C’è un fiore che prospera tra le valli della Scozia, famoso quasi quanto il cardo: si tratta dell’heather scozzese – il leggendario fiore di Scozia. L’erica (come è spesso chiamato), fiorisce in molti luoghi di questa terra selvaggia e piena di bellezza.
L’heather non è altro che il brugo (o Calluna vulgaris), una pianta che fa parte della famiglia delle Ericacee ed è l’unica pianta da fiore di questa specie. Il brugo è un piccolo arbusto perenne che cresce fino ad un’altezza di 20-50 cm, spesso è erroneamente chiamato erica selvatica o erica, anche se l’aspetto è differente.
In questo articolo ti racconto dove puoi vedere l’erica fiorita in Scozia, le leggende legate all’heater scozzese e come viene utilizzato. Lo usano anche come ingrediente per qualche alimento sfizioso, lo sapevi?
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Qual’è il periodo migliore per vedere l’heather in Scozia?
Puoi vedere più facilmente l’erica fiorita tra luglio e settembre dato che fiorisce due volte l’anno: all’inizio dell’estate e dell’autunno. L’heather dipinge il panorama scozzese di un colore quasi fiabesco, rendendo tutto ancora più bello.
Ricorda che le condizioni climatiche incidono sulla fioritura che, a seconda della stagione, potrebbe ritardare o anticipare. Se vuoi essere certo di vedere l’heather forse agosto potrebbe essere il mese migliore.
L’heather scozzese cresce liberamente sulle colline selvagge e si espande per chilometri di brughiere, nei glen e sulle colline. Ci sono diversi tipi di brugo e il tipo più comune è il “Ling”, un arbusto molto resistente che sopravvie anche a temperature estreme, cresce velocemente e ama il terreno bagnato e torbato, che prospera in abbondanza nelle valli della Scozia.
Il colore dell’heather di solito varia dal lilla al viola ma puoi imbatterti anche nell’erica bianca, che cresce selvatica ma è molto meno comune. Esistono altre speci di brugo in una varietà di colori che passano dall’oro/rame, al rosso o addirittura al grigio argentato.
Se hai viaggiato in Scozia in inverno ti sarà capitato di vedere l’erica sfiorita che crea delle macchine marroni sulle colline.

Heather scozzese – origine del nome
L’origine del nome è oscura e non ancora certa, tuttavia si pensa che il nome “Heather” derivi dall’antica parola scozzese “haeddre” che si ritrova già nel XIV secolo. È un fiore nazionale, legato a questa terra tanto quanto il cardo!
Nel tempo è stato chiamato anche “heddir” o “hasar”. Il nome “Ling Heather” si riferisce ad una vecchia parola norvegese, “Lyng” che significa “peso leggero”; in gaelico è fraoch. Queste piante sono native della Gran Bretagna ma si trovano in Europa e in alcune parti del Nord America.
L’isola di Lewis, la più grande delle Ebridi Esterne, è talvolta nota come Eilean an Fhraoich, o semplicemente Eilean Fraoich o Heather Isle. C’è anche una canzone nostalgica tipica dell’isola di Harris – “Geugag Fraoich” (in inglese Sprig of Heather) che narra la storia di un uomo, che lungo una strada cittadina vede un ramoscello di erica e gli si riempirono gli occhi di lacrime.
Qualunque sia l’origine del nome, una cosa certa è che le brughiere di heather coprono una vasta quantità di campagna scozzese, rendendola senza dubbio una delle piante più prolifiche e abbondanti della Scozia.
Per generazioni è stata descritta nella letteratura, in poesia e nella musica. Ancora pochi si rendono conto che, molte delle vaste distese di brugo che dominano il paesaggio, sono il risultato della deforestazione, della presenza di tante pecore e della creazione delle brughiere.
