Prima di parlare della nostra visita al Castello di Stirling e al National Wallace Monument, ti racconto qualcosa sulla città di Stirling e la sua storia. Vediamo i fatti più importanti che la vedono come protagonista nel corso dei secoli.
Stirlin fu l’antica capitale del Regno di Scozia e un borgo reale fino al 1975 e in occasione del 50° giubileo della Regina Elisabetta, nel 2002, le fu conferito lo status di città.
Il nome Stirling deriva probabilmente da “striveling” – luogo di contesa o di conflitto – e forse è il nome che più si addice ad una città che è stata testimone di omicidi cruenti, lunghi assedi e battaglie sanguinose.
Il castello di Stirling fu la principale residenza reale per circa 300 anni e ancora più importante, fu un luogo fondamentale durante “le guerre d’Indipendenza” scozzesi nel XIII e XIV secolo.
La città di Stirling si trova nel cuore della Scozia centrale, nella zona tra i fiumi Forth e Clyde, nell’unico punto del Forth, dove il fiume poteva essere guadato in modo sicuro e dove le paludi ad ovest rendevano praticamente impossibile il passaggio.
L’importanza della rupe su cui sorge il castello, è stata riconosciuta già durante l’età del ferro, quando fu insediata per la prima volta e, sembra che nel corso dei secoli anche i Pitti siano passati di lì.
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Stirling ha una storia antica
Costruiriono il castello reale nel XI proprio su questa rupe, alle cui pendici c’era un villaggio di capanne di legno. Nel corso di questo secolo il Re proclamò Stirling un royal burgh, concedendo la Carta dei diritti ai suoi cittadini. Stirling divenne un borgo reale, con un mercato settimanale e il proprio governo locale.
Presto divenne un paese importante, tanto da avere la sua Fiera annuale, alla quale partecipavano acquirenti e venditori provenienti da tutta la Scozia. L’industria principale era la tessitura della lana. Stirling era anche un piccolo porto interno, attraverso cui piccole navi risalivano il fiume Forth.
Nel 1145 circa re Davide I fondò sul lato opposto del fiume Forth, Cambuskenneth Abbey, un’abbazia agostiniana, a seguito della quale arrivano nel XIII secolo, i frati. Costruito originariamente in legno, il castello di Stirling fu convertito in pietra verso la fine del secolo.
Consegnarono il castello agli inglesi nel 1174, in cambio del rilascio di Re Guglielmo I, catturato in battaglia. I termini per il suo rilascio erano pesanti per la Scozia e consistono in quello che è noto come il “trattato di Falaise”.
I sovrani inglesi lo utilizzarano spesso, per rivendicare la signoria della Scozia, negli anni successivi alla morte di Guglielo I, inconsapevole di quali sarebbero stati, i risvolti futuri di questo trattato.
Gli inglesi così occuparono Stirling per i successivi 15 anni. Questo fino a quando Riccardo I, noto a tutti come “Riccardo Cuor di Leone” si offrì di ritirare le sue truppe dalla Scozia, in cambio di un accordo per contribuire a finanziare le sue crociate in Terra Santa.
Primo medioevo
Alessandro III, il successivo monarca, sviluppò il castello di Stirling. Fu energico ed efficace e riuscì a mantenere anche buoni rapporti con l’Inghilterra, anche se non giurò mai fedeltà al re inglese.
La sfortuna all’interno della famiglia reale scozzese vide morire tutti e tre i figli di Alessandro e questi eventi tragici, rischiarono di far precipitare la Scozia in una guerra per la sua stessa sopravvivenza.
Quando Alessandro cadde da cavallo e morì nel 1286, la sua nipotina di tre anni “Maid of Norway”, figlia del re norvegese, rimase come sua unica erede.
Questa ragazza che incarnò le speranze del regno, seguì presto il nonno alla tomba, morendo nel 1290 mentre era in rotta verso la Scozia dalla Norvegia. In assenza di eredi, i contendenti al trono alzarono i loro eserciti e portarono la Scozia sull’orlo di una guerra civile.
Nel sud l’astuto Edoardo I d’Inghilterra vide una possibilità e si offrì di arbitrare, a condizione che i contendenti accettassero la sua signoria.
