Oggi ti propongo una guida completa per scoprire la Basilica della Santa Casa di Loreto: un luogo sacro imperdibile nelle Marche per gli appassionati di arte, storia e turismo religioso. Spiritualità, silenzio, meditazione e leggende ti aspettano in questo Satuario Mariano, famoso in tutto il mondo.
Come forse già saprai, noi viviamo a Loreto e abbiamo avuto occasione di visitare questo luogo di pellegrinaggio davvero molte volte. L’architettura è impressionante e la Basilica di Loreto è ricca di opere d’arte, storie e reperti interessanti.
Il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto si trova nelle Marche, a poca distanza dalle spiagge più belle del Conero e da pittoreschi borghi marinari come Numana, Sirolo e Porto Recanati. La Santa Casa di Maria è custodita all’interno della Basilica di Loreto ed è uno dei più importanti Santuari Mariani del mondo cattolico: è la casa della Madonna, dove visse Gesù Cristo, portata in volo dagli angeli.
Ogni anno visitano il Santuario di Loreto milioni di pellegrini e gli hanno reso omaggio anche Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ricordo ancora i fiumi di persone in arrivo durante il Giubileo: i campi attorno alla Basilica erano diventati un mare di cappellini colorati e di fedeli che cantavano inni sacri.
Sarà un articolo ricco e corposo, perchè la Basilica di Loreto è ricchissima e c’è tanto da scoprire. Non preoccuparti, puoi saltare direttamente al punto che ti interessa di più, cliccando le voci della legenda che trovi qui sotto.

La tradizione della Santa Casa di Loreto: la Madonna e la casa arrivata in volo da Nazareth
Secondo la tradizione, la Santa Casa di Loreto sarebbe la parte antistante della grotta di Nazareth, dove nacque la Beata Vergine Maria e visse con Gesù Cristo. Si narra che la traslazione della Santa Casa, da Nazareth fino a Loreto, sia opera degli angeli.
Nel 1291, quando i crociati furono espulsi dalla Palestina, degli angeli prelevarono la Santa Casa e la portarono via in volo, lasciandola a Tersatto, dove la trovarono alcuni boscaioli. I pellegrini che frequentavano la zona, erano spesso preda dei ladri, così 3 anni e 7 mesi dopo, gli angeli la sollevarono di nuovo e la trasportarono in volo verso le Marche.
Inizialmente depositarono la Santa Casa nei pressi di Ancona, nel luogo dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora. Secondo la leggenda il nome Posatora, deriverebbe proprio da questo gesto angelico: posa-et-ora, ovvero, fermati e prega.
La Santa Casa restò qui per 9 mesi, fino a che gli angeli non la sollevarono di nuovo per portarla nei pressi di Porto Recanati, nella località “Banderuola”, dove oggi si trova anche una chiesetta, detta appunto della Banderuola.
Un tempo qui c’era un boschetto che apparteneva ad una certa Loreta, nobildonna di Recanati. Proprio nel boschetto di Loreta, dei pastori videro una luce abbagliante uscire dalle nubi e dietro la luce, apparve la Santa Casa.
I pellegrini iniziarono a dire: “andiamo dalla Madonna di Loreta” e proprio da questa espressione popolare, deriverebbe il nome dato alla cittadina di Loreto.

La Santa Casa si trovava troppo vicino al mare, esposta ai pericoli delle incursioni saracene e inoltre anche qui cominciarono ad accorrere dei ladri per derubare i fedeli che arrivavano in pellegrinaggio.
Otto mesi più tardi, gli angeli spostarano nuovamente in volo la Santa Casa, trasportandola sul terreno che apparteneva a due fratelli, i conti Simone e Stefano Rinaldi di Antici, che presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini e a contendersi il denaro estorto ai devoti.
Gli angeli, quattro mesi dopo, sollevarono ancora la Santa Casa e la posarono al centro della strada che da Recanati conduce al porto. Stavolta scelsero un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare, sulla cima di una collina (il monte Prodo).
Tutto questo avvenne nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294. La festa liturgica della Madonna di Loreto si festeggia infatti ogni anno, il 10 dicembre, in ricordo dell’arrivo della Santa Casa di Nazareth a Loreto.
Esistono altre versioni relative alla traslazione della Santa Casa; se ti interessa puoi leggere l’opera: Storia della Santa Casa di Loreto, esposta in dieci brevi ragionamenti fra un sacerdote custode di S. Casa ed un devoto pellegrino – scritta da don Antonio Gaudenti e altri.

