Oggi ti portiamo con noi in Ungheria per scoprire cosa mangiare a Budapest. La cucina magiara è un miscuglio tra gastronomie europee, turche e delle nazioni confinanti che l’hanno resa ricca e variegata. Personalmente ci piace mangiare cibo locale e assaggiare piatti tipici in viaggio per immergerci nei sapori di una cultura. E a te?
Scopriamo quali sono i piatti tipici di Budapest: dalle zuppe allo street food, dallo stufato ai dolci, fino alla cucina ebraica. La capitale Ungherese, detta anche la Parigi dell’est, ha una lunga storia e racchiude infinita bellezza, paesaggi meravigliosi e tanti sapori intriganti.
Siamo rimasti 10 giorni in città e scovato diversi locali dove mangiare piatti tradizionali e gustosi. Ti suggerisco di prenotare per tempo i locali che più ti interessano, specialmente se viaggi in periodi molto gettonati, come abbiamo fatto noi.
Cosa troverai in questo articolo
Gulash – cosa mangiare a Budapest
In questa carrellata dedicata a cosa mangiare a Budapest, non può mancare il piatto simbolo dell’Ungheria: il gulash.
Il gulash (o goulasch) è una zuppa di carne di manzo preparata in umido, con tanta salsa di pomodoro, patate, peperoni e paprika a cui, a volte, aggiungono degli gnocchetti di pasta chiamati csipetke.
La ricetta originale prevede l’utilizzo di carne di manzo, ma negli anni per questioni economiche sono state introdotte varianti a base di maiale, pollo o tacchino. Ne esiste una versione fatta anche con il pesce gatto o pesce carpa che personalmente non mi ispirava e che non ho assaggiato.
Secondo la tradizione il gulash si dovrebbe cucinare all’aria aperta, su fuoco vivo e dentro un calderone chiamato “bogrács”. Deve cuocere per ore affinchè la carne diventi morbida e permettere alla paprika di insaporire il tutto.
In ungherese viene chiamato “gulyás” – termine che deriva da “gulya” che significa “mandria di bovini”. Questo piatto nasce tra i pastori della pianura ungherese che cucinavano la zuppa nel paiolo. Nel Medioevo le pianure magiare erano piene di bovini allevati e poi venduti ai mercati.
Durante il tragitto alcuni animali venivano macellati e cucinati “alla bovara”. La “zuppa del mandriano” approda sulle tavole dei borghesi ungheresi nel XVIII secolo e da allora è diventato uno dei cibi più richiesti.
Dove mangiare un ottimo gulash a Budapest
Noi ti suggeriamo di prenotare all’Hungarikum Bistro, uno dei venti ristoranti più famosi della città. L’ambiente è carino, i piatti molto abbondanti e si magia bene. Il rapporto qualità prezzo è onesto e vale i soldi spesi.
Làngos – la pizza fritta
Impossibile andare a Budapest e non mangiare il làngos, lo street food che ha catturato le attenzioni di Ivan. Se hai voglia di mangiare qualcosa di gustoso e veloce, ma allo stesso tempo riempire la pancia, provalo. ll làngos è una sorta di pizza fritta ricoperta di formaggio (gouda grattugiato), aglio e panna acida, usati per condire l’impasto quando è ancora caldo.
Esistono due tipi di làngos: il kenyérlángos, a base di pasta di pane e il krumplilángos, con patate bollite e schiacciate. Personalmente preferisco questa seconda versione più morbida e gustosa. Abbiamo visto anche un altro tipo di làngos, più piccolo, ma con doppio strato: una vera e propria bomba!
Puoi farcirlo praticamente con tutto, non solo con il condimento originale! Secondo la tradizione, il làngos dovrebbe essere cucinato sui carboni ardenti, ma oggi nella maggior parte dei casi è fritto. Sono certa che cotto sui carboni sarebbe meno unto e più gustoso.
Questo piatto è stato introdotto in Ungheria durante la dominazione turca nel XVI secolo, ma probabilmente la sua ricetta è ancora più antica! Un tempo il pane era fatto in casa e la parte che trasbordava fuori dal tegame veniva tagliata, appiattita e poi cotta sulla brace restante. Láng, infatti, significa fiamma!
Il giorno seguente le famiglie erano solite mangiare questi ritagli insaporendoli con panna acida, marmellata o zucchero. Col passare del tempo e per velocizzare il processo di cottura, il langos è stato fritto.
