Dunnottar castle è una fortezza in rovina che si erge in cima a uno sperone roccioso alto 50 metri a picco sul Mare del Nord. Affaccia sulle drammatiche scogliere di Tornyhive Bay e appare all’improvviso in tutta la sua incredibile bellezza.
In Scozia ci sono diversi castelli in posizioni strategiche e inespugnabili come il castello di Stirling o quello di Edimburgo, entrambi costruiti su delle rocce che gli consentono di dominare il paesaggio, ma pochi altri castelli sembrano inespugnabili come Dunnottar.
Solo un piccolo istmo lo collega alla terraferma e in passato godeva di una posizione difensiva straordinaria. Questa rovina romantica fu la casa dei Conti Marischal, una delle famiglie più potenti della Scozia. Il castello di Dunnottar si trova vicino Stonehaven e fa part del trail dei castelli nell’Aberdeenshire.
Il castello di Dunnottar è indubbiamente uno dei castelli più belli della Scozia e toglie il fiato con le sue viste vertiginose. Mette i brividi trovarsi di fronte a tanta bellezza!
La storia di Dunnottar o come era originariamente conosciuto in gaelico scozzese “Dùn Fhoithear”, risale alle origini della stessa Scozia. “Dùn Fhoithear” significa “Forte su un pendio della collina” e direi che il nome è più che azzeccato, non credi?
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Cosa troverai in questo articolo
Le vie d’accesso – the pends
Passando dalla terra ferma l’unica via d’accesso al Dunnottar Castle era uno stretto sentiero in pendenza detto Fiddlehead, che si snodava lungo la roccia, poi eliminato per proteggere il castello dagli invasori.
In seguito, fu creata una nuova via d’accesso tagliata nella roccia, per scoraggiare qualsiasi aggressore. Questo percorso contorto e pieno di angoli ciechi, permetteva agli arcieri di colpire facilmente chiunque tentasse di entrare.
Percorrerre questo sentiero è molto suggestivo: sembra di scendere fino al centro della terra! Più ci addentravamo lungo il percorso, più restavamo allibiti della bellezza che ci circondava. Certi paesaggi ti entrano dentro e alcune emozioni si imprimono nella palle in modo indelebile!
Dopo il varco d’ingresso, un viottolo sterrato conduce verso un punto panoramico stupefacente! Il camminamento in discesa, oggi percorribile con più facilità grazie alla presenza dei gradini, porta a livello della scogliera, dopodiché un breve e ripido sentiero sale verso il forte.
Le viste mozzafiato mi hanno incantata, ma per essere del tutto onesta, percorrere quel piccolo sentiero a strapiombo sulla scogliera, mi ha messo un pò d’ansia e allo stesso tempo caricata di adrenalina. Un paio di volte ho pensato che se fossi scivolata, sarei finita di sotto!



Camminando verso Dunnottar
Camminando verso l’ingresso puoi ammirare l’insolita geologia della roccia del castello di Dunnottar, formata da grandi ciottoli incastonati in un conglomerato estremamente resistente.
La serie di anelli di cannone incastonati nel massiccio muro che fiancheggia il cancello principale, fu aggiunta alla fine del 1500 e, probabilmente, era a scopo ornamentale più che difensivo. Se anche gli aggressori fossero riusciti a varcare il cancello principale, avrebbero incontrato una serie di difese che avrebbero reso difficile farsi strada verso il forte.
Come anticipato, quando il castello di Dunnottar era nel pieno del suo splendore c’erano solo due ingressi: il primo attraverso il cancello principale, ben difeso e situato in una fenditura nella roccia; il secondo attraverso un torrente roccioso che portava a una grotta marina sul lato Nord delle scogliere.
Da qui un ripido sentiero conduceva alla sommità della scogliera, dove si trovava la porta posteriore, anch’essa ben fortificata.


