20 distillerie da visitare in Scozia, la patria del whisky per perdersi tra aromi e profumi indimenticabili. Non si può pensare alla Scozia senza nominare il whisky, il suo oro giallo famoso in tutto il mondo.
Ci sono più di 90 distillerie in Scozia ognuna con il suo carattere e sapore unico. Un mondo fatto di calici tintinnanti, bottiglie dalle etichette accattivanti, vecchi alambicchi e cantine piene di botti per l’invecchiamento.
Premetto che la prima volta che ho visitato una distilleria era il 2008. Non sono mai stata una grande appassionata di whisky o liquori, quindi sono entrata più che altro per curiosità. Il whisky scozzese invece, mi è piaciuto tantissimo e ho scoperto un mondo meraviglioso, che prima ignoravo.
I gaelici chiamavano il whisky “uisge beatha“- “acqua di vita” e visitando le distillerie in Scozia sono rimasta affascinata dalla storia, che si nasconde dietro a questa bevanda. Profumi inebrianti, torba, botti di legno invecchiato, cantine scavate nelle rocce del tempo e sapore di malto. Che passione il whisky!
Ecco una mappa delle 20 distillerie da visitare in Scozia che vedremo in questo articolo. Ce ne sono davvero tante da scoprire, dalle più famose, a piccole distillerie che producono solo pochi barili l’anno ancora a conduzione familiare.
Se sei curioso di scoprire quali e quante sono le distillerie in Scozia, puoi dare uno sguardo a questa mappa di Collins. L’abbiamo acquistata durante uno dei nostri ultimi viaggi e presto sarà appesa da qualche parte nel nostro salotto.
Il whisky scozzese è vario, cambia gusto e aroma a seconda della zona di produzione e degli elementi utilizzati, perchè porta con sè le particolarità delle distillerie e del territorio in cui viene prodotto. Seguici su instagram trovi curiosità, storie in evidenza tutte dal vivo e le nostre avventure on the road!
Distillerie da visitare in Scozia
Inizieremo questo viaggio alla scoperta delle distillerie da vedere in Scozia dal mainland, per poi spostarci sulle isole, tutte disseminate intorno alla Scozia!
Ovunque ti porti il tuo on the road troverai sicuramente una distilleria da visitare lungo il tuo percorso! Alcune sono davvero belle da vedere: già da fuori inizia la magia che continua durante tutta la visita. Se poi non hai ancora avuto occasione di assaggiare il whisky, questa è senza dubbio l’occasione giusta!
Molte distillerie offrono un assaggio alla fine del tour e tante altre, hanno pacchetti che comprendono più di un assaggio e anche degustazione abbinata. Se viaggi in coppia, il tuo compagno apprezzerà sicuramente una tappa da queste parti.
Se invece viaggi in Scozia con i bambini, ti anticipo che saranno poche le distillerie che permettono l’accesso ai minori, che però possono attendere nel centro visitatori. Controlla sempre il sito web ufficiale della distilleria che vuoi visitare, per leggere le informazioni aggiornate.
Se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio in Scozia, ti consiglio di iscriverti al nostro gruppo Facebook “Scozia on the road“. Qui troverai tante informazioni utili sulle principali attrazioni da visitare, come viaggiare con i mezzi pubblici o noleggiare una macchina: una guida ai castelli, pass turistici e consigli su itinerari; insomma tutto quello di cui hai bisogno per pianificare il tuo viaggio perfetto!

Visitare Oban Distillery – Argyll
Tra le distillerie da visitare in Scozia c’è quella di Oban, sulla costa occidentale, che a differenza di tutte le altre si trova nel cuore della città, a due passi dal porto di Oban.
Oban distillery è una delle più antiche fonti di whisky single malt della Scozia ed è tra le più antiche distillerie della Scozia. La sua storia è legata in modo indissolubile alla cittadina di Oban, infatti, il piccolo centro si è sviluppato attorno alla distilleria, fondata nel 1794 che è divenuta subito il fulcro della città.
Nasce dagli Stevenson, che ne mantennero la proprietà fino al 1869. Oggi è di proprietà del colosso Diageo nato dalla fusione tra giganti come Guinness, Johnny Walker, Cumming e molti altri.
Alla distilleria di Oban, viene prodotto il classico single malt scozzese, torbato ma dal gusto dolce. Il kit degustativo che ti fornirà la guida, ti permetterà di riconoscere chiaramente il miele, il caramello, la torba e l’arancia.
Il mare è l’elemento chiave della distilleria, che conferisce al whisky Oban quella nota salata inconfondibile, perfetta da mixare con dolci e cioccolata. La distilleria è aperta tutto l’anno e il costo per visitarla parte da £ 12.50.
Nell’articolo Oban distillery: una delle più piccole e antiche distillerie della Scozia ti racconto la sua storia, i costi per visitarla e i tour con degustazione disponibili. Questa è la prima in assoluto che ho visitato nel lontanissimo 2008.

