Skara Brae è situato accanto alla baia di Skaill sulla costa occidentale del Mainland delle Isole Orcadi. Questo villaggio, patrimonio naturale dell’UNESCO, era già fiorente prima che Stonehenge fosse costruito e prima delle pirami di Giza.
Facciamo un passo indietro nel tempo di 5000 anni per esplorare Skara Brae, l’insediamento neolitico meglio conservato di tutta l’Europa settentrionale.
Il sito sommerso da sedimenti che lo celavano all’occhio umano, è stato scoperto dopo una tempesta che nel 1850 lo fece riemergere dalla sabbie del tempo. Skara Brae è un luogo incredibile da esplorare, ricco di storia ed energia!
Per molti anni questa eccezionale scoperta venne trascurata e lasciata a se stessa. Non si fecero scavi, né lavori fino a quando non intervenne l’Università di Edimburgo, riportandolo alla luce e rendendolo una delle attrazioni archieologiche più interessanti da visitare.
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Cosa vedere a Skara Brae
Presso il visitor center trovi una replica di una casa neolitica, ricostruita per i visitatori sulla base di quelle originali ritrovate. Entra, esplora e immagina com’era vivere qui 5000 anni fa durante l’età della pietra!
Passeggiare liberamente tra i resti delle case sopravvisute al passare dei secoli e delle intemperie è a dir poco suggestivo. Abbiamo trovato una magnifica giornata di sole e goduto di panorami mozzafiato. L’oceano sullo sfondo sembrava quello dei caraibi, tanto azzurre erano le acque e questo clima ha reso la nostra visita a Skara Brae ancora più magica.
È impressionante vedere quanti reperti si sono conservati ed immaginare come le persone possano aver vissuto in questi luoghi, lontani dal tempo e dal mondo.
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Le case preistoriche
Seguendo il percorso esterno, abbiamo scoperto gli scavi, immersi tra il verde e il cielo. Qui vivevano le loro vite agricoltori, cacciatori e pescatori di un’antica civiltà.
Le case preistoriche contengono ancora tanti oggetti, che si sono conservati perfettamente grazie al fatto che sono rimasti sepolti per secoli. Si vedono ancora abbozzi di credenze in pietra e posti letto.
Scara Brae fu costruito in due fasi principali. Si conosce poco della prima fase, poiché ulteriori indagini avrebbero richiesto la demolizione delle case costruite successivamente. Il sito che vedi nella foto qui sotto, è uno dei primi costruiti a Scara Brae.
Ha una pianta simile alle successive, fatta eccezione per il box dove era collocato il letto che era costruito all’interno del muro.
Gli abitanti di Skara Brae erano anche abili costruttori e le case erano dei ripari creati usando il terreno e scavate nel terreno. La principale proprietà di queste case, oltre ad una certa stabilità era l’isolamento termico, per proteggere le persone dal rigido clima delle Orcadi.


Come erano le case di Skara Brae
In media le case del villaggio misuravano 40m² con al centro un forno, necessario per cucinare e riscaldare. Dal momento che sulle isole c’erano pochi alberi, gli abitanti hanno usato i resti delle mareggiate e le ossa di balena, con l’aggiunta di zolle erbose, per costruire il tetto delle loro case interrate.
Le case erano complete di arredamento costruito in pietra tra cui: armadi, guardaroba, sedie, letti e ripostigli. Un sofisticato sistema di drenaggio all’interno del villaggio, permetteva l’esistenza di una grezza forma di bagno in ogni casa.
Durante gli scavi di queste case trovarono frammenti di pietra e ossa. È probabile che usassero queste abitazioni come laboratorio per la creazione di piccoli arnesi, quali aghi in osso o asce di selce.


Emozioni e panorami mozzafiato
Posso dire che camminare attorno a questo sito archeologico a cielo aperto, sentire il vento addosso e il sole che ci scaldava è stata un’emozione indescrivibile. Era una bellissima giornata di maggio, quando abbiamo avuto la fortuna di vistare lo scavo, ma c’era un freddo vento che arrivava dal mare, direi indimenticabile!
