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Home » Marche » I nove castelli di Arcevia nelle Marche: i più belli e cosa vedere
Marche

I nove castelli di Arcevia nelle Marche: i più belli e cosa vedere

by Ale Carini 3 Ottobre 2022
by Ale Carini 3 Ottobre 2022
191 Tempo di lettura: 13 minutes

Scopriamo i nove castelli di Arcevia dissemianti come piccoli diamanti tra le colline marchigiane, l’ideale per una mini fuga romantica nelle Marche. I castelli di Arcevia sono dei borghi che risalgono al 1300 – 1400 con case circondate da possenti mura fortificate, che regalano paesaggi da cartolina.

Regna la pace e il silenzio da queste parti, non c’è mai troppa gente e si è circondati del rumore del vento che s’infila tra gli alberi e dal canto degli uccellini. Si perde il senso del tempo e viene più naturale andare più lentamente, per assaporarne l’atmosfera.

I castelli si trovano in piccoli centri abitati, che sembrano fermi nel tempo e possono essere visitati seguendo un percorso ad anello. I castelli di Arcevia sono: Avacelli, Castiglioni, Caudino, Loretello, Montale, Nidastore, Piticchio, Palazzo e San Pietro in Musio. 

Le Marche sono ricche di castelli disseminati tra colline, mare e montagne: imperdibili per gli amanti della storia, del romanticismo e che amano perdersi tra leggende e suggestioni. Vediamo insieme quali sono i più bei castelli di Arcevia e un itinerario per scoprirli tutti, fattibile anche in un giorno solo.

il castello di loretello, itinerari marche
Arcevia e i suoi castelli

Cosa troverai in questo articolo

  • Come organizzare l’itinerario per visitare i castelli di Arcevia
  • I nove castelli di Arcevia: cosa vedere e i più belli da non perdere
    • Avacelli – castelli di Arcevia
      • I cavalieri templari
    • Castiglioni – castelli di Arcevia
      • Chiesa di Sant’Agata
    • Montale – castelli di Arcevia
    • Piticchio – castelli di Arcevia
      • Chiesa di San Sebastiano
    • Caudino – castelli di Arcevia
    • Palazzo – castelli di Arcevia
      • La chiesa dei Santi Settimo e Stefano
    • Loretello – castelli di Arcevia
      • Chiesa di San Giovanni Evangelista
      • La vecchia fonte e dove mangiare a Loretello
    • Nidastore – castelli di Arcevia
    • San Pietro in Musio
  • Come raggiungere Arcevia

Come organizzare l’itinerario per visitare i castelli di Arcevia

L’anello dei 9 Castelli di Arcevia (un tempo Rocca Contrada) è un itinerario suggestivo che si snoda tra i colli marchigiani e si sviluppa nell’esteso comune di Arcevia.

I castelli di Arcevia sono disposti ad anello intorno ad Arcevia perciò, onde evitare di fare chilometri inutili, ti consiglio di iniziare dal castello più a ovest o da quello più a sud e proseguire l’itinerario in ordine. Molti si trovano davvero a breve distanza e raggiungerli non sarà troppo difficile.

Noi siamo partiti dal castello di Avacelli e abbiamo fatto tutto il giro, per poi visitare il centro storica di Arcevia; clicca qui se vuoi sapere cosa vedere ad Arcevia in un giorno.

Abbiamo dedicato alla scoperta di Arcevia e alla visita dei suoi nove castelli due giorni, per guastarli con calma e senza fretta, approfittando delle belle giornate d’autunno che abbiamo trovato. Siamo partiti alle 9 e per le 17 eravamo di ritorno a casa. Non si trovano molto lontani da dove viviamo, poco più di un’ora di macchina e ci è sembrato più comodo spezzare in due giorni.

Se si viene da più lontano invece, è possibile anche concentrare tutto in un solo giorno, scegliendo i più belli da visitare e sfruttando le giornate più lunghe che ci sono all’inizio dell’estate. Molti sono davvero piccolini e non ti servirà troppo tempo per visitarli.

Collegati alla mappa qui sotto e usa la legenda per saltare di castello in castello, per leggere tutto quello che ti interessa!

I nove castelli di Arcevia: cosa vedere e i più belli da non perdere

giro dei castelli di arcevia
i nove castelli di arcevia
avacelli arcevia

Avacelli – castelli di Arcevia

Iniziamo il nostro giro dei castelli di Arcevia da Avacelli. Perno dell’organizzazione militare longobarda, il castello di Avacelli o Castrum Lavacellorum risale alla fine del XII secolo. Nel 1250 si sottomette a Rocca Contrada (Arcevia) con cui condividerà la sorte.

