Halloween in Scozia è qualcosa di unico: castelli infestati, passeggiate notturne nelle foreste, macabre storie di fantasmi e tour spettrali che ti faranno venire la pelle d’oca! Scopri come si festeggia il 31 ottobre in Scozia e perchè questa tradizione legata al folklore è ancora così sentita.
Halloween o Hallowe’en prende il nome da All Hallows’ Eve, la notte prima della festa cristiana di Ognissanti. Possiamo far risalire le sue origini all’antica festa celtica di Samhain (Samhuinn in gaelico) celebrata nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre in Scozia, Galles e Irlanda.
Samhain (pronunciato “savuin“) secondo alcuni coincide con il Capodanno celtico, il periodo che segna la fine dell’estate e l’arrivo del buio e dell’oscurità. E’ un modo per dare il benvenuto all’inverno che dura fino al mese di maggio, quando si celebra l’inizio dell’estate e il ritorno della luce nel giorno di Beltane.
Samhain coincideva con l’ultimo raccolto dell’anno, il bestiame dai pascoli tornava nelle stalle, si saldavano i debiti e si facevano scorte per il lungo inverno, in attesa che tornasse la vita e la luce.
Il capodanno celtico è un giorno fuori dal tempo e dallo spazio, perso nella nebbia in una sorta di velo indistinto quando, sulla soglia fra il mondo terreno e quello spirituale, si intravedevano uomini e creature, spiriti e demoni che per una notte potevano incontrarsi.
Cosa troverai in questo articolo
Antiche usanze e tradizioni di Halloween in Scozia
Una delle usanze che mi affascina di più è quella di lasciare una candela accesa davanti alla finestra per guidare gli antenati a ritrovare la strada di casa, dove li aspettava un pò di cibo e del vino. Si lasciava un posto libero a tavola per i defunti, che si sarebbero riuniti alla famiglia per la cena.
Quest’usanza del posto vuoto è ancora diffusa in alcune zone della Scozia e durante la cena si racconano storie sui propri antenati. Il legame con la morte il questi luoghi nordici è forte e non spaventa anzi da conforto.
I cimiteri sono luoghi di pace, silenzio e bellezza e si trovano spesso adagiati sulle rive del mare o immersi in zone verdi e rigogliose. Passeggiare per questi luoghi sacri mi ha sempre dato un senso di pace e di connessione con le energie del mondo. Se anche tu ne sei affascinato, potrebbe interessarti anche i cimiteri più belli di Edimburgo.
Un’usanza di rito pagano sopravvissuto fino all’inizio del XIX secolo ci porta alle Ebridi Esterne dove il 31 ottobre gli abitanti scendevano a riva e un uomo entrava nell’acqua fino alla cintola. Versando una tazza di birra chiedeva a “Seonaidh” (o Shoney -il Dio del mare), di concedere loro le benedizioni.
Anche i morti si onoravano a Samhain e l’inizio dell’inverno era il momento più adatto per farlo, poiché era un periodo di morte della natura.
Leggi fino alla fine e scoprirai non solo la storia di questa festa scozzese, ma anche cosa fare in Scozia a Halloween tra feste, fantasmi e leggende.
Il fuoco e i falò
Tra le usanze di Halloween in Scozia c’è quella del fuoco e dei falò rituali. Come a Beltane anche a Samhain sulle cime delle colline si accendono falò dai poteri protettivi e purificatori. I fuochi imitano il Sole, aiutando la crescita e rallentando il decadimento e l’oscurità dell’inverno. Simbolicamente il fuoco, bruciando distruggeva le influenze dannose.
Si racconta di uno strano rituale legato al fuoco nella zona di Moray. Alcuni ragazzi dopo aver acceso dei falò si distendevano a terra, il più vicino possibile al fuoco e si lasciavano avvolgere dal fumo. Altri ragazzi correvano attraverso il fumo e saltavano sopra ai compagni distesi. Una volta spento il falò si disperdevano le ceneri facendo a gara.
A volte si costruivano due falò, uno di fianco all’altro, dove persone e bestiame camminavano tra i due fuochi come in un rituale di purificazione. Si diceva che le ossa del bestiame macellato, una delle principali fonti di ricchezza di quei tempi, fossero gettate sui falò.
