La pietra del destino è un blocco di arenaria rossa, nota come Stone of Scone o Stone of Destiny. Questa pietra ha un importante significato nella storia della Scozia ed è un simbolo potente: era il sedile su cui venivano incoronati i re della Scozia e i re di Dalriada prima di loro.
Il solo nome evoca il destino, la storia e le leggende di una nazione che è legata a questo oggetto in modo indissolubile. Le dimensioni della Stone of Scone sono di cm 66x42x26,7 e pesa circa 152 kg. Ha una croce incisa su una superficie e un anello di ferro a ogni estremità, che aiuta a trasportarla.
La pietra del destino è stata utilizzata per l’ultima volta nel 1953 per l’incoronazione di Elisabetta II, regina del Regno Unito, di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Fino al 1296 la pietra del destino si trovava nell’Abbazia di Scone, nei pressi di Scone Palace vicino Perth. Re Edoardo I d’Inghilterra spogliò la Scozia di tutti gli emblemi della nazione e nel 1296 “prese” la pietra del destino e la portò nella sua nuova casa, l’abbazia di Westminster a Londra.
Collocarono la pietra in una sedia delle incoronazioni appositamente costruita, dove rimase per i successivi 700 anni. Su questo sedile di pietra incoronarono re e regine, prima dell’Inghilterra e poi della Gran Bretagna. Solo nel 1996 e dopo molte peripezie e un furto, la pietra fece ritorno in Scozia.
Attualmente è esposta al castello di Edimburgo mentre una sua copia esatta, si trova sulla collina di Moot Hill a Scone Palace.

Le origini della pietra del destino
L’origine di questa sacra icona si perde nelle nebbie del tempo e i dubbi sulla sua autenticità non sono mai stati completamente fugati. Le leggende a riguardo abbondano e non è sempre del tutto chiaro il confine tra mito e verità. Non tutte le fonti riportano le stesse informazioni e c’è ancora un pizzico di mistero.
Stone of Scone ha una lunga storia che arriva fino alla genesi. Le leggende più antiche sostengono che Giacobbe, figlio di Isacco mentre era diretto a Haran, passò la notte a Luz, addormentandosi accanto ad una pietra, che usò come cuscino – il cuscino di Giacobbe.
Quella notte Giacobbe sognò degli angeli che salivano e scendevano da una scala, che dalla terra arrivava fino in cielo. Nel sogno Dio gli rivelò che gli avrebbe donato la terra su cui riposava e che lo avrebbe protetto ovunque andasse.
Svegliatosi Giacobbe unse la pietra con dell’olio sacro, proclamandola Beth-el, ossia “Casa di Dio” perchè quella rivelazione era un segno e la pietra rappresentava un patto con il Signore (la Pietra dell’Allenza – Genesi 28: 10-22).
L’origine della pietra è tutt’ora avvolta nel mito. Secondo la mitologia la pietra del destino si è originata in Palestina ed è stata trasportata attraverso l’Egitto, la Sicilia, la Spagna e l’Irlanda. La leggenda sostiene che la pietra è stata portata dall’Irlanda fino ad Argyll da Fergus, figlio di MacErc e depositata a Dunadd. Quando iniziarono le invasioni Vikinghe, Kenneth Macalpin la spostò all’Abbazia di Scone nel Perthshire.

Come la pietra del destino arrivò in Scozia
Nessuno sa con esattezza come la pietra del destino sia arrivata in Scozia. Questa pietra leggendaria risale alla fondazione del mito stesso della Scozia. Quando saccheggiarono il Tempio di Gerusalemme, portarono il cuscino di Giacobbe in Egitto dove divenne noto come la pietra del faraone.
Si dice che 1400 anni prima della nascita di Cristo, un faraone egiziano avesse una figlia chiamata Scota, che sposò Ghídel Glas. La leggenda narra che la Scozia prenda il nome da Scota, che esiliata dall’Egitto si stabilì nella Spagna del Nord Ovest. Tra i beni che Scota portò con sé dall’Egitto c’era la pietra del faraone. In seguito, i suoi discendenti conquistarono l’Irlanda e diventando noti come Scoti.
Quando i discendenti degli Scoti arrivarono in Scozia, portarono con loro il blocco di arenaria di 152 kg conosciuto come il cuscino di Giacobbe – Jacob’s Pillow Stone.
Ma si trattava propio della pietra conosciuta in gaelico come an lia fàil, uno dei quattro grandi tesori usati nell’incoronazione dei re irlandesi? Alcuni ritengono di si. Pare che questa pietra benedetta da St Patrick, arrivò a Iona per mano di St Columba, che la utilizzò come suo altare itinerante. Venne poi spostata all’abbazia di Scone durante le incursioni vichinghe.
Si dice che questa pietra mitica, con decori elaborati e coperta di intagli intricati abbia proprietà magiche. An lia fàil, “la grande pietra del fato o del destino“, emette un suono quando un vero re vi si siede sopra e ha ha il potere di ringiovanire chi vi è incoronato.
Stone of Scone arriva in Scozia
Nel 500 d.C. la Pietra del destino arrivò in Scozia grazie al sovrano Murtag MacErc che la diede a suo fratello Fergus, incoronato come Re del Regno di Dalriada. Fergus MacErc fu il primo re scozzese ad essere incoronato sulla pietra del destino ed è considerato come uno dei fondatori della futura Scozia.
Nell’846 d.C. spostarono la Pietra a Scone per volere di re Kenneth I e la affidarono ai monaci Agostiniani dell’abbazia di Scone. Da quel momento la usarono per le incoronare tutti i successivi Re di Scozia e la pietra prese il nome di Stone of Scone. Dal IX secolo incoronarono generazioni di sovrani della Scozia su questa pietra.
La pietra è stata utilizzata a Iona, Dunadd, Dunstaffnage e Scone. Ci sono varie descrizioni della pietra del destino: altare itinerante di St Columba in marmo bianco; di basalto nero se il cuscino di Giacobbe.
La Pietra del destino ha avuto diversi nomi nel corso dei secoli:
- Saxum Fatale, in latino
- An Lia Fàil, in irlandese
- Pietra dell’Incoronazione
- Stone of Scone o Stone of Destiny.

