La musica tradizionale scozzese echeggia nel paese quasi fosse un tutt’uno con la Scozia. Camminando per le strade non farai fatica a trovare qualche suonatore di cornamusa che si esibisce, trasportandoti di colpo in un altro tempo. Basta una porta aperta e sentirai le note dei violini o dei canti popolari risuonare dai pub fino alle strade!
Personalmente, questa atmosfera mi mette subito di buon umore, perchè la musica scozzese mi attrae come una calamita.
Ricorderò sempre la prima volta che ho visto un Highlander in kilt, suonare note struggenti davanti al castello di Eilean Donan; o quando ho ascoltato un cantante si strada che si esibiva sulle note di Skye Boat Song a Edimburgo; per non parlare della prima parata che ho visto per le strade!
La musica in viaggio amplifica le emozioni e trovo che sia un modo molto bello per immergersi dentro la cultura del luogo che si visita, per conoscerne un aspetto importante, ovvero, quello legato alle sonorità, al ritmo, alla tradizione e alle storie.
Musica tradizionale scozzese
Alzi la mano chi non ha mai ascoltato un pezzo suonato con la cornamusa scozzese? La musica della cornamusa ha forti connessioni con la cultura gaelica. La musica tradizionale scozzese e le canzoni in gaelico sono il cuore della cultura scozzeze da secoli!
Amo le sonorità di questo strumento musicale, ma la musica scozzese si esprime in diversi generi come il folk e tra le note, potrai riconoscere facilmente anche il suono della chitarra, del violino, dell’arpa e anche la fisarmonica.
In questo articolo vedremo alcune delle musiche scozzesi più famose e tradizionali, ma terremo un orecchio puntato ai nuovi gruppi emergenti, che hanno conquistato il panorama internazionale con le loro sonorità particolari e inconfondibili di questa terra.
Scopriremo cantanti scozzesi famosi, canzoni di cornamusa appassionanti e le colonne sonore più belle per il tuo viaggio in auto.
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Salt House – Charmer
questo pezzo è di Jenny Sturgeon, cantautrice del trio Salt House, che per scrivere i suoi brani trae ispirazione dalle meraviglie della natura. Questa musica è stata catturata in una chiesa restaurata di Telford sull’isola di Berneray, nelle Ebridi. Un luogo stimolante e speciale secondo l’artista.
Mi sono innamorata non solo delle sonorità di queste musiche, ma anche degli splendidi paesaggi mostrati nel video. Penso sia perfetta per un viaggio in auto alla scoperta delle isole scozzesi, che sembrano perse nel tempo e selvaggie: qui la natura regna sovrana ed è protagonista indiscussa.
Di Salt House è molto apprezzato anche il singolo The Living Mountain, che si ispira all’omonimo libro di Nan Shepherd scritto nel 1940 “The Living Mountain: A Celebration of the Cairngorm” e dal tempo che Jenny ha trascorso a camminare nel Parco Nazionale di Cairngorms.
Esistiamo nella natura che ci pervade e ci circonda. Nell’album ci sono anche registrazioni dei suoni della natura del Cairngorms come il cinguettio degli uccelli, il bramito dei cervi, il vento e la neve che cade.
Scotland the brave
Tra la musica tradizionale scozzese non poteva mancare questo pezzo. Il giornalista e cantautore di Glasgow Cliff Hanley, ha scritto Scotland the brave nel 1951 per suonarla all’Empire Theater di Glasgow. La canzone ebbe un enorme successo, diventando così popolare che oggi è considerata, uno degli inni non ufficiali della Scozia.
Ne esistono diverse versioni, anche solo strumentali eseguite con la cornamusa, come quella che ho messo qui e le trovo di una bellezza struggente. Qui invece puoi ascoltarne una versione cantata da John McDermott con tanto di coreografia e danza tipica scozzese.