Dove si può vedere l’heather scozzese
La fioritura dell’Heather è fugace e poi svanisce, copre le brughiere della Scozia e dell’Inghilterra settentrionale e dipinge il paesaggio di colori inattesi. Vedere da vicino l’erica fiorita e annusare il suo profumo che dilaga nell’aria è emozionante, non credi?
L’erica predomina su vaste aree dei paesaggi delle Highland del Nord e Ovest ma se non hai intenzione di viaggiare fino alle Highlands, puoi trovarla nelle Southern Uplands, cioè intorno e oltre il confine scozzese, ovunque ci sia un terreno incolto, in particolare in luoghi esposti agli agenti atmosferici o alti.
Molto spesso puoi trovare l’heather scozzese sul terreno esposto che si estende dalle scogliere marine, come negli Scottish Borders e lungo la costa da St Abbs. Il leggendario fiore di Scozia abita anche la zona vicino a Boat of Garten, lo Speyside, l’Aberdeenshire e anche sull’Isola di Skye puoi vederla nel giusto periodo dell’anno. L’erica è anche una parte importante del sottobosco delle pinete native, in particolare nel Cairngorms National Park.
Non bisogna andare troppo lontano da Edimburgo e Glasgow per vedere l’heather, che cresce rigogliosa anche sulle colline circostanti mentre è più diffcile troarla nella Riserva naturale di Ben Lawers nel Perthshire; in alcune zone del Glencoe o del Torridon.
Sentirai ancora oggi la gente scozzese usare l’espressione “to take to the heather” che suona più o meno come scappato dal brugo.
Fai attenzione quando vai in mezzo alle brughiere per scattare le tue foto ricordo del fiore di Scozia perchè, quando la vegetazione è alta, potrebbe nascondere le zecche! La nonna delle Highland, Johanna di Arisaig li chiamava “i granchi dell’erica” e in estate controllava sempre i bambini quando giocavano all’aperto per vedere se le avessero prese.

Perchè si brucia l’heather?
Uno dei modi più comuni ed efficaci per gestire la terra ricoperta di erica è bruciarla, Heather Burning o Muirburn, come viene chiamato in Scozia ed è un processo necessario non solo per rigenerarla ma, anche per altri motivi ed è ovviamente limitato dalla legge.
In origine si bruciava la pianta per impedire che arbusti e alberi alti prendessero il controllo della brughiera, limitando il numero di piante di Heather più vecchie, alte e legnose con pochi germogli. Si usava anche per creare spazi aperti di terra per rendere difficile ai lupi e alle volpi, avvicinarsi alle mandrie senza essere visti.
Oggi questo metodo è utilizzato per creare le condizioni necessarie per la rigenerazione uniforme delle giovani piante, incoraggiando la crescita di nuovi germogli commestibili, essenziali per gli animali e gli uccelli che dipendono dall’heather per la sopravvivenza.
Per evitare di causare danni ai nidi e alla fauna selvatica, si brucia l’heather a partire da ottobre fino a metà aprile. Un detto del North Uist, tramandato di generazione in generazione, ricorda perchè l’heather burning dovrebbe avvenire in inverno. Is fearr deathach a’ fhraoich, na gaoth a reodhaidh e cioè meglio il fumo dell’erica che il vento del gelo.
La ricetta segreta dell’Heather Ale: l’origine della leggenda
I miti e la magia sono strettamente intrecciati alla storia scozzese, tanto che a volte è impossibile separare la realtà dalla leggenda. Proprio come ogni altro simbolo scozzese, l’heather ha la sua buona dose di leggende.
Alcune di queste storie hanno origini nei primi giorni della storia scozzese. The Last Pictish King & Heather Ale è una delle leggende più conosciute, incentrata su un confronto tra i vincitori vichinghi e l’ultimo re dei Pitti sopravvissuto.
Dopo che il loro esercito venne sconfitto, il re dei Pitti e suo figlio si trovavano in un angolo su una scogliera. Il capo del Vichinghi li torturava nel tentativo di ottenere la ricetta segreta per l’Heather Ale.
