Edimburgo è famosa per i siti spettrali, quei luoghi che fanno venire la pelle d’oca al solo metterci piede. Greyfriars Kirkyard è un cimitero istituito a metà del XVI secolo ed è uno dei cimiteri più belli di Edimburgo.
Annoverato tra i luoghi più infestati di Edimburgo, è famoso anche per essere aver ispirato J.K. Rowling per il suo Harry Potter e per essere il luogo di sepoltura di Greyfriars Bobby.
Quando la madrina del mago più famoso di tutti i tempi, stava scrivendo le pagine di Harry Potter nella vicina Elephant House, guardando fuori dalla finestra vedeva il churchyard di Greyfriars. Si racconta che la Rowling amasse passeggiare nel silenzio, tra le antiche lapidi mentre creava la sua storia.
Persino Robert Louise Stevenson parlò di Greyfriars Kirkyard nel suo libro Edimburgo, tre passeggiate a piedi.
Continua a leggere ti racconto alcune leggende sui fantasmi più spaventosi; i legami con Harry Potter; la storia di questo cimitero monumentale e quella di uno dei suoi ospiti più famosi, Greyfriars Bobby. Inoltre trovi anche alcune informazioni suoi tour per andare alla scoperta dei fantasmi di Edimburgo, alcuni gratuiti.
Hai già visto su Instagram le storie di quando passeggiavamo tra le lapidi in una fredda mattina di dicembre e nevicava?

Perchè visitare Greyfriars Kirkyard
Edimburgo è considerata una delle città più stregate del mondo ed è un titolo più che meritato se si considera la quantità di fantasmi che percorrono ancora le sue strade tortuose. Mille storie, tante leggende e un pò di brivido ti aspettano nella città gotica più bella di sempre!
Il cimitero monumentale di Greyfriars Kirkyard a Edimburgo è di una bellezza struggente, un misto tra fascino gotico e romantico, pieno di sentieri sterrati, muschio, alberi e vecchie polverose lapidi.
Racconta di vita e di amori, di storie e di lacrime; regala pace e silenzio in una dimensione quasi surreale. Abbiamo avuto la fortuna di vederlo anche con la neve e per un attimo, ci è sembrato di aver fatto un tuffo in un’altra epoca.
Guardandoti attorno non potrai fare a meno di notare delle grosse grate di ferro che sbucano fuori dal terreno, dette mortsafes, che un tempo si usavano per proteggere i corpi dei defunti dai ladri di cadaveri. Era un’attività piuttosto redditizia e diffusa all’epoca, prima che l’Atto sull’anatomia del 1832 regolasse la fornitura legale di cadaveri per scopi medici.
Tra i ladri di cadaveri spiccano i nomi dei famigerati assassini Burke & Hare, che rubavano i morti per rivenderli a medici per le dissezioni anatomiche.
Ti ho già raccontato questa storia interessante in pub storici di Edimburgo e nell’itinerario dedicato ai luoghi più infestati di Edimburgo.