Verità o leggenda?
La Basilica della Santa Casa di Loreto, si trova in provincia di Ancona nelle Marche, ed è considerata una sorta di Lourdes italiana. Non ci sono dubbi sul fatto che la reliquia sia autentica ,anche se probabilmente non è stata trasportata in volo, ma via mare.
Le tre pareti della Santa Casa, combaciano perfettamente con il perimetro della Grotta di Nazareth e quello che resta della casa di Maria. Le pietre con cui è costruita, non provengono dal territorio recanatese, ma appartengono alla tradizione edilizia della Palestina, al tempo di Cristo.
Documenti e scavi archeologici sembrano confermare l’ipotesi che le pareti della Santa Casa, siano state trasportate a Loreto su una nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull’Epiro.
Un documento del 1294, scoperto di recente, attesterebbe che Niceforo Angeli, despoto dell’Epiro, nel concedere sua figlia Ithamar in sposa a Filippo di Taranto, figlio del re di Napoli, Carlo II d’Angiò, le diede in dote dei beni tra i quali: “le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio“.
La Santa Casa non è solo il luogo dove nacque Maria. La Beata Vergine visse in questa casa prima come donna, poi come sposa e madre ed è per questo motivo, che è definita la casa di ogni famiglia, che trova sostegno, conforto e speranza tra queste tre pareti.
Tra queste mura, Maria ricevette l’Annunzio della nasciata di Gesù dall’angelo Gabriele e disse Sì a Dio, con coraggio e convinzione.

Loreto e la Basilica della Santa Casa
La nostra Loreto, immersa nelle splendide campagne marchigiane, è fiorita grazie alla Basilica, dove si venera la Santa Casa e la Madonna Nera, perché prima del suo arrivo, su questo colle non c’era nulla.
La reliquia iniziò ad attrarre molti pellegrini, in cerca di grazie e benedizioni o malati che pregavano per ottenere la guarigione. Giovanni Paolo II, definì questo luogo sacro il “vero cuore mariano della cristianità“.
La devozione si diffuse dai territori marchigiani, fino a tutto il mondo cattolico, infatti ci sono molti luoghi dedicati alla Vergine Lauretana, sparsi per il mondo.
Oltre alle tre pareti originali, ne vedrai una quarta, edificata in seguito, dove si trova l’immagine sacra della Vergine Lauretana, la Madonna Nera di Loreto. La statua che vedi oggi risale al 1922, perchè quella precedente andò perduta durante un incendio, scoppiato in Santa Casa nel 1921.
Il 24 marzo 1920, Benedetto XV proclamò la Vergine Lauretana, patrona universale di tutti gli aeronautici.
Papa Francesco, in occasione del Giubileo del 2020, ricorda questo speciale legame tra la Madonna lauretana e tutta l’aviazione civile e militare. La Madonna di Loreto o Madonna Nera, è anche conosciuta come la Madonna degli aviatori. Parcheggiando vicino alla piazza, infatti, vedrai anche un enorme aereo che guarda verso il Conero e le campagne.
La Basilica di Loreto si trova in Piazza della Madonna e se capiti da queste parti a Natale, vedrai un Presepe allestito con statue a grandezza naturale e un bellissimo albero di Natale che domina tutta la piazza. Ogni anno un nuovo allestimento con spettacoli di luci differenti.

