Tartan e Clan della Scozia, cosa li lega? Perchè sono così importanti per questa Nazione e i suoi abitanti? In questo articolo scopriremo qualcosa di più sulla Scozia e le sue antiche tradizioni, un tuffo in un passato, ancora molto attuale.
Il tartan è un tipico tessuto scozzese usato per fare il kilt e ogni Clan, ha il suo particolare tipo di tartan, che lo contraddistingue da tutti gli altri. Se hai già fatto un viaggio in Scozia, avrai visto molte persone indossarlo e magari, anche tu avrai acquistato qualcosa fatto con il tartan per farti un regalo dal sapore autentico di Scozia.
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Cosa troverai in questo articolo
Cos’è il tartan
Il tartan è un tessuto caratteristico della Scozia caratterizzato da un particolare disegno di tessuti in lana, tipico delle Highlands.
Questo disegno è ottenuto mescolando fili di diversi colori, che si ripetono con uno schema definito, uguale sia nell’ordito che nella trama, denominato sett. L’armatura del telaio per tessere il tartan è chiamata saia.
I blocchi di colore nel tartan si ripetono verticalmente e orizzontalmente in un modello distintivo di quadrati e linee, che intrecciandosi, danno l’apparenza di nuovi colori miscelati a partire da quelli originali.
La parola tartan pare derivi dalla parola francese “tiretaine” mentre, la parola in lingua gaelica per tartan è “breacan”.
Questa parola introdotta probabilmente nel XVI secolo in Scozia, risale ai tempi in cui questa Nazione era legata alla Francia, da un punto di vista di dinastie.
Il tartan ha avuto origine nelle Highlands, ma non si sa esattamente quando abbiano iniziato a tessere la lana utilizzando questo particolare disegno; sicuramente però è molto antico.
Solo intorno al XVI secolo il tartan scozzese assunse le caratteristiche di oggi, diventando un simbolo d’identità nazionale, estremamente diffuso nel XVII e XVIII secolo.
La prova più antica del tartan indossato in Scozia è il Falkirk tartan, che prende il nome dalla città in cui è stato scoperto.
Questo piccolo campione di materiale noto come “plaid del pastore” sembra risalire al 325 dC. Questo però non significa che sia il più antico tartan noto nella storia: recenti scavi in Mongolia, infatti, rivelano che i caucasici, indossavano abiti a forma di tartan, che risalgono a oltre 5000 anni fa!
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Il tartan è il tessuto usato per fare il kilt
Il kilt scozzese altro non è che un pezzo di tartan, indossato attorno alla vita, accompagnato da uno sporran, una spilla e un piccolo pugnale detto sgin dubh.
Originariamente si trattava di un pezzo di tessuto lungo 5 metri, noto come Feileadh mor. Si indossava attorno alla vita, ma il tessuto rimanente passava sopra la spalla e si fissava con una spilla. La sua popolarità crebbe così tanto che lo indossavano persino i reggimenti delle Highland, che servivano l’esercito britanico. Una lenta evoluzione ha poratato dal grande kilt di un tempo, al kilt tradizionale scozzese, così come lo conosciamo oggi.
Se ti interessa approfondire, ti ho già raccontato tutto sul kilt scozzese e la sua storia in un precedente articolo interamente dedicato a uno dei simboli indiscussi della Scozia, famoso quanto la cornamusa, il whisky e l’unicorno.
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Tartan e Clan della Scozia – Accenni alla storia del tartan
Fino alla metà del XIX secolo, gli Highland tartan erano associati a regioni e distretti, piuttosto che ad uno specifico Clan. Martin, nel suo scritto pubblicato nel 1703: “A Description of the Western Islands of Scotland“, scriveva che i tartan potevano essere usati per distinguere gli abitanti delle diverse regioni.
La distinzione dei tartan, in connessione alle diverse famiglie, pare un’istituzione più moderna, originata dal fatto che i clan utilizzavano i tartan della zona.
Questo accadeva perchè i tessitori locali, creavano disegni unici utilizzando i coloranti disponibili in natura nella loro zona presi da piante, muschi e bacche. Alcuni colori erano più comuni in determinate regioni, ma non c’era niente che proibisse a chi poteva permetterselo, di importare tessuti di coloranti diversi.