J.K. Rowling, Harry Potter e Greyfriars Kirkyard
Passeggiando tra la polverose lapidi e il muschio, come era solita fare J.K. Rowling, non avrai difficoltà a trovare le lapidi che richiamano alcuni nomi dei personaggi più noti di Harry Potter.
Vedrai la tomba dei Riddell, che custodisce i resti di un padre e un figlio, entrambi di nome Thomas Riddell; il legame con Lord Voldemort sembra evidente, non credi?
Trovare la tomba dei Riddell è facile: Entra a Greyfriars Kirkyard e gira a destra della chiesa gialla (il Kirk). Continua a girare intorno al Kirk verso l’arco nel Flodden wall e dopo averlo attraversato, gira subito a destra.
Incontrarai un bivio, tu prosegui dritto lungo una strada che va in discesa. In fondo alla collina, gira a destra e seguire il sentiero; vedrai la lapide accanto ad un recinot di legno, dove non cresce l’erba.
Qualcuno di nome Potter è sepolto nella tomba dei Giles, che si trova nel cortile settentrionale, vicino all’ingresso del Kirk di Greyfriar.
Continuando vedrai la lapide di McGonagall, un poeta scozzese famoso per essere tra i peggiori mai esistiti a cui è dedicato anche un pub di Inverness.
Il cognome sulla lapide richiama quello di Minerva McGonagall (la professoressa McGranitt per noi). Appena oltre la tomba di McGonagall, troverai i cancelli che conducono alla scuola di George Heriot school, che ha ispirato le quattro casate Hogwarts.
Infine vedrai la lapide di Elizabeth Moodie, che pare l’abbia ispirata per il nome di Alastor Mad-Eye o Alastor Moody nei film in lingua italiana. Mantieni la sinistra e vedrai la lapide di una certa Margaret Louisa Scrymgeour Wedderburn, il cui nome pare abbia ispirato quello di Rufus Scrimgeour, il Ministro della Magia nell’ultimo libro di Harry Potter.
Inoltre si dice che l’intero Kirkyard sia stato l’ispirazione per il luogo di riposo dei genitori di Harry – il misterioso cimitero di Godric’s Hollow.
In realtà la Rowling non ha mai confermato il legame dei suoi personaggi con i nomi scritti sulle lapidi. Ha riferito che prese spunto per i nomi dai più disparati indizi che trovava in giro. Tuttavia ha affermato che forse, inconsapevolmente, ha tratto ispirazione dalla tomba dei Riddle e qualche altra lapide, quando passaggiava in silenzio in questi luoghi.

Il fantasma di George MacKenzie
Greyfriars Kirkyard è perfetto per il tuo viaggio da brivido in città, magari proprio per vivere a pieno la magia di Halloween! Bianche figure pare svolazzino sulle lapidi e si dice che la tomba di George Mackenzie sia perseguitata dal suo stesso fantasma da generazioni.
George era considerato un mostro nelle vesti di un essere umano, così abile a nascondere il suo lato oscuro, che nemmeno la sua famiglia sapeva veramente chi fosse. Si racconta che fosse un uomo devoto alla famiglia, al lavoro e alla corona, molto rispettato. Inizialmente Greyfriars era una prigione, che solo in seguito divenne un luogo di seplotura.
Nominato da re Carlo II per costringere i Covenanters a seguire solo la religione di Stato, George si guadagnò presto il soprannome di Bluidy MacKenzie, ovvero “Mackenzie il sanguinario”.

Nel giugno 1679 ci fu la battaglia di Bothwell Brig dove i Covenanters presbiteriani furono sconfitti e tenuti prigionieri a Greyfriars Kirkyard.
La maggior parte dei prigionieri torturati, morirono in prigione e sono sepolti qui.
Anche MacKenzie, morto nel 1691 fu sepolto in un mausoleo nero a pochi metri dalle sue vittime a Greyfriars Kirkyard.
Si dice che il fantasma addormentato di MacKenzie riposasse in pace fino a quando un senzatetto non lo destò, entrando nella sua tomba nel 1998.
Sfortunatamente, mentre cercava di raggiungere la bara, il pavimento della volta cedette. Lo sventurato cadde all’interno di una fossa piena di corpi dalle vittime di una pestilenza dimenticata.
L’uomo fuggì terrorizzato e nessuno lo vide più.
Fu questo evento a svegliare il Poltergeist di MacKenzie, che non trovò più pace e da allora terrorizza a morte i visitatori del cimitero.
Tuttavia, nonostante quello che riportano la maggior parte siti web, sembra che il Black Mausoleum (il mausoleo nero) e la tomba di MacKenzie non siano la stessa cosa.
Il Back Mausoleum si trova all’interno del recinto chiuso delle prigioni di Covenanters e appartiene alla famiglia Dundas of Fingask.
La tomba di George MacKenzie – o mausoleo di MacKenzie – si trova nella parte sud del cimitero e ha un tetto a cupola unico e facile da riconoscere.
Il Mackenzie Poltergeist sarebbe attivo in entrambe queste due aree, anche se in prevalenza nel Black Mausoleum.
Maggiori informazioni le trovi nel libro di Jan Andrew Henderson “The ghost that Haunted itself” che ha scritto anche “The Town below the ground” o partecipando al city of the Dead tour. Si parla di questo anche in un libro in lingua italiana stavolta, che puoi consultare cliccando qui.