Il Castello di Stirling è stato posto sotto il controllo del re inglese e, il 12 luglio 1291, la nobiltà scozzese giurò fedeltà alla Corona inglese, proprio al Castello di Stirling. La scelta di Edoardo ricadde su John Balliol, uno dei più malleabili che altro non fu, che una marionetta nelle mani inglesi.

William Wallace
Stirling e la sua storia sono legate ad uno scozzese famoso di nome Wallace. La Scozia stava affrontando la minaccia più seria con cui avrebbe mai avuto a che fare. Sembrava come se l’indipendenza dal regno fosse finalmente giunta al termine.
Tuttavia ci sono state persone che non si sarebbero arrese così facilmente. Nel 1297 Sir Andrew de Moray fuggì dalla prigionia in Inghilterra e fu la prima ribellione contro l’occupazione inglese.
Dalla sua casa nella zona di Inverness, ebbe iniziato una serie di raid di guerriglia sempre più audaci, contro le guarnigioni inglesi, in particolare nelle Highlands e nell’Aberdeenshire.
Nel sud emerse William Wallace, uccidendo lo sceriffo di Lanark e ribellandosi apertamente contro l’occupazione. Moray e Wallace unirono le loro forze nel Perthshire e strapparono il controllo agli Inglese a nord del fiume Tay. Edoardo I cercò vendetta e quando arrivò la crisi, si trovava proprio a Stirling.
La battaglia dello Stirling bridge
L’11 settembre 1297, Sir John de Warrene e Hugh Cressingham hanno marciato per confrontarsi con le forze scozzesi ribelli, accampate su Abbey Craig, una collina ripida, in cui si trova oggi uno dei monumenti più emblematici di Stirling, il Wallace Monument.
Surrey e Cressingham erano fiduciosi in quanto erano in possesso dell’esercito meglio addestrato d’Europa, che vinse anche la battaglia di Dunbar.
Gli scozzesi invece non avevano un esercito professionale ma, era composto per la più da gente comune ed erano in netta inferiorità numerica. Molti non avevano armature e molte armi erano fatte in casa.
Per queste ragioni quello che successe dopo, fu ancora più sorprendente! I comandanti inglesi decisero di ignorare il punto di guado sul fiume Forth, dove era più facile attraversare e scelsero di attraversare il fiume su un piccolo ponte di legno, che consentiva solo a due uomini alla volta di attraversarlo.
Wallace e Moray guardavano e controllavano dall’Abbazia Craig fino Cressingham e portarono la metà delle forze inglesi attraverso il ponte, prima di dare l’attacco.
I ranghi inglesi formati per metà, sono stati fatti a pezzi. L’organizzazione e il morale crollarono e la cavalleria pesante inglese, fu respinta nel fiume, dove i cavalli e gli uomini, annegarono insieme. I rinforzi inglesi inviati attraverso il ponte, fecero solo confusione e assaliti dagli arceri scozzesi, da entrambi i lati.
Il crollo dello Stirling bridge
Ad un certo punto nella battaglia i rinforzi inviati, caddero nel fiume. In seguito ricostruirono il ponte in pietra, conosciuto come “The Auld Brig”. Il trionfo totale avvenne quando, un distaccamento della Scozia, inviato a guardia del guado, arrivò da dietro e attaccò, le restanti truppe inglesi.
Surrey fuggì insieme a Cressingham ma, gli scozzesi li catturarono e, si dice, che i due vennero spellati vivi.
La battaglia di Stirling Bridge è stata una disfatta e segna, la prima volta nella storia europea, che un esercito professionale venne sconfitto da una forza contadina. In seguito, il castello di Stirling tornò nelle mani degli scozzesi e, gli inglesi cacciati della Scozia.
William Wallace fu proclamato “Guardiano del Regno di Scozia“. Regnò in assenza di Balliol, che rimase prigioniero degli inglesi, fino alla sua morte.
La lunga guerra per l’indipendenza
La lunga guerra tra gli scozzesi e gli inglesi, per l’indipendenza della Scozia, vide il castello di Stirling cambiare di mano più volte. Gli scozzesi lo persero, sconfitti nella battaglia di Falkirk, che fu un bagno di sangue e vide William Wallace ritirarsi a nord.
Emerse sempre più in questo periodo, la figura di Robert the Bruce, che pur avendo giurato fedeltà agli inglesi, diventò sempre più una spina nel loro fianco.