Dell’antica struttura difensiva restano soltanto la porta d’ingresso e parte della cinta muraria. Entrando nel castello vedrai una graziosa piazzetta dove si affaccia la chiesa di San Lorenzo del XV secolo, con un antico portale in pietra calcarea bianca. La chiesa a navata unica e con soffitto a capriate ospita al suo interno un dossale in terracotta che ritrae la Madonna della Misericordia.

Avacelli è conosciuto come il castello della Chiesa templare ed è uno dei più importanti tra i castelli di Arcevia. Si trova a pochi chilometri dal Parco Naturale Regionale della Gola Rossa e di Frasassi ed è immerso nel verde.

Perditi a passeggio tra gli stretti vicoli dove riecheggia la storia, tocca la pietra viva e cammina fino alla collina, dove sorge la chiesa di Sant’Ansovino di architettura romanica. Risale al XI secolo e secondo la tradizione è di proprietà  dell’Ordine dei Templari.

Un borgo silenzioso, pieno di strette stradine acciottolate e scorci sulle campagne. Lo abbiamo visitato in una dolce e soleggiata domenica d’autunno, percorrendo landroni e minuscole stradine in salita.

Si narra che ad Avacelli vissero dei cavalieri templari, proprio perchè nella facciata di una nicchia è stata trovata una lastra di pietra con scolpita una croce astile, circondata da sei sfere. Se ami questo genere di luoghi e i legami storici, anche nella grotte di Camerano si nascondono echi templari tutti da scoprire.

avacelli
i nove castelli di Arcevia: Avacelli

I cavalieri templari

Un’altra leggenda che riguarda il castello di Avacelli narra di un antico tesoro, che pare sia sepolto sotto la vetta di un monte che si trova vicino a Sant’Ansovino. Nessuno trovò mai nulla, tranne un piccolo gruppetto di persone.

Il signor Cesaretti, custode delle chiavi della chiesa, racconta che dopo aver dissotterrato il bottino, un ragazzino si presentò al gruppetto mettendolo in guardia: se non avessero rimesso tutto a posto avrebbero avuto grossi guai, specie se il nonno si fosse svegliato. Il ragazzo sparì seguito da una tromba d’aria che spazzò via tutto il gruppetto tranne uno che perse la ragione.

Il tesoro fece gola anche ad un contadino che visse per un pò nella casa vicino alla chiesa. Era convinto che il tesoro fosse all’interno della croce astile e così la aprì a metà e lo squarcio è ancora visibile. Non trovò nulla ovviamente e nessuno sa quale sia la verità.

castiglioni: castelli di arcevia
castiglioni, i nove castelli di arcevia
giro dei castelli di arcevia
i nove castelli di Arcevia: Castiglioni

Castiglioni – castelli di Arcevia

Il Castello di Castiglioni è conosciuto come il castello del pane perchè a fine settembre ospita la festa del pane e per l’occasione il vecchio forno e il mulino tornano a produrre come un tempo.

E’ circondato da solide mura, una porta fortificata e una torre campanaria (ex torre di guardia). Podium Castellionis sorge dopo l’anno mille e pochi secoli dopo era già sottomesso a Rocca Contrada (Arcevia) di cui seguì le vicende storiche.

Nel 1407 fu occupato dalle truppe del signore di Fermo, che stavano assediando Arcevia. Qualche anno dopo, durante l’assedio di Rocca Contrada, le milizie malatestiane occuparono buona parte del territorio arceviese che furono recuperate solo nel 1416. Castiglioni, Avacelli e Piticchio furono gli unici castelli a rimanere sotto il controllo di Rocca Contrada.

Con l’unità d’Italia anche Castiglioni, perse le prerogative di castello e venne riconfermato al comune di Arcevia.

Il borgo di Castiglioni è uno spettacolo e curiosare tra le sue viuzze strette e ben conservate ci è piaciuto davvero molto. Tra i nove castelli di Arcevia è senza dubbio uno dei nostri preferiti sia per la bellezza del centro storico che per le meravigliose viste che si aprono sulle campagne circostanti.

