Itinerario in Normandia: 20 giorni di viaggio on the road tra scogliere d’alabastro e natura selvaggia, i luoghi dello sbarco del D-Day, spiagge di sabbia infinite, villaggi colorati e iconiche città.
Fiumi, prati, boschi, borghi medievali, abbazie, chiese, castelli sperduti e animali al pascolo. La Normandia è una miscela di bellezza che rapisce lo sguardo, ma è anche la terra dello sbarco in Normandia e delle maree, che in un attimo fanno sparire le spiagge e invadono ogni cosa.
Scoprirla è stato un susseguirsi di emozioni sorprendenti: cieli azzurri, grandi spazi immensi, temporali improvvisi e vento leggero che accarezza la pelle.
Raggiungerla in auto dalle Marche è stato impegnativo e per questo motivo abbiamo deciso di fare due tappe intermedie per spezzare il viaggio: Digione all’andata e Annecy al ritorno. Il nostro itinerario in Normadia ci ha portati a toccare le coste più a nord per poi ridiscendere fino alla suggestiva Mont-Saint-Michel.
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Cosa troverai in questo articolo
Come arrivare in Normandia dall’Italia
Dall’Italia non si può raggiungere la Normandia con un volo diretto, perchè non ha un aeroporto. Tuttavia se non vuoi fare tutto il viaggio in auto, puoi arrivare a Parigi in aereo e poi noleggiare una macchina.
Noi da amanti dei viaggi on the road, abbiamo deciso di vivere tutta l’avventura chilometro dopo chilometro e vedere cambiare il paesaggio, i colori e le nostre emozioni. Siamo partiti tutti e tre: io, Ivan e Papaya ed è stato un viaggio indimenticabile.
PS. Gli alloggi e i ristoranti dove siamo stati e di cui ti parleremo in questo articolo sono tutti dog friendly, se ti interessa.
Se passi per il traforo del Monte Bianco, cosa che sconsigliamo perchè costa un occhio delle testa e la fila per passare può durare anche svariate ore, armati davvero di tanta pazienza! All’andata abbiamo fatto questo errore, ma al ritorno grazie al suggerimento di una nostra amica abbiamo fatto una strada meno trafficata, più bella e sicuramente il viaggio è stato molto più scorrevole.
Non ci sono vignette da acquistare per raggiungere la Normandia se passi per Torino e Lione, evitando la Svizzera. Ti preavviso però che ci sono tante strade e ponti a pedaggio. In Normadia entrerai e uscirai da strade a transito veloce, ponti a pedaggio e tratti di strada a pagamento, senza nemmeno accorgertene. Spesso solo alla fine troverai il casello per pagare.
Fai attenzione e stai attento ai limiti di velocità, cambiano spesso e ci sono tanti autovelox sulle strade: le multe fioccheranno altrimenti!
Noi ce la siamo cavata solo con una piccola multa, presa in una stradina con dei lavori in corso, dove all’improvviso sono cambiati i limiti e non ce ne siamo accorti subito. Altri conoscenti ne hanno ricevute anche 5/6 una volta tornati a casa.
La manutenzione delle strade è buona, le carreggiate sono larghe e si viaggia bene, specie lungo le strade principali. I dossi però, a differenza dei nostri, sono terribili: molto alti e di una forma strana. Vanno presi molto piano, altrimenti l’auto potrebbe risentirne.
Itinerario in Normandia e mappa completa
Abbiamo dedicato a quasi tutte le tappe almeno 2 giorni per aver modo di scoprirle con calma e girare senza troppa fretta. Alcuni luoghi che abbiamo inserito lungo il nostro itinerario in Normandia, hanno richiesto da un minimo di qualche ora ad un massimo di mezza giornata.
Alle spiagge dello sbarco in Normandia, abbiamo dedicato 4 giorni pieni, perchè comprendono un’area molto vasta e c’è tantissimo da vedere.
Viaggiando con Papaya abbiamo inserito tante attività da fare all’aria aperta e selezionato i luoghi al chiuso da visitare. Ti premetto che l’accesso ai cani è vietato in diversi luoghi più di quanto imaginassimo in realtà: ti racconto meglio alla fine dell’articolo.
I cani non possono entrare anche nei cimiteri e nei luoghi considerati sacri come Point du Hoc, non siamo d’accordo ma in questo caso possiamo capirne la ragione.
L’itinerario in Normandia che ti proponiamo è così composto:
- Digione: 2 giorni
- Giverny: mezza giornata
- Rouen: 2 giorni
- Ry e dintorni: mezza giornata
- Fecamp, Etretat e nord della Normandia: 4 giorni
- Le Havre: mezza giornata
- Honfleur: 2 giorni
- Trouville-sur-mer, Douville e dintorni: mezza giornata
- Caen: mezza giornata
- Spiagge dello sbarco in Normandia: 4 giorni
- Mont-Saint-Michel: 2 giorni
- Annecy: 2 giorni
Quando andare in Normandia
Se ti stai chiedendo quando andare in Normandia, secondo noi il periodo migliore è quello che va da maggio a settembre, quando il clima è piacevole e sono molte le giornate di sole.
Abbiamo adorato il clima della Normandia ad agosto e ci siamo ripresi dall’afa incessante dell’Italia. Durante il giorno abbiamo trovato quasi sempre il sole, ma pochissima umidità. Non mi è sembrato vero di non sudare! Si girava benissimo e dato il filino di vento che c’è quasi sempre non abbiamo avuto mai caldo.
Direi che la temperatura durante il nostro soggiorno si è aggirata quasi sempre tra i 25 e 28 gradi di giorno e 18- 16 la sera. Basta una felpa o un 100 grammi per la sera, mentre per il giorno maniche corte o magliettina di cotone.
Attenzione perchè il sole comuque picchia forte e se tendi a scottarti facilmente come la sottoscritta, rischi di non accorgerti, ma di arrossarti in fretta. Ti consiglio di mettere in valigia anche una crema solare e un cappello.
Digione primi 2 giorni
Dopo più di 1000 chilometri e 10 ore abbondanti di viaggio, siamo arrivati a Digione, una splendida cittadina della Borgogna. Cibo ottimo, vino superbo, arte e cultura ci hanno fatto compagnia per 2 giorni.
A Dijon, l’ex capitale dei duchi di Borgogna, ci siamo divertiti a seguire il percorso della civetta, che ci ha portati a scoprire i luoghi più interessanti della città. Ventidue placche numerate e incastonate nella pavimentazione ci hanno accompagnati alla scoperta dei segreti e delle icone della città.