L’evoluzione del tartan
Il Tartan fu indossato originariamente, come un abbigliamento alla moda e iI chief, era l’unico a poter rendere un tartan ufficiale per il suo clan. Ogni clan ha più di un tartan legato al cognome: per la guerra, le cerimonie o la caccia.
Nel XVI secolo il tartan era diventato una caratteristica dell’abito degli degli abitanti delle Highland.
Gli Highlanders che parlavano gaelico, indossavano un tartan di tonalità luminose e sfumate, per mostrare la loro ricchezza e lo status.
Al tempo delle ribellioni giacobite del XVIII secolo, la moda del tartan era diventata eccezionale.
Il tartan sopravvissuto a questo periodo è di colori molto vivaci come: giallo, viola, oro, verde, arancione, rosso e blu, intrecciati in schemi sempre più intricati. Spesso si indossava più di un tartan contemporaneamente.
Nel frattempo nelle Lowlands, indossavano scialli di tartan realizzati con disegni più semplici, in bianco e nero.
Il massacro di Culloden, lasciò le forze giacobite in rovina e l’utilizzo del tartan venne proibito. Non fu tanto il tartan ad essere stato bandito, ma il tartan come simbolo dell’indipendenza scozzese. La fine delle ribellioni giacobite ha visto anche la fine del sistema dei clan in Scozia.
I registri ufficiali del tartan
Lo Scottish Register of Tartans è l’ente ufficiale per la registrazione dei tartan. Oltre ai tartan appartenenti ai Clan, esistono molte altre categorie di tartan registrati, come il tartan della Famiglia Reale britannica.
In relazione a questo tartan c’è un curioso aneddoto nel quale si narra che il principe Carlo Eduardo Stuart, figlio di Giacomo II, dopo la sconfitta di Culloden si sia rifugiato in Vaticano, dove morì da solo e in pessime condizioni.
Carlo Edoardo Stuart morì a Roma il 31 gennaio 1788, all’età di 68 anni, a causa di un ictus.
Fu sepolto prima nella Cattedrale di San Pietro a Frascati, dove suo fratello Enrico Benedetto Stuart era vescovo.
Nel 1807, morto Enrico, trasferirono i resti di Carlo Edoardo (eccetto il cuore) nella cripta della Basilica di San Pietro in Vaticano, seppellendoli accanto a quelli di suo fratello, suo padre e sua madre.
Il cuore è rimasto nella cattedrale di Frascati, dove è contenuto in una piccola urna sotto il pavimento di un monumento.
Si narra che prima di morire, Carlo Edoardo Stuart, concesse agli italiani l’onore di poter vestire il Royal Stewart Tartan, il tartan reale scozzese. Quindi tecnicamente noi potremmo indossarlo e con onore e orgoglio!
Ad oggi risultano più di 7000 varietà di tartan registrate. Trovi tutte le informazioni su diversi siti ufficili di: Scottish Tartans World Register; Scottish Tartan Autority (STA) o sul sito del Clan Tartan Centre di Edimburgo.
I Clan della Scozia
I clan hanno sempre dato e danno ancora alle persone di tutto il mondo, un senso di unità. La parola Clan infatti, viene dal gaelico e significa “figli della famiglia” che potremmo tranquillamente tradurre con “bambino“. Ogni Clan era costituito da un grosso gruppo di familiari congiunti e dai “Septs”, che spesso includevano membri di altre famiglie, quindi una grande famiglia allargata.
Hanno spesso avuto una storia lunga e sanguinosa e probabilmente non si sono mai estinti, proprio perchè nel corso dei secoli, hanno sempre fatto sentire uniti i loro membri.
La loro esistenza sembra risalga indietro fino al IX secolo. Infatti il clan MacGregor afferma di essere discendente del re scozzese Kenneth MacAlpin, diventato re dei Pitti nel 843, che fondò il regno di Alba (la Scozia).
Sono strutturati in modo che i Capi del Clan siano ufficialmente registrati presso il tribunale del Lord Lyon e il King of Arms controlla l’araldica e lo stemma. Sono di solito identificati in aree geografiche, che originariamente sarebbero state sotto il controllo dei Capi del Clan.
Spesso queste terre avevano un castello ancestrale o una casa padronale, molti dei quali sono ancora oggi occupati, dagli attuali Capi del Clan. Per chi fosse interessato a vedere la mappa dei clan può andare sul sito scottish-clan.
