Braccano il borgo dei murales nelle Marche, si trova all’interno di una splendida valle, sul versante occidentale del Monte San Vicino a un’altitudine di circa 450 metri sul livello del mare. Vivono qui meno di 200 persone e si respira un’aria unica. In estate, solitamente, le temperature sono un pò più miti ed è l’ideale per scappare per qualche ora dal caldo.
Braccano, in provincia di Macerata, anticamente nota come “Villa Blacani“, è la frazione più grande di Matelica e dal 2001 è diventata nota grazie ai suoi murales. Se sei un amante della street art e stai visitando questa zona, potresti inserire questo borgo nel tuo itinerario alla scoperta delle Marche. Un paio d’ore al massimo e avrai visto tutto quello che c’è da vedere.
Il paese è bagnato dall’omonimo torrente che scende dall’Abbazia di Roti. Ci sono due splendide forre: la Gola di Jana e Bocca de Pecu, che lo trasformano in un ambiente magico. Passeggiando per i sentieri potrai incontrare varie tracce di animali e nel cielo avvistare qualche poiana, dei falchi pellegrini e anche l’aquila, che nidifica nelle montagne circostanti.
Braccano è un borgo piccolissimo, infatti basteranno un paio d’ore per visitarlo ma, nasconde natura, storia e un pizzico di archeologia. Nel 2000 infatti, hanno rinvenuto dei manufatti del Neolitico e anche dei resti di selce bruciata.
Il borgo dei murales è un buon punto di partenza per le escursioni verso la Riserva del Monte San Vicino e di Canfaito e per ammirare lo spettacolo del foliage nelle Marche. Inoltre, non lontano da qui trovi il solitario borgo di Elcito, conosciuto come il Tibet delle Marche.



Braccano Murales
Tra una casa e l’altra è possibile passeggiare alla scoperta dei murales, commissionati dall’amministrazione comunale e realizzati dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Brera, Urbino e Macerata. Negli anni vari artisti provenienti da ogni parte del mondo, hanno arricchito il paese di altre opere d’arte sotto il cielo.
I murales di Braccano sono sparsi un pò per tutte le viuzze di questo borgo dipinto, creando zone colorate e pittoresche.
Dal 2001 Braccano, il paese dei murales, fa parte dell’Associazione Italiana Paesi dipinti, nata a Roma nel 1944, che raggruppa tutte le località italiane in cui le opere di arte muraria sono divenute una caratteristica peculiare.

Braccano di Matelica è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, completamente gratuita. La caratteristica dei murales di Braccano, a differenza di quelli presenti in altri “paesi dipinti”, sta nel fatto che non c’è un tema definito.
Gli artisti hanno potuto esprimersi liberamente dando libero sfogo alla loro creatività. Hanno preso spunto da una data, una storia, un avvenimento o un’emozione del momento.
I murales di Braccano (MC) sono molto colorati e variano in forma, dimensioni e soggetti. Non tutti sono dei capolavori, ma ce ne sono alcuni davvero splendidi. A seconda dell’ora in cui vedrai i murales, ti accorgerai che le opere cambiano d’intensità e potrai cogliere mille colori e sfumature differenti.



Quanti e quali sono i murales da vedere a Braccano
Il numero dei murales variano di anno in anno e, ogni tanto, ne spuntano alcuni nuovi. Al momento ce ne sono 78 e puoi ritrovarli facilmente usando la mappa che ho allegato qui sopra.
Alcuni dei murales che mi hanno colpito di più sono:
- Io abito qui: il murales del Lupo, che vedrai appena arrivato in paese
- Glicine
- Rosa dei venti
- Il tripudio
- Sophia Loren
- Mani
- Nikola Tesla
- Randage, quello con i gattini
- Lady Mandala
- Il giardino nel bosco
- Libellula
- Tree of life
- Il re del bosco



Cosa vedere a Braccano oltre ai murales
Braccano non è solo murales, questo paese se pur piccolino ha anche un museo, una piccola parrocchia, campi di zafferano e api, una vecchia abbazia e sentieri per camminare nella natura. Tutto intorno a te, paesaggi bucolici e spaventapasseri, la cui festa si celebra ogni anno a luglio.
Se hai fame c’è il bar ristoro il Murales, che è anche una piccola trattoria. Qui puoi fermarti per un aperitivo a base di salumi e formaggi o un pranzetto con carne alla griglia e ottimi primi.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Braccano, in provincia di Macerata, non è solo il borgo dei murales. Al centro del paese si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1684 e ristrutturata intorno al XVIII secolo, in stile barocchetto marchigiano. Nell’edificio si trovano un’elegante fonte battesimale, pregevoli opere lignee e una Madonna con bambino della fine del XIII secolo.
Dopo l’ultima guerra subì diversi danni e venne ristrutturata nuovamente. L’eccidio nazista del 24 marzo 1944, quando venne ucciso il parroco don Enrico Pocognoni, segna un amaro capitolo della sua storia. La salma del parroco si trova in un monumento all’interno della chiesa.

