Il Cimitero Militare Polacco di Loreto, è un monumento ai soldati polacchi, caduti per combattere le truppe naziste in Italia, durante la seconda guerra mondiale. Più di 1000 anime riposano in questo luogo, omaggiate ancora oggi con fiori, posti per onorare la memoria e il sacrificio di questi uomini valorosi.
Uno dei modi più suggestivi per raggiungere il cimitero militare polacco di Loreto, è attraverso i 400 gradini che compongono la Scala Santa, che non è solo un collegamento, ma un vero e proprio percorso devozionale, che collega la stazione di Loreto alla Basilica della Santa Casa.
La Scala Santa, immersa nel verde, tra pini marittimi e ulivi, purifica l’animo e rinvigorisce il fisico prima di raggiungere la Basilica e affatica anche un pochino, se poco allenati.
Camminando lungo il percorso, immerso nel silenzio, vedrai 15 edicole, realizzate nel 1942 da Amerigo Staffolani, che contengono al loro interno dei pannelli di bronzo, raffiguranti i misteri del Rosario, opera dell’artista Guarino Roscioli da Montottone.
La Scala Santa di Loreto, era in uso già dagli anni ’50 e serviva per agevolare i pellegrini, che arrivavano in treno. Giunti in cima, si rimane colpiti dal Crocefisso ligneo, posto sotto la balconata di Piazzale Giovanni Paolo II, da cui è possibile godere di un panorama stupendo con vista mare.
Il cimitero militare polacco di Loreto si ammira molto bene dall’alto, passeggiando lungo i camminamenti di ronda della Basilica di Loreto.



Il cimitero dei polacchi
Polski cmentarz wojenny w Loreto (il cimitero polacco di Loreto), venne costruito sul fianco della collina ai piedi della Basilica di Loreto.
Inizialmente, seppellirono i caduti Polacchi nei cimiteri civili locali, ma oggi la maggior parte dei caduti a seguito della guerra, riposano nei 4 cimiteri polacchi costruiti in Italia: Casamassima, Montecassino, Loreto e Bologna.
Popolo di forte fede cattolica, i polacchi, hanno lottato duramente contro il Nazismo durante la Seconda guerra mondiale e hanno fatto tanto per le Marche. Il legame tra la Polonia e Loreto è fortissimo, tanto che ogni anno, centinaia di polacchi si recando qui, per rendere omaggio ai loro compatrioti morti in battaglia.
Il cimitero Polacco di Loreto, venne costruito tra gennaio 1945 e maggio 1946, secondo il progetto del Magg. Marian Hernik, mentre le sculture e i bassorilievi, sono opera di Sanzio Blasi.
Qui sono sepolti 1090 tra ufficiali e soldati del 2 Corpo d’Armata Polacco, morti sul fronte di liberazione delle Marche, tra giungo e settembre del 1944. Oltre ai cattolici, qui riposano:
- 55 soldati di confessione ortodossa
- 10 protestanti
- 11 soldati di religione ebraica, le cui lapidi sono sormontate dalla stella di David
- 1 soldato di religione musulmana
- ci sono anche 4 tombe di militi ignoti, che ospitano le salme di 8 soldati.
All’ingresso, in un grande cartellone, ormai un pò sbiadito dal tempo, ci sono i nomi di tutti i soldati e il luogo esatto della sepoltura.
In questo articolo ti racconto cosa vedere a Loreto in un giorno.