Il centro storico con le sue chiese romanico-gotiche e gli antichi palazzi, ricorda i fasti dell’antico passato di Digione. Perditi tra i tanti vicoli dove affacciano graziose case a graticcio del XV secolo come “Maison Millière”, la più antica tra le case medievali di Digione, apparsa anche nel film “Cyrano de Bergerac” con Gérard Depardieu e Anne Brochet.
Cosa non perdere a Digione:
- il palazzo dei duchi, uno degli emblemi della città
- la torre di Filippo il buono, per una vista vertiginosa su Digione
- il museo delle belle arti – musée de beaux-arts
- place de la liberatione, una delle pizze più belle della città
- les halles – il mercato coperto dove puoi acquistare tante prelibatezze tra cui la famosa senape di Digione
- il pozzo dei profeti
- la chiesa di nostra signora (detta anche Notre-Dame) famosa per il gufo scolpito su uno dei contrafforti
- i pittoreschi giardini darcy: un’oasi di relax nel verde
Dove mangiare a Digione
Per una cenetta gustosa ti suggeriamo di fermati al O’Bareuzai: tartare di carne, entrecotte di funghi e due bei bicchieri di vino rosso della Borgogna! Nel centro storico c’è il delizioso Au Moulin a vent dove servono ottimo jambon, Oeufs en meurette e poulet a la Chablisienne tutte specialità tipiche della borgogna.
Vuoi acquistare della senape di Digione dai gusti particolari? Non c’è posto migliore di Moutarde Maille che sta qui dal 1747. Assaggia, scegli e fatti preparare al momento della senape da leccarsi i baffi!
La cucina in questa zona delle borgogna è veramente ottima e si mangia benissimo! Tra profumi nell’aria, vini, formaggi e piatti deliziosi, non si resta assolutamente delusi. E’ una zona ottima per le buone forchette.
Dove dormire a Digione
Come alloggio dog friendly, un pò spartano, ma centrale e abbastanza pulito ti suggeriamo Montchapet Djion Center. La stanza era un pò piccolina e la tenda della doccia lasciava un pò a desiderare. L’affaccio era su un cortile interno e di fronte a noi c’era un altro palazzo, ma una volta chiusa la finestra non si sentiva alcun rumore.
L’edificio è un pò datato e leggermente old style per i nostri gusti, ma per un paio di notti, è passabile e il rapporto qualità prezzo è stato vantaggioso.
L’aria condizionata è stata parecchio utile e anche il piccolo frigo in camera. C’è un parcheggio su strada nei pressi dell’hotel ad un prezzo abbordabile: 3,70 euro per 8 ore e 30 minuti. Nei fine settimana e di sera la zona era veramente molto tranquilla.
Abbiamo avuto qualche problema con il check in, perchè siamo arrivati con più di 4 ore di ritardo a causa di una coda infinita al traforo del Monte Bianco! Inoltre la postpay che avevamo usato per prenotare, non si sa come mai è stata rifiutata all’ultimo dall’hotel, ma l’aiuto del servizio assistenza di Booking ha fatto la differenza.
Ti raccontiamo tutto su Dijon in un articolo interamente dedicato alla scoperta della città!
Il villaggio di Giverny: il mondo di Monet
Lasciata Digione abbiamo fatto sosta per 3/4 ore a Giverny, prima di raggiungere la nostra destinazione finale della giornata: Rouen.
Claude Monet, uno dei più grandi impressionisti di sempre, si innamorò dei paesaggi e della luce dorata del villaggio di Givenry, così tanto che nel 1883 si trasferì qui e vi rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 1926.
La splendida e coloratissima casa di Monet è imperdibile per tutti gli amanti dell’arte. Ogni stanza è caratterizzata da un colore predominante e da affacci meravigliosi sui giardini o il villaggio. La cucina tutta gialla, la camera da letto, lo studio pieno di quadri e oggetti d’epoca: tutto racconta di Monet in questo luogo magico!
La casa è bellissima, trasuda emozioni ed è carica di enegia forte e intesa, che quasi ti travolge al primo sguardo. Percorrendo la via principale del villaggio si raggiunge la solitaria chiesa di Santa Radegonda, dove si trova la tomba di Monet.
Passeggiare nei Jardins de Monet è come entrare in uno dei suoi dipinti. Qual’è il periodo migliore per visitarli? Io e Ivan li abbiamo visitati in piena estate, quando tutto era in fiore e nell’aria si sprigionavano mille profumi differenti: veramente un tripudio di emozioni!
In questo articolo ti racconto tutto sul villaggio di Giverny e i luoghi di Monet. Se nel frattempo vuoi dare uno sguardo più da vicino, puoi dare uno sguardo al nostro reel! Siediti e fai il pieno di quella bellezza.
I Giardini di Monet e la casa non consento l’accesso ai cani: siamo dovuti entrare a turno. Il costo del biglietto è di 11 euro e puoi visitarli tutti i giorni dalle 9.30 alle 18. NB. Per evitare lunghe file ed essere certo di riuscire ad entrare, il nostro suggerimento è quello di prenotare online i biglietti in anticipo.
Rouen e Giovanna d’Arco – 2 giorni itinerario in Normandia
Il nostro itinerario in Normandia ci porta a Rouen, la capitale della Normadia ricca di storia, pittoresca e bellissima! Passeggiare per le sue stradine strette dove affacciano casette colorate a graticcio è stato suggestivo e romantico.
Il centro storico è un susseguirsi di edifici di incantevole bellezza come l’iconica cattedrale detta anche Notre Dame di Rouen, che Monet dipinse circa 30 volte! In estate durante la sera, puoi assistere a uno spettacolo di luci strepitoso!
Altra tappa impedibile l’iconica torre del Gros-Horloge, il grande orologio simbolo della città. Purtroppo lo abbiamo sempre trovato chiuso: peccato avremmo tanto voluto vedere l’interno e ammirare le viste che offre sulla città.
Un’altra cosa da fare a Rouen è seguire un itinerario alla scoperta dei luoghi di Giovanna d’Arco, che è stata giustiziata nella Place du Vieux Marché, dove ora sorge l’Eglise Sainte Jeanne d’Arc. Solo dopo la sua morte il suo nome è stato riabilitato!
Cosa fare e vedere a Rouen:
La città di Rouen è davvero molto pittoresca e già solamente passeggiare per le vie ed ammirare le case a graticcio e gli stupendi palazzi, affascina in un modo unico.