Storia dei clan
La nascita del sistema dei Clan in Scozia si deve probbilmente a Santa Margherita, la moglie di Malcolm III, che lo convinse ad adottare un sistema feudale grazie al quale la terra veniva concessa ai singoli individui e tramandata ai discendenti.
Era la prima volta che accadeva una cosa simile in Scozie e questo diete origine alla divisione territoriale dei vari Clan.
Tale sistema è stato alla base della società delle Highlands fino al 1746.
Il declino dopo Culloden
Il declino dei clan è iniziato con la ribellione giacobita, quando il governo ha compiuto ripetuti tentativi di frenarli. Questa repressione è diventata brutale dopo la battaglia di Culloden nel 1745.
Nel 1746 con l‘Act of Proscription si attuarono ulteriori misure che limitano molto la libertà degli scozzesi, nella loro capacità di avere armi, di indossare il kilt, sulla loro cultura e anche la loro musica.
Hanno anche rimosso l’autorità feudale di cui i capi avevano goduto, la mappa del clan della Scozia stava cambiando. Velocemente i loro capi vennero incorporati nell’aristocrazia britannica e stavano perdendo gli obblighi tradizionali nei confornti dei loro membri.
A partire dal 1725 molti membri dei clan scozzesi emigrarono in America e questa situazione ragginse il suo culmine in un’emigrazione di massa, conosciuta come l’Highland Clearances, che annullò il tradizionale sistema dei clan. Uno dei più grandi sopravvissuti fu il Clan Cameron, che è anche uno dei più antichi.
La legge sul vestito che vietava l’uso del kilt fu abrogata nel 1782; inoltre la visita del re Giorgio IV in Scozia nel 1822 suscitò un rinnovato interesse in tutte le cose scozzesi.
I Clan scozzesi oggi: simboli e motto
Più o meno intorno a questo periodo i clan cominciarono ad essere associati ai tartan del clan, mentre prima i tartan erano collegati ai distretti invece che alle famiglie. L’interesse attorno alla loro storia, hanno assicurato la loro sopravvivenza.
Uno dei clan più antichi della Scozia è Elliot Clan, che mostrò fedeltà a re Robert The Bruce. Robertson Clan, invece, combattè con Re Robert a Bannockburn.
Indossare lo stemma è un segno di fedeltà a un clan e al suo capo. Lo stemma, simbolicamente, racchiude la storia del clan, e riporta il motto o ulro di guerra.
Il cimiero del clan MacLeod è un toro e il motto è “Hold Fast” – tieni duro. il cimiero del Clan Fraser è una testa di cervo e il motto è “Je suis prest” (sono pronto); ti ricorda qualcosa che hai sentito in Outlander per caso?
I distintivi sono fatti con un ramoscello di pianta e si indossano sul bonnet, un berretto tipico scozzese. Gli uomini lo appuntano dietro o accanto al cimiero, le donne lo fissano su una spalla.
Struttura e organizzazione
I vari Clan si spartivano le Highlands, tanto che alcuni capi erano famosi per il loro dominio su alcuni territori come i Macdonalds sulle isole e i MacLeods sull’Isola di Skye.
Con il termine Clan inizialmente si indicavano i discendenti di una specifica famiglia: il gruppo che costituiva la stirpe di un capo e tutte le diramazioni. Con il tempo, il significato del termine si modificò, fino ad indicare l’insieme delle famiglie che facevano riferimento a un unico capo, che esercitava potere si di esse proprio come un re.
L’adesione al Clan avviene attraverso il cognome: i bambini prendono il cognome del padre e fanno parte del clan del padre, non della madre. Tuttavia sta diventando una pratica comune, rivendicare l’appartenenza anche al clan della propria madre, offrendo fedeltà al capo del clan in questione.
Il capo Clan (Clan Chief), aveva il titolo di Lord o Laird e governava il suo territorio come se fosse un re. Le terre dove vivevano i membri del clan erano sue e in cambio del permesso di coltivarle, tutti erano tenuti a seguire il capo in guerra.
Inizialmente il Laird in carica, nominava il suo successore prima di morire, che era definito tanist, dal gaelico tànaiste, “secondo”. Col passare del tempo le succesioni divennero ereditarie, ma il Clan decideva se accettarle o meno.