La storia struggente di Greyfriars Bobby
Questo cimitero è forse ancora più famoso per essere il luogo di sepoltura di Greyfriars Bobby e del suo proprietario, John Gray. Il fedele Skye terrier è stato seduto accanto alla tomba del suo John per 14 anni, vegliando incessantemente su di lui.
John era una guardia di sicurezza della polizia di Edimburgo e morì a causa della tubercolosi, lasciano solo il piccolo Bobby. Si dice che l’amorevole cane si allontasse dal suo padrone solo per andare a mangiare e spese tutto il resto della sua vita, a vegliare sulla sua tomba, forse nella speranza di poterlo rivedere.
All’epoca in cui morì John Gray, tutti i cani senza licenza (che non appartenevano a nessuno) dovevano essere soppressi ma, la storia di Bobby commosse così tanto gli abitanti di Edimburgo che invece gli salvarono la vita.
Il custode di Greyfriars Kirkyard gli fornì un rifugio sicuro dal mal tempo vicino a John, con cibo e acqua. Bobby non si allontanò mai dalla tomba del suo padrone, nemmeno durante le notti tempestose.
Lord Provost – Sir William Chambers, pagò per far ottenere a Bobby un licenza e gli salvò la vita. Il collare è in mostra al museo di Edimburgo.
Dove sono le lapidi
La lapide di Bobby all’interno di Greyfriars Kirkyard, segna il presunto luogo di sepoltura del cane, perchè un animale non poteva essere sepolto in un terreno consacrato. Pare che Bobby sia sepolto sotto un albero appena fuori dal cancelli, non lontano da John.
Altri invece pensano che possa essere sepolto poco distante dalla statua, eretta nel 1872, che si trova di fronte al cancello, all’incrocio tra George IV Bridge e Candlemaker Row.
La tomba in onore di Greyfriars Bobby si trova proprio all’ingresso del kirkyard, mentre la tomba di “Auld Jock” (John Gray) si trova sul sentiero orientale, a circa 30 metri a nord dell’ingresso.
La lapide è recente, forse perchè prima che questa storia esplodesse, era anonima. Di recente la statua di Bobby è stata votata come 101° oggetto simbolo della città di Edimburgo.
In questo articolo ti racconto tutta la storia di Greyfriars Bobby il cane più famoso di Edimburgo.