Gli spazi di stoccaggio sono stati costruiti nel muro della casa numero 5. Uno di questi si trova dietro il cassettone e sarebbe stato nascosto; altri erano più accessibili e probabilmente contenevano beni di uso quotidiano come la ceramica. Alcuni spazi probabilmente fornivano supporto per lampade che bruciavano olio di balene, foche o uccelli marini.
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Skaill House
si tratta di un imponente edificio del XVII secolo, precisamente del 1620. Inizialmente era una semplice villa costruita per il vescovo George Graham. Modificata dai successivi Laird nei secoli, con estese modifiche interne e l’aggiunta della torre nord e l’ala, che hanno conferito alla casa il suo profilo caratteristico e l’aspetto di oggi.
Occupata per l’ultima volta nel 1991, dopo 6 anni di accurati lavori di restauro è aperta al pubblico dal 1997.
Il nome “Skaill” è una parola che in vecchio norvegese sta per “sala” e la maggior parte delle fattorie a nord e sud della baia di Skaill hanno nomi norreni. Questo suggerisce che l’area fu coltivata continuamente per almeno un migliaio di anni da questo popolo.
Tuttavia, i norvegesi non furono i primi coloni della zona. L’ala sud della casa si trova su un terreno di sepoltura pre-norvegese. I resti di un broch e di un altro edificio dell’età del ferro, sono ancora visibili sul litorale della baia.
Vicino a Skaill House hanno rinvenuto diversi tumuli sepolcrali dell’età del bronzo.

Fantasmi e scheletri a Skaill House
Skaill House è ricca di storie di fantasmi. L’attuale Laird giura che sia lui che il suo cane hanno sentito dei passi una sera tardi, mentre stavano facendo un pò di lavori in casa. Probabilmente si tratta di “Ubby”, che molti anni fa. Ubby costruì la piccola isola nel mezzo di Skaill Loch e si dice che sia morto là fuori. Il suo fantasma infesta l’ala della casa dove un tempo viveva.
Ci sono stati altri avvistamenti nella casa principale da parte sia dei visitatori che del personale. Un dipendente riferisce di aver visto “un riflesso di un uomo” nel negozio ma, quando ha controllato non c’era nessuno. Era un uomo alto, con i capelli scuri che si assottigliavano in cima. Non era la mia immaginazione”. La casa è stata perquisita ma, è stata trovata vuota.
Ci sono molti racconti anche su suoni strani, come porte che si aprivano e si chiudevano da sole e, persino, su strani odori. Malcolm Macrae, proprietario di Skaill House, ha riferito che mentre era nell’ufficio della soffitta, ha sentito un odore di fumo di sigaretta. Nessuno è riuscito a trovare la fonte dell’odore.
L’unica cosa certa è che ci sono degli scheletri sotto le assi del pavimento. Durante la preparazione di Skaill House per l’apertura al pubblico, trovarono quindici scheletri vicino all’ala sud e sotto la ghiaia, di fronte al portico est. La datazione al carbonio ha dimostrato che questi scheletri erano norreni.
Prima di questo trovarono altri scheletri sotto la lastra di pietra nella sala principale, quando la sollevarono per sostituirla con pavimenti in rovere, nel XX secolo. Tutto fu rimesso con cura, dove si trova ancora oggi.
Ora sappiamo che fanno parte di un cimitero norvegese. Anche se ci sono molte storie sui fantasmi di Skaill House, sembrano tutti d’accordo sul fatto che i fantasmi che infestano questo luogo, siano amichevoli. Clicca qui se vuoi saperne di più sulla Scozia ed i fantasmi.
PS. Per tutti gli amanti della falconeria c’è un edificio a parte, adibito a spettacoli di questo genere.

Info per visitare Skara Brae
Il costo del biglietto per visitare Skara Brae è di £ 7 e il sito è gestito da Historic Scotland. L’ingresso è gratis se sei in possesso di Explorer Pass, Heritage Pass o uno dei pass per attrazioni turistiche per visitare la Scozia. Per il biglietto combinato Skara Brae e Skaill House il costo è £ 9.
