.
Alla fine del XVIII secolo, il feilidh-mór cadde in disuso e il feilidh-beag non aveva la stessa versatilità del suo predecessore. Questo, secondo il parere di alcuni, è il motivo per cui si sviluppò un kilt su misura.
Il più antico kilt fatto su misura risalente al 1796, era del reggimento dei Gordon Highlanders ed è documentato nel libro di Bob Martin “All About Your Kilt“. Questo reggimento nel 1854 introdusse anche il coltello nel calzino.
Lo stile del kilt rimase diversificato durante tutto il XIX secolo: veniva piegato in modi differenti a seconda del gusto personale e dell’uso che se ne faceva, variava in lunghezza e nella quantità di stoffa utilizzata per produrlo.
Uno stile unico di piegatura del kilt, soprannominato “Kingussie” risale al 1820. Puoi vederlo esposto all’Highland Folk Museum a Kingussie, in Scozia.
Quando Stuart R. Erskine scrisse nel 1901 “The Kilt and How to Wear It“ ovvero “il Kilt e come indossarlo”, parlava proprio di un “nuovo” stile di piegare il kilt. Lo stile descritto è conosciuto come “pleating to the set“: set sta per “setting” e riguarda un’impostazione di piegatura o un modello del tartan.
Oggi questa è la forma più comune di piegatura per il kilt civile. Il kilt militare continua ad essere piegato alla striscia e rimane un’alternativa popolare per l’uso civile.
Si potrebbe scrivere molto sul moderno abito scozzese e tutte le modifiche che ha subito nel corso degli anni, ma farei diventare questo articolo ancora più lungo di quanto non sia già. Se ti interessa un ulteriore approfondimento, scrivilo nei commenti.

Il Kilt scozzese e gli accessori
Oggi il kilt rimane il simbolo tradizionale della Scozia e si indossa durante lo occasioni speciali come: matrimoni, raduni musicali e ovviamente durante gli Highland games. Si usa anche durante le parate e gli eventi nazionali.
Dove puoi vedere qualcuno indossare un kilt? Sicuramente alla Military Tattoo che si tiene ogni anno davanti al castello di Edimburgo, ma un pò in tutta la Scozia perchè tanti scozzesi lo indossano abitualmente.
Le creste
gli scozzesi spesso indossano le creste del loro Clan appuntate sul tartan per le occasioni formali. Durante i matrimoni è usanza comune che la spilla della famiglia che accetta il nuovo membro, sia attaccata al tartan del coniuge da un membro della famiglia.
Questo gesto simboleggia l’accettazione e l’unità delle famiglie.

Lo Sporran (o borsa)
Un pezzo essenziale del vestito dall’altopiano che accompagna il kilt scozzese è la borsa decorata, comunemente indicata come Sporran. Ma dove è nato lo Sporran e qual’era il suo scopo?
Lo sporran è una sorta di tasca attaccata alla parte anteriore del kilt. A differenza dei pantaloni, il kilt non aveva tasche e quindi lo sporran è nato per necessità.
Anche se chi indossava il kilt, poteva mettere nella cintura diverse tasche, nessuna era sicura per portare piccoli oggetti preziosi come denaro o le palle di piombo per i moschetti e le pistole.
Lo sporran è composto con un’ampia gamma di disegni ed è spesso, abbellito con bastoncini d’argento e nappe. La maggior parte fatte con pelli di animali, come la lontra o la capra.
Già nel XII secolo i Guerrieri delle Higland erano descritti con indosso una piccola borsa. Tale vestito al tempo era confinato negli altopiani, poiché nelle Lowlanders questo accessorio era considerato troppo appariscente.

La Giacca del kilt
I kilts scozzesi sono indossati con diverse giacche per occasioni formali e non. Per le occasioni formali il kilt è abbinato ad una giacca nota come “Prince Charlie Jacket”.
Una giacca Prince Charlie è tradizionalmente indossata con un gilet, un fiocco e una camicia a colletto. L’Argyle Jacket è una giacca scozzese meno formale, che è adatta sia per il giorno che per la sera.
Avrai visto un milione di volte Sean Connery o Gerlad Butler indossare il kilt, niente male vero? Molti sexy attori di Hollywood ci fanno chiaramente capire che il kilt non ha nulla di femminile! Alle donne spesso piace tantissimo e gli uomini scozzesi sono molto fieri nell’indossare questo abito tradizionale.


Glengarry – Il cappello
Il Glengarry è il cappello scozzese tradizionale, indossato con l’Highland Dress completo. Ha un toorie (pom pom) in cima e un disegno rosso e bianco a scacchi sul lato. Molti scritti menzionano il glengarry degli Highlanders, detto “Boineid” e poi chiamato “Tam o ‘Shanter“.
Questo cappellino era fatto a maglia o di panno e indossato stretto intorno alla fronte e sciolto in cima con un pompom come decorazione. I cappelli erano principalmente azzurri, ma anche marroni o grigi.
Con il tempo diventarono più piccoli e furono conosciuti come “Balmoral boinead” che talvolta avevano una fascia. La tradizione vuole che nell’esercito, i Lowlander lasciavano i nastri liberi, mentre gli Highlanders li legavano a formare un arco.
Lo stile con cui veniva indossato cambiò negli anni, fino a creare un nuovo stile chiamato Glengarry, quello attuale.