Glenmorangie Distillery a Tain
La distilleria di Glenmorangie sorge sulle tranquille rive del Dornoch Firth, tra i campi d’orzo dorati del Ross-shire; per l’esattezza ci troviamo vicino Tain, nella Scozia nel Nord Est. Glenmorangie è un whisky delle Highlands dal sapore delicato ma intenso, uno tra i miei preferiti.
La distilleria ha una fonte di acqua, “The Tarlogie springs” che conferisce a questo Whisky la sua nota distintiva unica. I minerali naturali presenti nel terreno, conferiscono all’acqua qualità “dure” e arrichiscono questo whisky di un ingrediente grezzo unico, che non ha nessun’altra distilleria delle Highlands.
La distilleria di Glenmorangie sorge su un ex birrificio, trasformato in distilleria nel 1843. Chiuse i battenti durante la I guerra mondiale e fu usata anche dall’esercito; finita la guerra Macdonald & Muir la acquistarono, aumentando la produzione.
Qui lavorano 16 persone, i men of Tain e la selezione del whisky è molto severa. Solo 1/3 del whisky prodotto, si commercializza.

In questa distilleria si introduce per la prima volta l’utilizzo di serpentine a vapore negli alambicchi, per ottimizzare la separazione dell’alcol dalle scorie; il distillato non si scalda e la qualità non viene alterata. Gli alambicchi di Glenmorangie sono i più alti utilizzati in Scozia, con un lungo collo di rame (come se fosse una giraffa) e sono stupendi da vedere.
Glenmorangie, non è sempre aperta al pubblico, specie durante la silent season, quando si fanno le manutenzioni. Il costo del biglietto per visitarla parte da £ 8.50.
Nell’articolo la distilleria di Glenmorangie – un ex birrificio che produce whisky scozzese trovi la storia di questa distilleria, orari e costi per visitarla e i vari tipi di tour con degustazione che puoi fare.
Lo puoi acquistare anche su Amazon a questo link.

Dallash Dhu distillery nel Morayshire
Tra le distillerie da visitare in Scozia c’è l’antica e storica Dallash Dhu, fondata nel 1898 che ormai non è più in funzione. Imperdibile per tutti gli amanti del whisky, perchè è come una sorta di capsula del tempo che mostra l’arte della distillazione del whisky.
La distilleria di Dallash Dhu si trova vicino Forres nel Morayshire e nasce dell’idea di Alexander Edward, che nel 1898 costruì due nuove distillerie: Benromach e Dallasmore, per rispondere alla crescente domanda di whisky.
Prima che iniziasse la produzione a Dallasmore, Edward vendette la distilleria alla Wright & Greig Ltd, che voleva garantire una fornitura per la sua famosa miscela Roderick Dhu e così, Dallasmore cambia nome e diventa Dallash Dhu.
Dallash Dhu riempì il suo primo barile nel giugno del 1899 e l’ultimo nel marzo del 1983. Chiuse i battenti durante la prima guerra mondiale; fu acquistata da J.P. O’Brien & Co. Ltd e nel 1921 quando passò nelle mani dalla Benmore distillery.
Nonostante gli investimenti, a causa della grande depressione, la distilleria chiuse nei primi anni ’30 per riaprire solo nel 1939 e richiudere nuovamente a causa di un grande incendio.
All’ingresso ti verrà fornita l’audioguida che ti condurrà lungo un percorso di 15 punti, alla scoperta di Dallash Dhu e all’uscita non può mancare un assaggio di whisky.
Aperta tutto l’anno tranne 25/26/31 dicembre e 1/2 gennaio. Il costo per visitarla è di £ 6 ma puoi entrare gratis acquistando Explorer pass.

Visitare Glengoyne distillery – Highland line
Nel 1833 la famiglia Edminstone fondò la distilleria Glengoyne, meglio conoscita come Burnfoot (il suo nome originale). La distilleria si trova a circa 15 km da Glasgow, nella scenografica regione dei Trossachs ai piedi di una romantica cascata.
Siamo a cavallo della Highland Line, la linea che traccia il confine tra le Highlands e le Lowlands: la distilleria si trova nelle Highland, ma attraversando la strada per arrivare ai magazzini ci si trova nelle Lowlands!
Burnfoot passa di mano diverse volte fino al 1876, quando la acquistò la Lang Bros, che cambia il nome in Glen Guine, che nel 1905 diventerà Glengoyne. Resta di proprietà della Lang Bros fino al 1965, quando viene acquistata dalla Robertson & Baxter – parte della Edrington Group – che aggiunge un terzo alambicco. Nel 2003 viene venduta nuovamente.
Glengoyne inizia la sua produzione come distilleria delle Lowlands, distillando il whisky tre volte, nonostante i due alambicchi iniziali. in Seguito Glengoyne imposta il suo lavoro sulla doppia distillazione e i suoi whisky oggi sono single malt con un carattere tipico delle Highland, delicato, dolce e fruttato.
La distilleria è aperta tutto l’anno, 7 giorni su 7 e il costo del biglietto parte da £ 18.