Cosa vedere al Cimitero Militare Polacco di Loreto
Il cimitero di Loreto è uno dei cimiteri militari polacchi più importanti in Italia e anche uno dei più grandi, dopo quello di Bologna.
Il colore che predomina è il bianco, come a ricordare la purezza e l’emozione travolge, appena varcato il cancello d’ingresso. Tutto intorno c’è un grande silenzio, il rumore impercettibile delle fronde degli alberi e sullo sfondo, si staglia solitaria la Basilica di Loreto.
Le tombe dei soldati, sono disposte su tre ampie terrazze, come a ricordare un grande abbraccio. Al centro del cimitero, su un basamento di pietra, si trova un pennone, dove sventola la bandiera polacca.
Sui quattro lati del cimitero sono incisi i nomi dei luoghi delle battaglie combattute dai polacchi: Ancora, Loreto, Metauro e Linea Gotica.
Sull’altare, al centro del cimitero, c’è una copia del quadro “Madonna della Porta dell’Aurora” conservato a Vilnius, simbolo del forte legame dei soldati polacchi con le terre orientali della Polonia d’anteguerra.
Tra le lapidi, spicca quella del cappellano Stanislauu Torgosz, capitano del 3° battaglione Targos, che morì sminando il terreno vicino Ancona e del capitano Waldemar Ley, figlio di un console tedesco e una donna italiana. Ley, nato e cresciuto in Polonia, morì sminando il terreno, dopo aver continuato l’azione anche se ferito.
Se sei in cerca di pace, silenzio o vuoi meditare, il cimitero militare polacco di Loreto, immerso nel verde, è il luogo perfetto per te. Lo sguardo spazia delle campagne circostanti, fino al mare Adriatico e tutto intorno a te è solo bellezza.



La storia del cimitero Polacco di Loreto e il 2 Corpo d’Armata Polacco
Il 2 Corpo d’Armata Polacco, comandato dal Generale Wladyslaw Andres, si distinse durante la campagna italiana, per la vittoriosa presa di Montecassino nel maggio del 1944, che apriva agli Alleati, il varco verso Roma.
Il Corpo svolse un ruolo chiave nei combattimenti per la liberazione della parte adriatica della Penisola Italiana (Marche e Emilia Romagna).
La storia del 2 Corpo d’Armata Polacco, iniziò nel 1941, quando nell’URSS naque l’Armata Polacca, costituita da cittadini polacchi, rimessi in libertà dalle prigioni e dai gulag, internati per ordine del NKVD, dopo la spartizione tedesco-sovietica della Polonia, avvenuta nel settembre del 1939.
Un tragico destino colpì oltre 22 mila ufficiali polacchi: prima arrestati dai sovietici e poi massacrati dal NKVD, nel 1940.
Dopo l’aggressione tedesca all’URSS e dopo la firma, a luglio del 1941, da parte del governo polacco di Londra, guidato dal Generale Wladyslaw Sikorski, del patto polacco-sovietico, prese il via la formazione dell’Armata Polacca nell’URSS, comandata da Wladyslaw Andres.
Nella primavera del 1942, i reparti dell’Armata Polacca, con al seguito numerosi civili, vennero trasferiti nel Vicino Oriente. Dopo il ricongiungimento con la Brigata Autonoma di Fucilieri dei Carpazi, nel 1941 nacque l’Armata Polacca in Oriente, dalla quale venne estratto il 2 Corpo d’Armata Polacco, destinato a combattere sul fronte europeo.


La conquista di Montecassino
Dopo lo sbarco nell’Italia meridionale, inviarono i reparti del 2 Corpo d’Armata Polacco sul fronte, all’epoca esteso lungo il fiume Sangro. Stiamo parlando di circa 53 mila tra ufficiali e soldati.
La principale linea di difesa tedesca era concentrata sulla Linea Gustav, ostacolando l’avanzata degli Alleati verso Roma: il suo punto chiave era costituito dall’Abbazia di Montecassino e le colline circostanti.
Tra gennaio e marzo del 44, gli eserciti di diverse nazioni avevano invano cercato di conquistare i presidi tedeschi. A fine marzo del 44, il comandante dell’8 Armata Britannica, propose l’ardua impresa ai polacchi.
Il generale Wladyslaw Andres, pur consapevole delle gravi perdite che il 2 Corpo avrebbe subito, decise di accettare la sfida, mosso dalla convinzione che la vittoria polacca, avrebbe assicurato alla Polonia un futuro di libertà e indipendenza.
La notizia della conquista di Monteccasino da parte del 2 Corpo d’Armata Polacco, riecheggiò in tutto il mondo, ma venne pagata a caro prezzo. Nella battaglia persero la vita 923 ufficiali e soldati, 300 i dispersi e quasi 3000 rimasero feriti