Nel 1299, Robert The Bruce, assediò il castello di Stirling e vinse di nuovo per gli scozzesi, restituendo loro il castello, che rimase nelle loro mani fino al 1304, quando ancora una volta gli scozzesi si arresero ad Edoardo.
Tuttavia, la guerra stava cambiando. Dopo il tradimento, la cattura e l’esecuzione di Wallace avvenuta nel 1305, il sentimento nazionale scozzese, raggiunse un livello febbrile, come mai in precedenza.
Re Robert the Bruce
Stirling e la sua storia sono intrecciate a doppio filo con Robet The Bruce che si dichiarò Re nel 1306, dopo aver ucciso il concorrente restante, John Comyn. Nel 1307, Edoardo morì e il suo successore, Edoardo II non corrispose mai al genio militare e politico di suo padre.
Nel successivi sette anni la crescente resistenza, guidata da Bruce, liberò tutti, ma cinque castelli della Scozia erano ancora sotto le mani degli inglesi. Così nel 1314 Bruce assediò Stirling nuovamente e ci fu un altro bagno di sangue.

La battaglia di Bannockburn
La battaglia di Bannockburn, mise fine alla guerra. Edoardo II in persona, guidò l’esercito inglese più grande addirittura di quello che vinse a Falkirk. Gli scozzesi guidati dall’ormai Re, Robert the I, avevano una forza nettamente inferiore di uomini, forse uno a tre.
Tuttavia, gli scozzesi hanno avuto il vantaggio di scegliere il terreno di scontro, ovvero l’area della Bannockburn a sud del castello, dove si trova oggi il Bannockburn Memorial Centre.
Qui una statua di Robert the Bruce segna la sua posizione approssimativa, che sferrò il primo colpo mortale. La battaglia principale, ebbe luogo il 24° giorno. Il destino degli inglesi fu segnato dalle tattiche superiori gli scozzesi, che si fecero beffe della loro superiorità numerica, aguzzando l’ingegno.
All’indomani della battaglia Robert the Bruce distrusse le fortificazioni del Castello di Stirling, per impedire che gli inglesi ne approfittassero ancora una volta.
Il trattato di Edimburgo
La guerra non finì ufficialmente, fino alla firma del Trattato di Edimburgo, il 17 marzo del 1328. Edoardo III alla fine ha accettato l’indipendenza del Regno scozzese, prima di invadere di nuovo la Scozia, 4 anni più tardi! Nel 1333 gli Inglesi presero il castello di Stirling ancora una volta e ricostruirono le fortificazioni.
Nel 1337 gli scozzesi assediarono senza successo il forte, ma nel 1342 Robert Stewart – il futuro Robert II – vinse di nuovo, per gli scozzesi. Anche se Stirling rimase in mani scozzesi durante la successiva invasione inglese, il re sentì che il castello doveva essere fortificato.
Le difese del castello sono state rinforzate nel 1380. Anche la Porta Nord, la parte più antica del castello, ancora oggi visibile. Fu durante il tempo della monarchia degli Stewart che iniziando quelle modifiche che resero il Castello di Stirling, nel corso degli anni, quello che noi oggi conosciamo.
L’importanza del castello di Stirling
Per i successivi 300 anni, il castello di Stirling è stato la più importante delle residenze reali degli Stewart e il luogo in cui si è svolta gran parte della politica sanguinosa del XV secolo. Giacomo I, infatti, scelse Stirling come sede della sua vendetta contro gli Stewart, che governarono la Scozia come reggenti, durante la sua assenza.
Nel giro di un anno dal suo ritorno in Scozia, nel 1424, aveva preso le terre di Albany Stewart e inviato 3 generazioni della sua famiglia alla ” Beheading Stone”, sulle rocce ad ovest delle mura del castello. James I, lodato come il miglior poeta della sua età, era anche un capo brutale e impopolare.
Nel 1437 alcuni dei suoi nobili ne ebbero abbastanza e lo uccisero, nella sua residenza a Perth. Quando Perth cadde in disgrazia e perse i favori della casa reale, il castello di Stirling, assunse il ruolo di principale residenza reale.
Nel 1437, la vedova di James, spaventata, si trasferì con il giovane re Giacomo II, a Stirling. Rimase qui per sei anni, per mantenere suo figlio al sicuro fino a che, non furono impiccati e squartati i cospiratori dell’assassinio del padre. L’entrata violenta di Giacomo II, nella politica scozzese, condizionò il suo regno.