Glenfiddich distillery nel Banffshire
Nel 1886, dopo 16 anni di lavoro, William Grant fondò la distilleria di Glenfiddich, che costruì con le sue mani, pietra dopo pietra, con l’aiutato dei suoi 7 figli e dalle sue due mogli. Con 120 sterline acquistò una coppia di alambicchi usati e altro equipaggiamento e usò l’acqua, che proveniva dalla sorgente Robbie Dubh.
Il 25 dicembre del 1887 uscì dagli alambicchi il primo distillato di Glenfiddich, che in gaelico significa la “valle dei cervi”.
Grant, grazie all’incendio della distilleria Glenlivet e alla scarsità di malto nello Speyside, iniziò a rifornire grossi blender di Aberdeen, sviluppando poi i suoi marchi come “Stand Fast”. Alla morte di William Grant nel 1923, vendevano già i suoi blend in Australia e Canada e prosperò anche nel boom del whisky del dopoguerra.
Nel 1964, Glenfiddich riscrive la storia del whisky facendo uscire per la prima volta sul mercato inglese, un single malt di 8 anni. Nel 1970, le vendite nel Regno Unito erano impressionanti. Glenfiddich è stata la prima distilleria ad aprire un centro per visitatori nel 1969.
Se vuoi assaggiare qualcosa di speciale c’è il Glenfiddich 15 Years Old, prodotto con un particolare metodo di invecchiamento chiamato Solera System. Il distillato matura in 3 botti diverse: rovere europeo, quercia americana e infine nella “Grande Botte” di legno di quercia europea, alta circa 3 metri. ln ultimo il distillato riposa in piccoli barili di rovere portoghese.
Il costo del biglietto per visitarla parte da £ 10.

Blair Athol Distillery nel Perthshire
Una delle distillerie da visitare in Scozia è Blair Athol, che si torva alle porte d’accesso degli altopiani scozzesi, nella pittoresca cittadina di Pitlochry, nel Perthshire.
Me ne sono innamorata passandoci davanti con la macchina, per quanto è bella e particolare la sua facciata, tutta rivestita di edera!
L’antica fonte d’acqua di Blair Athol – l’Allt Dour – scorre attraverso i terreni dalle pendici di Ben Vrackie, contribuendo a conferire a questo whisky, la qualità morbida che lo caratterizza.
Nel 1798, John Stewart e Robert Robertson fondarono una distilleria sulla brughiera a sud di Pitlochry, che chiamano Aldour. Solo nel 1826 il nome cambia in Blair Athol. Dopo alcuni passaggi di mano nel ’32 Blair Athol chiude, probabilmente a causa della depressione. E’ solo grazie ad Arthur Bell, che si salva dalla chiusura definitiva.
Blair Athol dopo essere stata ricostruita, riapere nel ’49 senza chiudere più e, da allora, è stata in produzione.
Blair Atholl è aperta tutto l’anno, tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio. Il costo per visitarla parte da 12 sterline.

Visitare Balblair distillery nel Ross-shire
Quali distillerie visitare in Scozia? Balblair si trova vicino alla città di Edderton, nelle Highlands settentrionali, sulle rive della baia di Dornoch Firth ed è la seconda più antica distilleria funzionante di tutta la Scozia.
Fondata nel 1790 da John Ross, rimase di proprietà della famiglia fino al 1894, quando fu acquistata da Alexander Cowan, che voleva espandere la distilleria per avere accesso diretto alla ferrovia; per questo spostò Balblair dal suo sito originario e la ricostruì vicino alla stazione ferroviaria di Edderton, a pochi chilometri da quella vecchia.
Nel 1950, Balblair fu acquisita da Robert James “Bertie” Cumming, un avvocato di Banff, per £ 48.000. Il suo distillato divenne parte di famosi blend come il Bell e il White & Mackay, ma Cumming ampliò la distilleria e aumentò la produzione e 20 anni dopo, vendette Balblair alla Hiram Walker (Allied Distillers) e si rititò. La distilleria dal 2001 è controllata dalla Pacific Spirits.
Balblair è una delle distillerie apparse nel film cult “The Angels’ Share” (La Quota Degli Angeli) del 2012. È aperta tutto l’anno.