La storia della Basilica della Santa Casa di Loreto
Inizialmente sopraelevarono la reliquia, coprendola con una volta, poi la circondarono con portici e una chiesetta e infine, sorse l’attuale Basilica di Loreto. I lavori per realizzare la basilica della Santa Casa di Loreto, iniziarono nel 1469. Molti artisti vi presero parte, realizzando la magnificenza che la caratterizza ancora oggi.
Per volere del vescovo di Recanati, Nicolò dall’Aste, iniziarono i lavori per la costruzione del Santuario, costruito per proteggere la Santa Casa e accogliere i numerosi pellegrini, che di anno in anno, aumentavano sempre di più.
Si narra che Papa Paolo II, quando era ancora cardinale, visitò Loreto e fu miracolosamente guarito dalla Madonna. Così, alla morte del vescovo si occupò di far proseguire i lavori.
Giuliano da Maiano realizzò le splendide absidi, mentre i camminamenti di ronda, percorribili ancora oggi, sono opera di Baccio Pontelli. Le viste sulle campagne circostanti, che arrivano fino al mare, sono meravigliose.
Questi camminamenti danno tutt’oggi al santuario l’aspetto di una fortezza. Se vuoi saperne di più ti raccontiamo tutto nell’articolo: camminamenti di ronda: tutti i segreti della Basilica della Santa Casa
Giuliano da Sangallo creò la cupola di matrice brunelleschiana e Donato Bramante si adoperò per varie modifiche e consolidamenti. Completarono la Basilica nel 1587 con la costruzione della facciata in stile tardo-rinascimentale, opera di tre architetti: Giovanni Boccalini, Giovan Battista Ghioldi e Lattanzio Ventura.


La facciata è costituita da un emiciclo e 13 cappelle absidali in stile tardogotico, chiamate cappelle delle nazioni.
Nel 1604 Pomarancio, vinse il concorso indetto per decorare la Sala del Tesoro, ma purtroppo i suoi affreschi dipinti sulla cupola, sono andati quasi tutti perduti. Francesco Selva, decorò l’Atrio della Sacrestia con splendidi stucchi e Vergelli, realizzò il maestoso battistero.
All’esterno della basilica ci sono le porte in bronzo, forgiate nella fonderia di Recanati nel 1600, che rappresentano episodi della storia della salvezza. La bellezza e la maestosità di queste porte è sorprendente!
Donato Bramante progettò il palazzo apostolico, ma altri poi diressero i lavori, terminati da Luigi Vanvitelli, a cui si deve anche l’elegante campanile.
Carlo Maderno e suo zio Giovanni Fontana, realizzarono la spledida fontana, che oggi si trova sulla piazza del Santuario. Proprio intorno alla fontana, i Madonnari durante tutto l’anno, abbelliscono la piazza che con splendide opere d’arte.


L’invasione napoleonica
Nel 1797, con l’invasione napoleonica dei territori pontifici, Loreto venne occupata dai soldati francesi e nemmeno il Santuario fu risparmiato dai furti e dalle razzie. Ricordi quando nel precedente articolo sulle grotte di Camerano, ti ho raccontato del furto dei tesori della Santa Casa e della Madonna di Loreto?
Tanti furono i personaggi in visita alla Basilica della Santa Casa di Loreto, dal principe Umberto nel 1922 a Mussolini nel 1936.
Papa Giovanni Paolo II, l’ha elevata a Basilica pontificia minore, affermando che “la Santa Casa ricorda, in pari tempo, anche la grandezza della vocazione alla vita consacrata e alla verginità per il Regno, la quale ebbe qui la sua gloriosa innaugurazione, nella persona di Maria, Vergine e Madre, e che essa è uno dei luoghi dove si va per ottenere la grazia“.
Cosa vedere all’esterno della Basilica di Loreto
La Basilica di Loreto è uno dei più importanti monumenti gotico-rinascimentali d’Italia, dove lavorarono i più grandi architetti dell’epoca
Nel 1471, Iacopo Petruccio innalzò i muri maestri e i pilastri dell’abside, ma la realizzazione finale spetta al grande architetto toscano Baccio Pontelli. La sua opera si ammira nei semplici fianchi in cotto e nei volumi dei transetti del presbiterio, circondati da innumerevoli cappelle.
In questa complessa parte absidale, costituita da un susseguirsi di corpi semicircolari, risulta più evidente la struttura a fortificazione. Sembra una fuga di torrioni per difendere la Santa reliquia dalle incursioni turche.
In alto la Basilica di Loreto è coronata dal camminamento di ronda e alte finestre gotiche in pietra bianca del Conero.