Dove mangiare il Làngos a Budapest
Lo trovi al famoso e coloratissimo Karavan Park al costo di circa 6 euro. Sconsigliamo quello venduto ai mercatini di Natale per due motivi: è molto più caro che nel resto dei posti e la maggior parte delle volte è servito freddissimo. Quando non è caldo l’impasto sembra un mattone ed è davvero immangiabile.
Kolbasz e altre salsicce cotte ungheresi
Un’altra specialità molto apprezzata è il Kolbasz: una sorta di salsiccia ungherese fatta con: sale, aglio, pepe nero e diverse spezie, in primis la paprika. Le salsicce più diffuse sono a base di carne di maiale ma se ne trovano diverse varianti: classiche, affumicate, piccanti, di fegato e il sanguinaccio.
La salsiccia Gyulai, che prende il nome dalla città di Gyula, è cotta lentamente e affumicata nel legno di faggio. È fatta con maiale, szalonna (grasso di pancetta ungherese), aglio, pepe, cumino e paprika rossa. Si può mangiare tagliata a fette sottili da sola o con il pane. Viene spesso aggiunta a piatti tipici ungheresi come il Lecsó e il Rakott Krumpli.
La salsiccia Csabai è simile alla Gyulai, ma più piccante. Esistono diverse varianti con più o meno spezie, affumicate, di manzo o maiale. il Lecsókolbász, è una salsiccia affumicata piccante creata per essere servita con il Lecsó.
Onestamente non mi sono piaciute: troppo grasse e decisamente molto diverse nel gusto dalle classiche salsicce di maiale a cui siamo abituati qui in Italia. Sono un mix tra un würstel e un salsiccia, ma molto più pesanti, unte e corpose.
Leggi anche i migliori ristoranti di Budapest: una lista di locali dove mangiare provati durante il nostro viaggio
Töltött káposzta – cosa mangiare a Budapest
Un piatto tipico delle feste natalizie a base di cavoli ripieni. Le foglie di cavolo sono messe sotto sale e poi farcite con carne macinata, riso e spezie. E’ cotto in pentola con aggiunta di salsiccia, pancetta e paprika. Gli involtini sono poi serviti con panna acida.
Il suo nome significa letteralmente “cavolo imbottito”. Questo piatto tipico ungherese ha radici profonde ed è arrivato nel sud dell’Ungheria Insieme alle conquiste ottomane e chiamato Sarma. Il sarma turco era avvolto nelle foglie di vite, ma in questa zona i crauti erano più popolari.
Non ci è voluto molto tempo prima che prendesse campo una variante del Sarma, avvolta nel Sauerkraut. Ancora una volta le persone modificarono il piatto, aggiungendo carne secca, dando origine al piatto tradizionale ungherese.
Pörkölt – cosa mangiare a Budapest
Il Pörkölt è lo stufato nazionale ungherese. Il suo nome deriva dalla parola “pörkölni” che significa arrostire o bruciare. Lo stufato è fatto con carne tipo manzo, agnello, maiale o pollo, bollite in una salsa rossa con abbondante cipolla, aglio e paprika in polvere.
Tradizionalmente viene servito con gnocchi, patate lesse o pasta e abbinato al Pálinka, un’acquavite di frutta ungherese. La storia del Pörkölt è strettamente legata al tradizionale gulasch ungherese, poiché entrambi i piatti erano originariamente preparati come pasti contadini che facevano ampio uso di paprika in polvere.
Oggi esistono molte varietà di pörkölt, i cui nomi corrispondono all’ingrediente chiave utilizzato nel piatto, come pacalpörkölt (trippa), marhapölkört (manzo) e borjupörkölt (vitello).
Túrós Csuzsa – non solo pasta al forno
Tra le cose da mangiare a Budapest c’è anche il túrós csuzsa, una filante pasta al forno che ricorda i maccheroni al formaggio. Alla base della ricetta c’è il túró, un formaggio fresco molto utilizzato nella cucina ungherese per ricette dolci e salate.
La pasta all’uovo con cui sono fatti i Túrós è lessata e condita con túró, panna acida, aneto e bacon croccante. Abbiamo mangiato un piatto molto simile a questo in Polonia qualche anno fa.
Il Túrós Csuzsa poi si inforna e cuoce a 200°C per circa mezz’ora. E’ una sorta di piatto unico semplice e gustoso da mangiare per un pranzetto veloce.
Csirke paprikás – il delizioso pollo alla paprika
Questo piatto dal nome impossibile da pronunciare, non è altro che pollo alla paprika. Se ti piace questa spezia, a Budapest non ti mancheranno le occasioni per assaggiarla.