Il re dei Pitti, dubitò che suo figlio fosse abbastanza forte da resistere alla tortura, senza svelare la ricetta e così trovò un accordo con il capo Vichingo: chiese di risparmiare la tortura al figlio ed ucciderlo in fretta e in cambio, avrebbe rivelato il segreto.
Il giovane principe gettato dalla scogliera affogò in fretta. Il re dei Pitti non accettò la sua fine e anche se gli costò la vita, vinse la sua battaglia e mise al sicuro la ricetta. In alcune varianti di questa leggenda si narra che il coraggioso Re, trascinò il Vichingo sul bordo della scogliera e lo tirò giù con sé.

La leggenda della creazione dell’Heather scozzese
Si racconta che quando Dio creò il mondo, guardando le spoglie colline scozzesi decise che doveva cospargerle di una pianta per renderle meno brulle e più belle le sue pendici. Chiese alla quercia che rifiutò, perchè era troppo difficile mettere radici e fiorire su questo terreno.
Dio allora chiese al caprifoglio che con i suoi fiori gialli acceso avrebbe profumato e abbellito le colline ma anche questo rifiutò perché sarebbe stato troppo difficile crescere in questo terreno così inospitale. Non perdendosi d’animo chiese alla rosa che rifiutò perchè le colline erano esposte a troppo vento e forte pioggia.
Quando aveva quasi perso del tutto le speranze, per puro caso Dio si imbatté in un piccolo arbusto verde con piccoli fiori bianchi e viola e così chiese all’heather se voleva tentare questa impresa. Il burgo non era certo che ci sarebbe riuscito ma promise di fare del suo meglio. Dio molto soddisfatto di aver finalmente trovato qualcuno donò all’heather la forza della quercia, il profumo del caprifoglio e la dolcezza della rosa.
Malvina e l’heather bianco – una leggenda d’amore
Come ti accennavo poco fa, il brugo bianco è molto più raro di quello viola. La leggenda narra che nel III secolo dopo Cristo, Malvina (figlia del leggendario poeta scozzese Ossian) fosse fidanzata con un guerriero celtico di nome Oscar. Oscar morì in battaglia e Malvina seppe la notizia da un messaggero, che le consegnò un mazzo di erica viola, che Oscar ale veva mandato come segno finale del suo amore immorale per lei.
Si dice che quando le lacrime di Malvina caddero sui fiori, questi diventarono immediatamente bianchi e tale evento magico la spinse a dire: “Sebbene essi sono il simbolo del mio dolore, possa l’erica bianca, portare fortuna a tutti coloro che la trovano“. Ancora oggi l’Heather bianco è considerato un fiore fortunato, soprattutto per le spose e se ne aggiunge una manciata al bouquet, sulle decorazioni da tavola e così via.
Ma non sono solo le spose a credere che l’Heather bianco sia un simbolo di buona fortuna. Nel 1884 anche la regina Victoria notò questo fiore, durante una visita alle Highlands e descrivendo un incidente, che coinvolse uno dei suoi servi personali, disse:
“he espied a piece of white heather, and jumped off to pick it.
No Hihglander would pass by it without picking it, for it was considered to bring good luck”.

Alcuni miti sull’erica bianca
Si pensa che l’heather bianco cresca solo su una terra dove non è stato sparso sangue in battaglia e data la storia bellicosa e sanguinosa della Scozia, questo può spiegare la sua incredibile “rarità”.
L’erica bianca è strettamente associata a battaglie e conflitti e si dice che porti buona fortuna a chi la indossa. I capi del Clan MacDonald dicono di aver attaccato uno ciuffo di erica selvatica alle loro lance. L’heater bianco è collegata anche ai Clan MacAlister, MacIntyre, Ranald, Farquharson, MacPherson e Shaw. Il Clan Ranald credeva che l’erica bianca indossata fosse il motivo del loro successo nella battaglia del 1544.