La Cupola della Basilica della Santa Casa di Loreto
La cupola della Basilica di Loreto, caratterizza in modo netto lo skyline del paese e si vede sia dal mare che dai paesini circostanti. E’ in stile rinascimentale e si deve al lavoro di Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo.
La cupola, con il suo diametro di ben 22 metri, è una delle più grandi realizzate in epoca rinascimentale, ma inferiore rispetto alla cupola del Duomo di Firenze del Brunelleschi, da cui prende ispirazione.
Nella cupola, decorata con affreschi di Cesare Maccari, si possono riconoscere: il ciclo delle Litanie Lauretane; la Santissima Trinità attorniata dai Troni; Cherubini, Serafini, Potestà e Principati; gli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele e le invocazioni a Maria come Regina.
Tutti gli incredibili dettagli della cupola e il meccanismo che la sostiene, potrai vederli partecipando ad un tour guidato del camminamento di ronda, di cui ti racconterò tutto a breve.
Il Campanile di Luigi Vanvitelli
Sul lato sinistro della Basilica, svetta un campanile alto ben 75,60 metri, realizzato sul disegno del grande architetto italiano, di origini olandesi, Luigi Vanvitelli, autore anche della spettacolare Reggia di Caserta.
Il campanile ospita un carillon di nove campane, che intonano le note delle “Litanie lauretane”. Nella cella campanaria ottagonale c’è la campana maggiore, chiamata affettuosamente “Loreta”. Fusa nel 1515 ha un diametro di 184 centimetri e peso di ben 74 quintali e mezzo! E’ la più grande delle Marche ed è una tra le più grandi in Italia.

La facciata della Basilica
Il colpo d’occhio sulla facciata è a dir poco incredibile! Ci sono così tanti dettagli e particolari, che potresti restare in piedi qui davanti per un’ora, cercando di catturare ogni più piccolo particolare. Riesce ad incantarmi ogni volta, anche dopo tutti questi anni.
Bramante, realizzò il progetto della facciata, eseguito molto tempo dopo da Boccalini, che modificò non poco il progetto originale. In seguito Lattanzio Ventura terminò i lavori, per volere di Papa Sisto V, il cui nome è inciso nel cornicione superiore.
La facciata della Basilica di Loreto è in pietra bianca d’Istria, divisa verticalmente in tre parti da quattro coppie di pilastri, che suggeriscono le tre navate interne.



Le Porte bronzee della Basilica di Loreto
Resterai sicuramente affascinato delle tre magnifiche porte bronzee, che si stagliano nel bianco della facciata. Sono frutto della prestigiosa scuola di scultura, che fiorì a Recanati tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento.
Il cardinale Antonio Maria Gallo, le commissionò per il Giubileo del 1600. Esse rappresentano alcune scene del Vecchio Testamento, per guidare il pellegrino verso il mistero dell’incarnazione, di cui è simbolo la Santa Casa.
Nella porta centrale ci sono sei formelle maggiori e sei minori, con rappresentazioni tratte dal Vecchio Testamento. Sopra la porta c’è la statua bronzea della Madonna col Bambino, realizzata da Antonio di Girolamo Lombardo, nel 1582-83.
L’anta di sinistra raffigura: la Creazione di Eva, l’espulsione dal Paradiso terrestre, Caino che uccide Abele. L’anta di destra: il Peccato originale; il lavoro di Adamo ed Eva, la Fuga di Caino.