Informazioni per visitare Greyfriars Kirkyard
Puoi raggiungere il cimintero monumentale di Edimburgo anche a piedi, partendo dal castello in dieci minuti. Greyfriars Kirkyard è aperto 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, anche di notte!
Visitare un cimitero nel pieno del buio delle tenebre è un’esperienza da fare almeno una volta. L’ho fatto per la prima volta da ragazzina con mio cugino più grande e dei suoi amici e confesso che ripensarci mi mette ancora i brividi!
Greyfriars Kirkyard non è affatto vuoto di notte perchè ci sono molti curiosi che si avventurano qui da soli alla scoperta di strani rumori e ombre ma anche diversi toru guidati che accompagnano piccoli gruppi fino a tarda sera.
Se vuoi una mappa del Kirkyard per orientarti meglio durante la tua visita in autonomia, puoi acquistarla per 50p nel nostro negozio Kirk!
La chiesa all’interno di Greyfriars Kirkyard è aperta nei seguenti giorni e orari:
- Gennaio – Marzo: 11.30 – 14.30
- Aprile- Dicembre: 10.30 – 16.30
- Sabato, domenica e festivi potrebbero esserci dei cambiamenti, controlla sempre il sito ufficiale
Tour e visite guidate
Se vuoi scoprire tutti i segreti che aleggiano attorno e dentro a Greyfriars Kirkyard di Edimburgo, puoi prenotare una visita guidata; ce ne sono diverse tra cui scegliere come queste:
- Tour dei sotterranei di Edimburgo e i suoi fantasmi di circa 1 ora
- Edimburgo tour tra le volte sotterranee e i cimiteri infestati
- Edimburgo tour spettrale nei sotterranei
- Tour dei fantasmi ad Edimburgo in lingua italiano di 2 ore
- Tour gratuito alla scoperta dei fantasmi di Edimburgo!
Se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio in Scozia, ti consiglio di iscriverti al nostro gruppo Facebook “Scozia on the road“. Qui troverai tante informazioni utili sulle principali attrazioni da visitare, come viaggiare con i mezzi pubblici o noleggiare una macchina: una guida ai castelli, pass turistici e consigli su itinerari; insomma tutto quello di cui hai bisogno per pianificare il tuo viaggio perfetto!
Accenni alla storia
Greyfriars Kirkyard ha una lunga storia e si erge qui dalla metà del 1500 ed è più antico della chiesa che si trova al suo interno! Il cimitero è stato costruito sul sito di un monastero francescano pre-Riforma, che ha dato origine al nome del kirk: Greyfriars significa infatti “frati grigi”.
Quando l’ordine fu sciolto nel XVI secolo, venne costruita la chiesa gialla che si erge ancora oggi tra queste tombe.
Costruirono qui il nuovo cimitero perché quello della chiesa di St Giles era pieno e non c’era più spazio per seppellire i defunti. Dal 1500 al 1800 sono state sepolte qui migliaia di persone tra cui artisti, letterati, scienziati, politici e altre personalità illustri.
Tuttavia, a seguito della Riforma scozzese del 1560, il terreno del monastero francescano, che allora era alla periferia della città, passò nella mani di Maria, Regina di Scozia, che poi lo concesse al consiglio comunale come sito di sepoltura e successivamente delimitato dal Flodden Wall.
Entro la fine del XVI secolo, si rese necessaria una nuova chiesa per la parrocchia a Sud-Ovest della città e i lavori di costruzione iniziarono a Greyfriars nel 1602. Greyfriars doveva essere la prima chiesa post-Riforma costruita a Edimburgo, tuttavia non aprì i battenti fino al Natale del 1620.

Il patto nazionale e la nuova chiesa
Il Kirkyard è stato coinvolto nella storia dei Covenanters, un movimento che iniziò con la firma del National Covenant – il Patto Nazionale – proprio a Greyfriars Kirk, il 28 febbraio 1638. Dopo la sconfitta dei Covenanters nella battaglia di Bothwell Bridge del 1679, molti prigionieri vennero portati a Edimburgo.
Non c’era altro spazio per contenerli e così Sir George Mackenzie ne fece imprigionare circa 1200 in un campo a sud del cimitero, improvvisando una prigione.
Quest’area era racchiusa su due lati dal Muro di Flodden wall, un terzo lato era racchiuso dall’alto muro di cinta della George Heriot’s School e il quarto lato si affacciava sul sagrato ed era separato da uno steccato facilmente sorvegliato.
Quando nel XVIII secolo, parte di questo campo fu amalgamato nel sagrato della chiesa, l’area divenne nota come “Prigione dei Covenanters“.
Nel 1722 costruirono una seconda chiesa, New Greyfriars, accanto alla precedente e unirono le due chiese negli anni ’30. L’area è stata aperta al pubblico fino al 1990 ma in seguito venne chiusa dal Comune di Edimburgo per arginare il vandalismo.
È possibile visitarla durante il giorno previo accordo con le guide di Greyfriard Kirk, durante l’oraro di apertura o di notte partecipando a un tour che mostra anche il Mausoleo Nero.