Dalwhinnie Distillery nelle Highlands
La distilleria di Dalwhinnie in Scozia, si trova in una bellissima posizione, immersa nelle Highland centrali, con la foresta di Atholl da una parte e i monti e la riserva naturale del Cairngorms e dei Granpiani, dall’altra. La distilleria venne fondata nel 1897, con il nome iniziale di Strathspey.
È una delle distillerie più alte di Scozia che si trova a 326 metri sul livello del mare; qui si prodice un single malt morbido e gentile. Inizialmente la distilleria non ha avuto fortuna e alla fine dell’800, Strathspey chiude per problemi finanziari; ceduta alla John Somerville & Co, cambia il nome in Dalwhinnie.
Il nome deriva dal piccolo villaggio che si trova vicino alla distilleria, che era il punto d’incontro di tre strade che conducevano le mandrie di bovini delle Highlands a sud, verso Falkirk. Il nome Dalwhinnie in gaelico significa “punto d’incontro”.
Somerville nel 1905, decide di vende la distilleria alla Cook & Bernheimer, che la acquista per poco più di £ 13.000 e così Dalwhinnie, diventa la prima distilleria di Scozia, controllata da un’azienda straniera. Gli americani dopo appena 14 anni cedono la distilleria a Macdonald Greenlees.
Dal 1926, Diageo rileva Dalwhinnie, ma la produzione si interrompe per un disastroso incendio nel 1934 e la distilleria riprenderà la produzione dopo 4 anni. La distilleria è aperta tutto l’anno e il costo per visitarla, parte da £ 16.

Cardhu distillery nello Speyside
Lo Speyside, è la regione scozzese con il maggior numero di distillerie, per questo è conosciuta come “Malt Whisky Country”.
Lungo il Malt Whisky Trail si trova anche la distilleria Cardhu, che produce il whisky single malt più venduto dal gruppo Diageo, perchè è liscio ed ha un gusto mordido, che piace anche a chi non ha molta familiarità con il whisky e i sapori forti della torba e del fumo.
John e Helen Cumming, fondarono la distilleria nel 1824 col nome di Cardow. I Cumming, hanno prodotto illegalmente whisky per 13 anni nella loro tenuta e pare che Helen, lo vendesse direttamente dalla finestra della sua cucina! Alla sua morte, John lasciò la distilleria al figlio Lewis, che proseguì il suo lavoro per 50 anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1872.
Da questo momento la moglie Elizabeth Cumming diresse la distilleria per quasi 20 anni, ampliandola e aumentando la produzione, diventando nota come “la regina del Whisky”. Nel 1893 Johnnie Walker & Son, acquistano Cardow, che diventa una componente chiave delle miscele per il Johnnie Walker. Nel 1981 il nome viene cambiato in Cardhu.
Attualmente la distilleria è equipaggiata con 10 washbacks (8 in legno e 2 in acciaio), la durata della fermentazione è di 75 ore ed è eqiuipaggiata con 3 paia di alambicchi, che le permettono di arrivare ad una capacità di distillazione di 3.4 milioni di litri d’alcool annui.
Cardhu è aperta tutto l’anno dalle 10 alle 17, chiusa il 25/26 Dicembere e 1 Gennaio. Il tour classico della durata di 45 minuti, parte da £15.

Strathisla distillery nello Speyside
Strathisla, è una delle più antiche distillerie in Scozia ancora attive, con un caratteristico tetto alto a due spioventi ,sormontato da pagode. George Taylor e Alexander Milne, fondano la distilleria nel 1786 sotto il nome Milltown e per produrre il whisky, usano l’acqua di un pozzo che i frati francescani già usavano nel XII secolo.
Nel 1830, William Longmore la acquistò cambiandole nome in Strathisla ma, non sarà l’unica volta che questa distilleria cambierà nome. Due incendi a distanza di nemmeno 10 anni l’uno dall’altro, devastarono la distilleria, che viene ricostruita.
Nel 1880, Longmore lascia il controllo a suo genero, John Geddes-Brown, che fondò la William Longmore & Company e nel 1890, Strathisla cambia nome in Milton. Jay Pomeroy è l’azionista di maggioranza della compagnia nel ’40 ma, nove anni dopo viene arrestato e la distilleria fallisce.
Nel 1950 viene rilevata dalla Chivas Brothers, che la riporta al suo vecchio splendore e ne cambia di nuovo il nome, che torna ad essere Strathisla. Dal 1951, la distilleria diventa la casa del marchio Chivas Regal.
La maggior parte del whisky prodotto a Strathisla, è per i blended whisky della società come il Chivas Regal, tanto che il centro visitatori si chiama “la casa e il cuore di Chivas Regal”.
Strathisla è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 12 alle 16.30. Ci sono vari tour a disposizione, a partire da 30 sterline.
Facci sapere se hai mai assaggiato uno dei tanti whisky scozzesi in commercio e Qual’è il tuo preferito in assoluto!