Puoi dedicare una parte del tempo a ripercorrere i passi di Giovanna d’Arco, a scoprire le maestose atmosfere delle tante chiese disseminate per il centro storico o fare un tour enogastronomico per scoprire le delizie culinarie di questa regione.
Tra la altre cose da fare a Rouen, ti suggerisco:
- scopri la Chiesa di Saint-Maclou con cimitero galleria e ossario medioevale
- ammira la bellezza del Place Saint-Marc: la piazza del mercato
- fai una romantica passeggia lungo la Senna
- visita la chiesa di Saint Maclau danneggiata da un bombardamento nel 1944
- passeggia nel quartiere degli antiquari e scopri i vicoli nascosti di Rouen
Dove mangiare a Rouen
Una delle cene più deliziose, romantiche e ricercate che abbiamo fatto durante il nostro viaggio è stata a Rouen a l’Instant bistronomique: dai un’occhiata al dessert che fuma! Cucina ricercata, sapori interessanti, ottimo vino, cottura perfetta della carne e accostamenti insoliti.
Il personale non è tra i più accoglienti, ma è professionale e cortese. Il rapporto qualità prezzo è onesto. A volte abbiamo speso molto di più per mangiare proprio malino.
Altro posticino per mangiare qualcosa J-M’s Cafè: il posto è molto carino, ma per il nostro gusto personale i tagli della carne non sono dei migliori. Ulteriore alternativa da Cancan, ma ti avverto i prezzi sono un pochino eccessivi per qualità e quantità.
Se sei curioso di scoprire di più su cosa mangiare in Normandia, potrebbe interessarti il nostro articolo tutto dedicato e locali e sapori.
Dove dormire a Rouen
Per dormire in posizione centralissima ti consigliamo lo stupendo hotel letterario Best Western Gustave Flaubert (33 rue du Vieux Palais 76000 Rouen) intitolato al celebre scrittore che è nato e vissuto proprio a Rouen. Camera pulita, abbastanza spaziosa, bel bagno e silenzio.
La cura nei dettagli è incredibile e tutto è perfettamente in ordine. Ci sono diverse prese usb comodissime accanto al letto, un piccolo frigorifero, tutto il necessario per fare un caffè o una tisana. Le stanze sono un pochino calde, stanno mettendo l’aria condizionata ma ancora non c’era quando ci siamo stati, così ci hanno fornito un piccolo ventilatore, acqua fresca e ghiaccio.
Ogni stanza dell’albergo è dedicata ad uno scrittore francese: è davvero super carino e ovviamente dog friendly!
Cosa vedere vicino Rouen: Ry e i luoghi di Fleubert
Se hai tempo per una deviazione ti suggeriamo di visitare lo Château de Martainville, un imponente maniero che ospita un museo dedicato alle arti della Normandia e il giardino ritrovato di Madame Bovary.
Se hai amato il romanzo di Fleubert, Madame Bovary, allora devi proseguire verso Ry dove si sono svolte realmente le vicende della famiglia Delamare narrate dal celebre scrittore. Vieni a vederlo con noi?
Il villaggio offre tante testimonianze dei suoi legami col romanzo come la Galerie Bovary Musée d’Automates (oggi chiuso) e l’église Saint-Sulpice con il suo portico in legno e le tombe della famiglia Delamare.
Poco distante da qui il pittoresco Château de Robert-le-Diable, la residenza di Robert il Diavolo, figura mitica a cui si attribuiva la capacità di parlare con demoni e fantasmi.
Fecamp – itinerario in Normadia 2 giorni
Fecamp è uno di quei luoghi dove avremmo voluto fermarci di più: è stata una delle tappe che più ci è rimasta nel cuore del nostro viaggio in Normandia! In questo articolo ti raccontiamo i luoghi imperdibili di Fecamp.
La città di Fecamp ospita un grazioso porto e un mercato del pesce, dove gustare prelibatezze appena pescate. La spiaggia, che in alcuni punti si congiunge alla roccia delle falesie, è a dir poco spettacolare. Abbiamo fatto delle lunge camminate, ci siamo seduti in riva al mare e abbiamo lasciato che l’immensità di questo luogo ci invadesse.
Fecamp ha due piccoli fari che puoi ammirare sia dall’alto che passeggiando lungo il cigolante pontile in legno: dai uno sguardo da vicino!
La scoperta più entusiasmante che abbiamo fatto in zona è stata senza dubbio Cap Fagnet: il promontorio che domina la città. Cap Fagnet offre delle viste mozzafiato sulle scogliere di alabastro e toglie letteralmente il fiato. C’è un sentiero che porta fino a dei vecchi bunker che facevano parte del muro Atlantico e sulla cima della collina anche un piccola chiesetta.
Ti suggeriamo anche una visita al Palais Bénédictine: un palazzo neogotico che oggi ospita una distilleria. L’edificio è un capolavoro architettonico con guglie e torri aguzze, mentre gli interni ospitano stanze decorate, arricchite con vetrate colorate, biblioteche e volte realizzate come scafi di barche rovesciate, in onore della tradizione marinara della città.
Se vuoi visitare il palazzo internamente ti suggerisco di prenotare la tua visita in anticipo sul sito ufficiale. Altrimenti se hai poco tempo, puoi entrare nel bar e fare un assaggio di uno dei liquori più famosi del luogo: il DOM Bénédictine, un digestivo delizioso composto da ben 27 erbe aromatiche dalla ricetta segreta!
Le Falesie di Étretat e dintorni 2 giorni – itinerario in Normandia
Étretat è sicuramente una delle mete più visitate della Normandia, famosa per le sue falesie a picco sul mare. In tutta onestà l’abbiamo trovata troppo piena di turisti e l’accoglienza non è stata il massimo (per lo meno per la nostra esperienza).
Bella certamente, ma crediamo dia il meglio di sè in bassa stagione. Se la visiti in agosto come noi, toglierei un giorno a questa tappa per dedicare più tempo a Fecamp o qualche altro luogo del nord, meno preso d’assalto.
Imperdibile una passeggiata lungo il pontile, dove Monet guardava il panorama e prese ispirazione per alcuni dei suoi dipinti. Le falesie più famose di Étretat sono: la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval e la pittoresca Chapelle Notre-Dame-de-la-Garde, che se ne sta aggrappata sopra la falesia.