Usavano i falò anche nei rituali di divinazione: nell’Ochtertyre del XVIII secolo (un piccolo insediamento tra Perth e Kinross) usavano mettere un anello di pietre attorno al fuoco, una per ogni persona e poi tutti gli correvano intorno con una torcia. Il mattino seguente esaminavano le pietre e se qualcuna mancava si diceva che la persona, rappresentata da quella pietra non sarebbe sopravvissuta all’anno.
In alcune parti della Scozia le persone usavano portarsi a casa le fiamme dei falò accesi durante la notte di Samhain, seguendo il senso prospero del sole (sunwise) per usarle poi come protezione. In alcuni luoghi era usanza spegnere il fuoco del focolare nella notte di Samhain e riaccenderlo con il fuoco del falò il giorno dopo.
Pare che spegnere il vecchio fuoco e accenderne uno nuovo fosse un modo per bandire il male: un’usanza praticata anche durante le feste di Capodanno in molti paesi ancora oggi.
L’usanza di accendere fuochi per allontanare entità potenzialmente malevole, sopravvive nella tradizione di intagliare lanterne di rape – oggi per lo più di zucca – con smorfie inquietanti.
Predire il futuro con noci e cavolo
Halloween in Scozia è incentrato sul soprannaturale, sulle streghe, gli spiriti e il fuoco. Samhain vanta una serie di usanze e tradizioni raccontate anche dal poeta Robert Burns nella poesia “Halloween” scritta nel 1785.
Burns descrive nel dettaglio usanze e leggende nazionali che circondano la festa, molte delle quali sono di origine pagana e hanno resistito anche con l’avvento del cristianesimo.
Some merry, friendly, country-folks
R. Burns
Together did convene,
To burn their nits, an’ pou their stocks,
An’ haud their Hallowe’en
Fu’ blythe that night…..
Tradotti questi versi del Bardo scozzese suonano più o meno così: “gente di campagna allegra e amichevole si è riunita insieme per bruciare le noci e raccogliere le piante, osservando Halloween per tutta la notte“. Le piante altro non erano che i gambi della pianta di cavolo o “castock”.
Si estraevano gli steli dal terreno dopo il tramonto e con gli occhi chiusi per predire il futuro. La lunghezza e la forma dritta del gambo avrebbero indicato l’altezza e la figura di un futuro compagno, mentre la distanza della terra al gambo stava a indicarne la ricchezza.
Una comune tradizione di Halloween, questa festa scozzese ormai famosa, prevedeva anche che una coppia di fidanzati mettessero delle noci sul fuoco. Se le noci bruciavano silenziosamente, il matrimonio sarebbe stato felice, altrimenti la loro unione sarebbe stata tempestosa.
Allo stesso modo, se una ragazza metteva due noci sul fuoco, una per se e l’altra per il suo amato e le noci sibilavano, questo era un cattivo presagio per il loro futuro insieme.
Giocare con le mele
Un’altra tradizione di questa festa scozzese riguarda le mele, che nella mitologia celtica erano fortemente associate all’altro mondo e all’immortalità.
E’ usanza appendere una piccola asta di legno dal soffitto fino all’altezza della testa, con una candela accesa a un’estremità e una mela appesa dall’altra. Tutti i partecipanti al gioco si alternano per cercare di afferrare la mela con i denti.
Tradizionalmente era usanza sbucciare le mele in una lunga striscia continua e lanciare la buccia ottenuta sulla spalla di una donna. La forma che assumeva la buccia stava ad indicare la prima lettera del nome del futuro coniuge.
Altro classico gioco di Halloween è il Dooking: tante mele immerse in un barile pieno d’acqua che bisogna prendere con la bocca, senza usare le mani. Sembra che questa usanza possa essere ricondotta all’epoca dei druidi, infatti, nell’antica tradizione druidica le mele erano considerate un frutto sacro.
Poi ci sono le celebri lampade ricavate dalle rape – neep lanterns – le zucche sono state introdotte in americana, meglio note come Jack-o-Lantern.
Dolcetto o scherzetto
In Scozia e in altre parti della Gran Bretagna e dell’Irlanda, la tradizione di andare di casa in casa mascherati a raccogliere cibo a Halloween risale almeno al XVI secolo. Il ritornello “Trick or treating” era sconosciuto in Scozia e era sostituito da “Please to help the guisers” .