All’interno del clan non c’erano gerarchie: ogni membro era un uomo libero. Ogni Clan si considerava autonomo, non accettava potere e dominio altrui e spesso, i vari Clan erano in lotta tra loro. Molti si alleavano tra loro, ma questo non impediva di farsi la guerra, se necessario ed in modo molto feroce.
La cultura gaelica si è sviluppata all’interno dei Clan, che la tennero viva per secoli, anche grazie ad un fattore geografico. Le Highlands, rimasero isolate per tanto tempo, perchè impervie e difficili da raggiungere e per questo i Clan restarono autonomi a lungo.
Usanze dei Clan scozzesi
I clan si riuniscono regolarmente e incoraggiano i loro membri, provenienti da diverse parti del mondo a riunirsi, assicurando forti legami sociali. Una riunione molto speciale si è svolta ad Edimburgo nel giugno 2009, mentre noi eravamo lì in vacanza!
Per The Gathering, tutti i membri dei clan scozzesi si sono riuniti per l’Homecoming Scotland e celebrare il 250° anno dalla nascita di Robert Burns, il poeta nazionale scozzese. L’evento è stato ufficialmente aperto da Sua Altezza Reale, il principe Carlo.
Storicamente un Capo del Clan poteva aggiungere dei membri adottando altre famiglie e legalmente, aveva il diritto di bandire chiunque, compresi i membri della propria famiglia.
Oggi chi porta il cognome dei capi è considerato un membro del clan. Inoltre chiunque offra la sua fedeltà a un capo, è considerato un membro del clan, a meno che il capo non si rifiuti di accettarlo.
Qui trovi una bellissima mappa interattiva con tutti i clan scozzesi. Basta cliccare su quello che ti interessa e avrai la sua storia e tante informazioni.
E’ incredibilmente suggestivo girare per le strade e veder passare per strada questi fieri scozzesi con indosso il kilt del proprio clan. Hanno una fascino molto particolare e ti riportano per un attimo indietro nel tempo a momenti importanti e pieni di orgoglio!
Se i racconti sulla storia ed i simboli della Scozia ti ha appasisonato, puoi leggere qualcosa sulla cornamusa scozzese e la sua storia.
N.B. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e di Ivan Balducci ©2017-2024. Vietato ogni uso.
8 comments
Ho lavorato per quasi vent’anni in un’azienda la cui casa madre era scozzese e durante tutte le celebrazioni o eventi internazionali tutti i manager scozzesi si presentavano indossando il kilt. Il mio amministratore delegato un giorno riprese uno perchè aveva usato un tartan diverso da quello del suo clan di appartenenza. Ne era nata una discussione che per fortuna si è risolta in nulla, ma al momento c’era stata un po’ di frizione che non eravamo riusciti a comprendere fino in fondo.
Capisco benissimo, l’appartenzna ai Clan è veramente molto sentita in Scozia, specialmente con tutto quello che è accaduto durante le rivolete e con i divieti che ne sono seguiti. Sarà stato molto strano trovarsi nel bel mezzo di una situazione come questa. A questo punto sono davvero molto curiosa, posso chiederti che azienda era?
Bellissimo il tuo articolo sul tartan e sul clan. Adesso il tartan è molto fashion e se ne vedono diverse interpretazioni, spero che le famiglie storiche non si offendano….gli Highlanders con la loro forza e la loro integrità mi hanno sempre affascinato e deve essere stato bellissimo incontrarli al raduno di Edimburgo
Sono meravigliosi e mi emoziono sempre tanto quando mi capita di vederli! E quanta storia si nasconde dietro il loro abito tradizionale!
Molto interessante la storia del colore del tessuto legato ad un clan. Non avevo mai pensato che da righe e colori differenti dipendessero discendenze con amori e odi. Mi ha fatto piacere leggere il tuo articolo.
Grazie mille! Ogni volta mi stupisco di quanto ci sia da apprendere e imparare, anche partendo da piccole cose, che all’apparenza sembrano non avere troppo significato
Buongiorno, c’è una mappa, come quella all’inizio, con i vari colori di tartan, che indichi anche il relativo clan? Grazie
Ciao, purtroppo non abbiamo ancora creato una mappa interattiva da inserire nell’articolo. Mi sembra di ricordare però che su Amazon c’era in vendita una mappa: “Collins Clans and Tartans Map of Scotland: Over 170 Arms, Official Insignia, Crests and Tartans of Scottish Clan” prova a dare un’occhiata, magari è ancora disponibile