Il castello di Herrenchiemsee sorge su un’isola del lago Chiemsee, l’isola di Herreninsel, che Ludwig II acquistò nel 1873.
La Herreninsel o Isola degli uomini, è così chiamata perché ospitava un convento di Canonici Agostiniani e si contrappone alla vicina Fraueninsel, l’Isola delle donne, che ospita tutt’ora una comunità di Monache Benedettine.
Si possono visitare tutte, noi abbiamo scelto di visitare solamente la più grande e dedicarle tutto il tempo necessario, tanto da esplorarla da cima a fondo!
I lavori per la costruzione del castello di Herrenchiemsee iniziarono nel 1878. La facciata è una copia esatta di quella di Versailles, infatti Herrenchiemsee si presenta come un inno alla potenza ed alla gloria del Re Sole, Luigi XIV di Francia.
Ludwig ammirava profondamente questa figura storica e decise di erigere un castello che fosse l’esatta copia dell’originale francese. Il re visitò molte volte a Varsaille e ne conosceva ogni più piccolo dettaglio. In tono scherzoso qualche volta Ludwig II si definiva come l’opposto del Re Sole, ovvero il Re della notte.
Il castello di Herrenchiemsee è un’opera incompiuta ed è costituita solo dal corpo centrale; demolirono l’ala di sinistra, incompiuta nel 1907 e non costruirono mai quella di destra. Trovi tante storie in evidenza su questo castello sul nostro Instagram!

Re Ludwig II e il castello di Herrenchiemsee
Ludwig II non voleva rendere accessibile al pubblico il Castello di Herrenchiemsee anzi desiderava che i castelli venissero distrutti dopo la sua morte. In realtà, gli amministratori aprirono i castelli al pubblico già nel 1886 solamente poche settimane dopo la morte del re.
Nel 1918 dopo la fine della monarchia, affidarono il castello alll’amministrazione dei castelli bavaresi. Il castello di Herrenchiemsee è sopravvissuto ai due conflitti mondiali senza essere distrutto grazie alla sua distanza dai luoghi della guerra.
Il castello di Herrenchiemsee, conosciuto come la Versailles bavarese è insieme ai castelli di Linderhof e di Neuschwanstein tra le attrazioni turistiche più conosciute della Germania.
In occasione della Bayerische Landesausstellung, un’esposizione riguardante la Baviera hanno restaurato il cortile di marmo e introdotto nuove sale d’esposizione nell’ala nord. Dal 2008 i tre castelli di re Ludwig II sono in lista per diventare patrimonio mondiale culturale UNESCO.
Il Castello di Herrenchiemsee fu il più costoso dei castelli costruiti da Ludwig II che finanziava le costruzioni con il suo patrimonio e anche con numerosi debiti. Il costi si aggirano intorno ad una cifra da capogiro di circa 17 milioni di marchi.
Il Castello di Herrenchiemsee costò più di quello di Linderhof e Neuschwanstein messi insieme! I debiti portarono il re sull’orlo della bancarotta e alla sua destituzione che avvenne nel 1886.
La posizione garantiva l’isolamento tanto desiderato dal re che cercava consapevolmenteun luogo per ritirarsi nel mondo dei sogni, isolato dalle avversità della vita quotidiana come aveva già fatto costruendo i castelli di Neuschwanstein e Linderhof.

Cosa vedere al castello di Herrenchiemsee
Gli interni completati al tempo di Ludowig II si trovano nel piano centrale del castello. L’attico e il piano terra all’epoca si presentavano come ambienti rustici privi di arredamento; l’unica eccezione era costituita dal vestibolo, dal bagno in marmo e dallo spogliatoio adiacente, così come dalla sala meccanica situata nel salone da pranzo al piano inferiore di cui ti parlerò tra poco.
L’arredo delle stanze e dei saloni è avvenuto in due fasi: fino al 1881 Georg von Dollmann arredò sul modello di Versailles, i nove spazi rappresentativi, fino al 1885 invece si occuparono dei locali reali Hofmann e Stulberger.
Ludwig II permise agli artisti che arredarono Il castello di Herrenchiemsee di recarsi a Versailles di modo da studiare sul posto i modelli a cui ispirarsi. I dipinti sulla parete e sul soffitto delle sale di parata riprendono lo stile di vita e l’operare del Re Sole francese così come scene e allegorie prese dalla mitologia greca e romana.
Gli interni che non corrispondono al modello di Versailles, si rifanno ai motivi mitologici e riproducono alcune vicende della vita di Luigi XV. I mobili di Herrenchiemsee, in parte andati perduti a causa di vendite e saccheggi, avvenuti dopo le rivoluzioni poco si rifanno al modello di Versailles.
Come già successo per i castelli di Neuschwanstein e Linderhof, Ludwig II fece costruire anche Herrenchiemsee secondo una tecnica moderna. Molti interni di Versailles erano privi di camini o li avevano troppo grandi e difficilmente riuscivano a scaldare completamente l’ambiente.
Per Il castello di Herrenchiemsee scelsero un metodo alternativo infatti non hanno mai acceso i camini, perché il re aveva fatto creare un sistema di riscaldamento che utilizzava delle bocchette di aria calda, che passavo all’interno delle mura.
Lo scalone d’onore e l’opulente armanido