Here among my mountains wild I have serenely smiled
When armies and empires against me were hurled
Firm as my native rock I have withstood the shock
Of England, of Denmark, of Rome and the world
Auld Lang Syne
questa canzone è molto diffusa nei paesi anglofoni e tradizionalmente si canta a Capodanno per dare il benvenuto all’anno che verrà. Questa usanza si origina proprio dalla Scozia, dove si canta questo brano durante le celebrazioni di Hogmanay – il famoso capodanno scozzese che dura diversi giorni.
Scopri di più su questa usanza che nasce, in parte, come conseguenza dall’abolizione del Natale in Scozia.
Il titolo non è altro che un’espressione scozzese, che in inglese si traduce “old long since” ovvero “i bei tempi andati”. Auld Lang Syne parla di due amici che si ritrovano dopo tanti anni e brindano ai bei tempi passati che non torneranno.
For auld lang syne, my dear
For auld lang syne
We’ll tak a cup o’ kindness yet
For days of auld lang syne
Conoscevo questa canzone da moltissimo tempo, ma non avevo idea che arrivasse dalla Scozia! Tanti artisti famosi l’hanno cantanta nel corso degli anni, come Mariah Carie che con la sua voce mi mette i brividi. Il suo pezzo però è un pò troppo da discoteca per i miei gusti, preferisco versioni più classiche di questa canzone tradizionale scozzese.
Skye Boat Song
chi non ha visto almeno una puntata della serie tv Outlander? Questa canzone è stata resa ancora più famosa da questa serie tv, di cui è la colonna sonora iniziale.
The Skye boat song è una canzone popolare scozzese che rievoca la fuga di Carlo Edoardo Stuart, noto come Bonnie Prince Charlie. Dopo la sconfitta nella battaglia di Culloden, Flora McDonald lo aiutò a lasciare la Scozia travestito da donna.
Ti parlo nel dettaglio di questa fuga, nell’articolo sui luoghi di Bonnie Prince Charlie visitabili percorrendo la road to the Isles. Carlo scappò veramente “over the sea to Skye” lasciando il popolo scozzese che lo aveva sostenuto, solo ad affrontare il destino.
Sir Harold Boulton scrisse il testo nel 1884, mentre la melodia dovrebbe essere ancora più antica e risalire forse ad un periodo che va dal 1762 al 1790. Anche di questo pezzo esistono diverse versioni del testo, una scritta persiono da Robert Louis Stevenson. La versione più recente è quella riadattata per la serie tv Outlander.
Trovo che sia la colonna sonora ideale per visitare i luoghi storici della Scozia e farsi trasportare un pò nelle malinconiche emozioni che le sue sonorità riescono ad evocare.
Speir thoo the wast wind
Fara è un gruppo formato da Jeana Leslie, Catriona Price e Kristan Harvey, native delle Isole Orcadi e un pianista originario delle Highland, Rory Matheson. Il nome Fara deriva da un isolotto che si trova vicino a Scapa Flow nelle Isole Orcadi.
La musica vibrante e ritmata di Fara mi fa venire subito voglia di ballare e non appena il violino inizia a suonare, sento già i piedi muoversi a ritmo della musica! Queste canzoni sono la colonna sono perfetta per un viaggio in Scozia on the road, non trovi?
Ultimamente Fara ha dato vita ad un progetto: un viaggio attraverso le Orcadi, noto come The Orkeny series. Puoi vederlo su youtube e scoprire un’esplosione di melodie orcadiane, suonate nei luoghi più pittoreschi di queste isole remote, che hanno ispirato i nomi delle melodie. Musica scozzese, paesaggi iconici, sonorità uniche ecco cosa mi viene in mente se penso a Fara!
Uno dei miei pezzi preferiti è The Moul head, scritta dal compositore Davie Eunson, che puoi ascoltare nell’episodio 3 della serie. Puoi vedere tutto l’episodio oppure saltare direttamente al punto in cui iniziano a suonare, circondate dalla bellezza infinita delle Isole Orcadi.