Abbiamo trovato una mostra diffusa durante la nostra visita e le vie del centro storico erano piene di quadri e piccoli artisti locali che esponevano i loro lavori.

palazzo castiglioni
castello di castiglioni

Chiesa di Sant’Agata

Entrando nel borgo lo sguardo sarà subito attirato dalla splendida piazzetta incastonata da scorci da cartolina. Su questa piazza sorge la Chiesa di Sant’Agata, patrona del castello, che al suo interno custodisce un crocifisso in legno del XV secolo e una splendida pala d’altare “la Madonna del Rosario” di Ercole Ramazzani.

Nel 1589 Ramazzani dipinse questa grande tela alta 180 cm e arricchita dai 15 misteri del Rosario attorno all’ovale centrale, che raffigura la Madonna del Rosario con San Domenico, Santa Caterina, Sant’Antonio abate e Sant’Agata.

La Madonna osserva Santa Caterina, mentre Gesù guarda San Domenico. Completano la composizione Sant’Antonio abate e Sant’Agata, con il capo velato, è rappresentata con il seno reciso mentre tiene con la mano destra una foglia di palma, simbolo del Cristianesimo e del martirio.

Verso la fine del 250, il proconsole Quinziano si invaghì di Agata, una giovane cristiana di una nobile famiglia catanese, a cui ordinò di ripudiare la fede e adorare gli dei pagani. Agata si rifiutò e così il proconsole l’affidò alla cortigiana Afrodisia, che tentò di corrompere la morale della giovane. Non avendo successo, decise di incarcerarla.

Con la prigionia iniziarono le violenze fisiche: Agata venne fustigata, legata sull’eculeo e sottoposta al supplizzio dello strappo delle mammelle con le tenaglie. La tradizione cristiana narra che nella notte subito dopo questo tragico evento, San Pietro fece visita alla fanciulla, risanando le sue ferite.

Le torture di Agata non finirono purtroppo, infatti venne sottoposta al supplizio dei carboni ardenti e la notte seguente, il 5 febbraio 251, morì nella sua cella.

Poco fuori delle mura c’è anche la chiesa di Santa Maria della Piana, imperdibile se vuoi andare alla scoperta degli itinerari religiosi nelle Marche.

il castello di Montale
I 9 castelli di Arcevia: Montale

Montale – castelli di Arcevia

Il castello di Montale si trova a 280 metri sul livello del mare e risale al 1200. Conserva ancora il suo impianto medievale, racchiuso all’interno delle mura.

Montale ospita un camminamento di ronda e una torre di guardia, utilizzata in seguito come campanile della chiesa di San Silvestro. E’ possibile salire sul campanile per ammirare viste fino al monte Conero. Purtroppo non abbiamo avuto questo piacere, perchè abbiamo trovato le chiesa chiusa durante la nostra visita.

In tutta onestà se lo avessimo saputo prima, probabilmente non saremmo arrivati fin qui. Abbiamo trovato il borgo, così come il centro storico semi deserto, in stato conservativo pessimo e c’era ben poco da visitare. Ingenti sono i danni del passato sisma e lo stato di desolazione si percepisce forte nel borgo.

Visita la nostra sezione Marche se stai organizzando un viaggio da queste parti. Trovi itinerari, borghi, curiosità, luoghi sacri e tanti spunti per arricchire la tua avventura

il castello di piticchio
il castello di piticchio
piticchio: i castelli di arcevia
i nove castelli di arcevia
il castello di piticchio
il castello di piticchio
i nove castelli di Arcevia: Piticchio

Piticchio – castelli di Arcevia

Il castello di Piticchio si trova a 379 metri sul livello del mare ed è circondato da una poderosa cinta muraria che lo protegge e lo abbraccia. Sorge sull’antica città romana di Pitulum ed è un’altro dei nostri preferiti tra i castelli di Arcevia.

Le mura costruite per difendere il paese dagli attacchi nemici hanno degli stupendi camminamenti di ronda e c’è anche un camminamento rialzato, nascosto dalla merlatura del castello.

Vi è un’unica via d’accesso a cui si arriva passando sotto la monumentale Porta Maggiore che risale al 1800. Porta Maggiore un tempo dava accesso al cuore del borgo, passando su una ripida rampa e un ponte levatoio, che oggi sono stati sostituiti da un terrapieno laterale.

Vedrai anche una splendida torre con l’orologio e lo stemma di Piticchio, istallati sopra l’arco, realizzati dal pittore Bruno d’Arcevia.