Prima volta a Dunnottar Castle
Dopo due tentativi andati male, finalmente sono riuscita a visitarlo! La prima volta l’ho trovato ricoperto da una coltre di nebbia, dentro cui scompariva senza lasciare traccia. Quando le condizioni meteo sono avverse, Dunnottar castle resta chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza.
La seconda volta siamo arrivati troppo vicino all’orario di chiusura, ma la terza volta è stata quella fortunata: sole, cielo limpido e nuvole soffici, hanno fatto da sfondo alla nostra visita. Dunnottar castle sembrava uscito da un dipinto!
Arrivato a Dunnottar disseminati su un vasto prato, vedrai alcuni edifici riconoscibili e altri ridotti ormai in macerie. Gli edifici o ciò che ne resta, si ergono intorno ad una corte e lasciano immaginare le immense dimensioni della roccaforte.
In realtà, non sappiamo se queste costruzioni sparse abbiano mai costituito un castello vero e proprio. Forse è più probabile che siano state parte di una cittadella fortificata, teatro di molte vicende importanti della storia scozzese.
Qui trovi una mappa scaricabile del castello con tutti i punti d’interesse da non perdere durante la tua visita.


Film girati a Dunnottar castle
Il Castello di Dunnottar ha ispirato Franco Zeffirelli per la sua trasposizione cinematografica dell’Amleto di Shakespeare. Un film che vede come protagonisti attori del calibro di Mel Gibson e Glenn Close.
Il lato più inquietante di Dunnottar è apparso anche nell’adattamento di Victor Frankenstein con Daniel Radcliffe e James McAvoy.
Nel 2012 gli animatori della Disney Pixar, hanno visitato Dunnottar castle per Brave e sono rimasti così affascinati dal castello, che hanno modificato i loro piani originali per il castello di famiglia di Merida – DunBroch – spostandolo da un lago nelle Highlands ad un avamposto sul mare.
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Sarai libero di girovagare tra le rovine bombardate, assaporando e immaginando la vita in questo luogo tanti secoli fa. Tocca i resti delle mura che hanno vissuto storie e battaglie, ma anche vita agio e splendori. Le rovine del castello, resistendo alle intemperie di venti e mare, restano ancora in piedi e sono ricche di fascino e mistero. Sediti sull’erba, guardalo e immaginandolo in tutto il suo splendore!




Cosa vedere a Dunnottar castle
Il castello di Dunnottar è senza dubbio un luogo affascinante e anche molto grande. Se ami i tramonti dalle scogliere qui vicino potrai godere di viste magnifiche.
I resti del castello sono sparsi e variegati, probabilmente perchè Dunnottar non era un unico castello, ma tre gruppi di edifici diversi e abbastanza distinti, contornati da altre strutture ausiliarie, sparse all’interno di un sito più vasto. Il castello di Dunnottar ha undici edifici costruiti tra il XIII e il XVII secolo.
L’edificio dominante è il mastio o The Keep, costruito intorno al 1390, completo di un magazzino, una fucina e una scuderia, che risalgono al 1500. Osservandolo bene, vedrai che il mastio mostra ancora i danni causati dal bombardamento dei cannoni di Cromwell.
Più vicino al centro dell’altopiano si trova Waterton’s Lodging, una residenza separata, costruita alla fine del 1500.
La terza fase dello sviluppo del castello riguarda il Quadrangle, costruito tra il 1580 e il 1650, che è così grande che in altri luoghi della Scozia sarebbe considerato un palazzo a sé stante. Gli altri edifici da non perdere sono la cappella del XVII secolo e il “Whigs Vault” che ospitò una prigione nel XVIII secolo.

Entrando a Dunnottar castle
Poco distante dal cancello principale si trova Benholm’s Lodging, un edificio del XVI secolo composto da cinque piani scavato nella roccia, che comprendeva una prigione con degli appartamenti sopra.
All’interno del cancello principale, un gruppo di quattro porte per le armi si affacciano sull’ingresso. Il passaggio d’ingresso gira bruscamente a sinistra, correndo sottoterra attraverso due cunicoli per sbucare nei pressi del mastio.
Mi sono gustata ogni istante trascorso qui, intrufoladomi ovunque fosse possibile. Tutto è affascinante di questo castello diroccato, dalla sua posizione scenografica all’angusto e stravagante ingresso. Le viste sul mare, i resti degli edifici sopravvissuti, i silenzi che raccontano mille storie.
Scopriamo tutto quello che offre una visita al castello di Dunnottar e perchè vale assolutamente la pena andare a visitarlo.
Visita la nostra sezione castelli in Scozia, se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio on the road.