Visitando la Versailles bavarese spicca lo scalone d’onore ispirata alla scalinata degli ambasciatori di Versailles, che accoglie i visitatori al castello.
Mentre nel piano superiore predominano colori luminosi tra cui spicca il rosso, quello inferiore è dominato da colori tenui e più scuri come il blu ed il grigio.
Sopra si erge la statua di Apollo che rappresenta il sole, mentre nella nicchia al piano sottostante spicca la statua di Diana o la Dea della notte; probabilmente un’allusione al Re Sole e al Re bavarese.
A seguire la sala della guardia ricca di raffinati stucchi d’oro e preziosi marmi.
La prima anticamera ha dei rivestimenti in legno bianco e oro con quadri che raffigurano scene del tempo di Luigi XIV, mentre sul soffitto c’è il grande affresco del Trionfo di Bacco e Cerere.
La seconda anticamera è ricalcata sul modello del Salon de L’Oeil de Boeuf di Versailles e presenta finestre di forma ogivale e una grande statua equestre che rappresenta Luigi XIV oltre ad alcuni ritratti della famiglia reale francese.
Il castello è pieno di magnifici oggetti dai mille particolari come alcuni orologi e i soffitti affrescati.
L’opulenza e la ricchezza di questo luogo trasuda da ogni angolo e lascia senza parole! Impossibile non notare l’imponente armadio con applicazioni in bronzo dorato, lavorato con la tecnica Boulle, che Ludwig avrebbe voluto regalare al suo amico Wagner, per tenere i suoi strumenti.
Quello che più colpisce è che nel castello non ci sono ritratti di Ludwig II ma, solamente del Re Sole e del suo successore, della famiglia reale francese e dei personaggi di spicco che ruotavano attorno a loro.
Più la nostra giuda ci faceva notare i dettagli di questo castello, più suonava incredibile quanto questo luogo fosse un monumento a Luigi XIV e che raccontasse così poco di Ludwig II. Oggetti, quadri, dettagli, dipinti tutti dedicati al re francese, tanto da far sembrare Ludwig II ossessionato da questa figura.

La galleria degli specchi del castello di Herrenchiemsee
Uno dei pezzi forti della visita al castello di Herrenchiemsee è sicuramente la galleria degli specchi, fiancheggiata dalla “Sala della Guerra” e la “Sala della Pace”. Con i suoi 98 metri di lunghezza la galleria degli specchi di Herrenchiemsee supera quella di Versailles, che si ferma a 73. Dopo averle viste entrambe posso dire che il colpo d’occhio mi ha dato una sensazione opposta.
La galleria ospita 52 candelabri e 33 lampadari, per un totale di 1800 candele ed è considerata il gioiello del castello. Le candele ormai non si accendono più perché rischiavano di rovinare l’intonaco ma, servivano svariate ore e più di 25 persone per accenderle tutte!
Non oso immaginare la bellezza di questa stanza illuminata dal chiarore di tutte queste candele e dalla luce che si infla tenua dalle sue enormi vetrate che danno sul parco.
L’acustica di questa stanza è eccezionale ed ancora oggi si tengono concerti ed eventi in questo meravilioso spazio del castello. Peccato non aver avuto il permesso di fare una foto in questa stanza ma per ricordarla mi accontento di questa trovata su internet.