Skaill House rispetta gli stessi orari del sito neolitico, che è aperto tutto l’anno nei seguenti orari:
- 1 Aprile / 30 Settembre 9.30 – 17.30
- 1 Ottobre / 31 Marzo 10 – 16
- chiuso 25/26 dicembre – 1/2 gennaio
NB. controlla sempre i siti ufficiali per verificare prezzi e orari che possono essere soggetti a cambiamento.
Cose vedere vicino al villaggio neolitico delle Orcadi
Se ti stai chiedendo cos’altro vedere su queste isole o come raggiungere le isole Orcadi leggi anche:
- 3 giorni alle Isole Orcadi
- Kirkwall la vibrante capitale delle Orcadi
- The Italian Chapel
- Stromness
- Westray e Papa Westray
- Isole Orcadi dove sono e come raggiungerle
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Esperienze e tour
Tour di 1 giorno da John O’Groat: barriere di Churchill, Kirkwall, la Cattedrale di St Magnus, il piccolo museo e il pittoresco porto. In seguito Scapa Flow e le colline di Hoy. Arrivo a Stromness e visita della città. Successivamente Skara Brae, i laghi di Harray e Stenness, Ring of Brodgar e le Standing Stones of Stenness. Prima di rientrare sosta alla Cappella Italiana e ritorno. Se hai poco tempo è un modo carino per fare un assaggio della magia delle Orcadi.
Crociera lungo la costa da John O’Groat: Attraverserai il Pentland Firth, passa accanto al faro di Duncansby Head. Osserva le scogliere alte circa 60 metri popolate da tanti uccelli marini e sorprenditi davanti ai faraglioni di Duncansby Stacks. Goditi il panorama dell’isola disabitata di Stroma e le colonie di foche grigie dell’Atlantico. Tra giungo e luglio tante pulcinelle di mare e con un po’ di fortuna, forse potrai vedere alcune balene.
Tour di 5 giorni Orcadi e costa settentrionale con partenza da Edimburgo: il castello di Stirling e al monumento a Wallace, Doune castle, Callander, Loch Lubnaig e Loch Earn, le valli di Glen Ogle e Glen Dochart e la selvaggia distesa di Rannoch Moor. Si Continua verso Loch Ness e la città di Inverness per ripartire il giorno successivo. I dettagli di tutte le tappe sono disponibili al link qui sopra.
N.B. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e di Ivan Balducci ©2017-2023. Vietato ogni uso.
31 comments
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
Grazie ??
Luogo veramente molto particolare, non immaginavo che potessero esservi a quella latitudine insediamenti risalenti a periodi tanto remoti. E poi la casa infestata, e la possibilità di visitare un luogo dove i falchi vengono addestrati alla caccia… molto bello!
ciao Valeria, assolutamente unico! E’ stato incredibile passaggiare attraverso tanta bellezza. Un’emozione indimenticabile 🙂
Bellissimo ed assolutamente suggestivo … passeggiare tra quegli scavi a cielo aperto è stato incredibile ed emozionante!
Hai mai visto le trasmissioni di Neil Oliver sulle isole britanniche e la loro storia antica? Io le conosco ormai a memoria e mi appassionai di Scara Brae proprio grazie a lui. Vorrei tornare alle Orcadi in inverno per godermi quel luogo in un momento quasi magico.
Ne ho viste solamente alcune. Io vorrei tornare alle Orcadi in inverno per andare a caccia dell’aurora boreale! Sarebbe un magnifico incontro ? lungamente atteso
Bello questo luogo. E se ha colpito me che ne ho solo letto, capisco quanto possa avere colpito voi che l’avete vissuto in prima persona. Mi è piaciuto tutto quello che avete raccontato, ma la cosa che amo di più sono le storie di fantasmi perchè la dicono lunga sul modo di affrontare la vita e il mistero dei popoli.
Adoriamo anche noi le storie e le leggende, proprio per questo motivo ?
Adoro questi luoghi ricchi di storia! Fanno pensare e riflettere su quanto tempo è passato e su come si è evoluta la civiltà!
Ciao! piacciono tantissimo anche a noi! Impressiona vedere come si sopravviveva qui 5000 anni fa, contro ogni comodità e clima veramente ostico!
Sono stata in Scozia diverse volte ma non mi stanca mai. Anzi ormai non ci torno da oltre due o tre anni e ne sento la mancanza: dei paesaggi, del clima, del cibo – insomma di tutto!
