Uno dei tanti modi per scoprire un luogo è mangiare piatti tipici del posto, così oggi parleremo del perchè assaggiare il cibo locale quando viaggiamo in questo nuovo articolo della rubrica “benessere psicologico e viaggio”.
Ci sono mille motivi per mangiare piatti tipici quando si viaggia, alcuni dei quali sono legati ad esperienze di crescita e arricchimento personale, abbattimento delle barriere e dei pregiudizi. Vivere un luogo, capirlo, scoprirlo significa anche provare i sapori che lo caratterizzano e che tanto sono amati dai locali.
Penso sia quasi impossibile non trovare qualcosa che ci possa piacere tra i piatti tipici di un luogo, tutto sta nel voler correre quel piccolo rischio e buttarsi.
Male che va avremmo fatto un’esperienza che ci ha fatto crescere e scoprire qualcosa di nuovo non solo sul cibo di quel posto ma, anche su noi stessi. Dagli antipasti ai primi; dalla carne al pesce; dalle zuppe ai dolci; dalle verdure ai formaggi, qualcosa che ci può ispirare sicuramente ci sarà!
Voler mangiare solo italiano all’estero è come non voler entrare in contatto con la cultura, rifiutare una parte di essa e tenere chiusa la mente. Non sapremo perchè quel piatto è tipico; quali sapori sono cari alle persone del posto e perchè certi profumi richiamano la loro casa ancestrale.
Il cibo locale deve piacerci per forza? Certo che no, ma almeno assaggiamolo! Io per esempio trovo sempre qualcsa che mi piace e qualcosa che so non assaggerò mai più e questo vale anche per la cucina italiana.
Non mi piace il baccalà, odio le lumache, se vedo la trippa rischio un infarto e anche la cicerchiata non è tra i miei dolci preferiti, però ho dovuto assaggiarli per capire e scoprire che non fanno per me.
Mangiare piatti tipici fa scoprire la cultura
Mangiare piatti tipici in viaggio ci fa capire la cultura del luogo che stiamo visitando, le sue tradizioni e la storia. I piatti tipici sono creati con i prodotti locali, che spesso sono intrecciati con gli usi e i costumi di quella terra. Ho atteso molto, fin troppo, prima di decidermi ed assaggiare l’haggis, il piatto tipico della Scozia.
Avevo troppi pregiudizi e davo per scontato che non potesse piacermi e invece sono stata completamente travolta dalla scoperta che ho fatto. Ho conosciuto un nuovo sapore che ha iniziato a far parte della mia memoria, di ciò che mi piace, di un gusto che mi manca quando è tanto che non ho modo di assaggiarlo.
L’haggis ha una lunga storia ed è stato celebrato anche da poeti e scrittori; pensa che durante la Burns Night viene servito a tavola secondo un rituale celebrativo davvero molto particolare.
Il cibo scozzese mi hanno conquistata sin dal primo assaggio, dai dolci come gli scones, ai piatti a base di pesce delle isole, fino al whisky e alle zuppe di ogni genere e consistenza.
Paese che vai, cibo che trovi. Tanti turisti amano il cibo italiano e lo mangiano davvero volentieri quando vengono a visitare la nostra Nazione, perchè noi non dovremmo mangiare i piatti tipici che offrono i vari paesi del mondo? Può piacerci oppure no, ma è parte integrante di quel luogo e della sua storia e merita un’occasione. Assaggiarlo renderà il nostro viaggio più completo e ricco.
Mangiare simbolicamente significa non solo nutrirsi e placare la fame ma, anche incorporare e fare proprio un qualcosa che nutre anche noi e il nostro spirito.