Puoi raggiungere la Falesie d’Aval anche salendo una lunga scalinata che parte dal lungo mare di Étretat. Arrivato in cima alla scogliere, una terrazza panoramica ti regalerà viste mozzafiato sulla Porte d’Aval: un famoso arco naturale. A pochi metri dall’arco, si trova l’Aiguille de la Falaise d’Aval, detto l’Ago, che ha solleticato anche la fantasia di Maurice Leblanc.
In questo articolo ti racconto cosa vedere a Ètretat, perchè, turismo di massa a parte è davvero molto suggestiva.
Un’altra chicca da non perdere sono i giardini di Étretat:犀利士 7 giardini tematici arrampicati sul costone della falesia. ll più importante è il Jardin d’Aval, ispirato al romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Caroll.
Tra le cose particolari da visitare ad Étretat c’è la casa di Maurice Leblanc, lo scrittore dalla cui penna nacque il personaggio di Arsenio Lupen, che si trova a Le Clos Lupin.
Se sei un appassionato del ladro più famoso di tutti i tempi sicuramente può fare per te. In questo reel ti portiamo a fare un giro nella casa, dai un’occhiata qui.
Dove mangiare a Fecamp ed Étretat
In questa zona abbiamo mangiato molto bene a La Salamandre a Étretat: carne e contorno davvero ottimi e delizioso sidro locale. Altro localino sempre in zona se ami la carne è Cote mer.
Les Pecheries o Le Pavillon a Fecamp per assaggiare il famoso piatto del posto composto da cozze fresce e patate fritte con vista mare. A Le Pavillon servono il pranzo un pò a tutte le ore e quando hai finito puoi fare una bella passeggiata, prendere un gelato o qualche dolcetto nelle bancarelle di street food che costellano la baia.
Ottimo pesce fresco e menù disponibile in multilingua a Le Cave du Salut – ristorante, brasserie e créperie. Dal nostro punto di vista sono decisamente più buoni e sfiziosi i piatti a base di pesce e formaggio, rispetto a quelli a base di carne che alcune volte ci hanno deluso un pò.
Dove dormire a Fécamp
Dove dormire per visitare la zona? Noi abbiamo scelto il Saint Christophe, di certo non è l’albergo che più abbiamo amato di questo viaggio, ma si trovava in una posizione strategica per visitare tutta la zona Nord e il prezzo per il mese di agosto non era male.
Adesso posso dire che per restare 4 giorni avrei preferito qualcosa di più accogliente e grazioso, per questo abbiamo poche foto di questo hotel.
Stanza minimal e piccolina, moquette non troppo pulita, bagno un pò strettino, pulito ma con tenda della vasca da bagno un pochino vecchiotta. La nostra stanza dava sulla strada, ma il paesino era davvero minuscolo e di notte c’è sempre stato silenzio.
Il personale è stato cortese e disponibile e ci hanno rifatto la stanza ogni volta che lo abbiamo richiesto: bastava mettere un cartello sulla porta.
Le Havre e il Ponte di Normandia
Lasciata Étretat abbiamo fatto una breve tappa a Le Havre, perchè ero curiosa di vedere dal vivo il porto menzionato più volte nella serie tv Outlander. Onestamente è una delle tappe che c’è piaciuta meno, forse avremmo dovuto dedicarle più tempo, fatto sta che a colpo d’occhio non ci ha rapito il cuore.
Sicuramente il porto costruito nel 1524, merita una visita, dato che attirò molti pittori tra cui Claude Monet. E’ il secondo più grande in tutta la Francia, lo sapevi? Nel 1600 era un punto di riferimento per il commercio con le colonie francesi e nel XVIII secolo, si sviluppò grazie alle rotte dei transatlantici diretti verso il Nuovo Mondo e ad una nuova linea ferroviaria che collegava Le Havre a Parigi.
Fai una passeggiata nell’immensa spiaggia di Le Havre, che si trova nel centro della città. Il mare sembra lontanissimo e da l’impressione di non riuscire mai a raggiungerlo. Le Havre è la città dai mille cieli e gli impressionisti venivano qui per dipingere il mare e le nuvole che svolazzano veloci, ispirati dalla luce. Tanti l’hanno amata tra cui Monet, Pissaro, Boudin e tanti altri.
Una città dall’architettura post bellica
La città ha un’architettura postbellica, perchè è stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, quindi gli edifici antichi sono andati perduti. Fu ricostruita dall’architetto Auguste Perret in uno stile moderno, che personalmente non mi appassiona molto: troppo cemento che da un’impressione di oppressione e città fumosa ed industriale.
Le Havre ha investito nell’arte moderna, infatti passeggiando lungomare o per le vie della città, potrai scoprire sculture molto bizzare e dalle linee particolari. Ci sono diversi musei da visitare, giardini pensili, la cattedrale e case particolari.
Da qui siamo saliti nuovamente in auto e attraversato il ponte della Normandia: uno dei ponti più grandi del mondo e ci siamo diretti verso la tappa successiva.
Honfleur 2 giorni – itinerario in Normandia
La città di Honfleur è un piccolo gioiellino sospeso nel tempo con tante case a graticcio colorate affacciate sul vecchio porto, immortalato anche da Claude Monet. Honfleur è un luogo pittoresco e una tappa imperdibile di ogni viaggio in Normandia.
Consigliata una passeggiata lungo la rue des Petites Boucheries tra la chiesa di St Etienne e la rue de la ville che si trova nel cuore della città vecchia.
L’Église Sainte Catherine è una delle ultime chiese a graticcio della Francia. Il campanile separato dal resto della chiesa venne aggiunto dopo la Guerra dei Cent’anni, per volontà dei costruttori navali, per ringraziare Dio di aver cacciato gli inglesi dal territorio francese. Non a caso, la volta interna della chiesa assomiglia allo scafo di una barca rovesciata.
Se capiti qui durante le domeniche di mercato, ti suggerisco di fare un giro tra profumi e sapori locali per assaggiare delizie francesi e magari un bicchiere di Calvados, uno dei liquiri tipici della zona.
Cosa fare ad Honfleur:
- Passeggia per il centro storico fino alla rue de l’Homme de bois e goditi ogni singolo scorcio su questa cittadina
- Visita il museo dedicato ad Eugène Boudin
- Scopri Le Jardin des Personnalités oppure il Jardin du Tripot: sono splendidi e i nostri amici pelosi possono entrare insieme a noi
- Passeggia nel quartiere Enclos per vedere i vecchi granai del sale
- Innamorati de le vieux Bassin, la vecchia marina, romantica e davvero suggestiva
- visita la chiesa di San Leonardo
- scopri il museo di etnografia e arte popolare
Dove mangiare ad Honfleur
Ad Honfleur ci sono alcune pasticcerie da far girare la testa! Se ami i dolci francesi ti suggerisco di fermarti da Maison Ravend oppure da Eric Kayser artisan boulanger per assaggiare il macaron gigante più buono che abbia mai mangiato. Entrare da Eric Kayser è come impazzire tra mille colori, gusti, profumi e prelibatezze di pasticceria francese!!