La sala da pranzo
disegnata sul modello di un salone dell’Hotel de Soubise di Parigi, è arredata con i busti di Luigi XV, della duchessa di Lavalliere e delle grandi dame di corte come la contessa Dubarry e la marchesa de Pompadour.
Sotto il gigantesco lampadario di porcellana di Meissen c’è un tavolo molto particolare conosciuto come “Tischlein-deck-dich” che significa “tavolo apparecchiati!” proprio come nelle favole dei fratelli Grimm. Questo tavolo è direttamente collegato con le sottostanti cucine attraverso uno speciale marchingegno, creato per evitare che i camerieri disturbassero il re mentre mangiava.
Il tavolo calato fino alle cucine, era apparecchiato e poi fatto risalire tramite un sofisticato marchingegno e mi ha tanto ricordato le magie della sala comune di Harry Potter, quando per magia appariva il pranzo! Si dice che Ludwig usò poche volte questa stanza per mangiare perchè preferiva stanze più appartate del castello.
Il lampadario che si vedere sopra al tavolo è un pezzo unico, il re fece distruggere tutti i pezzi della stessa fattura che erano allora presenti, per renderlo di valore inestimabile.
Il meccanismo sotto il tavolo
La camera da letto
La ciliegina finale è la camera da letto privata del re, la Kleines Blaues Schlafzimmer o Piccola camera da letto blu. Decorata con leziosi stucchi dorati e sculture stravaganti, richiama un lusso senza eguali. La camera è avvolta da una soffusa luce blu emanata da un globo di vetro ai piedi del letto, che doveva ricordare la luna e la notte tanto amate dal re.
Ludwig II dormiva qui durante il suo soggiorno al castello di Herrenchiemsee e non nella camera da letto di rappresentanza. Il letto sfarzoso si trova nell’alcova e una bassa balaustra lo separa dallo spazio circostante.
Sebbene le dimensioni della camera da letto siano più modeste rispetto a quelle della sfarzosa camera da letto situata nell’ala principale, sono altrettanto dispendiose. L’arredamento si rifà allo stile del secondo periodo rococò, già impiegato nel castello di Linderhof.
Come colore di contrasto rispetto alle superfici bianche e dorate troviamo le gradazioni di blu scuro che per Ludovico II fungono da colore simbolo.
Una scala segreta collega la camera da letto allo spagliatoio del piano inferiore e al bagno ovale in marmo. Alla camera da letto segue la cosiddetta stanza da lavoro. Per questo spazio fu riprodotta una copia del Bureau du Roi di Johann Heinrich Riesener, una scrivania ritenuta uno dei più famosi mobili di Versailles e per la cui ultimazione Luigi XV dovette aspettare più di dieci anni.
Solo per ottenere lo scrittoio, riproduzione di quello di Luigi XVI, Ludwig dovette spendere l’equivalente di un milione di euro attuali.
La stanza da bagno del re
la stanza da bagno del re, ha una vera e proprio piscina con tanto di affreschi nella quale Ludwig II fece il bagno solo 3 volte. La si attraversa passando sopra una passerella, che fa rendere perfettamente conto della sua profondità. Per riempirla occorrevano circa 4 ore e 5000 litri d’acqua.
Adiacenti alla Sala da Bagno si trovano il “Gabinetto Rosa” e il “Gabinetto Blu”. A questo punto si arriva allo scalone in mattoni grezzi, che stona con l’opulenza vista fino a questo momento, ma come ti accennavo il castello non è mai stato completato a causa di mancanza di fondi.
Devo ammettere che la bellezza di questi luoghi ci ha davvero sorpresi, trasudano ricchezza da ogni angolo e sono incredibilmente belli! Ogni dettaglio, tenda, oggetto sono stati curati nel minimo dettaglio e trasportano in un altro luogo e tempo.

La camera da letto di rappresentanza
L’appartamento reale si compone di tre stanze, due sale da riunione e molteplici corridoi. La sua approssimativa collocazione corrisponde al Petit Appartement di Luigi XV a Versailles. I locali costituiscono una novità del nuovo rococò e a differenza delle stanze da parata sono piuttosto più un’interpretazione che un’imitazione del modello francese.
Ludwig non usava la camera da letto di rappresentanza per dormire, ma solo per fini ufficiali, per udienze mattutine o serali e stupire i visitatori del castello. L’opulenza di questo spazio è veramente impressionante: le decorazioni sono tutte in oro e sono presenti circa 4,5 kg di foglie tutte in oro.
Sai che alcune delle tende appese nelle varie stanze del castello sono quelle originali dell’epoca e non sono mai state lavate? Non oso immaginare la polvere e gli acari che possano esserci annidati ma il rischio di rovinarle era troppo per correre il rischio.