Speyside Cooperage
Concludo questa prima parte, non con una distilleria, ma parlandoti della sede dell’antica arte dei bottai del 1947; una curiosità che penso potrebbe interessare gli amanti del whisky.
Del resto la qualità e il sapore di un buon whisky dipendono dall’acqua, dall’orzo, dalla distillazione, ma anche dalle botti in cui matura per almeno 3 anni. I maestri bottai, sono i custodi di questo patrimonio, antico e prezioso.
Speyside Cooperage, si trova nel cuore dello Speyside Malt Whisky Trail ed è l’unico posto nel Regno Unito dove si può provare l’antica arte dei bottai, che ha un centro visitatori.
Qui si lavora e si produrre un prodotto antico, utilizzando metodi e strumenti tradizionali. Ogni anno si producono e si riparano 150.000 botti di rovere, utilizzate dalle distillerie del whisky dello Speyside, così come nelle distillerie in tutta la Scozia e del resto del mondo.
La quercia, è l’unico legno che può essere utilizzato per le botti, perchè consente al contenuto di respirare. Ci sono più di 50 specie di rovere nel mondo, ma poche sono adatte a questo scopo. Una botte può avere una durata di vita fino a 60 anni ed essere riparata e riutilizzata molte volte.
Distillerie da visitare nelle isole della Scozia
Le isole della Scozia sono una vera e proprio miniera d’oro per ogni appassionato di whisky scozzese! Se ami questo oro giallo, alcune isole, come Islay, ti ruberanno il cuore per sempre!
Tra distillerie da visitare in Scozia, scegline una che si trova su un’isola, così avrai anche la scusa per esplorare uno dei tanti paradisi naturalistici che offre questa incredibile nazione! Iniziamo con una delle più facili da raggiungere, che si trova sull’Isola di Skye, collegata alla terraferma da un ponte.


Talisker Distillery sull’Isola di Skye
Quali distillerie visitare in Scozia? La distilleria Talisker, è la più antica distilleria sull’isola di Skye e molto dell’economia locale si fonda su di essa. Situata sulle rive del Loch Harport, Talisker offre viste spettacolari sui monti Cuillins.
Il motto della distilleria è Maid by the see: in effetti, l’invecchiamento delle botti a ridosso del mare, dona a questo whisky quella nota salata che lo rende unico.
L’atmosfera del luogo, l’odore della nebbia, la salinità del mare e il profumo della torrefazione del malto, è questo che ti rimarrà dentro. Anche lo scrittore Robert Louise Stevenson, parla del whisky prodotto a Talisker definendolo “The King O’Drinks“.
Nonostante l’opposizione del clero locale, i fratelli MacAskill fondano la distilleria nel 1830. La storia di questa distilleria è alquanto travagliata e passò di mano diverse volte nel corso degli anni, fino alla bancarotta nel 1863. Nel 1892 Kemp, vendette la sua quota per acquistare Macallan. Fu allora che Allan si fuse, dando origine alla Dailuiana-Talisker Co.ltd.
Nel 1928, Talisker abbandona la forma di tripla distillazione, per passare alla doppia distillazione ma senza conseguenze sulla qualità del whisky prodotto.
Talisker si spense nel 1941 come tante altre distillerie, per risparmiare malto durante la guerra. Un incendio la distrusse nel 1960 e i 5 alambicchi persi sono stati sostituiti con alambicchi simili, ancora oggi alimentati a carbone. Oggi anche Talisker distillery è di proprietà di Diageo.
Talisker distillery è aperta tutto l’anno e il costo per visitarla parte da £ 10.
Nell’articolo Talisker distillery: il whisky torbato che sa di sale dell’Isola di Skye ti racconto la storia approfondita di Talisker, i costi per visitarla e i tour con degustazione disponibili.