Cos’è il National Covenant
Il Patto Nazionale fu presentato e firmato proprio davanti al pulpito di Greyfriars nel 1638. Si tratta di un documento di grande importanza nella storia della Scozia, di cui puoi vedere una copia originale esposta nel museo.
Per secoli si era fatta strada l’idea che i monarchi governassero per “diritto divino” ma i riformatori, anche se fedeli al re, non lo accettavano.
Il Patto nazionale è stata una dichiarazione dei diritti delle persone comuni di esercitare la coscienza data da Dio in materia di fede e di vita.
Nessun individuo aveva un accesso privilegiato al divino e le persone erano incoraggiate a leggere le Scritture. Alcuni pensano che il movimento della Riforma portò alle creazione delle idee dei diritti democratici, che si svilupparono durante l’Illuminismo settecentesco.
Tra il 1650 – 53, durante l’invasione della Scozia da parte di Cromwell, usarono Greyfriars come caserma e poco sopravvisse della chiesa originale, che terminava dove oggi si trova il grande arco occidentale, sopra l’organo.
C’era anche una piccola torre tozza, dove il Comune conservava la sua polvere da sparo che esplose nel 1718. Realizzarono una nuova chiesa sul lato occidentale, aggiungendo altre due campate nello stesso stile.
È ancora possibile vedere la giunzione tra le due chiese sia internamente che esternamente. Dentro il kirk presta attenzione ad una crepa verticale nel muro e ai diversi stili delle finestre a monofora.
All’esterno, le differenze tra le due chiese sono più evidenti e spiegano il curioso portico d’ingresso doppio sul lato Nord dell’edificio. Ingressi separati per congregazioni separate. Il portico aggiunto sul lato nord nel 1721, consentiva l’accesso ad entrambe le chiese.

Covenanters’ Prison
L’unica parte del cimitero accessibile solo con visita guidata è Covenanters’ Prison come quelli proposti da The city of dead. Greyfriars kirkyard è sorto intorno alla chiesa di Greyfriars, sui terreni appartenuti al convento francescano di Grassmarket.
Nel 1679 fu teatro di una sanguinosa repressione: quella dei Covenanters, presbiteriani che si opponevano alla politica religiosa del re d’Inghilterra, da loro considerata filo cattolica.
Mackenzie eseguì gli ordini di re Carlo II con un’incredibile ferocia e più di 18.000 Covenaters morirono a causa sua e non solo quelli imprigionati a Greyfriars. Quando MacKenzie morì nel 1691, lo seppellirono in un mausoleo collocato proprio all’interno di Covenanters’ Prison, dove giacciono anche i resti di chi è morto a causa sua.
Queste anime torturate probabilmente stanno passano l’eternità a prendere a calci l’anima di Mackenzie, la cui tomba è al centro di tutti gli strani fenomeni che ti ho raccontato.
Greyfriars Kirkyard è molto grande e c’è molto da esplorare in questo luogo silenzioso, pieno di simbolismo e attaccato alla storia. Puoi considerare almeno un paio d’ore per esplorarlo con calma e andare alla ricerca di quei dettagli unici, nascosti agli sguardi fugaci.




Monumenti funebri a Greyfriars Kirkyard
Greyfriars è un esempio di luoghi di sepoltura chiamato graveyard e non cemetery perchè le tombe si costruirono attorno ad una chiesa (Kirk). Le prime tombe risalgono addirittura al XVI secolo.
Il Kirkyard di Greyfriars è pieno di monumenti funebri tra i più belli della Scozia dell’inizio del XVII secolo, ricchi di simbolismo sia della morte che dell’immortalità come la Testa della Morte, l’Angelo della Resurrezione e il Re del Terrore; simboli della morte e di società segrete come la massoneria.
Camminando per i piccoli sentieri di Greyfriars Kirkyard vedrai teschi, tibie, clessidre distorte, colonne spezzate, obelischi e tanto altro ancora.
Tra i monumenti degni di nota ci sono: The Martyr’s Monument, che commemora James Guthrie, James Renwick, il marchese di Argyll e gli altri Covenanters morti durante “The Killing Time”; The Italianate Monument a Sir George Mackenzie, progettato dall’architetto James Smith e modellato sul Tempietto di San Pietro Bramante.
Troviamo inoltre il memoriale a Duncan Ban MacIntyre e il monumento a John Byres of Coates del 1629, una delle ultime opere del maestro muratore reale di William Wallace. Greyfriars kirkyard ospita anche i resti del chimico Joseph Black e della filantropa Mary Erskine.
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N.B. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e di Ivan Balducci ©2017-2023. Vietato ogni uso.
2 comments
Bellissimo articolo. La curiosità sui nomi del magico mondo di Harry Potter sulle lapidi del cimitero è una chicca pazzesca per tutti i potteriani del mondo. 😉
Grazie!! Sono una super fan del maghetto e andare alla ricerca di questi luoghi è stato davvero molto emozionante!