La Porta di destra è considerata una delle più belle della Basilica: l’anta di sinistra ospita scene che riguardano: il Sacrificio di Abele e Caino, l’uccisione di Abele; il Sacrificio di Noè dopo il diluvio; la Scala di Giacobbe; il trasporto dell’Arca e la danza di re Davide.
Nell’anta di destra, invece, vediamo rappresentati: il Trono di Salomone; Mosè e il roveto ardente; l’adorazione del serpente di bronzo; Abigali, il re Davide, Ester davanti ad Assuero
La Porta sinistra è un capolavoro di tecnica, armonia e decorazione ornamentale. E’ composta da dieci formelle principali che rappresentano tra le altre cose: la creazione di Adamo ed Eva; il sacrificio di Abramo; il passaggio del Mar Rosso e la manna dal cielo.
Monumento a Papa Sisto V
Sui gradini del lato sinistro del sagrato, c’è un monumento dedicato a Papa Sisto V, che nella bolla Pro excellenti praeminentia, afferma: “il tempio di Loreto contiene quella sacra stanzetta, che fu consacrata dai misteri divini”.
La statua bronzea benedicente dalla sedia gestatoria, venne realizzata a spese della Provincia della Marca e da otto prelati piceni, nominati cardinali da Sisto V.


Cosa vedere dentro la Basilica della Santa Casa di Loreto
Se pensi di aver già ammirato tanta bellezza, ti stai sbagliando! Una volta varcata la porta centrale, che da accesso alla Basilica di Loreto, resterai per un attimo senza respiro, quando sarai travolto dalla maestosità di questo luogo Sacro.
Prenditi tutto il tempo necessario per ammirare ogni singolo angolo, tutte le opere d’arte e perderti nel silenzio, che in questa Basilica, ha molto da raccontare.
Ti suggerisco di arrivare lontano dagli orari della Messa, perchè in questo modo troverai meno persone e sarai più libero di guardarti intorno, con calma e senza fretta. Prima di arrivare alla maestosa e spettacolare Santa Casa, avrai tantissimo da scoprire.
L’interno della Basilica di Loreto si presenta come una grande aula ed è basata su una complessa pianta cruciforme, nata dalla sovrapposizione di una struttura longitudinale e una centrale a croce greca.
Il corpo principale è diviso in tre navate da 12 pilastri, che reggono archi ogivali e volte a crociera, che presentano 28 medaglioni monocromi raffiguranti Profeti e Personaggi biblici, dipinti da Luca Signorelli.

La planimetria è ricca di simbolismi: la croce latina riporta al Cristo, con i dodici pilastri che ricordano i 12 Apostoli e quattro Sagrestie, che portano i nomi degli Evangelisti, poste ai quattro angoli creati dai bracci della croce.
Al centro della croce, si erge la cupola, con al di sotto la Reliquia della Santa Casa e tutt’intorno si stagliano nove grandiose cappelle dei transetti e del presbiterio.
Il Bramante, aprì nelle due navate laterali, del corpo longitudinale, una serie di Cappelle laterali: sei per ogni lato, abbellite nel corso dei secoli e decorate con pale settecentesche in mosaico e modesti dipinti.
La più pregevole è la Cappella del Battistero; con la volta dipinta dal Pomarancio e il Fonte battesimale in bronzo di Tiburzio Vergelli.
La volta fu affrescata da il Pomarancio, ma col passare dei secoli gli affreschi si deperirono. Nel XIX secolo, la cupola fu nuovamente dipinta da Cesare Maccari, con la Storia del dogma dell’Immacolata e delle Litanie Lauretane.



Le cappelle e le Sagrestie
Le opere più recenti che corredano l’interno della Basilica sono l’altare maggiore e il pulpito, ricavati da due monoliti di marmo di Carrara in occasione dell’Anno Santo, opere dello scultore lombardo Floriano Bodini.
Tutt’intorno corre il deambulatorio, dove si aprono le quattro Sagrestie e le nove grandi Cappelle; la maggior parte delle quali portano i nomi delle nazioni, che nei primi anni del ‘900 contribuirono al loro restauro e decorazione.
Le quattro Sagrestie della Santa Casa sono quelle di: San Matteo, San Marco, San Luca e quella di San Giovanni. Ognuna ospita dipinti, opere d’arte e tanti particolari tutti da scoprire.
Le Cappelle della Basilica sono nove:
- la Cappella del Crocifisso
- Francese o del Sacramento
- Dei Santi Cirillo e Metodio o Cappella Slava
- Americana o Cappella dell’Assunta, all’interno è narrata anche la storia del volo umano, tratta dal mitico Icaro di Leonardo da Vinci.
- Tedesca o del Coro
- Polacca o del Sacro Cuore
- Cappella dei Duchi di Urbino
- di San Giuseppe o Cappella Spagnola
- Svizzera o dei Santi Gioacchino e Anna