I bambini si travestivano e fingevano di essere spiriti maligni e andavano a fare guising (o “galoshin”). L’usanza risale a un’epoca in cui si pensava che camuffando i bambini in questo modo si sarebbero mescolati con gli spiriti che erano all’estero quella notte.
I bambini che bussavano a una casa con indosso queste “facce false” avrebbero ricevuto un’offerta per scongiurare il male (una sorta di tributo per le anime dei morti) ma, solo dopo aver eseguito un trucco da festa: come cantare una canzone, ballare o recitare una poesia.
Il dolcetto solitamente era una mela o delle noci, caramelle e alcune volte dei soldi.
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Le streghe
Dato che stiamo parlando della tradizione di Halloween in Scozia è impossibile non accennare anche alle streghe e a quel pizzico di magia macabra così presente a Edimburgo e un pò in tutta la Nazione.
L’uomo ha sempre desiderato comunicare con il mondo degli spiriti e probabilmente l’origine della figura della strega va ricercata in questo bisogno di collegare i due mondi. Nella tradizione celtica questi tramiti erano i druidi: i saggi del villaggio.
Col passare del tempo e l’avvento di nuove religioni i saggi vennero confinati e non gli rimase che il ruolo di maghi o stregoni, mentre le donne vennero considerate streghe: una figura maligna, perseguitata per secoli.
Anche la Scozia fu coinvolta nella caccia alle streghe. La persecuzione vera e propria iniziò quando il re Giacomo VI decise di liberare il suo paese dal male che affliggeva gli scozzesi. Il sovrano scrisse persino un libro per aiutare i cacciatori di streghe: il “Daemonologia”.
Dalla spianata del Castello di Edimburgo fino a Calton Hill, sono molti i luoghi che testimoniano quell’oscuro passato. Te me parlo anche in esplorando il Royal Mile.
Il Witchcraft Act del 1735 proibì il consumo di pasticci contenenti carne di maiale ad Halloween. La legge fu abrogata negli anni cinquanta e da allora i Sausage Rolls sono diventati uno degli spuntini più di moda in queste ricorrenze.
Festeggiare Halloween in Scozia
Samhuinn Fire Festival a Edimburgo
La sera del 31 ottobre sulla collina di Calton Hill si svolge il Samhuinn Fire Festival, un evento che celebra appunto il passaggio dall’estate all’inverno tra danze, sfilate, fiaccolate, maschere e musiche tradizionali.
La storia simboleffia la lotta tra estate e inverno con un drammatico scontro tra le due. Questa lotta è sorvegliata da Cailleach, un dea celtica o strega divina, che alla fine decide il destino di ogni re e inaugura i mesi più freddi.
La narrazione si concentra sul conflitto e sulla sua risoluzione ma anche sulla transizione che molti aspetti della vita assumono durante il mutare delle stagioni. Negozi, pub, e ristoranti lungo le strade della Old Town e della New Town, si riempiono di addobbi tipici di Halloween e la città si veste di un’atmosfera magica.
La serata inizia con una grande parata, dove sfilano le figure più importanti della tradizione. Dal Castello di Edimburgo parte un corteo che scende fino al Royal Mile, dove viene allestita la storica rappresentazione della lotta tra buio e luce.
Due cortei si dirigono verso St Giles: uno parte dal castello, l’altro dalla direzione opposta. Uno è formato da personaggi con indosso dei vestiti neri, a rappresentare il buio, l’altro indossa vestiti colorati, che simboleggiano la luce.
I due gruppi si ritrovano a St Giles, dove il regno della luce passa il testimone a quello delle notte, che si illumina con l’enorme falò di Calton Hill, intorno al quale tutti si danno appuntamento per festeggiare la notte più lunga dell’anno.
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Informazioni pratiche per partecipare
L’evento è gestito dai volontari della Beltane Fire Society e richiama un’altra importante festa che si celebra a fine aprile sempre su queste colline.
Se pensi di trascorrere Halloween in Scozia e vuoi partecipare, ti suggerisco di acquistare il biglietto in anticipo; trovi tutti i dettagli e i costi aggioranti sul sito di beltane.
Hai mai festeggiato Halloween in Scozia? Conoscevi la storia di questa festa? Scrivici nei commenti e se vuoi raccontaci la tua esperienza.
Cos’altro fare per Halloween a Edimburgo
Ci sono talmente tante cose da fare a Edimburgo per Halloween che per raccontarle tutte ho scritto un articolo dettagliato dedicato solo a questo.