Il museo di Re Ludwig II
Nel 1926 hanno inaugurato all’interno del castello, il Museo di Re Ludwig II, che custodisce una ricca collezione di fotografie, dipinti, lettere e oggetti personali, molti dei quali provenienti dalla Residenz di Monaco dove il sovrano visse con una certa stabilità durante i primi anni di regno, prima del graduale trasferimento nei suoi castelli. L’ingresso è compreso nel ticket del castello di Herrenchiemsee.
Il pianterreno dell’ala sud e comprende 12 stanze appositamente trasformate e illustra le diverse fasi della vita di Ludwig II, dalla nascita alla tragica morte e presenta ritratti, busti, fotografie storiche e sfarzosi abiti originali.
Mecenate del compositore Richard Wagner, il re è entrato a giusto titolo nella storia della musica. A documentarlo ci sono ritratti, documenti, modelli di teatri e di scenografie.
Ci sono anche i disegni dei castelli reali di Neuschwanstein, Linderhof ed Herrenchiemsee così come di altri progetti architettonici di Ludwig II. I sontuosi mobili originali, provenienti dall’appartamento della Residenza di Monaco o dalla prima camera da letto del Castello di Linderhof, rappresentano alcune delle maggiori attrazioni del museo.
Oggetti sfarzosi e creazioni di artigianato artistico, eseguiti su commissione reale, documentano il rango europeo dell’arte a Monaco nella seconda metà del XIX secolo. Un punto chiave dell’esposizione è la camera da letto del re del castello di Linderhof, ricostruita con le parti originali, smontate nel 1884 per costruire una camera da letto più grande.

Il parco e i giardini del castello di Herrenchiemsee
Il castello è circondato da un parco naturale con una quantità di alberi decennali. Realizzato solo in parte, presenta un giardino francese geometricamente disposto con i famosi giochi d’acqua, nel quale abbiamo trascorso delle ore splendide. I
l parco non è una copia esatta di quello di Versailles ma certamente ne richiama il genere. Il giardino si sviluppa solo in profondità, dato che ai lati è delimitato del bosco e da un gran canale, che arriva fino a toccare i bordi del Chiemsee, fino a perdersi dentro il lago.
Il parco era stato progettato secondo il classico modello dei giardini barocchi. Nel parterre del giardino principale ad Ovest c’è una copia della fontana di Latona e Apollo. Hanno ridotto i numerosi boschetti previsti dal progetto originale a quattro grandi e sei più piccoli e li hanno realizzati senza fare troppi riferimenti a Versailles.
La parte Sud del giardino è una copia del dispendioso Parterre du midi e del Parterre de l’Orangerie di Versailles, ma manca l’Orangerie (il giardino d’inverno) a causa della natura del territorio. L’imitazione della Piazza D’Armi di Versailles doveva formare un grande cortile che tutto intorno doveva essere circondato da altri parterre e boschetti.
Nel punto in cui a Versailles si trova l’accesso principale, a Herrechiemsee era progettato un viale lungo 900 metri che doveva chiuderesi in direzione del lago, alla cui estremità si trovavano gli approdi per le imbarcazioni.


L’inizio dei lavori
Tutti i lavori per la realizzazione del castello di Herrenchiemsee richiesero sforzo e ingengo. Per gestire i lavori di costruzione sull’isola prese vita un insediamento con una caserma per gli operai, una mensa con una propria macelleria, una bottega del fabbro, una bottega per i carri, un laboratorio di scalpellini e portarono anche una sega a vapore per il taglio del legname.
Hanno costuito appositamente una rete ferroviaria per accelerare il trasporto delle grandi quantità di materiali da costruzione necessari ai lavori; a quanto pare furono spediti sull’isola più di 1.208.564 pezzi di mattoni.
I lavori per la costruzione dei giardini iniziarono nel 1878 e si protrassero fino al 1881, quando i giardini cominciarono a prendere forma. A causa di gravi problemi economici (gli stessi che hanno lasciato il castello incompiuto), non hanno completato la costruzione dei giardini del castello. Quando il re morì c’era solo il parterre principale, senza il boschetto adiacente.
Si dovette rinunciare all’ampliamento del settore nord, sud ed est del giardino, così come anche all’impianto della fontana di Apollo. Ludwig II aveva intenzione di rendere accessibile l’isola mediante un trenino che avrebbe girato intorno al parco ma anche questo progetto è rimasto incompiuto.