The Keep – Il mastio
Il mastio ha un seminterrato con volta in pietra e originariamente aveva altri tre piani e un sottotetto. Era alto 15 metri e le stanze principali comprendevano una grande sala, usata per eventi e cerimonie, ma anche per gli affari amministrativi e una camera privata per il signore, con le camere da letto al piano superiore.
Accanto si trova un magazzino e una fucina da fabbro con un grande camino. Un blocco di stalle è disposto lungo il bordo meridionale del promontorio.
Nelle vicinanze del mastio si trova Waterton’s Lodging, nota anche come Priest’s House. È un edificio costruito alla fine del XVI secolo, probabilmente per William Keith, figlio del 4° conte Marischal.
Questa piccola casa indipendente, comprende un ingresso e una cucina al piano terra, con camere private al piano di sopra e ha una scala a chiocciola sporgente sul lato nord. Prende il nome da Thomas Forbes di Waterton, assistente del 7° conte.
Nella foto qui sopra si vede il mastio originario mentre la parte diroccata antistante è la fucina, necessaria per ferrare i numerosi cavalli del Conte.


The Quadrangle
Il Quadrangle si trova in una posizione d’eccezione, per massimizzare le viste spettacolari sulla costa. Un tempo era pieno di cucine, c’era una panetteria e una birreria e tutte le sistemazioni erano degne di un re.
Si compone di tre ali principali disposte intorno a un quadrilatero ed è quasi interamente opera del 5° conte Marischal. Il Quadrangle fornì una sistemazione ampia e confortevole per sostituire le stanze del mastio.
Nel suo design lungo e basso è stato paragonato agli edifici inglesi contemporanei, in contrasto con la tradizione scozzese ancora prevalente nel XVI secolo.
Il Quadrangle comprende una serie di alloggi disposti attorno a uno spiazzo erboso che ospita una grande cisterna circolare, il principale approvvigionamento idrico del castello.


West range e Silver House
All’interno del Quadrangle si trova la West Range (o Ala Ovest) con le sue sette stanze e il quarto lato è formato dalla Cappella.
Sette alloggi identici sono disposti lungo il versante ovest, ognuno dei quali si apre sul quadrilatero e include finestre e caminetti. Al di sopra degli alloggi c’era una galleria lunga 37 metri. La galleria, oggi priva del tetto, un tempo aveva un elaborato soffitto in quercia e ospitava una tavoletta romana presa dal Muro Antonino.
Si poteva accedere alla galleria anche dalla Silver House a Sud, che incorporava un’ampia scalinata. La Silver House, probabilmente conteneva anche una camera blindata per gli oggetti di valore. Che abbia contenuto anche gli Honors of Scotland per un certo periodo?
La Silver House collegava i due piani del West Range con una scala interna.


North Range
A ovest della North Range si trova la Drawing Room, che vanta un bellissimo soffitto in quercia e la mensola del camino reca un’iscrizione che commemora il ruolo svolto dagli abitanti del castello nel salvare i gioielli della corona nel XVII secolo.
Una scultura in pietra sopra il camino rende omaggio a George Ogilvy, sua moglie, Elizabeth Douglas e a Anne Lindsay, che hanno avuto tutti un ruolo chiave nel preservare i gioielli della corona.
Il soffitto ristrutturato negli anni venti è rivestito in pino dell’Oregon e ampiamente decorato. Incorpora le iniziali dorate George Ogilvy e Anne Lindsay, Lord e Lady Cowdray, e il re e la regina allora regnanti, Giorgio V e la regina Mary
Il seminterrato della North Range comprende cucine, negozi, una sala da pranzo e una grande camera. Al piano terra si trova The Water gate, che dà accesso alla postierla sulle scogliere settentrionali.


Marishal Suite e ala Est
The Quadrangle fu completato con l’aggiunta di camere private per il Conte e sua moglie. La Countess Suite, che occupa il piano superiore dell’ala est, fu costruita da George, V conte Marischal, intorno al 1600.
L’ala Nord-Est contiene gli appartamenti del conte e la “camera da letto del re” in cui soggiornò Carlo II. In questa stanza c’è una pietra scolpita con inciso lo stemma del 7° conte e di sua moglie e la data 1645. Sotto queste stanze c’è la Whigs vault, una cantina in cui furono tenuti prigionieri i Covenanters nel 1685.
La vicina Marischal Suite probabilmente è stata costruita in seguito. Il conte fece costruire una suite per la sua seconda moglie, Margaret Ogilvy, perchè lo tradiva con Sir Alexander Strachan di Thornton con cui fuggì, portandosi via gran parte della sua ricchezza.
La Marischal Suite fu costruita nel 1640 da William, VII conte Marischal e comprendeva una camera e una stanza da letto con alti camini e vista sul mare.