Per una cenetta in centro c’è il Bar A Huttres – terre et mer oppure Mon loup. Nessuno dei due locali ci ha rapito il cuore,ma quelli che ci interessavano di più purtroppo erano già tutti pieni o prenotati.
E’ andata molto meglio invece da Le Champlain: entrecote, croustillant andouille e ottimo sidro di pere.
Se vuoi fare un pranzetto veloce o gustare una galette, ti suggeriamo la Cidrerie: è sempre pieno e se deciderai di fermarti capirai subito il perchè! Lungo le vie di Honfleur non mancano negozzietti di prodotti tipici e dolci di ogni genere e tipo da cioccolato in tutte le sue forme a caramelle mou.
Dove dormire ad Honfleur
Per dormire affacciato sul porto a due passi del centro storico ti suggerisco il Best Western Le Cheval Blanc Centre – Vieux Port: hotel molto grazioso e curato nei dettagli.
Splendida accoglienza, camera piccolina ma con vista e ovviamente dog friendly! L’hotel è proprio centralissimo e a piedi si arriva facilmente ovunque. C’è anche un ascensore, molto comodo per trasportare bagagli e passeggino! La reception è aperta 24 ore e il personale è grazioso e disponibile.
Abbiamo scelto di non fare colazione in hotel, per provare ogni mattina una pasticceria diversa: ce ne sono diverse nei dintorni e ne è valsa assolutamente la pena.
Non ci sono parcheggi gratuiti per l’auto, nemmeno l’hotel ne aveva uno, però a 5 minuti a piedi c’è un enorme parcheggio a pagamento con tanti posti auto. I prezzi non sono bassi, ma nemmeno esagerati come avremmo pensato.
Trouville-sur-Mer, Deauville e il faro di Ouistreham – itinerario in Normandia
Trouville-sur-Mer e Deauville sono collegate tra loro da un ponte. Sono due località balneari molto frequentate, piene di spiagge, localini e negozietti.
Costruito nel 1935, il mercato del pesce di Trouville-sur-Mer è imperdibile se vuoi mangiare del pesce fresco appena pescato! Ce n’è per tutti i gusti e da perdere davvero la testa. Fai un giro tra le bancarelle, scegli quello che ti piace di più tra: aragoste, ostriche, scampi, frutti di mare e granchi e fattelo cucinare al momento!
Deauville è famosa per le spiagge e gli ombrelloni colorati che sembrano una tenda, prodotti solamente in questa zona. Da queste parti puoi ammirare anche la casa di Eugène Boudin, precursore dell’impressionismo, nato ad Honfleur e morto in questo edificio di fronte al mare.
Agli inizi del XX secolo, Deauville divenne la dimora di personaggi illustri come Cocò Chanel, che vi aprì una boutique nel 1913 e di alcuni reali d’Europa, facoltosi uomini d’affari e politici come Winston Churchill.
Non ci hanno fatti impazzire, ma sono graziose da visitare. Se sei di passaggio fermarti a vedere il pittoresco porto e i piccoli fari colorati di Deauville e Trouville-sur-Mer, sempre molto affascinanti.
Se sei attratto dal fascino dei fari anche Ouistreham ne ospita uno, costruito all’inizio del XX secolo. Siamo nel cuore delle spiagge dello Sbarco e da queste parti c’è anche le Grand Bunker Museum.
Situato nel cuore del Calvados, sulle rive del Canale della Manica, il faro Ouistreham è alto ben 38 metri. Quando è aperto si possono salire i suoi 171 gradini, per godere di viste incatevoli.
Dove sgranocchiare qualcosa in zona
Per un pranzo o una cena pazzesca a base di pesce fresco ti suggeriamo di andare al mercato del pesce di Trouville-sur-Mer: non ne resterai deluso.
Per un pranzo più veloce e meno impegnativo La grignotte Creperie oppure al Bistrot le Viver per uno spriz non proprio econimicissimo, vista spiaggia!
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Caen: mezza giornata – itinerario in Normandia
L’itinerario in Normandia prosegue verso Caen per vedere la Chiesa abbandonata di Saint-Étienne-le-Vieux. L’atmosfera che si respira qui è quasi surreale: ormai alberi, rami ed erba l’hanno quasi completamente invasa. Purtroppo non è più possibile entrare e alcuni delle parti più belle, sono celate a sguardi curiosi e affamati di quella bellezza che solo certi luoghi riescono a regalare.
Caen è la città delle 100 guglie e il luogo di partenza ideale per visitare le spiagge dello sbarco. Anche se il centro della città venne quasi interamente distrutto dai bombardamenti degli alleati nel 1944, alcuni luoghi iconici si sono miracolosamente salvati come: l’Abbaye aux Hommes e l’Abbaye aux Dames, eretti per celebrare la gloria di Guglielmo il Conquistatore e di sua moglie Mathilde.
Nel coro gotico l’Abbazia degli Uomini ospita la tomba di Guglielmo il Conquistatore, mentre l’Abbazia delle Dame accoglie la salma della regina. Siamo stati così fortunati durante la nostra visita da trovare una mostra del famoso fotografo Steve McCurry: è stato meraviglioso immergersi nei suoi volti che bucano lo sguardo.
Cosa vedere a Caen
Tra gli imperdibili da visitare a Caen c’è sicuramente il castello costruito intorno al 1060 da Guglielmo il Conquistatore, che dall’alto domina ancora la città. Dall’alto dei bastioni il panorama sulla città è incantevole. All’interno dell’area si può visitare il mastio, la Sala dello Scacchiere, il Museo della Normandia, il Museo delle Belle Arti, la Loggia del Governatore e la Chiesa di Saint-Georges.
Rue du Vaugueux, sotto il castello, è piena di case a graticcio sopravvissute alla guerra, mentre in rue Saint Pierre e rue de Geôle, potrai vedere case a graticcio medievali originali, come la famosa Maison des Quatrans che sta qui del 1460.
Il Memoriale di Caen è un enorme museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale e allo sbarco in Normandia. ll percorso inizia dal 1918 e racconta il mondo prima del 1945. La seconda parte del museo è incentrata sullo sbarco in Normandia. Il percorso si conclude con la ricostruzione del bunker sotterraneo del generale Richter e i giardini della Rimembranza, dedicati a coloro che hanno lottato per la pace.
