Arbroath è la più grande città della contea di Angus, si trova sulla costa del Mare del Nord a meno di 30 Km da Dundee. È una città dalle antiche origini, che probabilmente arrivano fino al tempo dei Pitti. Le attrazioni principali sono abbstanza raccolte e così puoi girare comodamente a piedi mentre visiti la città alla scoperta dei suoi segreti.
Ammirare la statua in onore alla Declaration of Arbroath che si trova all’ingresso della città. Raffigura re Robert e l’arcivescovo Bernard de Linton, che la alzano verso il cielo. Sai che c’è anche una statua in onore di Robert Burns, davanti alla biblioteca pubblica?
Arbroath non è famosa solo per aver segnato una svolta nella storia dell’indipendenza scozzese, ma anche come la patria dell’Arbroath Smokies: un piatto tipico scozzese composto da un delizioso eglefino affumicato. Ti consiglio di assaggiarlo quando sei qui; te ne parlo tra un pochino.
Il famoso autore di romanzi Sir Walter Scott, visitò Arbroath tre volte e non faccio fatica a capire perchè ne fosse affascinato. Noi adoriamo i luoghi che vivono accanto al mare, perchè l’atmosfera è sempre frizzante e colorata e tu?
In questo articolo ti racconto cosa fare ad Arbroath in un giorno tra una visita all’antica Abbazia di Arbroath e una passeggiata sulla spiaggia. Puoi visitare il Signal Tower Museum oppure scoprire le bellezze di Arbroath Cliffs trail tra grotte e calette nascoste così belle da togliere il fiato.


Cosa troverai in questo articolo
Cosa vedere ad Arbroath
Qui trovi una mappa di Arbroath e di tutto ciò di cui parlermo in questo articolo: collegati e portala con te mentre esplori la città.
L’Abbazia di Arbroath
A nord di High street si erge Arbroath Abbey costruitia in arenaria rossa, che le dona un colore inconfondibile. La sua storia inizia con Guglielmo I di Scozia, conosciuto come William The Lion, che la fondò nel 1178 per ospitare i monaci benedettini che arrivavano dall’abbazia di Kelso.
Circa 20 anni dopo l’abbazia venne consacrata a Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury che re Guglielmo I aveva conosciuto prima che fosse ucciso.
Guglielmo I di Scozia morto nel 1214, venne seppellito ad Arbroath di fronte all’altare maggiore dell’abbazia. Una cosa abbastanza strana per l’epoca, visto che i sovrani scozzesi erano solitamente sepolti nell’Abbazia di Dunfermline.
Il 6 aprile 1320, la dichiarazione di Arbroath segnò l’apice nella storia dell’abbazia. Dopo un periodo di grande ricchezza ed espansione, arrivò tracollo nel 1445, quando l’abate delegò la maggior parte delle funzioni non religiose a James Ogilvy.
Alexander Lindsay, suo rivale, arrivò in città con un gran numero di sostenitori per sfidarlo. Il risultato fu la battaglia di Arbroath dove persero la vita più di 600 persone.

Il ritrovamento della pietra del destino
L’ultimo abate di Arbroath abbey fu David Beaton che divenne Arcivescovo di Saint Andrews nel 1522. Egl donò parte dei possedimenti alla sua amante, lo sapevi? Purtroppo l’Abbazia di Arbroath, così come tanti altri luoghi sacri della Scozia, con l’avvento della Riforma Protestante del 1560, cadde lentamente in rovina e fu smembrata di molte sue parti.
Nel 1951 l’Abbazia di Arbroath tornò alla ribalta della stampa quando inaspettatamente qualcuno lasciò sull’altare maggiore la Stone of Scone, rubata dall’Abbazia di Wesminister.
La Pietra del Destino, la roccia sulla quale venivano incoronati i futuri re, ha una storia molto antica e un profondo legame con la Scozi. Te ne ho parlato nell’articolo interamente dedicato alla storia della Scone Palace.
Al centro visitatori dell’Abbazia puoi vederne una fedele riproduzione della pietra e della dichiarazione.
Arbroath Abbey è un luogo quasi surreale e camminando tra le macerie si respira ancora la storia di un luogo sopravvisuto al passare del tempo. Il fascino dei luoghi antichi esercita su di me sempre un forte richiamo, perchè riesce a trasportarmi indietro nel tempo come poche altre cose. Mi sembra ancora di veder scorrere la vita tra ciò che resta in piedi.