Abbiamo assaggiato il csirke paprikás accompagnato con un delizioso túrós csuzsa, in uno dei locali storici più antichi di Budapest: il Central Grand Café Budapest e posso dire che è una vera delizia.
Ce lo hanno servito in un recipiente caldo in terrocotta e il pollo era così morbido e tenero che sembrava sciogliersi in bocca. Ottimo piatto unico per pranzetto sfizioso. Inizialmente ero molto titubante se assaggiarlo o meno, perchè temevo ci fosse troppa paprika, invece i saporti erano perfettamente bilanciati.
Pogácsa
I pogácsa sono una specie di scones servizi sia salati che dolci. Si trovano spesso sulle tavole ungheresi e di norma sono cotti sul fuoco. Ottimi quando sono serviti caldi, specie se arricchiti da salse o ripieni.
I più popolari sono quelli con patate, formaggio, salsiccia o cavolo verza. Li hai già assaggiati? Ti piacciono?
Cosa mangiare a Budapest: i dolci della tradizione ungherese
Se ami i dolci avrai l’imbarazzo della scelta. Ci sono tanti dolci buoni da assaggiare e la capitale ungherese è disseminata di pasticcerie, che si trovano persino dentro alle stazioni della Metropolitana.
Se ti piace assaggiare cibo locale in viaggio, puoi optare per una serie di esperienze:
- fare un tour culinario di Budapest: 3 ore in compagnia di una guida che ti accompagnerà alla degustazione dei prodotti tipici della città.
- partecipare al Tour della nonna ungherese che comprende: 2 tipi di vino ungherese, uno shot di Pálinka o Unicum, Lángos Hungarian Cake, Assaggi di carne ungherese, oppure Goulash, salsicce e altre alternative
- prendere parte ad uno dei nuovi corsi di cucina, dove alla fine mangerai ciò che hai preparato.
Kurtoskalacs: i famosi camini di Budapest
Decisamente uno dei miei dolci ungheresi preferiti e che ho mangiato quasi tutti i giorni! Si trova in molti chioschi, negozzietti e persino nelle pasticcerie all’interno delle metropolitane. Sono piccoli cannoli di sfoglia lievitata, arrotolata a spirale intorno a un cilindro di legno, cotti sulla brace a un fuoco vivo.
Questi camini (cimney cake) sono serviti come street food durante i mercatini di Natale, ma si trovano tutto l’anno. Il profumo si sente da lontano e ti farà venire voglia di assaggiarlo immediatamente. La versione classica è quella con spolverata di cannella, ma ne esistono tante varianti: con mandorle, frutti rossi, cioccolato e in ultimo il nuovo Kürtőskalács con gelato all’interno.
il Kürtőskalács ha un bel retaggio culturale alle spalle, pensa che i primi camini risalgono al XV secolo. La prima ricetta scritta fu ritrovata in un libro di cucina del 1784, pubblicato in Transilvania. Il dolce nei secoli prese piede nella Terra dei Siculi, territorio della Transilvania orientale abitato da gruppi etnici di lingua ungherese. Qui il Kürtőskalács fu ultimato e perfezionato nella versione che conosciamo oggi.
Torta Dobos – cosa mangiare a Budapest
La torta Dobos è probabilmente il dolce ungherese più famoso al mondo, il preferito della Principessa Sissi. Fu proprio la Principessa ad assaggiarlo per la prima volta, all’Esposizione Universale di Budapest del 1884, insieme al marito Francesco Giuseppe.
La torta si compone di cinque strati di pan di Spagna, dove viene spalmata una crema di cioccolato e burro. Lo strato esterno è ricoperto di caramello. A vederla è molto invitante, ma in tutta onestà me lo aspettavo meglio: l’ho trovato un pochino troppo burroso e il pan di spagna un pò secco.
Non è il genere di dolce per cui impazzisco, ma ho voluto comunque assaggiarlo perchè ero molto curiosa.
Palacsinta
Questo dolce è una gustosissima crepe ripiena solitamente di marmellata, semi di papavero, ricotta dolce (chiamata turo) o noci tritate. Gli ungheresi usano l’acqua gassata al posto del latte e questo lo rende molto più leggero delle classiche crepe francesi.
Ti consiglio di provare la versione nota come Gundel palacsinta, ideata circa un secolo fa dal pasticciere magiaro Károly Gundel. Questa crepe è riempita con noci tritate, uva passa, rum e scorze di arancia. Il tutto è ricoperto con una salsa di cioccolato caldo e vaniglia, tanto per aggiungere qualche caloria in più.