Spesso si usava l’heather come simbolo dei clan, nei giorni in cui non esistevano distintivi araldici più sofisticati.
Ewan di Cluny, Capo del Clan MacPherson, è stato costretto a fuggire e nascondersi, dopo la battaglia di Culloden. Cluny riuscì ad evitare la cattura, perchè quelli che lo cercavano non lo videro dormire in una macchia di Heather bianco e questo fatto rafforzò la convinzione che fosse un fiore fortunato.
Con una storia così ricca e variegata non c’è da meravigliarsi che l’heather – il leggendario fiore di Scozia, sia uno dei simboli più duraturi e riconoscibili legati a questa terra.

Usi tradizionali dell’Heather scozzese
L’Heather cresce in abbondanza sin da quando la storia della Scozia veniva scritta. I druidi (inteso come un antico ordine dei sacerdoti celtici) la consideravano una pianta sacra.
Ancora oggi alcune persone pensano che abbia proprietà quasi soprannaturali, un tipo di “fascino” particolare. Si pensa che offra protezione dai danni (in particolare rispetto agli stupri o agli attacchi violenti). Su altri livelli è usato in aromaterapia, per alleviare una serie di problemi diversi.
per costruire
Essendo una delle risorse più comuni e disponibili nelle campagne, l’Heather ha sempre svolto un ruolo importante nella costruzione di edifici, in particolare in aree come le Isole Ebridi, dove si usavano per lo più materiali naturali e facili da reperire. L’Erica è stata utilizzata per costruire molte case, chiese e persino fattorie. Dai muri al tetto di paglia, dalle corde ai pioli che tenevano insieme l’edificio.
Le case con il tetto di heather, erano migliori di quelli fatti di sola paglia. Le vecchie Blackhouse di Lewis, erano ricoperte di paglia e dovevano essere sostituiti ogni anno. Un tetto di Heather era invece più facile da riparare, più pesante ma più stabile, caldo, pulito e resistente e poteva durare anche 100 anni.
L’heather si usava all’interno delle pareti per isolare, per costruire corde e si trovano tracce sparse di questo utilizzo un pò in tutta la Scozia. Fin dai tempi più antichi si usava l’erica secca (cioè intendo sempre il brugo) per creare una specie di materasso e una prova di questo utilizzo è stata trovata nel villaggio di Skara Brae nelle Orcadi.
Storicamente si racconta che i letti erano confortevoli come i letti di piume, grazie ai gambi secchi e ai fiori leggeri e morbidi. I vecchi erboristi sapevano chi si sdraiava di notte debole e stanco su un letto di erica, alza al mattino attivo e vivace grazie alle sue proprietà riparatrici. Un letto di erica aveva anche funzioni di aromaterapia e penso fosse favoloso dormirci sopra!

In ultimo gli steli dell’heather, forti e resistenti erano utilizzati per creare utensili domestici come rastrelli, scope e corde; cestini, spazzole, lavapentole e zerbini.
Puoi vedere esempi di questi e altri utensili all’Highland Folk Museum di Kingussie.
Heather come tintura
L’heather si usava molto anche per tingere i panni: il bel colore di questo fiore era perfetto per tingere le stoffe di lana.
A seconda del tipo di brugo utilizzato si potevano produrre colori mutevoli di giallo, oro, bronzo, grigio, verde e viola.
Anche oggi questi fiori sono usati per tingere abiti scozzesi tradizionali e naturalmente anche diversi tartan.
Heather come medicina
si è sempre pensato che l’heather avesse proprietà medicinali sorprendenti. Gli antichi scozzesi lo usavano per trattare tutti i tipi di condizioni e di disturbi come: nervosismo e ansia, tosse, problemi digestivi, avvelenamento, cecità, artrite, reumatismi e altro ancora. Gli erboristi prescrivevano l’heather anche per le sue proprietà antireumatiche e il trattamento delle infezioni urinarie.