Una curiosità: il castello nel 2008 ha ospitato un reality show realizzato da una TV olandese che ha fatto scoprire le bellezze marchigiane. Hai già visto le nostre storie in evidenza su Instagram? Ti abbiamo portato alla scoperta di tutti e nove i castelli di Arcevia!

chiesa di San Sebastiano, piticchio
chiesa di San Sebastiano, piticchio
chiesa di San Sebastiano, piticchio
chiesa di San Sebastiano, piticchio
chiesa di San Sebastiano – Piticchio

Chiesa di San Sebastiano

Posta al centro del castello di Piticchio la chiesa di San Sebastiano si affaccia sulla piazza principale, che dal lato opposto alla chiesa si apre sulla valle sottostante. Di notevole altezza la facciata è formata da due ordini sovrapposti.

Il portale è inserito in una cornice di mattoni e termina in un arco sopra cui si vede un timpano realizzato in cotto. A sinistra della chiesa si erge il campanile in mattoni, con tetto a padiglione sopra la cella campanaria.

L’interno della chiesa è di impronta tardo barocca, con decorazioni in stucco dorato e altari laterali con statue di putti e Virtù. La pianta a navata unica è arricchita da cappelle laterali che si aprono con archi a tutto sesto. Conclude la navata un pregevole altare in legno scolpito e dorato, con immagini dell’Ultima Cena e due santi.

Nella chiesa di San Sebastiano c’è un imponente dossale d’altare in legno intagliato, su cui sono incastonate tre tele di Ercole Ramazzani.

Visita anche la nostra categoria Marche, se cerchi ispirazione e idee per organizzare il tuo viaggio.

caudino, giro dei castelli di arcevia
caudino, i nove castelli di arcevia
caudino arcevia
castello di caudino
i castelli di Arcevia: Caudino

Caudino – castelli di Arcevia

Il giro dei nove castelli di Arcevia prosegue verso Caudino, che forse è il castello che ci è piaciuto meno, semi deserto e molto spoglio. E’ uno dei più piccoli castelli di Arcevia, incastonato tra i monti e non facilissimo da raggiungere. Ci siamo arrivati percorrendo una tortuosa strada che attraversa il bosco, che in alcuni punti è abbastanza dissestata.

Le case sono quasi tutte disabitate e non c’è né un bar né un punto di ristoro. Caudino ha un bel portale d’ingresso circondato da alberi verdi e al centro del paese c’è la Chiesa di Santo Stefano che custodisce un affresco del 1500 raffigurante la Madonna di Loreto.

Se vuoi conoscere la storia della Madonna di Loreto e il suo famoso Santuario, leggi il nostro precedente articolo.

palazzo, i castelli di arcevia
il castello di palazzo
il castello di palazzo
Palazzo: i castelli di Arcevia

Palazzo – castelli di Arcevia

Il castello più caratteristico di Arcevia si trova arroccato su un poggio a 516 metri sul livello del mare, alle pendici del Monte Caudino. Palazzo fu costruito nella seconda metà del 1300 da Rocca Contrada, dopo che i due castelli di Sassellero e Sterleto, furono abbandonati.

Palazzo di Arcevia ha una struttura urbanistica particolare che si è sviluppata lungo le linee delle pendici del Monte Caudino. E’ dotato di possenti mura in pietra e cotto e due porte d’accesso: una superiore e una inferiore.

Un tempo era molto popoloso, mentre oggi è un acciottolato di vicoli stretti e vecchie case. Palazzo è poesia e visivamente appare come aggrappato alle pendici del monte e di notte è come un piccolo presepe pieno di luci.

Quando entri ed inizi a girare a piedi questo borgo, ti ritrovi all’improvviso immerso nelle pietre e senti il vento che si insinua tra gli stretti vicoli. E’ un sali scendi di case in pietra, fiori e scorci sulle colline circostanti.

A Palazzo aleggiano ancora gli echi di antiche leggende come quella del battito del telaio del Sasso del diavolo. Il sasso del diavolo è uno scoglio monolitico immerso in un bosco, dove si narra che il diavolo nascose una ragazza a tessere un telaio d’oro.

il castello di palazzo
il castello di palazzo
il castello di palazzo

La chiesa dei Santi Settimo e Stefano

Da ammirare la chiesa parrocchiale dei Santi Settimio e Stefano, che risale alla metà sec. XVIII, probabilmente opera di un esponente della famiglia di architetti Vici. Al suo interno ospita altari marmorei e una bella tela settecentesca di scuola veneta.

La chiesa è un’imponente costruzione tardobarocca che si erge al centro di un castello medievale e ne caratterizza il profilo con la sua struttura articolata: dal parallelepipedo centrale con tetto a capanna, sporgono i volumi delle cappelle laterali, del transetto, dell’abside e del campanile.