Avrai solo l’imbarazzo della scelta tra tour spettrali, cimiteri infestanti, angoli che nascondono mille segreti, storie di streghe, uccisioni, furti di cadaveri e tante storie che farebbero venire la pelle d’oca anche ai più impovidi.
Scoperi i misteri e le storie macabre che si nascondono dentro ai close di Edimburgo: non li guarderai più con gli stessi occhi di prima! Passeggia e assapora le atmosfere gotiche dei luoghi più infestati di Edimburgo, avresti mai detto fossero così tanti?
Perchè non cenare in un pub infestato? Che ne dici come idea per una serata diversa dal solito? E poi non dirmi che Edimburgo non è una città che sa sorprendere!
Saint Andrews
Se ti trovi in Scozia per Halloween, troverai diversi eventi e non solo a Edimburgo.
Vagando per i vicoli di Saint Andrews potrai avere la sensazione che il passato o forse qualcos’altro ti prenda per mano. Puoi partecipare a un tour a piedi di notte e esplorare le strade buie con St Andrews Ghost Tours. Ti aspettano storie folkloristiche di fantasmi e streghe basate sul libro Ghosts of St Andrews di Richard Falconer.
Tra i luoghi più infestati della città c’è sicuramente Saint Andrews Cathedral. Nei pressi della torre si aggira una famosa White Lady. Nella cattedrale di Saint Andrews, puoi incontrare tanti tipi di spiriti da amichevoli frati a strane apparizioni.
Vicino alla Cattedrale si trovano i resti di Saint Andrews Priory. Nel 1393 il priore era un uomo gentile di nome Robert de Montrose. Sebbene fosse un uomo equo con un cuore generoso, alcune volte doveva disciplinare i suoi monaci. Thomas Plater non ne fu contento e decise di vendicarsi, pugnalando a morte Montrose nel suo letto.
Secondo alti, il priore aveva l’abitudine di arrampicarsi sulla cima di St Rule’s Tower per fissare i cieli notturni e proprio qui il suo assassino lo uccise buttandolo dal parapetto.
Accanto alla Cattedrale c’è una strada chiamata Pends. Gli archi si estendono dall’altra parte della strada e questo un tempo era l’ingresso al monastero e un ritrovo per i pellegrini che visitavano la Cattedrale. Fu qui che molte vittime di peste furono allontanate dai chierici e lasciate morire nella vicina città.
Questa strada è anche conosciuta come The Nun’s Walk. Qualcuno afferma di vedere una donna che indossa un velo nero e trasporta una lampada. Secondo i racconti locali si trattava di una donna bella e intelligente che aveva tanti pretendenti, ma il suo cuore bruciava solo per uno che morì prima di arrivare all’altare.
Disperata prese un coltello e si tagliò le orecchie, le palpebre, il naso e le labbra per non cadere in tentazione con nessun altro. Cercò rifugio in un convento per diventare suora ma le sue ferite erano troppo gravi e morì poco dopo.
Glasgow – Halloween in Scozia
Glasgow è una città famosa per il suo lato oscuro e nasconde molti segreti. Scopri i racconti dei famigerati detenuti nella prigione di Duke Street o le storie sulle fondamenta di Glasgow, la città costruita sulle spalle della schiavitù, partecipando al tour The Dark Side dove ti sveleranno tutto.
Glasgow propone diverse attività per Halloween tra cui: Ghostbusters Landing al Botanics, proiezioni di film spaventosi a lume di candela, feste da discoteca al Reverside Museum e altre stranezze.
Vuoi mettere alla prova il tuo sangue freddo? Puoi prendere parte ad un gioco di esplorazione per scoprire gli angoli più infestati di Glasgow. Vecchi edifici pieni di sinistri segreti, presenze, strani eventi in un turbinio di suggestioni notturne.
The Barras Market si trasforma per la notte di Halloween e resta eccezionalmente aperto fino a sera, portando tutti in una dimensione stregata. Questo mercato ha aperto i battenti nel 1888, iniziando come un piccolo negozio di frutta su Main Street. Nel 1921, dopo la guerra, si è spostato su London Road e ha venduto praticamente di tutto.
Se vuoi saperne di più sugli eventi di Halloween in programma in Scozia, puoi dare uno sguardo a questo what’s on Glasgows.