Si usava anche in un’ampia varietà di bevande, per preparare pozioni e pomate. Oggi l’Heather è usato efficacemente nei prodotti di aromaterapia, per curare i disturbi digestivi, problemi cutanei, tosse e insonnia. Anche come detergente e disintossicante interno, per le sue proprietà leggermente diuretiche. E in ultimo è usato per creare saponi, candele e inebrianti. L’heather è presente in tanti aspetti della vita scozzese ancora oggi.
L’importanza dell’heather per gli animali
Sebbene pochi animali si affidino a una sola fonte di cibo, molti dipendono dall’erica per la loro sopravvivenza come il cervo rosso, i conigli e le lepri che integrano la loro dieta con i germogli di questa pianta.
I germogli di heather forniscono importanti minerali agli animali come calcio, fosforo, azoto, magnesio e potassio. In inverno si mangiano i germogli verdi, in estate i fiori e la testa dei semi. In autunno le capsule di semi continuano ad aiutare e sostenere la fauna selvatica nella brughiera.
Se ne nutre il cervo rosso nei mesi invernali, quando è difficile trovare altro cibo e anche le renne, introdotte nella zona di Cairngorm intorno algi anni 50, fanno affidamento su questa fonte di cibo. Tanti altri roditori apprezzano questa pianta come le lepri di montagna, i conigli che vivono nella brughiera e il gatto selvatico che veniva chiamato Heather Cat.
Naturalmente anche bovini e gli ovini pascolano l’erica, in aree appositamente designate e gestite solo per questo scopo tanto che per molti anni, fino ai giorni nostri, gli allevatori portavano le loro pecore a pascolare l’erica per dare all’agnello “quel sapore speciale“. Tuttavia occorre prestare attenzione per evitare potenziali patologie come l’Heather Blindness – un disturbo tipico delle pecore che hanno pascolato troppo sull’erica.
Una birra dal sapore unico: Heather Ale
La birra – Heather Ale scozzese – risale a migliaia di anni fa e si pensa che sia uno dei più antichi tipi di birra al mondo. Sulla piccola Isola di Rum sono stati trovati dei frammenti di terracotta molto antichi, che contevano tracce di una bevanda fermentata fatta con l’heather!

Si crede che i Pitti avessero una ricetta per questa birra, di cui ti ho già parlato raccontandoti le leggende legate a questa pianta strordinaria.
L’heather è stata utilizzata per la produzione di birra dal 2000 avanti Cristo ad oggi, dove è ancora prodotta nell’Argyll.
Commercializzata come “Fraoch”, parola gaelica per la pianta.
Ti suggerisco di assaggiarla, a prescindere dal fatto che ti piaccia o meno, perchè senza dubbio ha un sapore che non si dimentica. Recentemente anche un birrificio di AlIoa ha iniziato a produrre Heather Ale, utilizzando un’antica ricetta.
La ricetta dei Pitti restò per lungo tempo un segreto, solo il Re e suo figlio primogenito, conoscevano gli ingredienti. Questa “pozione segreta” si è tramandata attraverso le generazioni.
Gli ingredienti per la ricetta tradizionale per questa birra sono: Erica, luppolo, lievito, sciroppo, zenzero e acqua.
Raccogli l’erica quando è in piena fioritura, abbastanza da riempire una pentola grande. Copri con acqua e lascia bollire per un’ora e poi filtra in una vasca pulita.
Heather Ale è una birra molto particolare, immortalata anche nella poesia “Heather Ale: a legend of Galloway” di Robert Louis Stevenson. Dalle belle campane di erica, hanno preparato una bevanda Lang Syne, era molto più dolce del miele, era molto più forte del vino.
From the bonny bells of heather,
They brewed a drink Lang Syne
Was sweeter far than honey
Was stronger far than wine.
Tea e vino all’heather
In commercio trovi anche il tea e il vino aromatizzato all’heather; non ho ancora provato il vino ma, il tea mi piace molto.