Dove mangiare a Caen
Se vuoi mangiare qualcosa in zona di leggero, poco impegnativo ma allo stesso tempo buono, ti suggeriamo Sushi Shop Summer Poke.
Non è nulla di speciale, ma il poke è buono e ci sono dei tavolinetti all’aperto dove gustarlo in pace. Non avevamo molto tempo a disposizione, quindi per noi è stata la soluzione migliore.
Le spiagge dello sbarco in Normandia: 4 giorni
una parte del nostro itinerario in Normandia è stata dedicata alla scoperta delle spiagge dello sbarco. Per essere sinceri sarebbero serviti diversi giorni in più per visitare con calma i musei e le tante attrazioni disseminate nei dintorni.
A malincuore abbiamo fatto delle scelte, lasciando il resto per un prossimo viaggio. La nostra base di appoggio da cui siamo partiti per visitare i luoghi dello sbarco è stata Courseulles-sur-Mer.
La notte del 6 giugno 1944 le truppe alleate sbarcarono ognuna in uno specifico settore: gli americani a Utah Beach e Omaha Beach, i britannici a Gold Beach e Sword Beach, mentre i canadesi a Juno Beach.
Qui la storia si percepisce nell’aria, come un eco lontano. e Visitare questi luoghi per certi i versi mette ancora i brividi e i contrasti tra la pace che si respira oggi e il sangue versato, è fortissimo.
Le spiagge della Normandia sono immense e lo sguardo si perde al di là dell’orizzonte. Molte sono selvaggie con erba e dune che affiorano qua e là. Una vastità che onestamente non ci aspettavamo e ci ha sorpresi.
Quanto tempo serve per visitare le spiagge dello sbarco in Normandia? Direi almeno 7 giorni. Ti parlo in modo approfondito di itinerari, cosa vedere e tempi nell’articolo interamente dedicato alle spiagge dello sbarco.
Juno Beach – itinerario in Normandia
Juno Beach si trova nel settore canadese e si estende da Bernières-sur-Mer a Courseulles-sur-Mer. Questa spiaggia ha un che di surreale ed è piena di contrasti: la bellezza selvaggia di oggi è in netto contrasto con il sangue versato durante la guerra.
I canadesi dovevano prendere le difese costiere del settore Courseulles-Bernières e poi spostarsi nell’entroterra per collegarsi con le truppe britanniche a Gold e Sword. Tra le 5 zone dello sbarco, questo settore ha visto la più profonda incursione alleata durante la notte del D-Day!
La spiagga è piena di monumenti e vecchi resti di bunker, alcuni memoriali e c’è persino qualche carroarmato e una croce gigante, in memoria del Generale Charle de Gaulle. Imperdibile una visita al Centro Juno Beach: l’unico museo canadese sulle Spiagge dello Sbarco.
Se hai tempo puoi prendere parte alla visita guidata ed entrare nei due fortini che si trovano sulla spiaggia, che consigliamo di prenotare. E’ un museo dog friendly e lo abbiamo apprezzato molto.
Gold Beach e Arromanches-les-Bains – itinerario in Normandia
Arromanches-les-Bains è uno dei luoghi dove abbiamo lasciato il cuore: imperdibile in un viaggio in Normandia. La sua struggente bellezza, le maree portentose e i resti del porto artificiale lasciano senza parole. Qui tutto è immenso e ci si sente piccoli al cospetto della natura che ti circonda a 360 gradi.
Per preparare l’invasione delle Normandia Whiston Churchill fece costruire sul Tamigi due porti prefabbricati che vennero trasportati in gran segreto e montati nella baia di Arromanches: 146 cassoni in cemento affondati a cui furono ancorati ponti galleggianti. Al Museo dello Sbarco di Arromanches puoi scoprire tutti i dettagli in modo approfondito.
Dai uno sguardo alla spettacolare spiaggia e ai suoi relitti non resterai deluso!
Aspetta il tramonto mentri gusti una omelette e un bel bicchiere di sidro di pere alla Creperie de la Plage: prezzi onesti, piatti abbondanti e viste sulla spiaggia da perdere la testa.
Sword Beach – itinerario in Normandia
A Sword Beach morirono solo 700 soldati dei 30.000 che sbarcarono durante la guerra: pochissimi se pensiamo alle stragi avvenute sulle altre spiagge.
Molto interessante è una visita a Le grand bunker Musee: una fedele ricostruzione di uno dei luoghi chiave dell’operazione: il posto di comando del Vallo Atlantico, che è lungo 4000 Km e ha richiesto circa 13 milioni di metri cubi di cemento per la sua costruzione.
In mostra anche la nave utilizzata per girare alcune scene del film colossal con Tom Hanks “salvate il soldato Ryan“.
Omaha Beach – itinerario in Normandia
ll 6 giugno del 1944 è universalmente riconosciuto come il D–Day, per indicare l’inizio dello sbarco in Normandia. Se vuoi conoscere una parte della storia che ha segnato per sempre le sorti del mondo, è imperdibile una visita al D-Day museum Omaha.
Il museo di trova nel cuore di Omaha Beach, in un autentico edificio di era americana, che espone una collezione privata, ma molto interessante. Trovi esposti migliaia di pezzi originali, una serie di reperti, oggetti e informazioni storiche che ti faranno conoscere molti aspetti di quei giorni.
A pranzo ti puoi fermare nel delizioso bus ristorante in pieno stile inglese L’em Busqué: hamburger tra i migliori mai assaggiati e location davvero suggestiva. Dai un’occhiata al nostre reel.
Utah Beach e Pointe du Hoc – itinerario in Normandia
Avevamo poco tempo per visitare Utah Beach e dovendo scegliere abbiamo optato per Pointe du Hoc.
Pointe du Hoc è un promontorio elevato tra le spiagge di Utah beach e Omaha. È famoso per l’assalto condotto il 6 giugno 1944 dal 2° Battaglione Ranger degli Stati Uniti nel tentativo di neutralizzare la batteria di artiglieria tedesca.
Per comprendere appieno l’inferno di quella notte ti consigliamo di visitare questo luogo solitario, disseminato di immensi crateri dove caddero le bombe lanciate dagli alleati.