Le Orcadi sono la loro ispirazione perchè incredibilmente belle, anche col maltempo. Burrasche, tempeste nere, onde alte che si infrangono sulle scogliere e poi la calma all’improvviso. I colori, i suoni, la luce e l’acqua cambiano continuamente alle Orcadi e “anche sulla stessa spiaggia, non farai mai la stessa passeggiata due volte“.
Flower of Scotland – musica tradizionale scozzese
Qual’è l’inno nazionale della Scozia? In realtà circolano molti inni non ufficiali perchè non ce n’è uno ufficiale, se non quello del Regno Unito! The Flower of Scotland è uno degli inni non ufficiali più famosi e fa riferimento al cardo, il fiore simbolo della Scozia di cui ti ho già parlato.
Roy Williamson del grupp folk The Corries l’ha composta nel 1967. La canzone ricorda la Battaglia di Bannockburn del 1314, quando l’esercito di Robert the Bruce sbaragliò gli inglesi di Edoardo II d’Inghilterra.
Gli scozzesi partivano in netto svantaggio, perchè molto inferiori di numero e proprio per questo è ricordata come una vittoria gloriosa, che portò all’indipendenza della Scozia e proclamò Bruce, Re di Scozia.
Flower of Scotland è una canzone scozzese molto famosa ed è usata spesso anche negli eventi sportivi; molti artisti l’hanno eseguita nel corso degli anni e io la trovo davvero bellissima!
A seguire le parole che hanno reso famosa The Flower of Scotland – Inno scozzese testo:
Oh Flower Of Scotland,
When will we see, your like again
That fought and died for
Yer wee bit hill and glen
And stood against him
Proud Edward’s army
And sent him homeward
Tae think againThe hills are bare now
And autumn leaves lie thick and still
For land that is lost now
Which those so dearly held
And stood against him
Proud Edward’s army
And sent him homeward
Tae think againThose days are past now
And in the past, they must remain
But we can still rise now
And be the nation again
That stood against him
Proud Edward’s Army
And sent him homeward
Tae think againThe hills are bare now
And autumn…
Òran a’ Bhranndaidh
nota anche come The song of the Brandy di Ewen Henderson, soprannominato “il Principe della Musica di Lochaber“. Un pezzo allegro e ritmato tratto dal suo album Steall che mi fa immaginare un grande prato verde davanti ad una scogliera e due ragazzi che bevono, si raccontano le loro ultime avventure e ridono.
Ewen proviene da Lochaber nelle Highlands occidentali della Scozia ed è stato immerso fin da piccolo nella musica tradizionale scozzese e nella cultura gaelica. Ha iniziato a suonare il violino a cinque anni e ha imparato da alcuni grandi maestri della musica tradizionale.
Se ami questo genere di musica ritmata e che fa bollire il sangue nelle vene, potrebbe piacerti anche The Westcoaster del mitico duo di Arisaig, composto da Eilidh Shaw & Ross Martin che ho scoperto su YouTube grazie a questo pezzo live.
Caledonia – musica tradizionale scozzese
Quando penso alla musica tradizionale scozzese sicuramente mi viene in mente Caledonia, del grande interprete di musica folk Dougie MacLean, un cantante scozzese famoso a tutti gli appassionati di questa terra.
Caledonia è una dichiarazione d’amore alla Scozia, eh si perchè non ci si innamora solamente di una persona ma anche della propria terra!
Nel testo l’artista parla delle emozioni degli scozzesi che sono sparsi per il mondo e hanno lasciato la loro amata terra. Racconta la nostalgia e il forte legame con la Scozia che resta indissolubile.
Perchè si chiama Caledonia? Perchè i Romani chiamavano così la Scozia, quella terra che se ne stava oltre il Vallo d’Adriano, che non conquistarono mai.
Molti artisti hanno dato cuore e voce a questa canzone scozzese famosa come Paolo Nutini, Nathan Carter e anche Amy McDonald.