Leggende legate alla Stone of Scone
L’ultimo re degli scozzesi fu Kenneth I di Dalriada o Kenneth Mac Alpin, che visse dall’810 all’858. Il regno di Dal Riata occupava parte dell’Irlanda del Nord e parte della Scozia Nord Occidentale (l’odierna Argyll&Bute).
All’epoca gran parte della Scozia settentrionale e orientale era governata dai Pitti. Dopo aver subito una grave sconfitta per mano dei Vichinghi nell’839, Kenneth fece valere la richiesta di sua madre, di aggiungere la corona dei Pitti alla corona degli scozzesi, che aveva già avuto.
Secondo la leggenda, Kenneth Mac Alpin invitò per un banchetto a Scone, il re Drostan con tutti i suoi nobili. Mentre erano seduti e approfittando della loro ingordigia per alcol e cibo, gli scozzesi intrappolarono i Pitti, che caddero nelle cavità, sotto le panche. Mentre erano intrappolati in qualche strano congegno fino alle ginocchia, furono tutti massacrati.
Kenneth Mac Alpin fu il primo re della Scozia unificata, incoronato Re dei Pitti e degli Scozzesi a Scone, usando la Pietra del Destino per legittimare l’incoronazione.
La sedia di Edorado

Nel 1296 Edoardo I d’Inghilterra – il martello degli scozzesi – invase la Scozia e spogliò il paese di molti dei suoi simboli di nazione.
Prese la Pietra del Destino come bottino di guerra e la portò all’Abbazia di Westminster.
In seguito incorporarono la pietra in una sedia di legno, conosciuta come la sedia di re Edoardo, dove incoronarono molti sovrani inglesi, compresa la Regina Elisabetta II nel 1953.
Nel 1297, Edoardo chiese al Maestro Walter, un pittore di corte, di decorare la sedia con motivi di uccelli, fogliame e animali su uno sfondo dorato.
In seguito dipinsero sullo schienale la figura di un re e i suoi piedi che riposano su un leone.
Sotto il sedile c’è una piattaforma e una cavità per contenere la stone of Scone.
Nel XVI secolo aggiunsero quattro leoni dorati che fecero da gambe alla sedia, sostituiti nel 1727. Solo le tracce di questa vernice originale sopravvivono oggi e la sedia è molto danneggiata dai graffiti.
Dall’incoronazione di Edorardo II nel 1308, quasi ogni monarca fu incoronato su questa sedia.
Fanno eccezione Edward V e Edward VIII; la regina Maria I, incoronata dal Papa e Mary II, incoronata come monarca congiunta a fianco di suo marito William III, in una copia della sedia.
Con il trattato di Northampton nel 1328, re Edward III dell’Inghilterra accettò di restituire la pietra del destino agli scozzesi, ma la folla gli impedì di rimuoverla dall’abbazia.

Il furto della pietra del destino e il suo ritorno in Scozia
Il giorno di Natale del 1950, un gruppo di nazionalisti scozzesi reclamò la Pietra dall’Abbazia di Westminster.
Rimuovendo la pietra dalla sedia, la spezzarono in due parti e portarono il pezzo più grande con loro. Tornarono in Scozia, evitando i posti di blocco al confine e si persero le loro tracce.
Il governo britannico ordinò una ricerca a tappeto per ritrovare l’altra parte della pietra, senza successo. L’11 aprile 1951 lasciarono la pietra sull’altare dell’Abbazia di Arbroath, alla custodia della Chiesa di Scozia.
Per restituire la pietra scelsero il luogo dove nel 1320 firmarono la famosa dichiarazione di Arbroath, per ribadire il diritto degli scozzesi alla libertà.
La polizia di Londra, informata del ritrovamento, riprese la Pietra di Scone e la restituì a Westminster. In seguito circolarono voci sul fatto che esistessero delle copie della Pietra di Scone e che la Pietra sottratta alla Scozia, non sia mai stata quella originale, che giace sepolta in un luogo noto solamente a pochi.
Nel 1996, il Governo Britannico restituì la Pietra al popolo scozzese, trasferendola al Castello di Edimburgo, con grande disappunto da parte degli abitanti di Perth. Robert Gray, uno scalpellino di Glasgow, riparò la Stone of Destiny.