Highland Park distillery sulle Isole Orcadi
Tra le distillerie da vedere in Scozia c’è sicuramente Highland Park sulle Isole Orcadi, la distilleria più settentrionale della Scozia, che si trova quasi nel circolo polare artico, alla stessa latitudine di Anchorage in Alaska.
Nel 1798, Magnus Eugnus iniziò ad usare un sito collinare che dominava Kirkwall per la distillazione illegale e il contrabbando di whisky, ecco come inizia la storia di Higland park! Nel 1825 l’operazione fu legalizzata dando origine ad Highland Park Distillery. Solo Highland Park per produrre il whisky usa le 5 keystones creando un whisky “Intensely Balanced“.
Nessun albero può sopravvivere nelle dure condizioni delle Orcadi e proprio questo aspetto geologico, da’ a questo whisky il suo sapore caratteristico. L’orzo è affumicato con la torba tagliata da Hobbister Moor, senza legno e densa di erica, che brucia lentamente ma a grande intensità, creando un aroma floreale e una dolcezza fumosa tipica di Highland Park.
La distilleria è aperta tutti i giorni da Aprile a Ottobre e il costo della visita parte da £ 15.
Nell’articolo Highland Park distillery: la distilleria più settentrionale della Scozia, trovi la storia approfondita della distilleria, tutti i costi per visitarla e i vari tipi di tour con degustazione che puoi fare. Puoi acquistarlo anche su Amazon.
Affacciata sulla vicina Scapa Bay c’è la seconda distilleria più settentrionale della Scozia, Scapa Distillery e se ti piace il gin, puoi visitare anche Orkney distillery!

Jura Distillery – Isola di Jura
Archibald Campbell, fondò la minuscola distilleria di Jura nel 1810, sotto il nome di Small Isles Distillery, che James Ferguson rilevò nel 1875, rimodernandola. Nel 1901 a causa di una controversia fu chiusa e smantellata.
Jura rimase in silenzio fino al 1960, quando Robin Fletcher e Tony Riley-Smith, decisero di avviare la costruzione dell’attuale fabbrica, per rilanciare l’economia locale.
William Delme-Evans aveva l’arduo compito di produrre un whisky diverso dal passato e creò uno stile più delicato simile a quello delle Highlands. La prima bottiglia di Isle of Jura Pure Malt 10 Year Old, fece la sua comparsa sul mercato nel maggio del 1974.
Oggi la Jura distillery è di proprietà della White & Mackay e continua a produrre il suo whisky del tutto particolare, un single malt dal colore oro intenso, tendente quasi all’arancio, l’aroma è pieno e armonioso, con leggere note di mandorla al gusto.
Il whisky “Isle of Jura” è equiparato ai migliori whisky delle Highlands.
La distilleria è aperta tutto l’anno:
- aprile/ottobre da lunedì a sabato
- novembre/marzo da lunedì e venerdì.
- Il costo per visitarla parte da £ 7 per un toru di 45 minuti.

Distillerie da visitare sull’isola di Islay
Lagavulin distillery
Tra le distillerie da visitare in Scozia c’è sicuramente Lagavulin, situata in una pittoresca baia di Port Ellen, nell’Isola di Islay. Durante la visita scoprirai i suoi insoliti alambicchi a forma di pera, unici nel loro genere.
Lagavulin whisky è prodotto da oltre 200 anni! Il malto torbato, la lenta distillazione e la lunga maturazione, conferiscono a questo whisky un carattere complesso, ricco e torbato.
Si dice che Lagavulin sia una delle più antiche distillerie di Islay, risalente al 1742 e costituita originariamente da 10 piccole distillerie illecite. Nel 1816 l’agricoltore e distillatore locale John Johnston convertì gli edifici in una distilleria legale che chiamò Lagavulin, la prima distilleria legale nella zona.
Nel 1836, John Johnston muore e Alexander Graham, mercante di liquori di Glasgow, acquisisce la distilleria. Il contratto nel 1861 arriva nella mani di Mackie & Co. Mackie porta suo nipote Peter a Lagavulin nel 1878, per fargli imparare i segreti della distillazione del whisky.
Peter ha successo e sotto la sua guida, Lagavulin diventa un nome familiare. Mackie viveva secondo la massima “niente è impossibile”.
Alla morte del nonno nel 1924, Mackie & Co diventa White Horse Distillers e qualche anno dopo Lagavulin entra a far parte della Distillers Company Limited. Con l’avvento della seconda guerra mondiale la distilleria chiude i battenti. Nel 1948 si riapre e viene introdotta l’elettricità e da allora la distilleria è in attività.
La distilleria è aperta tutto l’anno e i costi per visitarla partono da £ 15.
Nell’articolo Lagavulin distillery, il whisky torbato dell’isola di Islay trovi la storia approfondita, i costi per visitarla e i tour con degustazione disponibili.