La conquista di Ancona
Dopo una breve sosta di riposo, il 2 Corpo d’Armata Polacco, ricevette dal comando degli alleati in Italia, di combattere sul fronte adriatico. Uno degli obiettivi era conquistare Ancona, il più grande porto sul mare Adriatico.
Per compensare le perdite subite a Monteccasino, agli ordini del generale Wladyslaw Andres, vennero posti i reparti del Corpo italiano di Liberazione (CIL), comandato dal generale Utili; un reparto britannico e una piccola formazione partigiana, chiamata Brigata Maiella, guidata da Ettore Trollo, ma comandata da ufficiali polacchi.
Il corpo d’armata, entrò in azione nel giugno del ’44. Partendo da Pescara, dopo alcuni giorni di rapida offensiva per passare il fiume Clienti. Sfondata la linea di difesa tedesca sul fiume, il 2 corpo d’armata, iniziò la prima fase della battaglia di Ancona, chiamata battaglia di Loreto; la liberazione di Loreto avvenne il 1 luglio del 1944.
A Loreto i soldati riuscirono a salvare dal rogo la Basilica della Santa Casa, guadagnandosi la stima e la gratitudine della popolazione locale e ricevendo un encomio da parte del Pontefice.
Dopo i duri combattimenti vicino Osimo, il 18 luglio, il reggimento di Lancieri dei Carpazi, entrò ad Ancona, accolto con calore dai pochi abitanti rimasti. Dopo la liberazione di Ancona, il 2 Corpo d’Armata Polacco, continuò l’offensiva lungo il litorale adriatico, fino alla linea di difesa tedesca, chiamata Linea dei Goti.
Nel settembre del ’44, il 2 Corpo d’Armata Polacco, liberò Pesaro; fu il primo tra gli eserciti alleati, a sfondare la famosa linea dei Goti, cruciale punto strategico del comando tedesco.

Il 2 Corpo d’Armata Polacco continua la sua ascesa
In primavera del 1945, i reparti polacchi presero parte all’ultima offensiva degli Alleati, mirata al presidio della Pianura Padana. Il 21 aprile del 1945, i reparti polacchi entrarono a Bologna. La liberazione di questa città, coronò la serie di vittoriose operazioni militari del 2 Corpo d’Armata Polacco in Italia.
Nel corso della campagna di liberazione d’Italia il 2 Corpo d’Armata Polacco, aveva subito gravi perdite: 2620 ufficiali e soldati morti, 8376 feriti.
La fine della guerra per i polacchi e per i soldati del 2 Corpo d’Armata, non sanciva la fine della lotta d’indipendenza per la patria. Molti di loro erano nati nei territori, i quali, a seguito della conferenza dei Tre Grandi di Yalta, erano rimasti oltre il confine polacco.
Dopo oltre un anno di permanenza in Italia, nella seconda metà del 1946, sciolsero il 2 Corpo d’Armata Polacco ed evacuarono i reduci in Inghilterra. Alcuni rimasero in Italia, altri ancora emigrarono verso gli Stati Uniti, Canada, Sud America o Australia.
Il generale Wladyslaw Andres morì a Londra nel 1970 ed è sepolto accanto ai suoi soldati, nel cimitero Polacco di Montecassino.

Cimitero Polacco Loreto: orari e informazioni per la visita
Il cimitero militare Polacco di Loreto è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 e l’ingresso è gratuito. All’interno non è consantito introdurre cibo, bevande o animali. Accanto all’ingresso, trovi un cartellone con tutte le regole da rispettare per preservare e rispettare questo luogo sacro.
Puoi raggiungere il cimitero dei polacchi a piedi dalla stazione di Loreto, percorrendo la Scala Santa, oppure dal centro di Loreto, passando da Porta Marina e scendendo.
In automobile da Nord o Sud Italia, devi percorrere la A14 e uscire al casello di Loreto – Porto Recanati. Dall’uscita del casello, segui le indicazioni per Loreto centro e in meno di 10 minuti sarai arrivato a destinazione.
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