Fino dai tempi antichi i pescatori erano soliti preparare il tea riempiendo il bollitore con l’acqua del lago e mettendo un rametto di erica sul fondo. Sulla spiaggia preparavano della vecchia erica secca a cui davano fuoco, con sopra mettevano il bollitore. Il Tinkers Tea che ottenevano profumava di heather.
Sull’isola di Skye pre non rovinare il tea con il fumo, mettavano semplicemente un rametto di heather nella tazza.

Whisky di heather
Si dice che alcune delle migliori marche di whisky traggano alcuni dei loro sapori più delicati dall’heather. Nella Highland Park Distillery, a Kirkwall c’era un edificio in legno dalla forma particolare denominato “Heather House” dove veniva immagazzinata l’erica raccolta nel mese di luglio quando la pianta era in piena fioritura.
Tagliata con cura vicino alla radice e legata in piccole fascine di circa una dozzina di rami ciascuna, l’erica veniva usata sul fuoco di torba per aiutare ad asciugare il malto e conferire un sapore delicato che si diceva, conferisse ad Highland Park Distillery il suo gusto unico.
In passato pulivano i contenitori di legno per la fermentazione, conosciuti nelle distillerie di whisky come “lavaggi”, usando le ceneri di erica e quando installavano nuovi alambicchi, mettevano i fasci di erica nell’acqua e li bollivano per addolcire l’alambicco prima che avvenisse la prima distillazione.
Nel XIX secolo e forse anche prima, per produrre il whisky venivano usati alambicchi illegali, in pieno giorno. Gli allevatori riuscivano a farlo perché, raccoglievano e utilizzavano vecchi ceppi di erica bruciata, che accendevano senza fare fumo e quindi non destare sospetti!
Heather Honey

Le api lavorano per mesi per raccogliere abbastanza polline per produrre questo gustoso Heather Honey scuro, dorato, con gusto unico e delicato.
Oltre ad essere delizioso, il miele di heather è ricco di minerali e tradizionalmente utilizzato in bevande e pozioni medicinali.
Ha un aroma e un gusto molto particolare che personalmente mi piace molto.
Solitamente ne metto un chicchiaino nella mia tisana della sera, oppure lo mangio con qualche particolare formaggio stagionato.
Anche a te piace il miele? Ivan per esempio non lo gradisce per nulla, solo io ne vado ghiotta. E tu hai già assaggiato questa varietà di miele?
C’è anche una mermellata fatta con questa pianta; se vuoi assaggiare Heather honey, ne trovi diversi tipi in vendita anche su Amazon come pure scottish heather honey.
Heather scozzese nei libri

C’è un piccolo libro, dedicato alla storia e al carattere dell’Heather Scozzese. Esplora le leggende dietro il fiore e dà un interessante e approfondito sguardo, su come questa pianta sia diventata una parte importante del simbolismo della Scozia.
Raccanta la storia dell’erica scozzese, tra poesie, miti e leggende. Non lo trovo più disponibile alla vendita, purtroppo.
M. Martin, il fattore gaelico di Skye, famoso per il suo libro “Una descrizione delle isole occidentali della Scozia” nel 1703, ha discusso le qualità benefiche di questo fiore. Si usava come materiale per creare i materassi, ed era terapeutica.
Osgood Mackenzie, fondatore del famoso giardino subtropicale della costa occidentale di Inverwewe, parlò del suo utilizzo nella vita domestica nel suo libro “Cento anni nelle alture” del 1921.
l’Heather – il leggendario fiore di Scozia, è usato anche per fare dei gioielli molto caratteristici, acquistabili un po’ in tutta la Scozia. The heather trust è l’ente che la gestisce e sulla loro pagina potete trovare tante utili informazioni.
L’heather viola simboleggia ancora la bellezza della Scozia e anche il legame dei questo popolo con Madre Natura. Se con questo articolo ti ho incuriosito e vuoi saperne di più sui simboli della Scozia, puoi leggere qualcosa sull’unicorno.
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