The Whigs’ Vault
Sotto la Marischal Suite si trova the Whigs’ Vault. Una cantina costruita come deposito e per difesa, dotata di passanti, che consentivano ai cannoni di sparare in mare e proteggere il castello.
Nel 1685 questo spazio angusto fu tristemente utilizzato per uno scopo molto più terribile: una prigione per i prigionieri politici, catturati durante il periodo noto come The Killing Time, quando tortura e esecutizioni erano usate contro i ribelli religiosi, i Covenanters.
Sebbene il mastio fosse in rovina e la Grande Sala ormai distrutta, il castello venne usato come una caserma. Nel 1685 il tumulto religioso era ormai giunsto al suo apice, con le autorità che reprimevano ogni avvisaglia di presbiterismo.
167 tra uomini e donne che si rifiutarono di accettare il nuovo libro di preghiere e riconoscere la supremazia del re nelle questioni spirituali, furono mandati a Dunnottar e rinchiusi per 5 settimane nell’umida e scura Whigs’ Vault.
Alcuni cedettero e giurono fedeltà, altri cercarono di scappare, alcuni morirono o vennero deportati come schiavi. Un memoriale in pietra ai Covenanter si trova nel cimitero della Dunnottar Parish Church, alla periferia di Stonehaven.
A Dunnottar castle c’era anche una thief hole, una piccola area chiusa che serviva ad ospitare i condannati dal tribunale del castello per reati minori. Quelli abbastanza fortunati da finire qui, ci restavano solo per pochi giorni e prima di commettere qualche altro illecito, sicuramente ci avrebbero pensato bene.




La Cappella
La cappella è il più antico edificio sopravvissuto a Dunnottar castle e risale, almeno in parte, al 1276. È il luogo dove il leggendario William Wallace, rinchiuse i soldati inglesi e appiccò il fuoco, che la distrusse quasi interamente. Le rovine attuali risalgono al tempio ricostruito dalla famiglia Marischal.
Cammina tra i resti della navata della cappella e prova a immaginare come si sono sentiti i soldati, bloccati qui dentro, uccisi dal fuoco e dal fumo! Una sensazione che ancora oggi quando ci ripenso, mi fa venire i brividi.
Tra la cappella e le scuderie c’è un recinto che per molti anni è stato utilizzato per seppellire i defunti, ma oggi non resta che una lapide di un bimbo morto nel 1685.
Aggiungi un certo numero di altri edifici, un salotto superbamente restaurato nella fascia Nord del Quadrangle e l’opportunità di esplorare le cantine e capirai quanto ha da offire questo incantevole e scenografico castello a picco sul mare.
Orientari non è così difficile come potrebbe sembrare e ci sono lungo il percorso vari cartelli esplicativi che aiutano a capire dove ti trovi e cosa stai guardando.

Lion’s Den
Il conte Marischal pare che qui tenesse un leone domestico, non è incredibile?
Secondo la leggenda la sua vita fu breve perchè il suo ruggito non permetteva alla Contessa di riposare bene durante la note. A pensarci bene trovo il tutto davvero molto triste, specie se pensiamo che il seguito la Contessa abbandonò il marito per fuggire con il suo amante!
il simbolo del leone era la mascotte del Conte ed è visibile anche sul suo stemma. Era la dimostrazione del suo immenso potere e dalla grande ricchezza che lo ha sempre contraddistinto.
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I fantasmi di Dunnottar Castle
Si parla anche di misteriose presenze al castello di Dunnottar, la più famosa è “The Lady in a Green plaid“, vista spesso nei pressi della panetteria, in cerca di un bambino scomparso. Si sposta fino alla birreria e poi la si vede scomparire. Probabilmente questo bambino è uno dei Pitti, che nel V secolo si convertì dalla sua religione al cristianesimo.
Altri fantasmi legati al castello sono un cane da caccia e un alto uomo scandinavo, che guarda in direzione del mare, aspettando qualcosa o qualcuno. Altri raccontano di strani rumori in altre parti del castello, dove apparentemente non c’è nessuno.
Come puoi vedere, c’è molto da esplorare all’interno di questa roccaforte, angoli misteriosi, porte nascolte e piccoli cancelli, che si addentrano in stanze ormai in rovina. Sii paziente ed esplora bene tutto, perchè dietro ogni angolo si può nascondere qualcosa di interessante da scovare!
Se ti interessa l’aromento puoi leggere castelli infestati e leggende della Scozia.