Oh, but let me tell you that I love you
That I think about you all the time
Caledonia you’re calling me
And now I’m going home
If I should become a stranger
You know that it would make me more than sad
Caledonia’s been everything
I’ve ever had
The Bonnie Banks of Loch Lomond – musica tradizionale scozzese
La canzone ideale per un viaggio in auto attraverso le strade sterminate della Scozia è The Bonnie Banks of Loch Lomond di Ella Roberts. Conosciuta anche solo come Loch Lomond, è una canzone tradizionale scozzese pubblicata nel 1841 di origine sconosciuta.
Ci sono molte versioni di questo pezzo e anche il testo non è mai identico, per ciò i significati sono un pò differenti! Una delle versioni più conosciute è quella di Alicia Scott Spottinswoode e narra la tragica storia di due giovani innamorati divisi dalla guerra.
Una versione più vecchia, scritta nel 1746 e circolata forse qualche hanno più tardi, racconta delle rivolte giocobite. Un MacDonald parte con i suoi uomini per sostenere la rivolta del 1745 e combattere per la libertà della Scozia.
Gli scozzesi sconfitti e non giustiziati sul campo di battaglia, furono portati nella prigione di Carlise in attesa di essere impiccati come traditori. La leggenda narra che uno di essi, Donald MacDonald scrisse questa canzone in una lettera d’amore per la sua Moira, che viveva nei pressi del Loch Lomond.
Hai sentito una parte di questo pezzo anche nella terza puntata della quarta stagione di Outlander. Roger canta diversi brani popolari al Festival Celtico nel New England: “E per finire una vecchia canzone che conoscete bene. Si dice che fosse stata inviata a sua moglie nelle Highlands da un prigioniero giacobita mentre veniva condotto a Londra per essere impiccato” e inizia a intonare:
By yon bonnie banks, and by yon bonnie braes,
Where the sun shines bright on Loch Lomond,
Where me and my true love were ever wont to gae…
But me and my true love will never meet again
On the bonnie, bonnie banks of Loch Lomond.
Sunshine of Leith
Se hai visto l’omonimo film girato in Scozia, conosci già questa canzone dei Proclaimers del 1988. Gli artisti sono nati a Leith, la zona portuale di Edimburgo e questa canzone scozzese è legata a questa zona. Nel corso degli anni è stata usata anche come inno porta fortuna dalla squadra di calcio Hibernian FC.
Queste pezzo non è tra i miei preferiti, la trovo davvero troppo malinconica e lenta anche se il ritornello non mi dispiace. In genere amo sonorità più vibranti e che accendono i sentimenti.
Un’altra stupenda canzone scozzese dei Proclaimers, molto più affine ai miei gusti è I’m gonna be 500 miles. Il ritmo mette subito energia e da la carica. Direi che ogni ragazzina ha sognato almeno un volta di incontrare un uomo disposto a percorrere 500 miglia pur di arrivare alla sua porta! Puoi ascoltarla su YouTube a questo link, la riconosci? Sono certa di si!
And I would roll 500 miles
And I would roll 500 more
Just to be the man who rolls a thousand miles
To fall down at your door
The Great Escape
tratta dall’album The morning tempest di Josie Duncan, una giovane cantante folk dell’isola di Lewis. Il suo repertorio è arricchito da pezzi in gaelico, scozzese e Inglese.
Quando ascolto questa canzone, mi immagino un enorme caminetto acceso dentro un piccolo pub sperduto chissà dove e solo il rumore del crepitio del fuoco a rompere il silenzio; un libro, una sedia a dondolo e una finestra dove aspettare il tramonto che arriva.
Il bello della musica è che riesce a trasportarmi ovunque: mi fa tornare nei luoghi che amo e mi fa sognare terre lontane, che spero un giorno di visitare.
Mull of Kintyre – musica tradizionale scozzese
In questa carrellata dedicata alla scoperta della musica tradizionale scozzese non poteva mancare Mull of Kintyre, scritta da Paul MacCartney e dagli Wing nel 1977. Questa canzone è un omaggio alla Penisola di Kintyre che si trova nel sud est della Scozia.
MacCartney aveva uno studio di registrazione e una casa da questa parti ed è molto legato a questi luoghi della Scozia, lo sapevi?