Calzini, scarpe e coltello
il vestito tradizionale scozzese si indossa con calze alte fino al ginocchio dette “garters” con dei nastri che corrispondono al colore del tartan e “Ghillie Brogues” ai piedi.
I calzini di solito sono color crema. Inizialmente non c’era un elastico per tenerli alti e si narra che gli Highlander più poveri usassero il fieno o la paglia intrecciati attorno alla cima del calzino, per tenerlo in posizione. Per i più facoltosi però c’erano i giarretti.
Le scarpe – Ghillie Brogues – una volta non erano molto in uso. Inizialmente uomini e donne stavano scalzi, poi hanno iniziato a fare delle rudimentali scarpe con pezzi di animali e pelli, fino ad arrivare alle scarpe che si indossano oggi.
È anche tradizione in Scozia collocare all’interno della calza sul lato della mano dominante, un piccolo coltello chiamato Sgian-dubh.
La Cintura
Una cintura solitamente era fatta di pelle di mucca, larga 80-100 mm, con una fibbia in ottone o in argento. Si racconta che durante i lunghi viaggi, gli Highlander, se privi di cibo, stringessero la cintura per sentire meno la fame.
Alcune cinghie pare fossero decorate con ornamenti d’argento mescolati con la pelle, come a formare una catena. Più si era benestanti più il valore di questa cintura aumentava.
Cosa indossavano le donne scozzesi?

Esiste un abito tradizionale simile al kilt per le donne?
Mi è capitato di vedere solo una volta una donna vestita in abito tradizione.
E’ stato durante il mio primo viaggio in Scozia nel 2008 a Edimburgo. Ero vicino alle city chambers e questa donna suonava l’arpa in strada.
Tu hai mai visto una donna indossare un abito tradizionale scozzese? Non è raro poterne vedere qualcuna durante gli eventi tradizionali, le parate o gli highland games.
L’abito delle donne è anche esso basato sul tartan del clan: quello di nascita se celibe, quello del clan del coniuge dopo il matrimonio (ma solo se lo vuole).
Tradizionalmente le donne indossano gonne in tartan lunghe fino alla caviglia, insieme ad una camicetta e una giacca coordinata a colori.
Possono indossare anche un “earasaid tartan“, ovvero un scialle o un tonnag (scialle più piccolo), che normalmente è appuntato con una spilla.
Le scarpe da donna chiamate “ghillie” sono sottili e pieghevoli con una varietà di suola e tomaia tagliate da un pezzo di cuoio. Oggi sono utilizzate soprattutto per eventi e danzare al chiuso.
Cosa indossano gli scozzesi sotto il Kilt?

Non dirmi che non ti sei mai chiesto cosa indossano gli scozzesi sotto al kilt? Non sei mai stato tentato, mentre eri in Scozia, di alzarne uno e rispondere finalmente a questa domanda: è verso che sono nudi sotto??
Cosa si nasconde sotto al gonnellino scozzese?
Se è vero che la tradizione vuole che non si indossi biancheria intima sotto il kilt, vediamo di capire com’è nata questa usanza. Perchè è vero: molti uomini degli altopiani scozzesi, non indossano niente sotto i kilt.
La ragione principale sarebbe che indossarlo senza biancheria intima è incredibilmente confortevole, o così dicono! 🙂
La tradizione sembra sia iniziata ai tempi dei reggimenti scozzesi delle Highland ed è arrivata siano ai giorni nostri. Sei curioso di sapere se la tradizione viene rispetatta ancora oggi? Solo kilt, calzini e scarpe?
Per approfondire, leggi anche il tartan e i Clan della Scozia e scopri quali sono i legami col kilt, l’abito tradizionale scozzese.
Seguici sui nostri canali social: Instagram, Facebook, Pinterest e Trip Advisor – ti aspettiamo! Se i nostri contenuti ti sono stati utili, puoi offrirci un caffè su Ko-fi e sostenere il nostro blog
N.B. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e di Ivan Balducci ©2017-2023. Vietato ogni uso.
Le foto tratte da internet sono con licenza libera. Foto copertina Sharon Ang da Pixabay.
Fonti consultate: albanach.org; The Scottish Bannere; tartansauthority.com; libro “Old Irish and Highland Dress” di H. F. McClintock.
Diverse informazioni provengono dal testo: “Old Irish and Highland Dress” di H. F. McClintock, che contiene molta più documentazione sull’origine primaria degli indumenti gaelici, di qualsiasi altra fonte disponibile.