La storia travagliata del castello di Dunnottar
Come ti ho accennato in precedenza, il nome Dunnottar deriva dal gaelico scozzese “Dun Fhoithear” “ che significa “Forte sul pendio della collina”. Il sito su cui si ergono i resti del castello fu abitato sin dal tempo dei Pitti (5000 a.C. – 700 d.C.) e il nome “Dunnottar” deriva dalla parola “Dun“, che significa fortezza o luogo di forza.
La roccia su cui sorge il castello, si è formata 440 milioni di anni fa. Costituita da un conglomerato di roccia rossa e massi grandi fino ad 1 metro, noti come “The Pudding Stone” incredibilmente resistenti.
Gli archeologi, con la datazione al carbonio, hanno dimostrato che i Pitti vivevano poco più a nord del castello. Questa è la prova della loro più antica fortezza finora scoperta, risalente al III secolo. Sembra che San Ninian, uno dei primi missionari di quel popolo, abbia costruito a Dunnottar un luogo di culto nel IV secolo.
Qui nel IX secolo, Re Donald II di Scozia, trovò la morte per mano dei Vichinghi, che hanno continuato per molto tempo a distruggere il castello. Nel 1276 sullo stesso luogo di culto, eretto da St. Ninian, fu costruita e consacrata una nuova chiesa in pietra in stile normanno, da W. Wishart.


Dunnottar castle nel periodo delle guerre d’indipendenza
Re Edoardo I d’Inghilterra invase la Scozia nel 1296, dando inizio a 60 anni di lotte, note sui libri di storia come le Guerre d’Indipendenza.
Nel 1297 le forze scozzesi sotto il comando di William Wallace catturarono Dunnottar. La guarnigione inglese si rifugiò nella chiesa, ma Wallace la bruciò con tutti i soldati dentro e distrusse il castello. Furono molte e sanguinose le lotte per l’indipenza della Scozia dall’Inghilterra!
La leggenda narra che William Wallace e il suo esercito entrarono a Dunnottar dalla grotta segreta accessibile solo via mare per annientare la guarnigione inglese all’interno del castello.



La famiglia Keith
Dal XIV secolo in poi, Dunnottar Castle fu la sede della famiglia Keith, una delle più potenti della Scozia. Nel 1455 re Giacomo II elevò al rango di I conte Marischal, Sir William Keith e nel 1531 re Giacomo V, concesse ai Conte Marischal il castello. I suo doveri includevano il servizio come custode degli Onori di Scozia e la protezione del re quando era al parlamento.
Fu proprio Sir William Keith a far costrure la Tower House, i cui resti sono visibili ancora oggi. La tradizione della Tower House era unica in Scozia e rappresentava un incrocio tra un palazzo nobiliare e una residenza fortificata.
Keith era ben consapevole dell’importanza difensiva del sito e decise di erigere il castello sul promontorio, sostituendo le fortificazioni originali in legno, con costruzioni in pietra. Costruirono una nuova chiesa nei pressi di Stonehaven e l’originale dentro il forte, venne trasformata in una cappella privata della famiglia. Tutt’intorno sorsero alloggi, stalle, caserme e magazzini.
Il Castello di Stirling occupato dagli inglesi, era sotto l’assedio degli scozzesi. Re Edoardo II, fece degli sforzi sovrumani per riprenderlo e mise insieme un grande esercito, che fu sconfitto in una battaglia campale da un esercito più esiguo, comandato dal re della Scozia, Robert the Bruce.
Mary, regina di Scozia
Dunnottar ospitò illustri personaggi come Maria Regina di Scozia. La prima volta nel 1562, quando fu costretta ad assistere all’esecuzione di chi aveva organizzato il suo rapimento e voleva costringerla a sposarlo. La seconda nel settembre del 1564 quando la Regina trascorse due notti al castello.
Anche Giacomo VI si fermò al castello per un periodo nel 1580. Tra il 1580 e il 1650 i conte Marischal trasformarono un cupo castello in una dimora opulenta, costruendo gamme di edifici intorno al quadrangolo, che ospitarono alcuni dei più lussuosi alloggi in Scozia, dietro a formidabili difese della roccia.
Numerosi membri della famiglia Keith hanno vissuto episodi significativi della loro vita a Dunnottar: Lady Agnes Keith nacque venne al mondo in questo castello nel 1540 e George Keith, 5° conte Marischal, vi morì nel 1623.
Dunnottar Castle rimase al centro degli intrighi politici per più di un secolo.