I Beatles hanno dei forti legami con questa terra, infatti, anche John Lennon veniva spesso in Scozia, una delle ultime volte anche con sua moglie, Yoko Ono. Lennon aveva dei cugini dalle parti di Durness, per l’esattezza a Sangomore e nella canzone “In My Life” racconta proprio dei suoi luoghi, tra cui Durness.
Conoscevi già queste canzoni scozzesi? Qual’è la tua preferita fino ad ora?
Scots wha hae – musica tradizionale scozzese
Questa canzone patriottica scozzese venne usata per secoli come inno non ufficiale della Scozia, sostituita poi da Flower of Scotland e Scotland the Brave.
Il testo, scritto in parte in scozzese e un pò inglese è dal poeta Robert Burns e risale al 1793. Il bardo scozzese ipotizzò un discorso tenuto da Robert The Bruce prima della battaglia di Bannockburn. Ti è mai capitato di ascoltarla?
Scots, wha hae wi’ Wallace bled,
Scots, wham Bruce has aften led,
Welcome to your gory bed,
Or to Victorie!
The Fear Polka Pt. 1 & 2
Del trio di Glasgow Project Smock, famoso per la musica tradizionale scozzese progressista e anticonformista; un interessante mix di suoni, tra cui uno splendido flauto suonato il modo magistrale. I Project Smok escono dai classici confini e ti portano in un mondo fatto di suoni e note interessanti.
Le loro musiche, dove il flauto spesso è protagonista, fanno volare la mia mente a tempi lontani, al mondo delle fate e della magia. Mi immagino le ampie valli dell’isola di Skye, antichi castelli che riposano in riva al mare e misteriose creature, che vivono nella profondità dei laghi.
Qual’è la tua musica tradizionale scozzese preferita? C’è un pezzo che più di tutti gli altri ti è rimasto nel cuore e che ti riporta immediatamente in Scozia non appena chiudi gli occhi?
This is the life
di Amy MacDonald nata a Bishopbriggs, una piccola cittadina a Nord di Glasgow, che abbiamo conosciuto grazie al nostro amico Luca. Come sai bene viaggiare la Scozia in auto è quello che più amiamo fare e questo pezzo ritmato, caldo e pieno di vita, è la colonna sonora perfetta per un viaggio in auto, alla scoperta delle bellezze della Scozia.
Prati verdi, castelli, fari, spiagge sterminate e piccole stradine single track, dove ci sei solamente tu e qualche pecora che sonnecchia beata ai bordi delle strade. Sarei capace di ascoltare questo pezzo anche mille volte per quanto riesce a riportarmi nei mei luoghi del cuore in Scozia.
Amy prima di diventare famosa nel panorama internazionale suonò anche delle cover come Everybody Hurts dei R.E.M. e una versione lenta di Mad World dei Tears for Fears. Grazie a questi spettacoli iniziò ad esibirsi nelle coffeehouse di Glasgow e Edimburgo, partecipando poi a diversi festival che la fecero emergere.
Home
Ecco un pò di musica celtica ritmata che ascolto davvero molto volentieri! Home degli Heron Valley una band tutta scozzese con il ritmo nelle vene, che dopo le prime due note ti fa venire una voglia irrefernabile di ballare! La testa inizia a tenere il tempo e pian piano il corpo si accende a la segue; è uno dei miei pezzi preferiti e più scopro questa band, più mi piace!
Cosa mi fa venire in mente questa musica scozzese? Un pub, la notte, tante persone insieme che fanno festa; un prato immenso e gambe che si muovo all’unisono; un bambino felice che corre per la spiagga con il suo cane, mentre ride e gioca con le onde! Queste note sona di libertà e orizzonti sterminati.
Nelle parti tranquille e più lontane della Scozia, la musica celtica viene tramandata di generazione in generazione e gli Heron Valley hanno catturato i suoni iconici dei rifugi e dei kitchen ceilidhs. Con un misto di canzoni tradizionali scozzesi e originali, raccontano le storie dei luoghi in cui sono nati.