La facciata presenta un portale in pietra arenaria, sopra il quale si apre una finestra strombata, coronata da un arco. Al suo interno ospita una cantoria, un organo e un bel complesso in legno dipinto che domina la controfacciata. La chiesa a navata unica con volta a botte, si apre in quattro cappelle che hanno splendidi altari marmorei.

Due cappelle laterali sono dedicate all’Immacolata Concezione e al Sacro Cuore di Gesù. Un arco trionfale, introduce all’abside dominato da un pregevole dossale in marmi policromi che sovrasta l’antico altare maggiore.

Su suggerimento del proprietario del bar, ho provato a bussare alla porta della chiesa e il parroco è stato così gentile da aprirmi e farmi vedere l’interno dell’edificio anche se chiuso al pubblico. Da queste parti spesso le chiese sono aperte solo in occasione delle funzioni religiose, a causa di atti di vandalismo che si sono verificati nel corso degli anni.

Il borgo ospita anche l’oratorio privato di S. Venanzio (metà sec. XVIII), eretto su progetto di Arcangelo Vici, con interno affrescato.

palazzo, chiesa dei Santi Settimo e Stefano
palazzo, chiesa dei Santi Settimo e Stefano
chiesa dei Santi Settimo e Stefano , palazzo
palazzo, chiesa dei Santi Settimo e Stefano
chiesa dei Santi Settimo e Stefano – Palazzo

Loretello – castelli di Arcevia

Lo splendido castello di Loretello sorge su una collina a 300 metri d’altezza e dista circa 15 km da Arcevia. Tra i castelli del territorio è quello più antico, nominato per la prima volta nel 1072. Fu edificato insieme alla chiesa di Sant’Andrea dai monaci di Fonte Avellana e divenne di Rocca Contrada nella seconda metà del 1200.

Il castello che vediamo oggi risale a un ampliamento avvenuto alla fine del 1300. La sua cinta muraria in laterizio è interamente percorribile e colpisce immediatamente lo sguardo. E’ tra i migliori esempi di architettura militare della provincia e il suo stato conservativo è eccellente.

L’edificio più importante, oltre allo spettacolare ponte d’accesso è il grande torrione circolare del 1400 le cui feritoie sono ancora visibili.

Loretello è il più antico castello di Arcevia, uno dei più romantici ed è veramente molto pittoresco e suggestivo. Sicuramente è uno dei nostri preferiti tra i nove castelli che circondano Arcevia!

Se stai organizzando il tuo viaggio nelle Marche, qui ti racconto cosa vedere ad Arcevia in un giorno!

loretello, castelli di arcevia

Loretello è conosciuto come il castello dell’amore e questo borgo ospita un vero e proprio castello in miniatura, piccolino e davvero ben conservato. Il castello di Loretello è adagiato su una collina immersa nel verde, si trova al centro della piazzetta principale del borgo ed è conservato benissimo.

Le mura esterne sono tuttora percorribili con i camminamenti, i rivellini e la porta dell’ormai scomparso ponte levatoio. Ci sono due torri: la torre di guardia e la torre della prigione. La torre della guardia, una torre di avvistamento che si sviluppa su tre piani, è collegata da una galleria alle vicine costruzioni e una struttura angolata per resistere ai colpi sparati dalle bombarde.

La torre detta “la prigione”, si sviluppa su sei piani, con strette feritoie e merli in stile ghibellino, adibita un tempo a prigione e abitata da privati fino a poco tempo fa. All’interno del castello sorge un piccolo centro abitato, dove vivono stabilmente circa 30 persone.

Il castello oggi ospita il museo della Civiltà Contadina: è piccolino ma davvero molto carino e interessante da visitare.

loretello, castelli di arcevia

Chiesa di San Giovanni Evangelista

Questa piccola chiesa si erge al centro del castello di Loretello e si affaccia su un’ampia terrazza che guarda sul panorama collinare tutto intorno. La facciata si sviluppa in verticale grazie ad una vela che nasconde un tetto a due falde. E’ molto semplice e passa quasi inosservata.

La Chiesa di San Giovanni Evangelista risale al Seicento, al suo interno si possono ammirare tele del 1500.

Davanti un portone e un rosone con infisso a raggiera e vetri colorati. Sul fianco destro un’altra porta laterale che conduce alla sacrestia. L’interno ha un pavimento in marmette e le pareti sono tinteggiate di azzurro pastello, mentre il soffitto è bianco. L’ambiente è raccolto, a pianta rettangolare e ospita una navata e un presbiterio.