Dunnottar castle e i gioielli della corona
Il castello di Dunnottar divenne una delle fortezze più importanti del Regno scozzese e i Keith, divenuti Conti di Marischals, sovrintendevano tutte le cerimonie di corte e custodivano i gioielli della corona scozzese – The Honours of Scotland.

Questo periodo storico vede Dunnottar castle ai massimi splendori, ma due eventi tragici lo renderanno ancora più famoso nel corso degli anni.
Nel 1651, l’esercito di Cromwell assediò il Castello che resistette per otto mesi prima di cadere sotto il fuoco dei cannoni.
I gioielli della Corona Scozzese e le carte private di Re Carlo II, nascosti a Dunnottar, furono contrabbandati fuori dal castello prima della resa.
Si narra che il reverendo Grainger, della vicina parrocchia di Kineff, architettò un piano audace.
Sua moglie, Christine, era un’amica intima della moglie del Governatore Ogilvy, comandante responsabile dell’assedio all’interno del castello.
Christine Granger, era in avanzato stato di gravidanza e in queste condizioni, cavalcò fino alle truppe inglesi, che stavano bombardano Dunnottar.
Christine chiese al comandante Overton, di visitare una sua amica all’interno del castello per darle supporto morale. La donna sostenne che un gentiluomo, avrebbe risparmiato le donne dalla guerra.
Overton era troppo ingenuo, così lasciò entrare Christine Granger nel forte assediato. Una volta entrata, avvolse la Corona Scozzese sotto la gonna e nascose il globo e lo scettro in un fuso (uno strumento utilizzato per la filatura della lana).
Gli onori scozzesi e le carte private del re, trafugati dal castello, vennero nascosti sotto il pavimento della chiesa di Kinneff, dove rimasero fino alla restaurazione della monarchia nel 1660.
In realtà ci sono diverse storie sulla natura di questi eventi, che variano sia nei personaggi che nelle modalità. Qualcuno racconta che corona, scettro e spada furono calati dal castello e presi da una cameriera. Ogni storia ha il suo fascino e lascia parte della storia scozzese, ancora avvolta nel mistero.


La rovina, le prigioni, i Covenanters e gli ultimi anni
Nel 1685 nelle Whigs Vault (cantine) furono imprigionate tante persone arrestate durante il regno di Carlo II, che furono trasferite da Edimburgo al Dunnottar. Erano colpevoli solo di non aver riconosciuto l’autonomia del Re, in ambito ecclesiastico.
Nel 1685, durante la ribellione del conte di Argyll, contro il nuovo re Giacomo VII, 122 uomini e 45 donne associati ai Covenanters, vennero imprigionati perchè si erano rifiutati di giurare fedeltà al nuovo re. Molti trovarono la morte, altri cedettero modificando il loro credo; altri ancora furono deportati o crudelmente torturati, perchè tentarono di fuggire.
La cantina, situata sotto la “camera da letto del re” negli edifici del castello del XVI secolo, da allora è diventata nota come “Vault Whigs”.
Nel 1715 George Keith, X e ultimo Marischals, è stato condannato a morte per tradimento, per aver preso parte alla rivolta giacobita. Il governo sequestrò le sue proprietà, tra cui il Dunnottar castle. Marischals non si era sposato e alla sua morte, il titolo di Conte Marischal, morì con lui.
In seguito alla confisca dei beni, il castello fu venduto alla York Mining Company, che portò via tutto; persino i pavimenti, i soffitti e tutti i mobili, lasciando solo un guscio vuoto. Nulla restava della magnificenza del forte, solo un flebile eco!
La famiglia Pearson savò il castello dalla rovina, acquistandolo nel 1925. La I Viscontessa, Lady Cowdray, ha iniziato un programma di ristrutturazione e successivamente, ha aperto il castello al pubblico.