La Sala del Tesoro
La maestosa Sala del Tesoro, voluta da Papa Clemente VIII, serviva un tempo per accogliere i doni votivi, di cui oggi resta ben poco, perchè il Tesoro della Basilica della Santa Casa di Loreto è stato depredato molte volte nel corso degli anni.
Napoleone, con il Trattato di Tolentino del 1797, portò via molti tra i beni più preziosi, come ti ho già raccontato nell’articolo dedicato alle grotte di Camerano. Attorno alla sua figura aleggiano diverse leggende.
Gli oggetti più importanti ancora rimasti si trovano nel Museo pinacoteca della Santa Casa, ospitato nel Palazzo Apostolico.
La Sala della volta a padiglione è decorata con stucchi e affreschi del Pomarancio, che agli inizi del 1600 dipinse le Scene della vita della Vergine, alternate da sei Profeti e Sibille. Imperdibile la Vergine Assunta con la Crocefissione che hanno valso alla sala l’appellativo “Sala del Pomarancio”.


Gli antichi organi della Basilica della Santa Casa di Loreto
La basilica ha sempre avuto un organo. Il primo di cui si hanno notizie certe è stato costruito da “Oliviero da Montecarotto” intorno al 1520, di cui oggi restano solo le portelle dipinte da Antonio da Faenza, esposte nella pinacoteca della Santa Casa.
Prima del 1995, la basilica possedeva due organi, costruiti dalla ditta Balbiani-Vegezzi-Bossi: un organo a tre tastiere e un organo corale, posto a sinistra del presbiterio, entrambi progettati dal celebre organista Ulisse Matthey.
Nel 1988, quando rimossero l’organo del portale per ristrutturare la facciata della basilica, sorsero alcuni problemi per ricollocarlo e così decisero di vendere (o non utilizzare più) tutti i vecchi organi e costruire un nuovo complesso organistico. La ditta Mascioni creò un organo grande da sistemare sopra il portale, un organo corale e una sezione eco per un totale di 76 registri e 5239 canne.
Vendettero l’organo a tre tastiere Balbiani-Vegezzi-Bossi, che tuttora si trova nella cattedrale di San Benedetto del Tronto, mentre l’organo corale è in una parrocchiale a Comagghio (VA).

Santa Casa di Loreto
Chiunque si rechi a visitare la Basilica di Loreto, vuole vedere la Santa casa custodita al suo interno.
La Santa Casa di Nazareth, dove secondo la tradizione Maria ricevette l’Annunciazione, si trova sotto la cupola del Santuario di Loreto.
La Casa è formata da tre pareti, prive di soffitto e fondamenta, realizzate interamente in mattoni di terracotta. Le pareti sono tipiche dell’edilizia antica nazarena e la tradizione vuole che fossero addossate a una grotta, quella che oggi si trova nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth
Il rivestimento marmoreo interno della Santa Casa, fu disegnato da Bramante agli inizi del 1500, ma venne realizzato solo un decennio dopo. La nuova decorazione nascose l’affresco di Olivuccio di Ciccarello, l’Adorazione dei Magi del 1434.
Il rivestimento interno si compone di un basamento con ornamentazioni geometriche, nicchie e colonne corinzie, che reggono un cornicione e una balaustra, aggiunta in seguito.
Suntuosi rilievi che celebrano le “Glorie della vita terrena della Madonna“, riempiono gli spazi interni. Tra tutti spicca quello dell’Annunciazione eseguito da Sansovino, che funge da pala d’altare, posto sopra la “Finestra dell’Angelo” che è ritenuto il capolavoro dell’insieme decorativo.
Ai due ordini di nicchie, corrispondono altrettanti cicli di sculture: nella serie inferiore ci sono le Statue dei Profeti, in quella superiore le Sibille.
Il rivestimento marmoreo è l’elemento più spettacolare del Santuario e uno dei maggiori capolavori della scultura del ‘500. Sapevi che per completarne i 610 metri quadrati di sculture della Santa Casa, ci vollero settant’anni ed enormi somme di denaro?
Da notare i due solchi paralleli, che si trovano sugli scalini della base, che si narra siano causati dai pellegrini che, per secoli, hanno percorso in ginocchio il perimetro del rivestimento.