Il parco ed i giardini oggi
Nella sua forma attuale il parco è un’ampia imitazione dell’asse principale ovest di Versailles. Tutto il giardino, il viale orientale e il canaletto occidentale sono incorniciati da una distesa di tigli lungo i due lati. Sono stati piantati oltre 10.000 fiori e anche numerosi agrumeti, proprio come era stato previsto nei progetti del XIX secolo. Questo parco nel mezzo dell’isola di Herren racchiude una superficie vastissima.
Davanti al castello ci sono due grandi bacini idrici conformi al parterre d’acqua previsto dal progetto. I bacini delle fontane di Fama e Fortuna erano pronti per essere installati quando Ludwig II era ancora in vita. Tuttavia non erano a tenuta stagna e le rimpiazzarono dopo la morte del re. Si ritornò allo stato originale solo dal 1991 al 1994.
Le figure di roccia centrali con le rappresentazioni della Gioia e della Pace si allontanano dal modello del castello di Versailles ma, sono delle interpretazioni dei giochi d’acqua del Palacio Real di La Granja.
Oltre ai due grossi bacini appartengono al parterre d’acqua due fontane di marmo più piccole, che sono situate lateralmente al passaggio verso il Parterre di Latona e che sono ornate con doccioni a forma di leoni e con le rappresentazioni di Diana, Venere, Afrodite e Flora.
La fontana di Apollo e di Latona
Sotto al parterre d’acqua vi è una scalinata che conduce alla fontana ovale di Latona e ai giardini ornati da ampie aiuole fiorite. La leggenda narra che la Dea greca Latona si rifugiò in un villaggio con i suoi due figli; quando gli impedirono ai sdi bere l’acqua del lago, gli abitanti si trasformarono in rane e tartarughe proprio come si vede nella fontana.
Dal parco, in direzione ovest, ci si può dirigere mediante un tapis vert verso l’immensa area dove si trova la fontana di Apollo. Questa fontana è considerata come un’allegorie di Luigi XIV, che in quanto Re Sole era paragonato al Dio del sole, Apollo.
Dove a Versailles inizia il gran canale a forma di croce, a Herrenchiemsee si trova un canaletto scavato in direzione del lago. L’area coperta da boschi fuori dal parco del castello rimase a lungo nel suo aspetto originale e in qualità di cosiddetto Inselpark, parco sull’isola, doveva contrastare giardino ufficiale. I circa 230 ettari dell’isola racchiudono uno stretto circuito lungo 7 km che offre una vista del castello e dei giardini.
Ti abbiamo già parlato del nostro tour di 10 giorni in Germania lungo la strada romantica nel nostro precedente articolo, dagli uno sguardo se ti va.

Cosa vedere sull’isola di Herreninsel
Sull’isola di Herreninsel il castello di Ludwig II è certamente l’attrazione principale, ma c’è molto atro da scoprire. Tieniti un giorno interno per visitare isola e dintorni, così non adrai di fretta e avrai tutto il tempo per scoprire ogni angolino.
L’isola è completamente immersa nella natura, piena di pittoreschi scorci sul lago e ospita anche il Convento, alcuni musei e l’ex Chiesa parrocchiale di Santa Maria.
Il Convento agostiniano di Herrenchiemsee
L’ex convento di Herrenchiemsee è un edificio adibito oggi a museo e pinacoteca, che una volta era sede del convento dei canonici agostiniani. Il complesso edilizio del convento subì nel 1803 la secolarizzazione e prese il nome di Antico Castello di Herrenchiemsee (Alte Schloss Herrenchiemsee).
In una sala del convento ebbe luogo, dal 10 al 23 agosto 1948, l’Assemblea Costituente tedesca, che deliberò per realizzare la nuova Costituzione della Repubblica Federale di Germania.
Secondo la tradizione il convento sarebbe stato fondato tra il 620 ed il 629. La fondazione monastica seguiva la regola di San Colombano di Luxeuil, fino alla riforma generale benedettina. Fu l’insediamento monastico più antico della Baviera e precedette di circa settant’anni il monastero di San Pietro a Salisburgo, considerato a lungo il più antico monastero di lingua tedesca. Dalla fondazione fino al 1130 fu un monastero benedettino e poi passò ai canonici agostiniani.
Nel 1158 venne terminata la basilica romanica a tre navate. Nel 1215 Salisburgo istituì la diocesi di Chiemsee, il cui vescovo risiedeva nella stessa Salisburgo ed i canonici agostiniani del convento costituirono il capitolo del vescovato. Dal 1131 la chiesa conventuale, dedicata ai santi Sisto e Sebastiano, venne elevata a cattedrale.
Nel XV secolo il convento conobbe un periodo di grande splendore a cui seguì malgoverno e indebitamenti, tanto che dal 1552 il convento venne sottoposto ad un’amministrazione laica. Solo sotto il prevostato di Arsenius Ulrich, questo luogo riuscì a ristabilirsi.