Dunnottar castle come arrivare
Il castello di Dunnottar si trova su una strada secondaria a circa un chilometro e mezzo da Stonehaven. Un parcheggio dà accesso ad un sentiero che scende dalle rupi verso terra, prima di risalire fino al castello. Per raggiungere Dunnottar è necessario salire oltre 200 gradini.
Puoi arrivare a Dunnottar Castle con una bellissima passeggiata, partendo dal villaggio di Stonehaven; se vuoi saperne di più ti raccontaimo tutto in questo articolo: Stonehaven: quando le Highlands incontrano il mare del Nord.
Se non ti va di camminare puoi raggiungere il castello in macchina e parcheggiare, poco distante dall’ingresso. Clicca qui per saperne di più su com’è guidare in Scozia e come noleggiare un’auto con tanto di sconto.
Se viaggi con i mezzi pubblici, puoi arrivare a Dunnottar castle in treno da Edimburgo o dalle principali città della Scozia. Ti basterà raggiungere la stazione di Stonehaven, che è la più vicina. Una volta arrivato potrai raggiungere il castello con una piacevole passeggiata a piedi. In questo articolo: arrivare fino al Dunnottar Castle ti racconto tutti i dettagli di questa splendida passeggiata a piedi.
Da Aberdeen un servizio di autobus ferma a poca distanza dal castello: l’autobus X7 e il 107 fermano lungo la A92, a pochi passi dal parcheggio. Trovi le informazioni complete sul sito di Stagecoach. Leggi anche come viaggiare con i mezzi pubblici in Scozia.
Se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio in Scozia, ti consiglio di iscriverti al nostro gruppo Facebook “Scozia on the road“. Qui troverai tante informazioni utili sulle principali attrazioni da visitare, come viaggiare con i mezzi pubblici o noleggiare una macchina: una guida ai castelli, pass turistici e consigli su itinerari; insomma tutto quello di cui hai bisogno per pianificare il tuo viaggio perfetto!
Orari e Tariffe per visitare Dunnottar castle
Il Castello di Dunnottar è privato ed è gestito da Historical Houses. Non si trovano pass turistici per entrare a prezzo ridotto; il costo del biglietto è £ 10.50 sterline.
È necessario prenotare in anticipo per visitare Dunnottar Castle? Di norma non è neccessario, ma a causa delle restrizioni legate alla pandemia, potrebbe essere necessario prenotare in anticipo il bilgietto.
Dunnotar castle è aperto tutto l’anno nei seguenti orari:
- 19 Gennaio – 1 Febbraio: 10 – 15
- 2 Febbraio – 31 Marzo: 10 – 17.00
- Aprile – 30 Settembre: 9 – 18
- 1 – 30 Ottobre: 10 – 17.00
- 31 Ottobre – 29 Gennaio: 10 – 15
- Chiuso 18/25/ 26 Dicembre – 1/2 Gennaio

Se invece vuoi optare per un tour organizzato che comprende un visita non solo a Dunnottar ma anche a Crathes castle e altri luoghi come Dundee, Kirriemuir, North e South Queensferry – clicca qui per maggiori informazioni e prenotazioni.
A 5 minuti di macchina dal castello si trova la riserva naturale RSPB Scotland Fowlsheugh dove puoi vedere varie speci di uccelli marini e nel giusto periodo dell’anno, anche i simpatici Puffin.
NB. controlla sempre il sito internet e le pagine ufficiali per verificare giorni ed orari, che possono essere soggetti a cambiamenti. Il castello di Dunnottar può essere chiuso per condizioni climatiche avverse.
NB. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e Ivan Balducci 2017 – 2023 o concesse in uso dai legittimi proprietari. Vietato ogni uso.
6 comments
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
Grazie 🙂
Complimenti per il vostro racconto e le foto super che mi fanno venire voglia di partire subito per la Scozia!
Ciao Monica ? grazie !!! Sarebbe un viaggio magico ?
Mamma mia, che emozione pazzesca! Ricordo bene la camminata per arrivarci, dal centro di Stonehaven <3 indimenticabile <3
Bella vero la strada lungo il Sentiero che da Stonehaven porta fino al Dunnottar? ? Indimenticabile direi ??