Quando si fa un viaggio in Normandia alla scoperta dall’incantevole Costa d’Alabastro, Cap Fagnet è una tappa imperdibile, perchè offre una delle migliori viste sulle alte scogliere di Fécamp.
La città di Fécamp ha una lunga tradizione marinara e la sua costa è caratterizzata da alte scogliere che si gettano nel mare, creando un paesaggio unico e spettacolare. Arrivando fino a Cap Fagnet, il punto più a nord della Normandia, farai un viaggio indietro nel tempo camminando accanto a dei bunker della Seconda Guerra Mondiale.
Si respira ancora la storia quassù ed è quasi impossibile immaginare che un tempo, tutta questa bellezza era nascosta dai drammi della guerra mondiale. Cap Fagnet si trova sul sentiero escursionistico GR21 lungo la costa dell’Alabastro ed è un vero e proprio paradiso per gli amanti del trekking e delle camminate all’aria aperta.
In questo articolo ti racconto cosa vedere a Cap Fagnet e perchè visitarlo. Usa la legenda qui sotto per passare direttamente al punto dell’articolo che ti interessa di più.







Cosa troverai in questo articolo
Cap Fagnet: cosa vedere e perchè visitarlo
Il promontorio di Cap Fagnet è uno dei punti più scenografici che ti aspettano a Fécamp. I vecchi bunker della II guerra mondiale e le imponenti scogliere bianche che si stagliano a picco sul mare, devo ammetterlo, tolgono il fiato.
Quando il cielo è limpido dal punto più alto di Cap Fagnet, lo sguardo arriva fino alle famose scogliere di Etretat. Un volta percorso il sentiero che da Fécamp si snoda fino in cima alle falesie, vedrai una piccola chiesa in cima alla collina, Chapel Notre-Dame-du-Salut. Parcheggia l’auto e inizia ad esplorare a piedi i vari sentieri.
Qui secoli or sono sbarcarono i vichinghi e quel fascino antico si percepisce ancora oggi. Il percorso si snoda tra il blu de La Manica, sentieri erbosi e vecchi bunker costruiti dai tedeschi, che facevano parte del Muro Atlantico. I tedeschi usarono queste costruzioni mimetizzate col terreno durante la II guerra mondiale, per proteggere la costa dagli sbarchi alleati.
Nascosto dalla vegetazione c’è anche un ospedale militare tedesco, visitabile solo su prenotazione: un labirinto di gallerie scavate nella roccia che nasconde grandi sale, binari di trasporto e cunicoli tenebrosi.
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L’edificio del fortino di Cap Fagnet
Fécamp fu occupata dai tedeschi dal giugno del 1940 al settembre del 1944. Agli inizi del 1942 con l’arrivo delle forze Ango-Americane, Hitler chiese all’ingeniere Todt di progettare un sistema di difesa della costa, noto come il Muro Atlantico.
Così a Fécamp iniziarono a costruire fortificazioni, che una volta testate sarebbero state riprodotte in serie. Per individuare le navi, gli aerei e per guidare i tiri dei cannoni, costruirono un’importante stazione radar a Cap Fagnet in contatto con le altre stazioni poste lungo tutto il litorale.
Costruirono anche un punto d’osservazione strategico, da cui oggi si gode un panorama mozzafiato e un bunker. Continua a leggere, ti racconto tutto tra poco, oppure dai uno sguardo alle nostre storie in evidenza su Instagram.
Il fortino sosteneva una grande parabola del diametro di 7,4 metri. Il radar proveniente dai laboratori Telefunken, era di altissima precisione grazie al suo dipolo rotante al centro dell’antenna.
Pensate che era in grado di compiere 25 rotazioni al minuto e la sua portata si estendeva da 40 a 80 Km! L’unica cosa che ne resta oggi è il serbatoio radar e i ganci esterni, destinati a tenere la rete mimetica.



Il Tobruk e il bunker “Mammut”
il Tobruk o “nido di mitragliatrici” non è altro che un piccolo blocco per mitragliatrice sviluppato durante la battaglia di Tobruk en Lybie, da cui il nome.
Il muro è spesso solo 50 cm, cosa molto frequente vicino ai punti di approdo da difendere. Nelle vicinanze c’è un punto di riparo sufficiente a contenere 10 uomini, ma grande appena 2 metri. Un altro Tobruk si trova in alto lungo il pendio.
Il bunker “Mammut” si chiama così perchè dotato di radar “Mammut”. Era destinato al rilevamento a lunga distanza con una portata di 200-300 Km. Tuttavia sono stati montati solo i pali del radar, ma non c’è stato tempo di innalzare l’antenna alta ben 19,60 metri, prima dello sbarco del 1944.
Oggi si può ancora vedere il bunker con i suoi 3 blocchi di cemento sopra i quali doveva essere posizionata l’antenna radar.
Avrebbero dovuto istallare altri radar intorno al bunker Mammut. Per esempio, il bunker qui sopra era destinato a un radar Freya. Ci sono molti altri elementi difensivi da vedere nella zona e mentre camminerai per esplorare, troverai diversi cartelli esplicativi che raccontano ciò che stai vedendo con tanto di accenni storici.