Museo della Resistenza e della cultura del Territorio
Il borgo di Braccano (MC) ospita il Museo della Resistenza e della Cultura del Territorio “Don Enrico Pocognoni”. Questo luogo testimonia la lotta per la libertà, condotta dai partigiani sui sentieri del San Vicino.
Il Museo si trova di fronte al campo dove il 24 marzo 1944 fu perpetrato un eccidio nazi-fascista in cui morirono il parroco e cinque giovani partigiani. L’esposizione espone documenti, fotografie, giornali, attestati scolastici degli anni del regime fascista, seconda guerra mondiale, della Resistenza e della lotta partigiana, relativi a Matelica e al territorio.
Aperto solo la domenica dalle 10:30 alle 12:30. Noi siamo andati di pomeriggio, quindi non abbiamo avuto occasione di poterlo visitare purtroppo.
Ville, ex Conventi e eremi
Nel quartiere vicino Casette San Domenico, puoi vedere una graziosa cappella e Villa Berta, restaurata di recente. Non molto distante da qui c’è l’ex Convento di San Giovanni di Foro del XIII secolo, con il suo splendido chiostro interno e la chiesa del ‘500 ricca di affreschi parietali.
Poco distante dal paese, si trovano i resti degli antichi Eremi di San Giacomo e di San Claudio di Acquaviva.

Cosa fare a Braccano
Il paese dei murales si visita in un paio d’ore, ma se ami passeggiare in mezzo alla natura ci sono diverse altre cose da fare. Scopriamone insieme alcune.
Visita la nostra sezione Marche, se stai organizzando un viaggio nella nostra bella Regione, troverai tante idee, suggerimenti e luoghi particolari per il tuo itinerario.
Escursione alla gola di Jana e gli altri sentieri
L’area di Braccano è ricca di ruscelli che scorrendo sulle rocce hanno dato vita ad un paesaggio molto suggestivo, creando forre e gole, congiungendo le valli del Potenza e dell’Esino. Si alternano terreni coltivati con boschi di roverella e orno a faggeti, castagni e la rosa canina. Tanti fiori profumano l’aria come la campanula, il ciclamino, il pungitopo e varie orchidee.
Partendo dalla frazione di Braccano e proseguendo lungo la strada si arriva al bivio per il San Vicino. A questo punto occorre tenere la destra e proseguire diritto fino a quando non si arriva ad un piccolo ponte. Superato il ponte si raggiunge una strada sterrata, lunga circa 1 km. Alla fine si arriva ad uno slargo dove vedrai le indicazioni del sentiero che porta alla Gola di Jana (168A).
Braccano è anche il punto di partenza per immergersi tra i sentieri meravigliosi in mezzo ai boschi. Uno degli itinerari più interessanti è quello per l’Abbazia di Santa Maria de Rotis. Poco dopo la “baita” lascia l’auto e prosegui a piedi: a sinistra troverai la Gola di Jana, mentre prosegui a destra per L’Abbazia di Roti.
L’abbazia è ridotta in pessimo stato a causa di crolli e atti vandalici, ma per chi ama stare all’aria aperta è una tappa consigliata. E’ di proprietà della Regione Marche ed è tutelata dal corpo forestale per la sua importanza storica, naturalistica e artistica. Nel 2018 si è tenuto nell’arena dell’abbazia il concerto di Jovanotti per Risorgi Marche, con oltre 70mila spettatori.
Altri dei sentieri percorribili da qui sono il: 168D, 168 e 167; trovi maggiori informazioni sul sito ufficiale della Riserva del Monte San Vicino.