dal 1600 alla fine del 1800
Iniziarono la costruzione di un nuovo convento nel 1642, che durò fino al 1731. In quegli anni costruirono un nuovo duomo in stile barocco e predisposero l’ultimo piano, destinato alla prelatura. Nel 1803 il convento venne secolarizzato e divenuto una proprietà statale, fu acquistato dal commerciante Carl von Lüneschloß.
Nel 1807 profanarono il duomo e l’anno successivo abolirono il vescovato. Tra il 1818 ed il 1820 il nuovo proprietario, il grossista di Monaco Alois von Fleckinger fece abbattere le torri e nella ex navata centrale installò una birreria. L’altare maggiore finì a Rimsting e l’organo a Tittmoning.
L’edificio conventuale divenne l’Antico Castello di Herrenchiemsee (Alte Schloss Herrenchiemsee). Dal 1840 al 1870 l’isola fu proprietà del conte Paul Maria Vogt von Hunoltstein, che lo vendette poi ad un’azienda di legnami che progettava il disboscamento dell’isola.
Re Ludwig II lo impedì acquistando l’intera isola nel 1873 acquistò per 350.000 fiorini, allo scopo di costruire qui il nuovo castello di Herrenchiemsee.

Il museo e la pinacoteca
Parte dell’ex convento è oggi adibita a museo e pinacoteca. Al pianterreno si trova la sala della biblioteca. L’ala dei Principi di Antonio Riva, è al piano terra nelle cucine della comunità e al secondo piano ci sono due splendide sale decorate: la Sala dell’Imperatore e la Sala del Giardino.
In queste sale trovavano alloggio gli ospiti d’alto rango del convento, fra i quali i vescovi del Chiemsee, che risiedevano in via normale a Salisburgo. L’ala della prelatura oggi ospita la mostra permanente dei quadri del pittore tedesco Julius Exter.
Ex chiesa parrocchiale di Santa Maria
Questa piccola chiesa si trova proprio accanto ai famosi Canonici Agostiniani e alla “Cattedrale dell’isola”. Mentre la cattedrale era riservata ai canonici agostiniani, questa chiesa fu costruita per i laici della parrocchia del monastero.
La chiesa (Ehemalige Pfarrkirche St. Maria) è in stile tardo gotico fu consacrata nel 1469 e venne rinnovato tra il 1630-32. Risalgono a questo periodo l’altare maggiore del primo barocco e il soffitto a cassettoni con dipinti a pannelli della vita della Vergine. Nella chiesa si trova anche un organo barocco del 1668. Sulla facciata sono presenti gli stemmi dei preposti del monastero agostiniano.
Un tempo era circondata da un cimitero che nel 1803 venne chiuso e spianato.

Sea Chapel of the Holy Cross
La cappella non accessibile ma è comunque splendida e vale la pena ammirarla durante un’escursione lungo la riva del lago Chiemsee. Si trova dietro agli alberi, ma scattare dal traghetto in movimento non è stato per nulla semplice.
Nel 1697 fu costruita sulla sponda settentrionale dell’isola. Il disegno è stato realizzato molto probabilmente da Giulio Zuccalli e i dipinti sono Joseph Eder. Il crocifisso tardo gotico attaccato alla parete esterna dell’altare è una copia dell’originale. All’interno la see chapel of the holy cross è decorata con degli affreschi di Johann Baptist Zimmermann.
Lo sapevi che la cappella (Seekapelle zum Hl. Kreuz in tedesco) fu costruita per il principe vescovo di Chiemsee che risiedeva come vescovo ausiliare a Salisburgo. La sua cattedrale, tuttavia si trovava sull’isola di Herreninsel e quando la visitò si trasformò nello spogliatoio di un arcivescovo!