La dichiarazione di Arbroath
La Dichiarazione di Arbroath è considerato uno dei documenti più importanti della storia scozzese in cui si rivendica l’autonomia della Scozia. Si tratta di una lettera redatta dall’abate del tempo, Bernard, indirizzata a Papa Giovanni XXII a nome di Robert the Bruce e firmata da 39 nobili e baroni tra i più influenti della Scozia all’inizio del XIV secolo.
Nella lettera si chiede al Papa di fare pressione su Edoardo II d’Inghilterra per riconoscere Robert the Bruce come il legittimo re di Scozia. Inoltre si rinnova la richiesta di rimuovere la seconda scomunica posta su Robert dopo che conquistò Berwick, durante una tregua degli scontri voluta dal Papa nel 1318.
La prima scomunica di Bruce risaliva al 1306, dopo che uccise John Comyn in una chiesa di Dumfries. Allora fu il vescovo di Glasgow ad assolverlo.
Tutto questo trambusto avviene durante la prima guerra d’indipendenza scozzese, terminata con la battaglia di Bannockburn, quando Robert The Bruce sconfisse Edoardo II d’Inghilterra.

La Dichiarazione è famosa per una frase in particolare
“For, as long as but a hundred of us remain alive, never will we on any conditions be brought under English rule.
It is in truth not for glory, nor riches, nor honours that we are fighting, but for freedom – for that alone, which no honest man gives up but with life itself“.
Tradotto significa: “fino a quando, anche solo un centinaio di noi rimarrà vivo, non saremo mai per nessuna condizione assoggetati alla regola inglese. In realtà non è per la gloria, né per ricchezza, né per l’onore che stiamo combattendo, ma per la libertà – solo per quella, nessun uomo onesto si arrende se non al costo della vita stessa”.
In seguito a questi accadimenti intervenne il Papa e questo portò al trattato di Edimburgo del 1328. Re Edoardo III riconobbe il Regno di Scozia come una nazione indipendente in cambio di sterline di £20.000. La pace durò solo cinque anni ma furono molti gli effetti nel tempo di quanto accadde in questo periodo.
Nel documento è molto significativa l’implicazione che in futuro il re della Scozia poteva governare solo con l’approvazione del popolo. È stata la prima volta che qualcuno pensò a reali in questo modo.
Molti sostengono che la dichiarazione di Arbroath influenzò sia la Magna Carta in Inghilterra che la Dichiarazione d‘indipendenza degli Stati Uniti.


Cosa vedere ad Arbroath Abbey
Anche se in rovina c’è molto da vedere all’abbazia di Arbroath. I suoi resti sono grandi e si estendono ad ovest, oltre la porta occidentale e il centro visitatori, verso la Gatehouse e la Regality Tower.
Il posto migliore per apprezzare la maestosità di un tempo è l’area aperta a sud, dove le linee murali e i resti segnano la posizione del chiostro.
All’interno della chiesa puoi esplorare la sacrestia o salire su un punto panoramico sul muro a Sud del Transetto. Se non soffri di vertigini puoi arrampicarti fino a sopra la porta ovest, tramite un percorso che dà accesso anche al piano superiore della Gatehouse.
Forse la più grande sorpresa che appare mentre ci si aggira tra i resti dell’abbazia è la casa dell’Abate – Abbot’s House – perfettamente conservata. Una porta nell’estremità orientale del piano terra dà accesso a una serie di spazi a volta.
Non dimenticare la porta sul lato nord dell’edificio, che dà accesso ai due piani superiori della casa. Anche se ci sono solo resti, erba e cielo, la sua magnificenza echeggia tra le pietre ed è facile immaginare come fosse Arbroath Abbey ai tempi del suo massimo splendore.
Ti segnalo se ti interessa la storia, che accanto al centro visitatori c’è un piccolo museo che racconta la storia dall’Abbazia con tanti approfondimenti. Proprio di fronte all’abbazia di Arbroath puoi vedere un’altra chiesa, quella di St Andrews.


Il reliquiario di Monymusk
è un reliquiario scozzese risalente al 750 dopo Cristo fatto di legno e metallo, probabilmente opera dei monaci dell’abbazia di Iona. Si pensa che fosse il Brecbennoch di San Columba: un’insegna da battaglia sacra dell’esercito scozzese, che si usava per chiede l’assistenza del santo.
Si narra che qualcuno diede il reliquiario di Monymusk all’abbate di Arbroath, durante il regno di Guglielmo I. Il re a sua volta lo affidò a qualcuno a Forglen. Il custone doveva prendersi cura del reliquiario, così che al bisogno potesse essere usato dagli Scozzesi in battaglia.
La leggenda narra che Robert The Bruce lo avesse con se quando sbaragliò l’esercito di Edoardo II d’Inghilterra nella Battaglia di Bannockburn nel 1314.
Il reliquiario restò a Forglen fino al XVI secolo e poi passò nelle mani della famiglia Forbes. È considerato uno dei tesori più grandi della Scozia. Oggi è custodito al Museum of Scotland, ma puoi vederne una copia nella mostra accanto all’abbazia.
Le reliquie di St Columba che conteneva un tempo il reliquiario ora sono perdute. Probabilmente sono andate distrutte durante la riforma.