Scoprire la tradizione dei carbonai
Braccano il paese dei murales è ricco di storia e tradizioni come quella dei carbonai, che si svilupparono qui dai primi anni del 1800 fino al 1960. I boschi che circondano il borgo sono ricchi di legna adatta a questo tipo di attività. Oggi, infatti, nei sentieri nella zona dell’Abbazia di Roti, sono ancora presenti tracce di antiche carbonaie.
Assaggiare il miele di Rotis
Le Api sono sempre più in pericolo, a causa dell’uso dei pesticidi: meno api, meno impollinazione, meno biodiversità e impoverimento delle specie botaniche. La soluzione migliore sarebbe l’eliminazione in agricoltura, delle sostanze chimiche responsabili di irreparabili danni.
Nel territorio di Braccano, la Cooperativa Apicoltori Montani, si occupa da anni di questo insetto. Insieme all’Università di Perugia, ha ideato un bellissimo progetto per tutelare il ceppo apistico storico che si trova nella località di Santa Maria de Rotis: le “API DI ROTIS”.
Acquistando un vasetto di miele o un prodotto del loro marchio, puoi contribuire a questo splendido progetto.



Scoprire lo zafferano di Braccano
Zafferano Metelis è un marchio fondato nel 2016 da tre ragazzi che volevano recuperare un’antica tradizione Matelicese. La coltivazione dello zafferano in questi territori risale al 1300-1400, come è descritto in alcuni atti notarili ritrovati nell’archivio di Camerino.
Lo zafferano viene trapiantato in primavera e il fiore sboccia nel mese di ottobre con fioritura autunnale. Il colore varia dal lilla chiaro al viola e all’interno della corolla si trovano 3 fili di colore rosso vivo, da cui si ricava la preziosa spezia.
Lo zafferano è un prodotto naturale, coltivato senza fertilizzanti, pesticidi o sostanze chimiche. La sua lavorazione è artigianale: la raccolta si fa di mattina presto, prima che il fiore schiuda. In seguito si eliminano i petali e il polline, tenendo solo i pistilli che poi vanno essiccati. Tutto questo processo di lavorazione rendono lo zafferano così prezioso. Io ne vado matta e tu?
Come arrivare a Braccano (MC)
Per arrivare in provincia di Macerata e andare a vedere i Braccano murales, puoi usare sia il treno che l’auto. Non c’è un collegamento diretto con i mezzi pubblici fino al borgo di Braccano, quindi il modo più comodo e veloce per arrivare è in macchina.
La strada per arrivare a Matelica offre degli scorci suggestivi e quando ci si dirige verso Braccano, sia arrivando da Matelica che dal Monte San Vicino, si resta sorpresi nel trovare questo borgo dipinto in mezzo al verde.
Dalla costa Adriatica (dove siamo noi) imbocca la A14 ed esci a Civitanova Marche, poi procedi sulla SS 77 della Val di Chienti fino allo svincolo di Tolentino Est. Superato Tolentino, procedi prima lungo la Strada Provinciale 127 e poi sulla 361. A Castelraimondo la Strada Provinciale 256 porta a Matelica. Da qui segui le indicazioni per Braccano e il gioco è fatto!
Da nord prendi la A14 ed esci al casello di Ancona Nord, imbocca la SS 76 della Val d’Esino e vai sempre dritto fino alle Grotte di Frasassi. Una volta superate esci allo svincolo per Borgo Tufico dove la SP 256 prosegue per Cerreto d’Esi e poi Matelica.
Dove parcheggiare
Quando siamo stati a Braccano, lo scorso anno, non abbiamo trovato un vero e proprio parcheggio. Abbiamo dovuto parcheggiare lungo la strada e non è stato affatto semplice trovare posto. Le strade sono piccoline e strette e la cosa non ci ha entusiasmato! Di domenica, l’accesso al centro è solo per pedoni e i posti diventano ancora meno!



Cosa fare vicino Braccano
Non farei un viaggio solo per venire qui, perchè il borgo si visita al massimo in un paio d’ore, a meno che tu non voglia trascorrere il resto del tempo a percorrere a piedi uno dei vari sentieri naturalistici che si snodano qui attorno.
Personalmente lo inserirei all’interno di una gita alla scoperta di questa zona, molto ricca e tutta da visitare. Da questo borgo dipinto puoi raggiungere borghi e luoghi naturali molto interessanti delle Marche tra cui:
- Elcito, il Tibet delle Marche
- Canfaito e Pian dell’Elmo, per perdersi tra i colori dell’autunno e ammirare il foliage nelle Marche
- il Lago di Fiastra e le Lame rosse
- l’Abbadia di Fiastra
- Lago Castriccioni (il lago di Cingoli)
- Recanati e i luoghi di Leopardi;
- Cingoli, il balcone delle Marche
- i Monti Sibillini
Hai già visitato questo borgo dipinto? Ti piace la street art? Dove hai visto la tua preferita? Commenta e se ti va, facci sapere la tua opinione!
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