Viaggi e piatti tipici
Come trovi i locali tradizionali in viaggio? Parla con la gente del posto, fatti suggerire quali sono i sapori unici della loro terra e perchè no, chiedi anche qualche buon ristorante non troppo turistico dove poter assaggiare dei piatti cucinati veramente secondo la tradizione, che usano ingredienti a Km zero e prestino attenzione.
In Irlanda fu proprio un signore del posto a farmi scoprire un piccolo pub dove poter ascoltare musica tradizionale e mangiare piatti tipici, lontano dalla folla dei turisti. Spezzatino alla Guinness irlandese, ne vogliamo parlare?
Anche viaggiare per l’Italia mi ha fatto scoprire dei piatti tipici delle singole Regioni che hanno saputo stupirmi e conquistato il mio palato per sempre. Prima di visitare la Liguria, odiavo il pesto quello dei barattoli o che trovavo servito dalle mie parti, una volta approdata a Sanremo ho scoperto che adoro il pesto.
Mi sono innamorata della bistecca la sangue e delle ribollita Fiorentina, della vera pizza napoletana e delle code di aragosta; i bucatini alla’amatriciana sono ormai pezzi di cuore e potrei continuare per ogni regione d’Italia che ho avuto la fortuna di visitare.

Piatti tipici che ho scoperto viaggiando
Ho scoperto la cucina della Slovacchia assaggiando la minestra di crauti e salsicce detta kapustnica e i loro gnocchi di patate con formaggio di pecora, che sono di una bontà unica.
In Polonia ho scoperto i pierogi, dei ravioli cotti al vapore serviti con diversi ripieni sia dolci che salati; la zapiekanka, un sorta di baguette lunghissima condita con ogni ben di Dio e lo zurek è diventato uno dei miei piatti preferiti; si tratta di una zuppa deliziosa servita in un pane a forma di ciotola.

La cucina francese ha saputo rubarmi il cuore: sono impazzita per i macarones e le piccole fette di dolce in vendita nelle pastisserie, per non parlare dei vini. Infiniti i formaggi tra cui scegliere, che mi hanno regalato una bella gastrite alla fine del viaggio ma, non ci avrei mai e poi mai rinunciato.
Decisamente ottimo il Fole Gras e il boeuf bourguignon, una specie di stufato di carne di manzo. Amo la zuppa di pesce detta Bouillabaisse ma, per favore non datemi le ostriche o le escargot, ho provato ma non riesco proprio a farmele piacere.
Quanti pretzel e pane brötchen ho mangiato in Germania! Ho adorato lo stinco di maiale accompagnato da crauti e dal classico Kartoffelknödel, una grossa pallina di patate dalla consistenza gommosa; il pan de pies e le birre dalle mille e una notte; la tart flambè e la zuppa di cipolle dell’Alasazia sono qualcosa di delizioso e adoro il cibo speziato dell’Egitto e Indiano.
Cibo e scoperta
Di ogni luogo ho conosciuto e amato alcuni sapori e ho scoperto che altri gusti e pietanze non fanno per me; assaggiare quei piatti in viaggio mi ha incuriosita e ho chiesto maggiori informazioni, ho cercato la loro origine e la storia legata a quella particolare pietanza e aggiunto un tassello, che mi ha fatto capire di più il popolo e la nazione che mi ospitava.
Inoltre osservare i popoli mangiare, ci apre una finestra sul loro stile di vita e come vivono il cibo ed il rapporto con esso. Ci sono luoghi dove ho visto pochissime fermarsi per pranzo, che spesso avviene in modo veloce e alcune volte anche in piedi o mangiando qualcosa per strada.
In Inghilterra dentro ai ristoranti locali poche volte ho notato confusione e voci alte e differenza per esempio di quanto ho osservato a Barcellona e in altre zona della Spagna.
Il rito del tea del pomeriggio nel Regno Unito è una particolarità come quello dei barbecue americani. Ci sono popoli che non mangiano quasi mai a casa e cucinano in modo frugale e veloce mentre altri che creano attorno al cibo una sorta di rituale, dove la tavola diventa un luogo di ritrovo per raccontarsi e stare insieme.
Se ti è piaciuto condividi l’articolo e dicci cosa ne pensi. È capitato anche a te? Quale piatto tipico ti ha stupito di più e quale proprio non sei riuscito a mangiare? Scrivici nei commenti e se vuoi raccontaci la tua esperienza.
NB. Se hai disturbi alimentari, allergie, sei vegetariano o vegano, non mangiare mai ciò che potrebbe farti male o va contro la tua filosofia di vita e quello in cui credi. Cerca, se puoi dei piatti locali che possano rispondere alla tue esigenze alimentari.
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