Dalle aspre isole atlantiche delle Ebridi Esterne, alle mistiche colline dell’Argyll. Questi musicisti sono appassionati del loro patrimonio e mettono in mostra la cultura, la lingua, i suoni e le storie della Scozia nella loro musica.
Heron Valley ti trasporta nel cuore della Scozia attraverso i suoi brani, alcuni dei quali sono solamente strumentali, come il bellissimo e ritmato Pressed for time.
Far side of the world
questo pezzo è dei Tide Lines, una band di quattro elementi provenienti delle Highlands scozzesi. Il loro sound è descritto dal Sundat Times come “un folk con rock travolgente, elettronica scintillante e testi evasivi, inondati di canti a braccia alzate“.
Qui la musica e il ritmo cambiano rispetto alle musiche scozzesi che abbiamo visto in precedenza, più lento e oserei dire anche un pochino più malinconico. Mi immagino davanti ad un tramonto, in silenzio ad ammirare il cielo che cambia mille sfumature.
Il loro ultimo album Eye of the Storm, è stato in cima alle classifiche degli album scozzesi e delle etichette indipendenti nel 2020. La band si è formata nel 2016 e scrive la maggior parte dei testi in inglese, ma sempre con un occhio alla propria eredità gaelica.
The Scattermaster
dei Trail West provenienti dalle selvagge isole occidentali della Scozia, sono una giovane band che ha scatenato una tempesta sulla scena musicale scozzese.
Si sono formati sull’isola di Tiree nel 2008 grazie a Andrew Findlater e Ian Smith. Appassionati della musica tradizionale scozzese, hanno iniziato suonando in alcuni eventi e locali a Tiree. Il successo arriva con “One That Got Away” nell’aprile 2013.
Trail West è una band ceilidh della costa occidentale che suona musica tradizionale allegra con un tocco moderno; l’ideale per ballare, fare festa e alzare un pò il morale quando si è giù di tono. La band ha provato a trovare un suo stile personale alla musica, mantenendo un tema tradizionale.
Cosa mi viene in mente ascoltandoli? Un bel bicchiere di whisky che accende l’atmosefra, calore e una notte di tempesta.
Cathcart
questo viaggio alla scoperta della musica tradizionale scozzese ci porta a conoscere Ross Cuper, un suonatore di violino originario delle isole Shetland, che ha ammaliato tutto il mondo con le sue melodie folk. Trovo il suono del suo violino davvero elettrizzante e le sue melodie sono perfette sia per ballare che per rilassarsi comodamente seduto sul divano, davanti a un bel caminetto acceso.
Questi pezzi hanno qualcosa di struggente, malinconico e sorprendente allo stesso tempo perchè scatenano un mix di emozioni differenti.
Ti ho mai detto che da ragazzina suonavo il pianoforte? Durante uno dei molti saggi di fine anno, mi è capitato a volte di accompagnare qualche mio compagno di corso che suonava il violino e il suono di questo strumento è una cosa che mi affasina da sempre!
Life Forever
Uno degli ultimi gruppi scozzesi che ho scoperto, formato da due amici e due fratelli dell’isola di Tiree immersi nella tradizione ceilidh della costa occidentale scozzese da sempre. La band Skerryvore prende il nome da un faro situato a 12 miglia a sud- ovest dell’isola di Tiree.
Nel 2017 esceil singolo Live Forever che ha fornito la colonna sonora per la campagna promozionale del turismo scozzese “Wild About Argyll” singolo numero 1 nella classifica iTunes World Music. Vuoi volare in Scozia tra valli e laghi meravigliosi? Dai un’occhiata a questo video bellissimo!
Conosci altri gruppi scozzesi? Qual’è la tua musica tradizionale scozzese preferita? Hai già ascoltato uno di questi pezzi? Commenta e se ti va, facci sapere la tua opinione! Mi raccomando tieni d’occhio le nostre nuove pubblicazioni perchè torneremo a parlare di musica scozzese, questo è solo l’inizio!
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