Purtroppo però ho un rimpianto: non sono mai stata alle orcadi per mancanza di tempo, anche se una volta, arrivati fino a John O’ Groats, abbiamo pensato di fregarcene del programma di viaggio e di prendere il traghetto. Ma poi il mare mosso ce lo ha impedito… Almeno ho un’ottima scusa per tornare 😉
Ciao Silvia, ti capisco bene … credo che non ci stancheranno mai anzi, dopo un pò di tempo che manchiamo, inizia a farsi forte il richiamo di tornare a vederle nuovamente! Felice di averti dato una buona scusa per tornare 🙂
È incredibile e affascinante vedere come siano giunti a noi certi intrecci storici che hanno accomunato popoli diversi. Ti sembrerà strano ma vedere quei reperti mi ha fatto pensare ai villaggi nuragici che ci sono in Sardegna, con quei muretti a secco che tanto ricordano anche quelli irlandesi. Secondo me anticamente questi popoli avevano molto in comune e sicuramente vi erano contatti tra le varie etnie più di quanto possiamo immaginare. Mi piace pensare che infondo ciò che ci hanno lasciato sia proprio la testimonianza di un mondo senza barriere culturali.
Ciao Sylvie mi piace tantissimo il tuo commento e devo ammettere che leggerlo, mi ha fatta riflettere! Un interessante punto di vista, sul nostro passato.
Grazie cara mi fa piacere. È da parecchio che mi faccio certe domande soprattutto nel vedere così tante affinità tra i reperti megalitici trovati nella mia terra e nel resto del Nord Europa. Pensa che anche qui in Danimarca ho trovato delle costruzioni molto simili. Non può essere un caso
Davvero Sylvie, grazie a te! Ci saranno ancora moltissime cose da scoprire che non conosciamo e molto da imparare da chi ha creato così tanta meraviglia, secoli prima della nostra nascita.
Certo che trovarsi catapultati in un’epoca così lontana deve essere davvero affascinante. Le costruzioni sono praticamente nascoste nella terra per offrire protezione e calore, che bella idea. Certo l’idea di tutti quegli scheletri ritrovati e dei possibili fantasmi mi intimorisce un po’. Ma se sono amichevoli allora nessun problema 😉
Un luogo ricco di storia e di mistero… davvero da scoprire. E poi è immerso in una natura meravigliosa!
Che posto particolare, 5000 anni fa, pazzesco a pensarci. Deve essere realmente emozionante passeggiare fra le rovine e pensare al loro modo di vivere. Pensa che bello deve essere d inverno, con le luci verdi dell aurora.
Assolutamente si. Pensare a come si sopravviveva in condizioni climatiche avverse è incredibilmente affascinante
Oddio, la Scozia… ogni volta che leggo un tuo articolo, mi fai venire una voglia pazzesca di tornarci. E questo villaggio dell’età della pietra è davvero affascinante, complimenti per averlo scoperto e grazie di averne scritto.
Ciao Francesca, ha quanto ho capito anche tu ami la Scozia ? Grazie mille … e confesso, sto già pensando al prossimo viaggio ??
Mi fai sempre scoprire qualcosa di nuovo e ogni volta è sempre più interessante. Bellissimo questo villaggio dove la storia si fonde con la natura.
Ciao Silvia …. grazie mille, davvero ???
Wow ma che meraviglia! Continua a dire che mi piacerebbe moltissimo visitare la Scozia on the road e con questo articolo me ne sono convinta ancora di più! Non lo conoscevo, ma sembra davvero un luogo magico!
Ciao Veronica, la Scozia è veramente bellissima e fatta in libertà … on the road lo è ancora si più !!!
Che bello mi hai ricordato la mia visita a questo luogo millenario e suggestivo anni e anni fa..noi però non abbiamo avuto la fortuna di trovare un sole così!!
Ci sei stata! Che bello!!! Ho amato l’energia che si respira in questo luogo magico!! E si, devo dire che il tempo è stato fantastico ???
Very nice shots!!!
I liked that place! Very good to my bucket list! 🙂
thank you very much! it’s my pleasure 🙂