Informazioni per visitare l’Abbazia di Arbroath
Arbroath Abbey è aperta tutto l’anno tranne 25/26/31 dicembre e 1 gennaio. Tuttavia ti suggerisco di controllare sempre il sito ufficiale per verificare orari e date che possono essere soggetti a cambiamento.
L’Abbazia è gestita da Historic Scotland, il costo del biglietto per adulto è di £ 6, gratis con Explorer Pass. Per acquistare i pass e avere tutte le informazioni ti rimando a questo articolo: mini guida pass attrazioni turistiche.
Dal 1947 sotto le rovine a cielo aperto dell’abbazia si tiene una commemorazione storica che riguarda la firma della dichiarazione. Non è un evento annuale e l’ultimo dovrebbe risalire al 2005.
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Il porto e l’Arbroath smokies
L’attraente vecchio porto di Arbroath è contornato di casette colorate e reti da pesca che lo rendono molto caratteristico. Vaga tra i cottage rannicchiati nel distretto del porto detto ‘”Fit O’ The Toon” e perditi tra i dettagli. Qui l’odore dell’Arbroath Smokies impregna l’aria e forse ti stuzzicherà l’appetito.
La città di Arbroath è rinomata come la patria dell’Arbroath Smokies: un delizioso eglefino affumicato creato per la prima volta nel vicino villaggio di Auchmitie. Oggi questo prodotto è protetto dalla Comunità Europea.
Camminando vicino al porto vedrai diversi posticini a conduzione familiare dove assaggiarlo, come il minuscolo locale di M&M Spink al 10 di Marketgate.
Lunghe spiagge sabbiose e splendide scogliere di arenaria si estendono su entrambi i lati della città e sono perfette per una passeggiata. La strada del lungomare continua verso Victoria Park. Alla fine della strada, un sentiero si arrampica sulle scogliere allungandosi verso l’infinito tra grotte e archi naturali.

Signal Tower Museum
Vicino al porto si erge l’Arbroath Signal Tower Museum, costruito nel 1813 come stazione di riva per il faro di Bell Rock. Il faro eretto da Robert Stevenson serviva ad avvisare i marinai di una pericolosa roccia che si trova a 11 miglia a sud-est di Arbroath. Prima della costruzione del faro, che necessitò di un grande lavoro, tante vite si persero in quel pezzo di mare.
Questa è stata la prima volta che qualcuno costruì un faro su una roccia, che l’alta marea sommergeva ogni volta. La costruzione di questa struttura alta ben 35 metri, ha segnato il culmine dei lavori eseguiti della famiglia Stevenson, famosa costruttrice di fari.
Le famiglie dei custodi hanno vissuto nella Signal Tower fino al 1955, perchè poi diventò un museo gratuito. Bell Rock Lighthouse invece è stato automatizzato nel 1988. 200 anni dopo la sua costruzione il faro di Rock Bell è ancora il più antico faro su una roccia sopravvissuto in Gran Bretagna!
Signal Tower Museum racconta la storia del faro, della pesca locale e delle industrie marittime. L’ingresso è gratuito ed è aperto per visite venerdì e sabato dalle 10.00 alle 14.00.


Cosa vedere al Signal Tower museum
Il museuo espone un modello in scala della roccia di Inchcape e del faro di Bell Rock che la domina e anche uno dei meccanismi di luce precedentemente montati sul faro. Già nel 1799 Robert Stevenson aveva proposto di costruire un faro su Bell Rock, ma il progetto venne rifiutato perchè troppo all’avanguardia.
Nel gennaio 1804 la HMS York colpì Bell Rock e 491 uomini persero la vita. Questo drammatico evento diede il via alla costruzione del faro, che fu complessa perchè la roccia era coperta dalla marea per molte ore al giorno.
Il faro è costruito da strati di pietre a incastro, accuratamente sagomati a terra prima di essere trasportati nel sito. Gli operai trascorrevano il tempo tra le basse maree in un casa temporanea del faro, separati dalle onde solo da supporti di legno!
Il museo è distribuito tra le varie stanze dei due piani dell’edificio principale. Al piano terra scoprirai tutto sulla costruzione di Bell Rock e come si bloccano le pietre. Ai piani superiori trovi notizie sulla storia del pirata Ralph the Rover e la vita dei custodi del faro, soli in un tubo verticale, circondati dal mare.
Il museo ospita mostre sull’industria della pesca e la lavorazione del pesce di Arbroath. Inoltre espone modelli in scala di pescherecci che una volta popolavano il porto di Arbroath e informazioni sui sentieri naturalistici attorno ad Arbroath.