I 225 ranger canadesi, che dovevano essere paracadutati a Juno Beach, a causa della scarsa visibilità, vennero sganciati qui per errore e dovettero scalare scogliere alte 30 metri sotto il fuoco nemico! Quando riuscirono a impossessarsi delle casematte e del comando tedesco, solo 90 ranger erano rimasti in vita.
Puoi camminare lungo le fortificazioni ma non avvicinarti alle scogliere, perchè l’erosione le ha rese pericolose, infatti alcuni punti sono recintati e non raggiungibili.
Dove mangiare quando visiti le spiagge dello sbarco in Normandia
La prima cena l’abbiamo fatta nel ristorante dell’hotel La Crémaillère, con vista sulla spiagga: piatti non troppo abbondati e prezzi altini per la qualità.
Accanto al D-Day museum di Omaha non perdere un hambuger al bacon a L’em Busqué: uno dei migliori mai assaggiati. Dai un’occhiata al nostre reel.
A Ouistreham fermati a prendere un hambuger a les delices de la plage e poi siediti su una panchina lungo la spiagga, aspetta il tramonto e goditi la magia dell’oceano.
Ti racconto di più nell’articolo cosa mangiare in Normandia.
Dove dormire per visitare le spiagge dello sbarco
Abbiamo soggiornato a La Crémaillère, un hotel che si trova proprio a due passi dalla spiagga. Una delle stanze più belle e accoglienti del nostro viaggio in Normandia: ampia, silenziosa e con vista sul giardino.
La stanza era davvero un sogno: letto comodissimo e grande, due lettini più piccoli e un bagno gigantesco. Ogni mattina il personale rifà la stanza, pulisce tutto e mette asciugamani puliti e cambi profumati. Possiamo dire che è stato un mini appartamento davvero molto confortevole, specie per 4 notti.
Lo spazio non c’è mancato di certo! Abbiamo avuto molta privacy, il posto è silenzioso e tranquillo e tutto intorno c’è uno splendido giardino con altri mini appartamenti.
L’hotel disponde di un piccolo parcheggio auto interno, che non si può prenotare, ma non abbiamo mai avuto problemi a trovare posto ed è gratuito.
Mont-Saint-Michel 2 giorni – itinerario in Normandia
Altra tappa del nostro itinerario in Normandia è stata Mont-Saint-Michel. Era davvero molto tempo che desideravamo visitare quest’isola che con l’alta marea, sembra sospesa tra cielo e acqua e finalmente ci siamo riusciti! Ovviamente le dedicheremo un articolo completo e dettagliato a parte.
Siamo arrivati a Mont Saint Michel dopo cena, dedicando quanto più tempo possibile per finire di visitare la zona delle spiagge dello sbarco. Il giorno successivo alle 8 del mattino, dopo una ricca colazione all’Hotel Le Relais du Roy siamo partiti a piedi per raggiungere la baia di Mont Saint Michel.
La passeggiata lungo il ponte di legno, che dall’albergo ci ha portati fino all’ingresso, è stata essa stessa molto suggestiva: dune di sabbia bianca, bassa marea, pecorelle che brucano l’erba quà e là e cielo limpidissimo. Mont-Saint-Michel è un isolotto roccioso circondato da una magnifica baia, teatro delle più grandi maree dell’Europa continentale.
Durante questo fenomeno il mare si ritira a 15 chilometri dalle coste per poi risalire con rapidità. Due volte al giorno, le maree di Mont-Saint-Michel invadono la baia e lo spettacolo, anche quando i picchi non sono i più grandi, è davvero incredibile!
Cosa vedere a Mont-Saint-Michel
Tutto di quest’isola di marea è da vedere: dalle case a graticcio ai vicoli stretti, dalle sabbie bianche alla marea che pian piano risale. Sembra di entrare in un’altra dimensione dove il tempo è rimasto sospeso. Vederla apparire lentamente da lontano è molto suggestivo, ma a causa dei troppi turisti un pò dalla sua magia si perde.
Incamminati lungo la Grande Rue, la strada in salita che conduce fino all’abbazia che a differenza del suo nome è in verità molto stretta. Questa via, dove si trova anche la famosissima locanda di Mère Poulard, è ricca di piccole case in pietra risalenti al XV e al XVI secolo. La storica locanda aperta nel 1888, serve la celebre omelette effetto soufflé, che personalmente non mi è piaciuta per nulla.
Tra le attrazioni imperdibili c’è sicuramente l’Abbazia del Mont-Saint-Michel, un importante centro di pellegrinaggio del cristianesimo medievale, che rappresenta uno degli esempi più grandi dell’architettura religiosa e militare dell’epoca medievale.
La terrazza Ovest del sagrato è un belvedere: luogo perfetto per ammirare la baia, specialmente nel momento delle grandi maree. Tira un gran vento quassù, ma lo sguardo si perde davvero oltre l’infinito. Ti suggerisco di prenotare in anticipo il biglietto per visitare l’Abbazia di Mont-Saint-Michel per evitare le lunghe code che ci sono all’ingresso.
A Mont-Saint-Michel ci sono diversi musei da visitare, come: il Musée Historique, il museo presso la storica casa di Bertrand Du Guesclin e il Musée de la mer et de l’écologie. Puoi acquistare il tuo biglietto in anticipo a questo link.
Dove mangiare a Mont-Saint-Michel e accortezze per visitare la Baia
Sia il Mont che la sua baia sono patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1979 e accoglie milioni di visitatori ogni anno.
Armati di tanta pazienza, perchè se la visiti nei mesi di punta e negli orari centrali, troverai tanti visitatori e in alcuni punti dove le stradine si stringono, in certi momenti quasi non si riesce a passare!
Ps. i bagni pubblici sono tutti solo a pagamento e restano aperti solo fino alle 18/19. Nessun bar o ristorante ti farà usare il loro a meno che tu non sia un cliente pagante e alcuni, pare non lo abbiano o facciano finta di non averlo!
I prezzi di ogni cosa sono parecchio alti e anche i ristoranti sparano cifre davvero folli, che onestamente non valgono il prezzo. Noi abbiamo mangiato al restaurant terrasses de la bàie: l’omelette più cattiva di sempre e una tagliata che sembrava cemento. Le viste sulla baia sono splendide, ma si paga solo la location, perchè anche il servizio non è dei migliori.
Tra l’altro non so quanti anni è che non mi capitava di vedere un ristorante con un solo bagno per donne e uomini, per di più in condizioni così pessime!
Dove dormire a Mont Saint Michel
Abbiamo soggiornsto all’Hotel Le Relais du Roy, con vista sulla baia di Mont Saint Michel: una camera graziosa, ma piccolina con colazione compresa.