Cosa posso aggiungere a questa descrizione? Solo il fatto che è una delizia assoluta!
Gerbeaud cake o Zserbó szelet
Émil Gerbeaud ha ideato questa ricca torta a strati fatta con pasta frolla, noci, cioccolato e marmellata di albicocche. Il tutto ricoperto di glassa al cioccolato. Inizialmente non ero tanto convinta, ma assaggiandolo mi sono dovuta ricredere. Praticamente si scioglie in bocca per quanto è buona!
Spesso è di forma rettangolare, ma si trova anche di forme diverse. Ottima quella servita al Gerbeaud café, una elegantissima pasticceria in stile rococò fondata nel 1858 nel cuore del centro storico di Budapest.
Torta Esterházy
La dinastia Esterházy è una delle più antiche famiglie nobiliari ungheresi, che conta tra i suoi esponenti ben undici principi regnanti, baroni, conti e altre personalità di spicco. La torta Esterházy fu inventata dai mastri pasticcieri di Budapest nel XIX secolo e dedicata a Paolo III che oltre ad essere un principe e un diplomatico si dilettava anche in cucina.
La torta Esterházy è una torta senza farina composta solitamente di 5/6 strati, costituiti da meringa alle mandorle, intervallati da crema al burro aromatizzata con vaniglia e rum o cognac. La riconoscerai dalla sua decorazione inconfondibile: glassa bianca a strisce nere, fatta con un fondente di zucchero decorato e uno zig zag di cioccolato.
La meringa non mi piace, quindi mi sono limitata a scattare un paio di foto a questo famoso dolce ungherese. A te piace?
Somlói Galuska
Forse uno dei dolci più amati dagli ungheresi fatto con pan di spagna, crema di vaniglia, imbevuta di cioccolata liquida e panna montata.
Questa bomba calorica fu ideata per la prima volta da Károly Gollerits, che lavorava nel famoso ristorante Gundel e successivamente, realizzata per l’Esposizione Mondiale del 1958 a Bruxelles da Jozsef Bela Szocs. Il pasticcere che ha dato il nome alla torta, ha preso spunto dal nome della collina dove viveva: Somlyo.
La ricetta originale comprende 3 tipi di pan di spagna: uno semplice, uno al cacao e uno alle noci tritate. La torta contiene anche 3 salse: vaniglia, cioccolato e una aromatizzata alla scorza d’arancia e rum.
Il pan di spagna sono ricoperti di uvetta e ripieni e la torta viene servita con guarnizione di panna montata. Che cosa posso aggiungere se non che è uno spettacolo! La freschezza della panna, stempera i sapori della creme e il tutto si amalgama perfettamente.
Mácos-Meggyes Rétes e Kaiserschmarrn: lo strudel e la frittella dell’imperatore
Mácos-Meggyes Rétes è una sorta di strudel casalingo. Se ne trovano di tanti tipi con ripini diversi, ma il più gettonato è quello di amarene con semi di papavero.
Kaiserschmarrn è una frittella cosparsa di zucchero a velo e uvetta, servita con marmellata. Alcuni dicono che il suo nome derivi da “Kaiser”, l’imperatore asburgico Francesco Giuseppe che adorava questo dolce, ma più probabilmente deriva dai pastori alpini (“Kaser”).
Secondo una leggenda l’imperatore e sua moglie stavano viaggiando attraverso le Alpi e si fermarono a pranzo a casa di un contadino. L’uomo era così nervoso che gettò in una padella tutti gli ingredienti più fantasiosi che aveva per preparare una deliziosa frittella. Per l’ansia fini per spezzare il pancake e sperando di coprire il suo pasticcio, lo ricoprì con tanta marmellata.
Per fortuna il Kaiser pensò che fosse delizioso. In Ungheria preparano il Kaiserschmarrn (Hungarian császármorzsa) con la semola invece che con la normale farina di frumento e bagnano il piatto con conserva di frutta liquida.
Cucina Ebraica a Budapest: piatti Kosher da assaggiare
Budapest è la città dai mille sapori. Accanto alla cucina ungherese, trovi la tradizionale cucina ebraica. La maggior parte dei locali Kosher si trovano all’interno del distretto VII, il quartiere ebraico di Budapest.
La normativa ebraica sul cibo è nota come kasherut, da cui deriva l’aggettivo kasher (o kosher), che significa “adatto” alle regole alimentari ebraiche che si fondano sulla Torah e la sua interpretazione.