Semaphore
Uno dei primi edifici che noterai arrivato a Cap Fagnet è il Semaphore, costruito nel 1906 sotto Napoleone I. È stato istituito per scopi di difesa, per rilevare qualsiasi potenziale minaccia in arrivo via mare.
Oggi è gestito dalla Marina francese e svolge diversi ruoli di sorveglianza, come l’assistenza alla navigazione o la regolamentazione del traffico marittimo e della pesca.
Uno dei luoghi più suggestivi da raggiungere è senza dubbio questo vecchio dispositivo, immerso in una cornice da cartolina. Il tempo sembra essersi fermato da queste parti e la natura selvaggia che circonda tutto, rende il paesaggio ancora più suggestivo.
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Il punto panoramico di Cap Fagnet
Se continui a camminare lungo la passerella di legno che prosegue oltre i bunker, raggiungerai un punto panoramico che offre una splendida vista: qui lo spettacolo è garantito. Ci troviamo su un promontorio che si trova a 105 metri sul livello del mare e nelle giornate limpide lo sguardo arriva fino a Yport e Etretat.
E’ stato incredibile vedere la nostra Papaya arrivare fino al punto più alto della Normandia e guardare il paesaggio da quassù, annusando l’aria e cercando di scoprire ogni più piccolo odore. Su questa piattaforma di legno, abbiamo trascorso alcuni dei momenti più belli del nostro viaggio in Normandia.
Proprio accanto al punto panoramico, trovi una grande targa che ti spiaga esattamente cosa stai guardando! Non potevamo essere più fortunati di così: il cielo era limpidissimo e i colori del tramonto hanno invaso il cielo di mille sfumature.
Fermati a respirare a pieni polmoni e goditi la vista sull’ampia valle scavata nelle scogliere, il porto di Fecamp con le sue diverse baie, la splendida spiaggia di ciottoli grigi e le scogliere. Vedrai tutta la città di Fécamp compresi i fari, il Palazzo Benedettino e persino l’Abbazia e il Museo della pesca.
La valle che taglia in due le scogliere, ospita il fiume Valmont ed è lunga 14 km. Le scogliere di gesso da queste parti sono alte circa 100 metri.




Le alte scogliere di Fécamp
A questo punto non ti resta che riprendere la tua camminata e perderti nella bellezza delle scogliere. Anche se una parte del percorso pedonale è chiusa, non preoccuparti perchè la bellezza non mancherà di certo!
Guardando verso nord per un momento il tuo cuore perderà un battito, tanta sarà la bellezza struggente di queste vertiginose scogliere che si tuffano nel mare. Tutto intorno a te sentirai solamente il rumore del vento e qualche grido di gabbiano che svolazza libero nel cielo disegnando mille piroette.
Mi raccomando occhi aperti e non camminare fino al bordo della scogliera! Sono di gesso e possono essere instabili.
Questo luogo è anche una riserva naturale per gli uccelli. A seconda della stagione qui vengono a nidificare fulmari del Nord, il Grande Cormorano, il gabbiano reale, il falco pescatore o il gabbiano dal dorso nero. Porta il binocolo e spera in un pizzico di fortuna.
Sopra le alte scogliere di Fécamp, vedrai anche un immenso parco eolico. Inutile sottolineare che l’alta Normandia è battuta dai venti quasi tutto l’anno!




Cappella di nostra Signora della Salvezza – Chapel Notre-Dame-du-Salut
Secondo la leggenda Roberto il Magnifico, duca di Normandia, fu salvato da un naufragio. Come ringraziamento fece voto di costruire la cappella Délivrande a Caen, Notre Dame de la Grace ad Honfleur e Notre Dame du Salut a Fécamp.
La cappella di nostra Signora della Salvezza, divenne la sede di un ricco priorato dipendente dall’Abbazia. I resti del priorato sono ancora visibili e camminarci dentro è molto suggestivo.
Nel XVI secolo durante la guerra di religione, la cappella fu teatro di violenti combattimenti. A poco a poco il suo splendore iniziò a scemare e il tetto della navata scomparve. Nel 1790 la volta era in procinto di crollare e fu puntellata con alberi di navi.
Grazie a un decreto del 1792 la chiesa sfuggì alla distruzione, perchè la sua posizione solitaria in quel punto lontano, era un riferimento per le navi.
Molti fedeli di Fécamp vennero qui nel corso degli anni a pregare, lasciando tanti doni ex-voto. Notre-Dame-du-Salut è famosa per un’invocazione: “good wind and a fair sea”.
Ancora oggi non è difficile sentire dei rumori quando si è qui: tre corni che soffiano da una barca. Se li senti non è altro che l’equipaggio di una nave che chiede alla Madonna della Salvezza di concedere loro “un buon vento e un bel mare”.
La cappella al momento è chiusa per lavori di ristrutturazione, ma si può ammirare la sua imponente architettura e esplorare tutto intorno.

Come arrivare a Cap Fagnet
Il modo più semplice e veloce per raggiungere Cap Fagnet è salire in auto dal centro di Fecamp. Dopo la cappella, in cima alla collina troverai un grande parcheggio e il gioco è fatto. Qui vicino trovi anche i servizi igienici se dovessi averne bisogno.
Se ami camminare, puoi arrivare fino a Cap Fagnet anche a piedi dal centro di Fecamp: preparati ad una bella salita e ad una camminata di circa 30 minuti.
Una volta arrivato, tutte le attrazioni si raggiungono con una piacevole passeggiata a piedi, quasi tutta in pianura. Ti consiglio di restare almeno per un’oretta per esplorare questo luogo così unico nel suo genere.
Inutile dirti che noi siamo rimasti più a lungo per goderci il panorama ed emozionarci davanti alla vista di queste scogliere vertiginose che ci hanno tolto letteralmente il respiro.
N.B. Fai sempre molta attenzione e non camminare sul bordo delle scogliere, perchè non sono sicure e alcuni pezzi di roccia si staccano con regolarità.