Ardbeg
Nella costa meridionale dell’isola di Islay, un tempo zona di distillerie illegali e covo di contrabbandieri, si trova la splendida distilleria di Ardbeg, fondata nel 1815 da John MacDougall. La sua storia è intricata e mai facile, passa spesso di mano e forse ha cambiato più proprietari di quanto whisky sia riuscita a produrre.
Alla morte di Alexander MacDougall, la distilleria venne co-gestita da Colin Hay e dalle sorelle MacDougall’s, Margaret e Flora, che possiamo definire le prime distillatrici donne della Scozia.
Ardbeg è stata chiusa per diverse volte nel corso degli anni (1891 – 1991), ma nonostante questo è stata una delle distillerie più produttive dell’Isola di islay (1887).
Nel 1997 la società Glenmorangie, acquistò la distilleria e iniziò una produzione a pieno ritmo, dando vita ad alcune delle bottiglie di whisky tra le più ricercate dai collezionisti e in tiratura limitata.
Nel 2003, nasce il whisky Ardbeg UiGeadails, che prende il nome dalla fonte d’acqua della distilleria, che significa “luogo oscuro e misterioso”. Il single malt prodotto a Ardbeg ha un aroma unico: un mix di torba, dolcezza e fumo. Ha un gusto forte e intenso, tanto da essere considerato il miglior single malt di Islay.

Bowmore distillery
Un’altra distilleria da visitare in Scozia è Bowmore, la più antica distilleria autorizzata di Islay. Si trova situata ai piedi delle rive di Lochindaal, un lago di mare che si apre nell’Atlantico selvaggio; qui le brezze salmastre soffiano fin dentro i magazzini e fanno acquisire a questo Whisky un carattere del tutto particolare.
Questa distilleria nasce nel 1779 e il suo segreto è l’uso sapiente dell’arte del tempo: è lavorato a mano; l’attenzione alla fermentazione è estremamente accurata e le botti sono selezionate con estrema cura.
Bowmore invecchia come nessun altro! Un sorso di whisky è un mix unico di fumo e sale marino, che trasporta in un luogo remoto, selvaggio e indomabile.
I fratelli Mutter, comprarono Bowmore Distillery dalla famiglia Simpson nel 1837. Solo 50 anni dopo, la depressione economica causò un calo della domanda di whisky, costringendo i fratelli a vendere la distilleria a John Bell Sherreff di Campbeltown.
Anche questa distilleria cambia di mano diverse volte nel corso degli anni e durante la seconda guerra mondiale, Bowmore venne usata anche come base aerea. Cessa la produzione di whisky e la distilleria è requisita dal comando RAF.
Nel 1980 la Regina Elisabetta II visita Bowmore Distillery ed è la prima volta che la sovrana visita una distilleria scozzese.
Per conludere la tua esperienza in modo unico puoi dormire al The Harbour Inn, un accogliente hotel situato nel cuore di Bowmore, a breve distanza dalla distilleria. Un’affascinante pensione che si affaccia sul porto, tutta in pietra con viste spettacolari su Lochindaal.
Aperta da martedì a domenica.

Visitare la distilleria di Laphroaig
Qui viene prodotto da oltre 200 anni, uno dei Single Malt Scotch whisky più apprezzati al mondo. Laphroaig venne fondata nel 1815 dai fratelli Johnston, due agricoltori di Islay – da clandestina, è registrata ufficialmente nel 1824.
Nel 1836, Donald Johnston diventa l’unico proprietario, ma solo dieci anni più tardi, muore cadendo in una vasca di fermentazione; la distilleria passa così al figlio Dugald, che ha appena 11 anni. Sarà lo zio, insieme a Walter Graham della vicina Lagavulin a gestire Laphroaig, fino alla maggiore età di Dugald.
Agli inizi del Novecento, la distilleria è ancora della famiglia Johnston ed è gestita da Ian Hunter, pronipote di Donald. Ian capisce anzi tempo le potenzialità dei single malt e intuisce che il Laphroaig, non è solo un “ingrediente” per i blended, ma un whisky vero e proprio da commercializzare.
Così nel 1908, prende in mano la distribuzione di Laphroaig, che meno di 20 anni dopo è venduto in tutto il mondo, Stati Uniti compresi.
Nonostante il Proibizionismo (1920-1933), il Laphroaig ottiene la licenza per essere venduto come un medicinale alcolico – incredibile ma vero! Nel 1954, Ian Hunter muore senza eredi e così la distilleria va in eredità alla sua segretaria Elizabeth Leitch “Bessie” Williamson, donna fortunata, non credi?
Bessie rimase a capo della distilleria fino ai primi anni ’70. Quando Laphroaig iniziò ad avere bisogno di grandi investimenti, vendette agli ameircani della Long John Distillers.
Nel 1994, il Principe Carlo visita Laphroaig e gli conferisce il titolo di “Royal Warrants by Appointment”. Questo titolo è assegnato a chi fornisce dei beni alla Famiglia Reale, è un titolo prestigioso che permette di usare lo stemma reale sui prodotti.
Laphroaig ha ancora il suo terreno privato per la torba, che viene raccolta a mano, perché la distilleria è convinta che le macchine comprimano troppo la zolla, facendole perdere parte degli aromi. Laphroaig è aperta tutto l’anno, non so dire il costo attuale della visita, perchè sul sito non lo vedo indicato.