L’albergo non ha l’ascensore ed è un pò scomodo per passeggini e valigie da trasportare. Gli animali ovviamente sono ammessi, ma non possono essere lasciati soli in camera, probabilmente per non rischiare di disturbare gli altri ospiti.
L’inizio con questo hotel non è stato dei migliori: anche se su booking dove avevamo prenotato era indicato check in fino alla mezzanotte, abbiamo rischiato di restare fuori! L’intervento del servizio clienti di booking è stato fondamentale per far si che l’hotel rispettasse quando scritto sul portale e trovasse una persona che ci accogliesse per fare il check in la sera che siamo arrivati.
Il resto del soggiorno è filato senza intoppi: parcheggio riservato, colazione abbondate nella sala comune, stanze silenziose e abbastanza pulite.
Annecy 2 giorni
Annecy è stata la nostra ultima tappa dell’itinerario in Normandia di questa estate: un modo per spezzare il lungo tragitto in auto che ci separava da casa.
La città di Annecy è conosciuta anche come la Venezia delle Alpi ed è famosa per il suo bellissimo lago dai colori turchesi, il centro storico e il canale che la attraversa. E’ abbracciata dalle montagne ed è piena di casette colorate e di verde.
il centro storico è pieno di tesori nascosti tutti da scoprire come le Palais de I’Île, un insolito edificio di epoca medievale che si trova sul Thiou, il piccolo fiume che alimenta i canali di Annecy. Il palazzo è il simbolo indiscusso della città, inizialmente pensato come una roccaforte, nel XVI secolo fu trasformato in prigione e tribunale, prima di diventare un manicomio.
Il castello di Annecy vale la pena visitarlo sopratutto per le viste che si ammirano dalla terrazza panoramica, che arrivano fino al lago. Il Ponte degli Amori è un altro simbolo della città di Annecy. E’ una passerella che unisce i Jardins de l’Europe e il Pâquier, una spianata verde con vista sia sul lago che sulle montagne.
La parte de La Manica che avevamo inserito nell’itinerario e che vedi nella mappa, non siamo riusciti a farla purtroppo! Eravamo davvero troppo stretti con i tempi e avremmo dovuto fare tutto troppo in fretta. Sarà un motivo in più per ritornare in Normandia.
Dove dormire ad Annecy
Per visitare la città abbiamo soggiornato all’hotel de Bonlieu, molto grazioso: stanza un pò piccola ma pulita, bel bagno spazioso con tutti i prodotti necessari alla cura delle persone.
L’hotel è ovviamente dog friendly ed ha un comodo ascensore, super pratico per valige e passeggini. Accanto all’albergo c’è un grande parcheggio a pagamento davvero molto comodo.
Siamo a due passi dal centro storico, in una zona molto tranquilla e poco trafficata di notte, quindi anche bella silenziosa.
Dove mangiare Annecy
Per una pausa sfiziosa il ristorante Al Vesuvio non è affatto male. Se invece vuoi assaggiare la fonduta o la raclette, ti suggeriamo il ristorante l’Alpines in pieno centro storico. Per bere qualcosa in pieno centro, puoi fermarti da Nicolas.
Ami i dolci? Scegli il tuo dolcetto sfizioso al Au Fidèle Berger, una cioccolateria super chic in pieno centro storico. L’ambiente è un pochino troppo snob per i miei guisti, ma i dolci in vendita sono veramente squisiti. Se invece cerchi un forno che vende paste giganti a prezzi davvero incredibili e super economica, vai da Le boulanger du faubourg: non te ne pentirai!
Ci sono delle pescherie, tipo le nostre rosticcerie, dove puoi trovare praticamente di tutto!
La Normandia è Dog friendly?
Cercando informazioni su internet prima di partire, sembrava che la Francia fosse la Nazione più dog friendly in Europa. Per quanto riguarda la nostra personale esperienza, possiamo dire che non siamo propriamente d’accordo con quello che abbiamo letto.
Ci sono strutture alberghiere che accologno cani, ma poche in proporzione a quelle disponibili. Inserendo questa opzione tra i criteri di ricerca le strutture diventanto 1/4 di quelle normalmente disponibili. Alcune fanno pagare un supplemento che va da 5 a 10 euro in più a notte, altre li ospitano gratuitamente.
Per quanto riguarda bar e ristoranti non abbiamo avuto particolari problemi, ma abbiamo fatto questo viaggio ad agosto e mangiato quasi sempre all’aperto. In diversi posti ci hanno offerto una ciotola d’acqua per Papaya, altre volte l’abbiamo vista fuori dal locale.
Diversi musei, giardini e luoghi di interesse non consentono l’accesso ai cani nemmeno se tenuti in braccio o dentro a un trasportino. Un plauso va fatto invece ai giardini di Etretat che ci hanno fatti entrare senza alcun problema con trasportino.
Diverse volte abbiamo dovuto fare a turno per visitare alcuni luoghi e, ovviamente, così facendo, i tempi si sono allungati parecchio! Abbiamo visto cartelli di divieto in parecchi posti, anche in alcune spiagge: certo ci sono sempre gli incivili che non lasciano pulito, ma non possiamo rimetterci tutti, per colpa di pochi.
Visitare Mont-Saint-Michel con i cani
Visitare Mont-Saint-Michel con Papaya non è stato semplice e non lo sarebbe nemmeno per chi hai dei bimbi da tenere nel passeggino. Moltissime strade sono strette, affollatissime di persone e ci sono tante ripide salite. Passare è molto complicato e i maleducati non mancano mai.
Nell’abbazia e in diversi altri luoghi di interesse i cani non possono entrare ed è vietato introdurre passeggini per motivi di spazio. C’è un servizio di canile offerto dalla baia, ma personalmente abbiamo preferito non lasciare Papaya sola per così tanto tempo, chiusa in una gabbietta con degli sconosciuti.
NB. Il tuo cane deve avere il passaporto per poter viaggiare in Normadia ed essere il regola con tutte le vaccinazioni richieste. Chiedi sempre al tuo veterinario di fiducia prima di partire, per assicurarti di non avere intoppi ad un’eventuale controllo.
Per quanto ci riguarda in Italia abbiamo avuto meno problemi e limitazioni. Negli ultimi anni ci hanno fatti entrare con Papaya praticamente ovunque in musei, case storiche e giardini. Anche tu viaggi con il tuo cane di solito? Qual’è stata la tua esperienza? Commenta e se ti va facci sapere la tua opinione.
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