Reliquia e altare
La santa Casa è una piccola costruzione di 9,5 x 4 metri. Nel suo nucleo originario è costituita da sole tre pareti alte circa 3 metri e nella parete minore si apre una piccola finestra, detta dell’Angelo, dove secondo la tradizione, la Madonna ricevette l’Annunciazione.
Le dimensioni dell’abitazione coincidono con quelle del “buco” rimasto dove prima si trovava.
Della decorazione, in gran parte andata perduta durante un incendio nel 1921, oggi resta: la Madonna col Bambino e due Angeli; la Madonna col Bambino in trono; i Santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria e un Crocifisso, dipinto nel XIII secolo.
La parte che sarebbe stata rivolta alla “bocca” della Grotta, fu chiusa con la parete dell’altare, dove è custodita la venerata statua della Madonna Nera, ricoperta dalla caratteristica dalmatica.


La Madonna Nera – Madonna di Loreto
Hai mai sentito l’espressione Madonna nera? Ti sei mai chiesto come mai la Madonna di Loreto è nera?
La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana è la statua venerata nella Santa Casa. E’ una Madonna Nera, rivestita di un caratteristico manto ingioiellato, detto dalmatica.
La sua particolarità è il volto scuro, comune alle icone più antiche, spesso dovuto al fumo delle lampade ad olio e delle candele o causato dai cambiamenti chimici subiti dai colori nel tempo. Altri sostengono che la Madonna sia nera, a causa dalla paura che Maria provò durante la traslazione della Santa Casa.
Inizialmente, l’immagine venerata a Loreto non era una statua, ma un dipinto su tavola di legno, attribuito a San Luca, apostolo e pittore. Intorno alla metà del 1500 l’immagine fu sostituita da una statua di abete, che andò distrutta in un incendio divampato nel sacello del 1921.
Per volere di Papa Pio XI, scolpirono una nuova immagine, simile alla precedente, usando il legno di un cedro del Libano, piantato nei Giardini Vaticani. Enrico Quattrini la modellò e Leopolodo Celani la dipinse. Nel 1922 il Papa la incoronò nella Basilica di San Pietro e la fece trasportare con una cerimonia solenne a Loreto
La statua, come ti ho già raccontato, fu trafugata dalle truppe napoleoniche nel 1797 ed esposta in Francia in un museo, probabilmente il Louvre. Durante questo periodo di esilio il culto della Vergine Lauretana nella Santa Casa di Loreto, fu affidato a un simulacro in legno di pioppo (identico all’originale), oggi conservato a Cannara.
La sacra immagine fu portata a Roma nel 1801 e ritornò nel Santuario di Loreto il 9 dicembre 1801, dopo un viaggio di otto giorni. Al Museo Ponteficio della Santa Casa, puoi vederne una riproduzione in scala reale, con tutti i dettagli ed i particolari.