Come raggiungere il castello di Herrenchiemsee e informazioni utili
Il traghetto per arrivare sull’isola si può prendere in diversi punti del lago Chiemsee ed il costo del biglietto cambia a seconda della tratta e della tipologia di biglietto che si sceglie.
Noi siamo partiti dalla banchina di Prien am Chiemsee, Prien/Stock. La fila non è molta e scorre abbastanza velocemente, nonostante l’affluenza ed era il 15 agosto. Il costo per visitare solo l’Isola di Herreninsel è di 8.50 euro a persona.
Si può fare un biglietto combinato per visitare tutte le isole del lago ed il costo è di 13.40 euro. Per verificare costi, tipologie di tour e orari, ti invito a consultare il sito ufficiale.
La banchina degli imbarchi a Prien am Chiemsee può essere raggiunta in auto o anche con un treno a vapore del 1887 che dalla stazione conduce fino alla banchina per gli imbarchi al costo di circa 13 euro (compreso il costo del biglietto per il traghetto).
Il costo per visitare il castello di Herrenchiemsee è di 8 euro, il museo di Ludwig II è compreso nel prezzo, il resto delle attrezioni presenti sull’isola vanno pagate a parte, a meno che tu non abbia acquistato uno degli abbonamenti in vendita, come abbiamo fatto noi.
Il castello è aperto da aprile a settembre dalle 9 alle 18; da fine ottobre a marzo dalle 10 alle 16. Chiuso il 1 gennaio; Martedì grasso; 24, 25 e 31 dicembre.
Dall’approdo dei traghetti il castello si raggiunge con una piacevole passeggiata a piedi, immersi nel bosco e nella vegetazione circostante. Oppure si può prendere una carrozza trainata da cavalli, che porta fino all’ingresso e fare anche un giro di tutto il parco.
Onestamente non siamo d’accordo sullo sfruttamento di questi animali e speriamo che una volta arrivato fino a qui, farai una scelta più consapevole e diversa!
Sono disponibili anche dei tour in giornata da Monaco per visitare il castello di Herrenchiemsee.
Se vuoi sapere come organizzare un viaggio per visitare i castelli più belli della Baviera, leggi il nostro itinerario di 3 giorni nei castelli della Baviera.

Il lago Chiemsee
Il lago Chiemsee è conosciuto come il mare di Baviera e fa parte insieme ad altri laghi della Strada delle Alpi, che si percorre al confine tra Germania e Austria, un altro splendido modo per viaggiare attraverso questa zona ricca di natura e bellezza.
Tanti piccoli villaggi e graziose città si affacciano su questo lago e se hai un pochino di tempo in più, ti suggerisco di restare nei dintorni per andare a scoprirne le bellezze.
Da questa banchina del lago si può salire a bordo di questo impressionante galeone, Wikingerschiff Freya che sembra appena uscito da uno dei film di Jack Sparrow.
Siamo a Schramlbad a Prien-Harras, dove la nave salpa ogni giorno, durante il periodo estivo. La nave ospita 40 persone e il giro sul lago dura un paio d’ore e in estate si può fare anche una crociera al tramonto, quella che noi abbiamo visto arrivare.
Noi ci siamo fermati in questo piccolo angolo di paradiso a fare una deliziosa cena con vista, lo abbiamo visto passando con la macchina, ci ha ispirato e ci siamo fermati. Mai scelta fu più azzeccata! Abbiamo trascorso qui delle ore meravigliose, immersi nella pace e nel relax. Certi panorami ti entrano dentro ed in un attimo ti senti felice e rilassato; che ne pensi?
Il chiosco dove ci siamo fermati a cena era con personale che parlava solo tedesco e menù solo in tedesco. Scegliere cosa mangiare non è stato propriamente facile ma, la signora del bar è stata molto gentile e disponibile.
Scleto il nostro piatto, ci avrebbero chiamati con un numero, in tedesco ovviamente, così capendo che non saremmo riusciti a capirlo, ci ha chiamati lei personalmente.



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