La kasherut distingue tra animali permessi (come bovini, ovini e cervidi) e animali proibiti (come maiale, coniglio, molluschi, crostacei e frutti di mare). Gli animali “adatti” devono essere macellati secondo un rito particolare chiamato shechitah.
E’ vietato consumare sangue, mangiare parti prese da animali vivi, consumare alcune parti di grasso, mangiare un animale malato o con difetti fisici e mischiare carne e latticini.
Tra i piatti ebraici da assaggiare a Budapest ti suggerisco: il Sólet, stufato di fagioli, orzo, cipolla, paprika e diversi tipi di carni, che è un piatto tradizionale dello Shabbat. Oppure le uova ebraiche (zsidó tojás), composto da uova, anatra, cipolla, paprika, sale e pepe.
Flódni – cosa mangiare a Budapest
Altra delizia per il palato è il flódni, un dolce tipico della cucina kosher associato alla festa del Purim e dalla tradizione molto antica. Un tempo nel suo ripieno c’era persino il formaggio, ma questa versione è completamente scomparsa nei secoli.
Questo dolce a cinque strati è ripieno di composta di mela, noci e semi di papavero con della marmellata di prugne a decorare il tutto. E’ una vera delizia, specie se servito caldo. Ognuno strato dovrebbe rappresentare differenti etnie e religioni che coabitano in armonia.
Lo abbiamo assaggiato in uno dei migliori ristoranti ebraici di Budapest, Macesz Bistro. Questo locale ha un ricco menù ed offre tanti piatti tipici della tradizione ebraica.
Pálinka – cosa bere in Ungheria
Chiudiamo questa carrellata dedicata a cosa mangiare in Ungheria con dei liquori che si abbinano perfettamente al tutto. Il Pálinka è un’acquavite di prugne che è più aspra grappa italiana. Se ne trovano molte varianti ottenute da frutti diversi e invecchiate più o meno a lungo.
La Barack Palinka è un’acquavite di albicocche coltivate, distillate e conservate in botti di rovere nella pianura ungherese. Solo la grappa prodotta esclusivamente con frutta raccolta in Ungheria, può portare il nome di Barackpálinka.
Il Kosher Plum palinka è un liquore puro al 100% prodotto con prugne selezionate. Secondo la tradizione ebraica un rabbino dell’Unione Ortodossa controlla l’intero processo produttivo dalla raccolta della frutta all’imbottigliamento, garantendo che il liquore sia conforme anche ai più severi standard igienici.
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Tokaji Aszu: il Re dei vini o il vino del Re
La variante più nota del Tokaji è il Tokaji Aszu, un vino dolce ungherese prodotto dai vitigni autoctoni di Furmint e Harslevelu, che regalano vini passiti di gran carattere, specialmente quando attaccati dalla muffa nobile. Il suo nome deriva della regione in cui viene prodotto: Tokaji per l’appunto.
Per produrre questo vino gli acini disidratati dalla muffa nobile, sono selezionati uno per uno e raccolti in ceste da 25Kg chiamate Putton. Questi rari acini vengono aggiunti a 136 litri di vino base e il numero di “Puttonyos” sulle bottiglie indica il numero di ceste da 25 Kg di questi acini, aggiunte al vino.
Più saranno, maggiore sarà l’aroma e la dolcezza, bilanciata da una netta acidità che lo rendono il vino dolce e ricercato dagli appassionati di tutto il mondo.
Unicum
L’Unicum è un amaro ungherese a base di piante medicinali, che si consuma come aperitivo o digestivo, inventato nel 1790 da József Zwack.
Secondo la leggenda József Zwack presentò la bevanda all’imperatore Giuseppe II d’Austria che dichiarò: “Das ist ein Unikum!”. Fu adottato come liquore digestivo ufficiale dalla corte asburgica e la sua bottiglia venne autorizzata a fregiarsi della croce dorata su sfondo rosso.
Durante il periodo comunista in Ungheria, Unicum fu prodotto seguendo una ricetta diversa. Dopo la caduta del comunismo, József Zwack ritornò in Ungheria e riprese la produzione dell’Unicum secondo la ricetta originaria. Il liquore è prodotto secondo una formula segreta tramandata di generazione in generazione, che comprende più di quaranta piante medicinali e invecchiato in barili di quercia.
C’è anche una bella selezione di birre e di vini locali che vale la pena di assaggiare. Hai assaggiato qualche altro piatto a Budapest? Scrivici i tuoi suggerimenti nei commenti qui sotto.
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