Arbroath Cliffs e Seaton Cliffs – escursioni
Se ami stare in mezzo alla natura puoi dedicare 3/4 ore alla camminata che da Seaton Cliffs arriva ad Auchmithie (Coastal Path), assaporando un pò di Scozia selvaggia.
Le scogliere di Arbroath sono composte da arenaria e conglomerati fluviali risalenti a circa 400 milioni di anni fa. In quel periodo la Scozia si trovava a sud dell’equatore e il clima era molto probabilmente caldo e secco, con drammatiche innondazioni stagionali.
Le rocce di Arbroath raccontano la storia di due antichi fiumi e di ciò che accadde col passare dei millenni; come i vari elementi si sono fusi e stratificati tra di loro, creando questo capolavoro di arenaria scolpita dal mare.
Ti attendono magici scenari di scogliere e grotte dai nomi pittoreschi come: The Needle E’e, Dickmont’s Den, Mermaid’s Kirk e The Deil’s Head tanto per fare alcuni esempi.
In città non ti annoierai certamente se ami passeggiare e stare all’aria aperta con lo sguardo rivolto verso il mare. Sul sito di Arbroath Cliffs trail trovi tutte le informazioni su escursioni, punti panoramici, grotte e calette nascoste!
Ti suggeriesco di scaricare la mappa che trovi sul sito perchè è ricca di particolari che su google maps non ho trovato!
Dettagliate informazioni sulla Seaton cliffs walk sono disponibili anche su walkinghighlands: sito ottimo per le escursioni. Se invece vuoi maggiori dettagli sulla geologia e l’origine di questo luogo, puoi dare uno sguardo a scottish geology.


The Mortuary Chapel e St Vigeans stones – cosa fare ad Arbroath
A meno di 2 Km dal centro puoi visitare St Vigeans Sculptured Stones Museum, oggi gestito da Historic Scotland. Il costo del biglietto è £ 6 per adulto. Il museo espone le carved stones di St Vigeans: 38 pietre scolpite che si trovavano attorno alla vecchia chiesa risalenti al tempo dei Pitti.
Puoi rilassarti e mangiare un Arbroath smokies seduto tra il verde di Keptie Pond e fare una passeggiata fino alla Keptie Water Tower: una finita torre medievale in arenaria rossa conosciuta localmente come Arbroath’s Castle.
The Mortuary Chapel è una storica cappella che si trova all’interno del Western Cemetery, progettata da Patrick Allan Fraser nel 1875 come memoriale di famiglia. Una volta completata Allan Fraser la donò al popolo di Arbroath, insieme a una somma per il suo mantenimento.
Costruita in arenaria rossa, richiama lo stile gotico ed è ricca di sculture naturalistiche di piante, fogliame e conchiglie. Questo stile si ripete anche all’interno della cappella che presenta colonne rotonde, uccelli e animali che sbirciando da ogni angolo e elaborati motivi floreali.
Le torri ad ovest ospitano le tombe di John Fraser, sua moglie Elizabeth Parrott e quelle di Patrick Allan Fraser. L’architrave centrale ha un’iscrizione “Dust thou art and unto dust shalt thou return” – polvere sei e polvere ritornerai.
The Mortuary Chapel è più simile a una villa vittoriana che ad una cappella funeraria. Non sempre è aperta al pubblico ma puoi vederla in tutto il suo splendore in questo video.

Come raggiungere Arbroath
Arbroath si raggiunge comodamente in auto da Edimburgo in circa 2 ore, noleggiando una macchina. Una volta raggiunta Dundee, puoi arrivare facilmente ad Arbroath sia in autobus che in treno; trovi tutte le informazioni per muoversi con i mezzi pubblici in Scozia in questo articolo.
Ecco un itinerario in Scozia che comprende anche una tappa nella città di Arbroath: dalla costa alle Highlands tra paesaggi spettacolari.
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Un grazie speciale a Michael Docherty.