La Stone of Scone venne sostituita?
John Balliol fu l’ultimo re a usare la pietra del destino in Scozia nel 1292 prima che Edorado I la portasse via. Però ci sono un pò di dubbi circa la pietra presa da re Edoardo I. Una teoria afferma che i monaci di Scone Abbey nascosero la vera pietra nel fiume Tay o la seppellirono a Dunsinane Hill, quindi le truppe di Edoardo rubarono in realtà una copia.
Altri sostengono che Robert The Bruce la portò a Dunstaffnage, Iona o Skye. Altri insistono sul fatto che i monaci la seppellirono sulla collina di Dunsinnan, sopra Scone, dove il segreto della sua posizione è stato trasmesso per generazioni da padre in figlio.
Gray, lo scalpellino che riparò la pietra, dichiarò che negli anni ’30 aveva realizzato numerose copie della Pietra del Destino e che non era del tutto certo che la pietra restituita a Londra fosse quella originaria. Nessuno sa se queste voci siano vere o solo un’altra leggenda che aleggia attorno alla pietra.
Re Edoardo prese davvero il cuscino di Giacobbe, su cui il patriarca biblico posò la testa mentre sognava gli angeli ascendere al paradiso? Si narra che fosse il frammento di una stella cadente, una pietra mitica fatta di basalto nero o di qualche sostanza misteriosa e soprannaturale.
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Moot Hill e l’Abbazia di Scone
La cappella di Scone si erge su Moot Hill e proprio di fronte ad essa, si trova la riproduzione di uno degli emblemi della nazione scozzese, la Stone of Scone. Questo blocco, poggia su due montanti, formando una panchina di pietra.
Nel Medioevo questo era il sito di una grande Abbazia Augustina, Scone Abbey, di cui oggi non resta più nulla, se non dei frammenti architettonici distaccati.
La presenza della pietra del destino in questo luogo è la chiave per capire la storia di Scone e spiega perché, questo posto è così importante per la storia della Scozia.
The Moot Hill era l’antico luogo d’incoronazione dei re di Scozia. Questa piccola collina si trova immediatamente di fronte a Scone Palace ed è coronato da una piccola cappella presbiteriana del 1804, in stile gotico.
La cappella contiene un monumento in alabastro che commemora David Murray, primo visconte Stormont e serve da mausoleo per i Murray, la famiglia dei Conti di Mansfield.
Si dice che la collina si sia originata grazie alla zolle di terra portate dai nobili che assistevano alle incoronazioni, come segno di accettazione, ma è più probabile che fosse il sito di un antico castello.

Si credeva che nessun re avesse il diritto di regnare come re degli scozzesi a meno che non fosse stato incoronato per la prima volta sulla pietra del destino a Scone.
L’incoronazione più memorabile nella storia scozzese che ebbe luogo a Scone è probabilmente quella di Robert The Bruce. Nel 1306 dopo aver ucciso il suo rivale al potere John Comyn, il Papa lo scomunicò. Bruce aveva quindi bisogno di legittimare rapidamente la sua rivendicazione al trono e si diresse a Scone per essere incoronato re.
La tradizione narra che il conte di Buchan pose la corona sulla testa di Robert ma, pare che né Buchan, né la corona si trovassero a Scone, quindi probabilmente fu la contessa di Buchan, sorella di Bruce ad incoronarlo, usando un cerchietto d’oro.
La prima incoronoazione avvenuta a Scone invece fu quella di Kenneth Mac Alpin, primo re della Scozia unificata, incoronato Re dei Pitti e degli Scozzesi, usando la Pietra del Destino per legittimare l’incoronazione.
L’incoronazione di re Carlo III sulla pietra del destino
la Stone of Destiny, lo conferma Historic Environment of Scotland, sarà spostata dal castello di Edimburgo all’Abbazia di Westminster per dell’incoronazione di Carlo III. Successivamente sarà riportata subito in Scozia.
La Scozia ha accettato di “prestare” questo simbolo di identità e autonomia scozzese, nonostante i tumulti che ci sono stati negli ultimi mesi per la Brexit.
Re Carlo III è già stato ufficialmente proclamato re. Questo passaggio di ruoli è avvenuto subito dopo la morte della Regina Elisabetta II, per dare continuità di governo. Per rispetto alla Sovrana e il suo lutto, la cerimonia di incoronazione avverà in seguito, in data ancora da destinarsi.
Il principe Carlo, in quanto re, poteva scegliere il suo nome, ma ha deciso di mantenere il suo nome di battesimo, diventando così Carlo III. Carlo è un nome che tradizionalmente appartiene alla dinastia degli Suart, scozzese, non a quella degli Honnever da cui discende Elisabetta. Che Carlo abbia tenuto questo nome per rispetto alla Scozia e mantenere il Regno unito?
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