Quali sono i luoghi più spettrali da visitare a Glasgow per Halloween?
Cathedral House Hotel alla fine del 1800 era un centro di riabilitazione per prigioniere rilasciate dalla famigerata prigione di Duke Street. Si dice che gli spettri delle vecchie detenute si sentono ancora: bambini fantasma che schiamazzona, qualcuno che ti tocca sul braccio, sedie che si spostano, voci. Prenoteresti una stanza qui?
The Theatre Royal è il più antico teatro di Glasgow e non mancano di certo le storie sui fantasmi come quella di un’attrice fallita che si farebbe sentire con gemiti e porte che sbattono o di Nora, la signora delle pulizie che non se la smetteva di ridere fuori dal palco, ma che quando finì sotto i riflettori si uccise.
Un altro teatro infestato a Glasgow è The Tron, un luogo con una lunga storia. E’ stato un luogo di esecuzioni, una stazione di polizia e la sede dell’Hellfire club, fino a quando non l’hanno quasi bruciato nel 1793. Parlando di presenze minacciose che invieranno un freddo lungo la colonna vertebrale.
Presso la Scotland Street School, progettata da Charles Rennie Mackintosh, ci sono avvistamenti di figure spettrali e le persone dicono di sentire risate, voci e passi anche quando il museo è chiuso.
Molti vecchi ospedali hanno storie affascinanti e The Royal Infirmary non è da meno. Qualcuno dive che nella stanza 27 qualcuno parli ancora con pazienti malati. Altri parlando di una Grey Lady che si aggira nei corridoi.
Più persone dicono di aver visto uno spaventoso giovane fissarle dal lato di Dalmarnock Bridge prima di saltare e poi svanire. Ci sono tanti altri luoghi spaventosi da scoprire a Glasgow e quale perdiodo migliore di Hollween per farlo?
Inverness – Halloween in Scozia
Inverness nel cuore delle Highlands è stata teatro di sanguinose battaglie e storie orribili. Conosciuta come “la chiave per il Nord” ha visto molti conflitti raccapriccianti. Quindi con Halloween che incombe scopriamo quali sono i luoghi più infestati della città da visitare in questo periodo dell’anno.
Inverness ospita l’evento Halloween Show Ness Islands, il più grande party di Halloween nelle Highlands. A Inverclyde invece ti aspettano una serie di eventi, mostre e spettacoli di strada. Da non perdere Galoshans Parade & Street Party e Festival dei Galoshan.
Quali sono i luoghi più spettrali da visitare a Inverness per Halloween?
Quale posto migliore per inziare se non il castello infestato di Inverness? Il primo costruito su questo sito risale ai tempi di re Macbeth e si dice che proprio qui Macbeth abbia ucciso Duncan.
Il castello di Inverness è stato testinome di tanti eventi: venne sostituito durante il regno di re David I, distrutto da Robert the Bruce, ricostruito nel 1400, assediato durante la guerra civile e fatto saltare in aria dalle forze che sconfissero l’esercito di Bonnie Prince Charlie nella battaglia di Culloden. Con un passato così sinistro non c’è da meravigliarsi che il fantasma di re Duncan perseguiti il fiume sotto il castello, vero?
All’Eden Court Theater si aggirano alcuni spettri: the Green Lady, conosciuta in tutta Inverness e il fantasma di una ragazza.
Le Ness island non ospitano solo l’annuale Halloween show ma anche lo spettro di una donna spaventosa accompagnata da un odore inquietante. Sei pronto a scoprire di cosa si tratta?
Aberdeen
Se sei in Scozia con i bambini nel giorno di Halloween, Aberdeen organizza un simpatico evento che potrebbe fare per te: Aden Halloween Hunt. Otto personaggi si nascondono nel bosco tra cui: un ragno, una strega, una mummia, un fantasma, un pipistrello, il gatto, Dracula e uno scheletro.
Lungo la strada anche storie spettrali, trucchi a tema e prelibatezze! Anche uno dei pub più infestati del paese si trova qui, il Ma Cameron’s di cui ti parlo nell’articolo luoghi infestati della Scozia.
Altre esperienza da fare in Scozia a Halloween
Ami le storie sui fantasmi e il sovrannaturale? Se vuoi saperne di più sulle raccapriccianti storie di fantasmi della Scozia o approfondire i miti e le leggende di questa terra, potrebbe interessarti anche:
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