Caol Ila Distillery
Non sai quali distillerie visitare in Scozia? sull’isola di Islay avrai l’imbarazzo della scelta! Caol Ila – che si pronuncia “Cull-Eela” – si trova nei pressi di Port Askaig.
Il suo nome in gaelico sta per Sound of Islay, che è il nome dello stretto tratto di mare dove si affaccia la distilleria, che separa Islay dall’isola di Jura. L’acqua utilizzata per produrre questo whisky arriva da Loch Nam Ban e l’orzo da Port Ellen.
Hector Henderson, fondò la distilleria di Caol Ila nel 1846, dopo che per primo intuì che gli elementi naturali della zona, avrebbero permesso di creare un single malt di altissima qualità. Ben presto però Caol Ila, passò nelle mani di Norman Buchanan, che la cedette pochi anni dopo. Passaggio dopo passaggio nel 1927 arriva nelle mani della Distillers Company (oggi Diageo).
Tuttavia Caol Ila chiuse i battenti solo durante il proibizionismo negli Stati Uniti e nella Seconda Guerra Mondiale, fatta accezione per questi periodi non ha mai smesso di produrre whisky. Nel 1972 la distilleria fu demolita e ricostruita per soddisfare l’aumento di produzione richiesto in quegli anni.
Caol Ila è la più grande distilleria di Islay ma solo il 5% del whisky è single malt, la maggior parte è usata per fare dei blended come il Johnnie Walker.
Il costo per visitarla parte da £ 7 per un tour di 1 ora.

Bunnahabhain distillery
Se riesci a pronunciare questo nome senza impappinarti, ti offro un bicchiere di whisky! Scherzi a parte, come avrai capito l’isola di Islay in Scozia, è in assoluto il paradiso per gli amanti del whisky.
La distilleria di Bunnahabhain si trova a due passi da Caol Ila. Nasce nel 1881 da un progetto della Islay Distillery Co ltd e inizialmente, non era altro che una spiaggia attorno a cui sorsero una distilleria, un molo e un cottage.
Nel 1970, lanciano sul mercato il loro primo single malt, invecchiato 12 anni, che ottine un successo maggiore di quanto si potesse immaginare. Nel 2003, Burn Stewart Distillers acquista la distilleria per la modica cifra di 12 milioni di euro!
Il Bunnahabhain whisky è il più leggero di Islay, perché non usa orzo torbato e prelevano l’acqua dalle sorgenti di Margadale Spring, prima che passi attraverso la torba. La distilleria ha ripreso a produrre un whisky torbato, il Toiteach che in gaelico significa affumicato.
Bunnahabhain è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 16, attualmente sul sito non è indicato il prezzo aggiornato per la viita, né un eventuale periodo di chiusura.
Che ne pensi di questo viaggio alla scoperta delle distillerie da visitare in Scozia? Sono riuscita a farti venire voglia di visitarne almeno una? Qual’è la tua distilleria preferita in Scozia? Commenta e si ti va facci sapere la tua opinione
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4 comments
Di tutti gli articoli che avete scritto, sono finita proprio qui ?
Causa fidanzato, anch’io mi sono appassionata al whisky. Dico la verità, non mi faceva impazzire all’inizio, forse perchè ne ho beccati un paio “peated”. Poi ho assaggiato Aberlour e soprattutto Glencadam, ed è cambiato tutto! Le distillerie che avete citato non le ho visitate, però sono stata appunto a quella di Glencadam ed Aberfeldy, mentre tra 15gg esatti abbiamo in programma Aberlour e Benromach. Talisker prima o poi sarà anche una nostra tappa, è un’istitiuzione!
Bene allora ci compensiamo !!! Non ho ancora visitato quelle che hai citato tu, sarà l’ennesima scusa per tornare ???
Il whisky non fa proprio per me, ma potrei comunque fare questo tour. Mi piace vedere il posto che visito anche da diversi punti di vista, specialmente dalle specialità che offre. Quindi non posso non bere whisky in Scozia. ?
Non lo bevevo nemmeno io, prima di andare in Scozia. Poi entrata nella prima distilleria, tutto è cambiato per sempre ??