Il Museo dedicato a Beniamino Gigli si trova all’interno del Teatro Persiani di Recanati, che rende coì omaggio ad uno dei suoi cittadini più illustri. Il museo è stato inaugurato nel 2007 in occasione del 50° anniversario della morte del grande tenore.
Entrando sarai riportato indietro al tempo in cui Beniamino calcava le scene, per un percorso musicale tutto dedicato alla sua maestria.
L’allestimento del Museo si deve alla donazione degli eredi del tenore, che hanno messo a disposizione costumi di scena, fotografie, lettere, documenti e cimeli. E’ un luogo imperdibile per chi vuole conoscere una delle figure più importanti della lirica internazionale.
La mamma fu la sua prima insegnante, che sin da piccola gli cantava delle ninnananne che poi diventarono ben presto dei duetti.


Cosa troverai in questo articolo
Museo Beniamino Gigli: cosa vedere al suo interno
Oltre ai preziosi ed eleganti costumi di scena, il Museo ospita una fedele ricostruzione del camerino con i trucchi del tenore, la Proclamazione Ufficiale “Beniamino Gigli Day” che la città di New York gli ha dedicato l’8 ottobre 1997 al Metropolitan, la foto con dedica originale del Maestro Arturo Toscanini e altri importanti documenti.
Tra le particolarità dell’allestimento c’è la realizzazione di un piccolo spazio teatrale dove sono presenti delle gigantografie del tenore, immortalato durante le sue esibizioni più famose. Nella sala principale è stato ricavato una sorta di cinema dove vengono proiettati dei film di Beniamino Gigli, che si potranno guardare seduti sulle vecchie sedie da cinema restaurate.
Nel museo sono conservati un gran numero di costumi di scena, spartiti musicali, articoli e recensioni dedicate al tenore dai giornali di tutto il mondo, la sua discografia completa, numerose onorificenze e i premi ottenuti nella sua quarantennale carriera.
Gigli è tra i pochi italiani ad avere la stella sul marciapiede della Walk of Fame di Hollywood.
Museo prezzi e orari
Il museo dedicato al grande figlio di Recanati è aperto da venerdì a domenica: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. Concediti almeno un’ora per vistarlo con calma e scoprire tutti gli oggetti che contiene al suo interno.
Il prezzo del biglietto è di 5 euro. Puoi acquistare il biglietto cumulativo del circuito infinto di Recanati per visitare anche gli altri musei compresi nel percorso ad un prezzo ridotto.
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Chi era Beniamino Gigli
Beniamino è l’ultimo dei sei figli di Ester Magnaterra e Domenico, calzolaio e campanaro del duomo di Recanati. Nasce a Castelnuovo, il quartiere più antico di Recanati.
Il giovane Beniamino accompagnava spesso suo padre a suonare le campane, intonando le prime arie sacre e i ritornelli dall’alto del campanile. Per questo motivo lo soprannominano “l’usignolo del campanile“.
A soli sette anni entrò a far parte della Schola Cantorum e probabilmente il suo futuro era già scritto. Inizia la sua attività nella Cattedrale di San Flaviano quando fu accolto nel Coro dei Pueri Cantores.
Nel 1911 vince una borsa di studio e si iscrive a Roma al Liceo musicale di Santa Cecilia sotto la guida di Enrico Rosati.
La povertà della famiglia lo costrinse a grandi sacrifici, ma riuscì a prendere lezioni di canto dal maestro Quirino Lazzarini, organista e direttore del coro della Santa Casa di Loreto.
Beniamino provenendo da una famiglia molto umile è stato sempre molto sensibile verso le persone più svantaggiate e fu un gran filantropo. Visitando il Museo Beniamino Gigli scoprirai che il tenore cantava spesso nelle piazze e negli ospedali per chi non poteva permettersi di vederlo a teatro e fece molta beneficenza.



La sua incredibile carriera
Protagonista di trecento registrazioni e di oltre sessanta opere è stato uno dei tenori più amati e innovativi del Novecento. Gigli fece il suo debutto nel ruolo di Enzo nella Gioconda di Amilcare Ponchielli al Teatro Sociale di Rovigo il nel 1914.
Da questo momento in poi la carriera di Beniamino Gigli fu in ascesa e calcò i palcoscenici di tutto il mondo. Si esibì nel
1918 al Teatro alla Scala di Milano in Mefistofele, sotto la direzione di Arturo Toscanini.
Beniamino Gigli diventa famoso e non solo in Italia e nel 1920 inizia una collaborazione lunga ben 12 anni con il metropolitan di New York. Da molti è stato definito l’erede di Enrico Caruso. Nel 1932, chiude con NY e torna a Roma per cantare all’Opera.
Nel 1935 inizia la carriera cinematografica girando diversi film. Alcune canzoni scritte apposita per lui sono ancora nei ricordi du tutti, come: Non ti scordar di me e Mamma e nel 1950 il film Taxi di notte.
Girò 16 film con Alida Valli, Isa Miranda, Maria Cebotari e altre attrici famose. Fu anche un grande interprete della canzone napoletana e partecipò al film “carosello napoletano” di Ettore Giannini dove canta “O sole mio”, “Funiculi’ funicula’”, “Voce ‘e notte” e “Marechiare”.
All’interno del museo alcune locandine relative alle sue interpretazioni cinematografiche più famose.
Gigli ha collaborato con importanti personaggi come: Mascagni, Puccini e Leoncavallo. Nel 1955 capisce di dover abbandonare le scene e lo farà con un’ultima tournée che si concluderà con il malinconico “addio all’arte” presso la Constitution Hall di Washington.



La morte del tenore
Beniamino morirà nel 1957 stroncato da un infarto a causa di una polmonite. La sua salma è deposta nel cimitero di Recanati nella cappella di famiglia, una tomba a forma di piramide in conci di travertino, opera del fratello Catervo, in onore della sua opera preferita: L’Aida.
Le spoglie dell’artista sono conservate in un sarcofago marmoreo posto davanti all’ingresso. La piramide poggia su un basamento decorato con una greca scolpita a bassorilievo con elementi ispirati alla pittura egizia. Le stesse decorazioni sono presenti sui 12 pilastrini che delimitano il perimetro esterno del marciapiede.
L’ingresso al monumento funebre è segnalato da un magnifico portale in marmo in stile egizio con simboli cristiani e pagani. All’esterno spiccano due statue bronzee, realizzate da Catervo, che raffigurano le virtù teologali: Fede e Carità.
L’interno è dipinto a tempera a secco dal maestro recanatese Arturo Politi, sui cartoni di Biagio Biagetti.
L’orario di apertura del cimitero civico è: 7.00 – 19.00 da Maggio a Settembre; 8.00 – 17.30 da Ottobre ad Aprile.
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