Nel 1452 Giacomo II, ormai adulto, scelse proprio il castello di Stirling, per avere un confronto finale con l’8° Conte di Douglas, la cui famiglia potente, aveva resistito all’autorità del re, durante il suo regno.
In un impeto di rabbia a cena, il 22 febbraio, Giacomo II, chinò sul tavolo e pugnalò a morte il conte, prima di scaraventare il suo cadavere fuori dalla finestra. Una targa nel giardino nel castello di Stirling segna il punto esatto in cui il corpo del conte atterrò.
La battaglia di Sauchieburn
Il figlio di Giacomo II, Giacomo III, andò incontro ad una fine violenta proprio a Stirling. I nobili della Scozia erano indignati per la sua bisessualità e i suoi “preferiti” a corte. I nobili, dichiararono guerra a Giacomo III, guerra che portò alla battaglia di Sauchieburn.
Durante la battaglia James fu gettato da cavallo e ferito, venne portato in un vicino mulino. Qui apparve un uomo, in posa come un sacerdote. Su richiesta del re, ascoltò le sue confessioni. L’uomo, accoltellò al cuore il re e corse via prima che potesse essere identificato.
Giacomo III, fu sepolto a Cambuskenneth Abbey. Giacomo IV fu il più popolare dei monarchi Stewart e contribuì molto allo sviluppo del castello di Stirling, come lo vediamo oggi. Nel 1496 iniziarono i lavori, di quello che oggi è il vecchio edificio del Re e della Cappella Reale.
1500 anno di cambiamenti
Completarono la Sala Grande del castello nel 1504; la più grande mai costruita in Scozia. La Sala Grande, recentemente restaurata, è uno spettacolo impressionante per ogni visitatore al castello. I lavori l’hanno riportata agli antichi splendori e mostrano, come sarebbe apparsa nel XVI secolo. Lavori di restauro, anche sulle Forework, le difese esterne meridionali, che rimangono anche oggi.
James IV fu un re saggio, rispettato in tutta la cristianità. Conosciuto anche per essere poliglotta, pare infatti che fosse in grado di parlare latino, francese, tedesco, italiano e gaelico. Ha frequentato le arti, portando musicisti e artisti alla sua corte, provenienti da tutta Europa; ha sponsorizzato la medicina e le scienze, tra cui anche l’alchimia.
Nel 1507 il suo alchimista morì, saltando dalle mura del castello di Stirling. Stava cercando di fare il primo tentativo registrato di un volo con equipaggio verso la Francia dalla Scozia, con ali di piume di gallina! Molti piansero James IV, dopo la sua morte, era energico e carismatico. Perse la vita nella battaglia di Flodden, nel 1513.
Un monarca femminile
Nello stesso anno, James V è stato incoronato nella Cappella Reale del Castello di Stirling. Nel 1538 ordinò che iniziassero i lavori del Palazzo, progettato per ospitare la sua nuova moglie francese, Maria di Guisa.
Fu proprio la moglie che governò dal 1542, quando Maria Stuarda era minorenne – divenne regina quando aveva, appena sei giorni! Unico monarca femminile della Scozia, incoronata nella Cappella Reale nel 1543.
Le cose al di fuori del castello, in Scozia stavano cambiando. Nella chiesa di Holy Rude, di seguito alla riforma protestante, John Knox parlava regolarmente nei suoi sermoni criticando apertamente la fedeltà della Scozia, alla Francia cattolica.
Quando Maria I, tornò dalla Francia nel 1561, allevata come una cattolica, si ritrovò in una Scozia protestante, che non avrebbe accettato facilmente il suo essere cattolica. Nello stesso anno, alimentò il dissenso protestante, celebrando la messa nella Cappella Reale.
Le difficoltà di Maria, regina di Scozia
Le difficoltà di Maria I, sono state esacerbate dai suoi rapporti con gli uomini. La schernivano, rendendola vittima di quello che oggi chiameremmo bullismo e minarono la sua autorità. Uno dei suoi mariti, Lord Darnley, uccise la sua segretaria.
Coinvolta in seguito nell’omicidio di Darnley, avvenuto a sua insaputa. Per conoscere qualche dettaglio leggi l’aticolo sul Craigmillar Castle.