Il presbiterio è arredato con un altare a parete in marmi policromi e una mensa postconciliare in legno e ferro battuto. Sulla parete di fondo spicca la statua di San Giovanni Evangelista, inserita in una nicchia.

Fuori dalle mura invece si trova la Chiesa di Sant’Andrea, che ospita opere di Ramazzani e Pandolfi.

Chiesa di San Giovanni Evangelista, loretello
Chiesa di San Giovanni Evangelista, loretello
museo della civiltà contadina, loretello
museo della civiltà contadina, loretello
museo della civiltà contadina, loretello
museo della civiltà contadina, loretello
museo della civiltà contadina e chiesa di Loretello

La vecchia fonte e dove mangiare a Loretello

Poco lontano dal centro storico c’è una vecchia fonte con lavatoio. Si raggiunge con una piacevole passeggiata a piedi nel bosco che circonda il borgo. La fonte di per se non è un gran chè, è mal tenuta e parecchio fatiscente, ma la passeggiata attraverso il boschetto per arrivarci è molto carina e piacevole.

Un bel modo per rilassarsi un pò, prima di andare a mangiare qualcosa e fare un piccolo break prima di proseguire verso altri castelli.

Ci siamo fermati a mangiare da Mangia Marche, un grazioso localino che offre prodotti tipici marchigiani e vini locali. Durante le buona stagione ci sono dei tavolini aggrappati alle mura, che regalano viste incantevoli su tutte le campagne circostanti.

Abbiamo preso due calici di vino rosso di SerraPetrona e una crescia tipica marchigiana con salumi tipici della zona.

il castello di loretello
la vecchia fonte di loretello
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Nidastore – castelli di Arcevia

Il castello di Nidastore si trova ai confini della provincia di Pesaro e il suo nome significa “nido degli astori”. Questi grandi uccelli rapaci usati per la caccia nel medioevo, figurano anche nel suo stemma. Sorge verso la metà del XII secolo ed ospita palazzi con portali del 1500.

Abbiamo poche foto o video di questo borgo, perchè era tutto chiuso tranne un ristorante in centro, che per un ricevimento aveva riempito tutta la piazza di persone che stavano mangiando. Troppe persone per poter fare qualche scatto e così, abbiamo girato un pò i vicoli attorno al centro. Ma è davvero molto piccolino e quasi tutto si concentra in poco spazio.

La leggenda del Castello di Nidastore narra che nel XV secolo il Conte Raniero di Taddeo divenne il signore assoluto del paese. Il conte impose ai suoi sudditi l’usanza conosciuta come “Lus Prima e Noctis”, che imponeva a tutte le neo spose di passare con il Conte la loro prima notte di nozze. Le povere donne erano letteralmente prelevate e portate al cospetto del Conte.

Il popolo si ribellò a questa mostruosità e insorse, decapitando il Conte senza pietà. Si dice che la sua testa finì nel pozzo del Castello.

nidastore
il castello di nidastore
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Nidastore – castelli di Arcevia

San Pietro in Musio

Questo piccolo castello, che non abbiamo visto causa strada interrotta, risale al 1230 circa. Conserva poco di quello che era un tempo, perchè un bombardamento durante la seconda guerra mondiale, ne distrusse una gran parte.

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Come raggiungere Arcevia

Arcevia si trova in provincia di Ancona e si raggiunge facilmente in auto percorrendo la A14 ed uscendo a Senigallia. Dal casello poi dovrai proseguire lungo al SP 360 Arceviese, in direzione Arcevia.

Da Ancona, se vuoi evitare di prendere l’autostrada puoi prendere la SS 16 e poi proseguire lungo la SS 76, che passando per Moie e Serra dei Conti, ti condurrà ad Arcevia.

Arcevia non ha una stazione ferroviaria e quella più vicina è la stazione di Senigallia. Da qui poi dovrai prendere un autobus interno che ti porti fino ad Arcevia, ma a nostro avviso il collegamento tra i castelli è più complicato e lento usando i mezzi pubblici. Il modo migliore per visitare i castelli di Arcevia è in auto oppure, se ami il turismo lento, puoi pensare anche di scoprirli tutti in bicicletta.

In effetti abbiamo incontrato parecchie comitive di ciclisti durante il nostro tempo trascorso qui.

Hai già visitato i castelli di Arcevia? Qual’è il tuo preferito? Commenta e se ti va facci sapere la tua opinione.

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Ale Carini

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