La Festa della venuta della Santa Casa
Le principali festività lauretane ricorrono l’8 settembre, in ricordo della Natività di Maria e il 10 dicembre, in ricordo dell’arrivo della Santa Casa a Loreto.
Il 9 dicembre, vigilia della traslazione della Santa Casa, a Loreto e in tutte le Marche, è usanza accendere grandi fuochi e falò nelle campagne, nei paesi e nei vari quartieri cittadini: si tratta della Festa della Venuta, di tradizione secolare.
Secondo la tradizione, la prima volta in cui si accesero questi fuochi fu nel 1294, quando si volle rischiarare il cammino degli angeli che, volando nella notte, stavano portando la Santa Casa verso Loreto.
Nel XVII secolo, grazie all’opera di fra Tommaso, la festa si è diffusa in tutta la regione e in alcune zone di quelle circostanti. Da allora, continua la tradizione e si accendono sempre fuochi durante la stessa notte, per ricordare quell’avvenimento.
Il 10 dicembre, Traslazione della Santa Casa, si celebra la “giornata delle Marche“. L’usanza, nata dapprima presso le comunità marchigiane all’estero, è stata poi riconosciuta ufficialmente dalla Regione Marche.
Un’altro evento importante che si tiene a Loreto ogni anno dal 1978, è il pellegrinaggio Macerata-Loreto, che vede decine di migliaia di pellegrini giungere a piedi al Santuario.
Come raggiungere la Basilica di Loreto
La Basilica della Santa Casa di Loreto, si trova in provincia di Ancona nelle Marche e sorge sulla piazza della Madonna.
In macchina, sia da Nord che da Sud Italia, devi imboccare la A 14 ed uscire al casello di Loreto – Porto Recanati. Dal casello, segui le indicazioni per Loreto Centro.
Se viaggi in Treno, prendi la linea Ancona-Pescara e scendi alla stazione di Loreto. Da qui puoi comodamente raggiungere la Basilica in taxi, con un autobus urbano, oppure percorrere la Scala Santa ed arrivarci a piedi.
Prima di arrivare alla Basilica, trovi diversi parcheggi a pagamento sia per camper che per automobili, ma ti avverto che negli orari di punta o sotto le festività, non è proprio semplicissimo trovare parcheggio, quindi armati di un pò di pazienza.
Hai già visitato questo santuario nelle Marche? Commenta e facci sapere la tua esperienza. Visita anche la nostra categoria Marche, se cerchi ispirazione e idee per organizzare il tuo viaggio.


Informazioni per visitare la Basilica Santa Casa di Loreto
La Basilica della Santa Casa, si può visitare gratuitamente. Per accedere al Santuario è richiesto un abbigliamento consono al luogo sacro.
- Il santuario è aperto tutti i giorni dalle 6.15 alle 19.30
- La sacrestia è aperta: 7/12 e 16/19
Gli orari delle Celebrazioni della Messa sono:
- da lunedì a sabato: 7- 7.30 – 8.30 – 10 -11 – 16.30 – 18
- domenica: 7 – 8.30 – 10 – 11.30 – 12 – 16 – 18



Cosa vedere a Loreto oltre alla Basilica
Dopo aver visitato la Basilica dalla Santa Casa di Loreto e aver scoperto tutta la storia della Madonna Nera, puoi dedicare il resto della giornata a visitare: il Museo Pontificio della Santa Casa, i camminamenti di ronda, il cimitero militare polacco o le cantine del Bramante.
Qui trovi un articolo completo su cosa vedere a Loreto in un giorno.
Il Mueso Pontificio è aperto nei seguenti giorni e orari:
- lunedì – domenica: 10/13 – 15/18
- il costo del biglietto per il museo e la mostra “La Madonna del Velo di Raffaello” è di 8 euro
- Il biglietto complessivo Museo + mostra + camminamenti è di 10 euro
Le Cantine del Bramante sono aperte nei seguenti giorni e orari:
- lunedì – venerdì: 10/12.30 e 16/18.30
- Sabato e festivi: 10/13 e 16/19
Le visite ai camminamenti di ronda sono disponibili, solo su prenotazione, nei seguenti giorni e orari:
- Lunedì – Sabato: 10:30/12.30 – 15/16
- Domenica: 10 – 11:30 – 15 – 16
- la visita dura circa 45 minuti e al termine si visitano le cantine
Il cimitero Militare polacco e la Scala Santa, si possono visitare gratuitamente. Il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 – chiuso il lunedì
Per maggiori informazioni su prezzi, orari, tour e aperture straordinare, puoi controllare il sito Museo Ponteficio Loreto.
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