La casa di Darnley è contrassegnata da una targa sulla strada, che porta al castello di Stirling. Dopo un regno travagliato, Maria, castretta, abdica al trono nel 1567. In seguito è stato incoronato, nella chiesa di Holy Rude, il figlio protestante, Giacomo VI (più tardi Giacomo I d’Inghilterra).
Holy Rude è l’unica chiesa della Gran Bretannia, dove incoronarono un re, a parte Westmister. Nel 1603, dopo la morte della regina inglese Elisabetta I, Giacomo VI, sarebbe diventato re d’Inghilterra. Stirling cessò di essere una residenza reale e avrebbe avuto d’ora in poi, un ruolo minore nella storia scozzese.
Stirling e la sua storia nel 1600
Nel 1685 Stirling diventò ufficialmente una base militare. Le sue capacità militari vennero testate 61 anni più tardi. L’esercito giacobita, sotto la guida di Bonnie Prince Charlie, il giovane pretendente al trono britannico, pose d’assedio il castello.
I giacobiti, istituirono la loro artiglieria sulla Gowan Hill, che oggi è il cimitero. Il castello ha resistito agli attacchi e gli uomini di Bonnie Prince Charlie, caddero in ritirata. E così l’importanza militare di questo sito è rimasta evidente.
Nei secoli XVI e XVII, Stirling ha continuato a crescere in termini di dimensioni e di prosperità. Come tutte le città di quegli anni però Stirling era sporca e antigienica. Ci sono stati focolai di peste tra il 1606 e il 1645. Nel 1606 un’epidemia uccise più di 600, nel 1645 la calamità spopolò la città, ma ogni volta si riprese.
Stirling e la sua storia nel 1700
Per la maggior parte del XVIII secolo, Stirling era piuttosto piccola come città, con una popolazione di circa 4.000 anime. Mantenne ancora il suo status di porto interno minore. Stirling Tolbooth fu costruito nel 1704, da Sir William Bruce. Fortunatamente Stirling è sfuggita senza subire alcun danno, all’insurrezione giacobita del 1715 e del 1745.
Alla fine del XVIII secolo la rivoluzione industriale ha cominciato a trasformare tutta la Scozia, tuttavia scavalcò Stirling, che rimase una tranquilla città di mercato. Rimasero fiorenti sia l’industria tradizionale della tessitura della lana, che un settore di tessitura di tappeti (alcuni anche in cotone).
La prima banca aprì i battenti nel 1777. Alla fine del XVIII secolo Stirling ha cominciato a crescere anche geograficamente.
Stirling e la sua storia nel 1800
Nel 1801 ci fu il primo censimento, arrivò l’acqua corrente per chi poteva permetterselo e, nel 1826 circa, arrivò anche l’illuminazione stradale a gas. La costruzione di un nuovo ponte, risale al 1833. Come già detto, Stirling era sporca e antigienica e nel 1832 un’epidemia di colera fece un disastro.
Il carcere nel centro storico, fu costruito nel 1847 e nel 1857, Stirling, ottene la sua prima forza di polizia moderna. Il Monumento a Wallace fu costruito nel 1869.
Questo secolo è stato testimone di grandi cambiamenti per la città. Tram trainati da cavalli correvano per le strade, la Smith Art Gallery and Museum apriva i battenti. Venne costruito The Old Arcade. Sempre in quel secolo, restaurarono Mercat Cross.
La Stirling vittoriana, rimase una città di mercato e non divenne un centro industriale, fino al 1848. La città crebbe sempre più rapidamente, quando la ferrovia iniziò a passare anche qui. A causa della sua posizione strategica, come porta di accesso alle Highland, Stirling ha cominciato a svilupparsi come un centro turistico.
Stirling dal 1900 ai giorni nostri
Agli inizi del 1900 aprì la prima biblioteca pubblica ed in seguito, durante il secolo, il primo cinema. L’ultimo tram trinato dai cavalli corse nel 1920, poi arrivarono gli autobus. Nel 1922, un memoriale di guerra fu eretto a Stirling.
La città subì molte modifiche, vecchi edifici demoliti, lasciavano il posto a nuove case popolari. La Stirling University, inizia la sua storia nel 1967. Stirling continua a crescere ed aumentare di popolazione, tanto che nel 2002 divenne, una città.
Tuttavia nel XX secolo hanno cominciato a restaurare il castello, così come era al momento della residenza della dinastia Stewart che lo ha reso, da un punto di vista storico forse uno dei più interessanti castelli della Scozia.
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