Cosa vedere ad Aliano, il piccolo borgo lucano che si trova in provincia di Matera in Basilicata, candidato capitale Europea della cultura 2024. Questo luogo remoto dove oggi vivono meno di mille anime, è situato su uno sperone argilloso a 555 metri sul livello del mare e domina la Val d’Agri.
Il borgo di Aliano è circondato dai calanchi e da piantagioni di ulivo, agrumeti e alberi di pesco, conosciuti come i “Giardini di Aliano”. Lo scrittore Carlo Levi venne confinato qui nel periodo fascista e immerso in questo scenario, scrisse il suo famoso libro: “Cristo si è fermato a Eboli”.
Confesso che ai tempi delle superiori quando mi fecero leggere questo romanzo, non ne restai particolarmente colpita: forse ero troppo piccola per cogliere le sfumature e capire il messaggio dello scrittore. Invece proprio il libro, i calanchi e Carlo Levi sono stati i motivi che mi hanno spinta ad inserire questa tappa nel nostro itinerario alla scoperta della Basilicata.
In questo articolo scopriremo cosa vedere ad Aliano, il borgo letterario di Carlo Levi in Basilicata, apparso anche nel film Basilicata coast to coast di Papaleo.
Aliano fa parte dei borghi autentici d’Italia e dei borghi bandiera arancione e alla fine dell’articolo ti dirò se penso valga la pena arrivare fin qui e affrontare le strade smottate, che si devono percorrere per raggiungerlo.



La casa di Carlo Levi e il parco letterario
Il parco letterario Carlo Levi è stato realizzato in memoria dello scrittore torinese che trascorse ad Aliano un periodo di esilio, perché sospettato di attività anti-fasciste. Nel libro Levi chiama Aliano, Gagliano in Basilicata.
Visitando il paese di Aliano potrai percorre un itinerario letterario che toccherà tutti i luoghi del romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”, tra cui:
- l’abitazione in cui visse lo scrittore: nota come la casa di confino
- il set cinematografico del film
- il Museo Storico Carlo Levi
- la casa del podestà e Don Traiello
- Chiesa di San Luigi Gonzaga
- il museo della civiltà contadina
- la pinacoteca
- la tomba di Carlo Levi
La casa di confino è vuota proprio come l’ha lasciata Carlo Levi quando è partito. E’ partendo da questi vuoti che sono state create le suggestioni che vengono offerte ai turisti, che vogliono rimandare alle sensazioni provate dall’autore quando per la prima volta, mise piede dentro questa casa, tutta rivestita di calce bianca.
Sotto la casa di Levi si trova un vecchio frantoio ristrutturato, anch’esso descritto nel suo libro, che oggi ospita il Museo della civiltà contadina. La Pinacoteca dedicata a Levi, ospita 23 opere originali e una mostra fotografica che racconta la storia dello scrittore dall’età di 3 anni fino alla sua morte.
I luoghi legati al romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” sono contrassegnati da delle targhe poste in vari punti della città, che guidano il turista con passi ripresi dal libro di Carlo Levi.



La fossa del bersagliere e la casa con gli occhi di Aliano
Levi descrive benissimo la fossa del bersagliere all’interno del suo romanzo, che abbraccia sia il brigantaggio che gli spiriti e la magia. La fossa offre viste spettacolari sui calanchi e si trova accanto alla casa con gli occhi di Aliano, che è un simbolo delle case un tempo realizzate contro il malocchio e gli spiriti malvagi.
La Casa del Malocchio è una delle ultime case del centro storico dalle curiose sembianze di volto umano (in particolare occhi, naso e bocca spalancata), che avevano la funzione di scacciare gli influssi negativi dalle abitazioni.
Nel cimitero di Aliano è sepolto lo scrittore Carlo Levi, che dopo essere stato confinato qui per 6 mesi, ritorna perchè legato a questi luoghi. Inizialmente non viene accolto bene dagli alianesi, a causa del suo romanzo, ma quando egli spiega perchè aveva scritto quelle parole, verrà accolto a braccia aperte, con tutta l’ospitalità di questa terra.
Se ti interessa puoi partecipare ad un tour privato alla scoperta di Aliano della durata di circa due ore e mezza, che passo passo ti guidaerà alla scoperta del borgo di Carlo Levi.


I calanchi di Aliano
Se ti stai chiedendo dove vedere i calanchi in Basilicata, Aliano è certamente una meta da non perdere.
Il paese di Aliano, infatti, si trova immerso nel suggestivo scenario dei calanchi lucani e volgendo lo sguardo tutto intorno a te, avrai come l’impressione di essere circondato da un paesaggio lunare.
I calanchi di Aliano sono delle sculture argillose frutto dell’erosione meteorica, che danno vita a dei paesaggi surreali, dove si alternano anfratti, pinnacoli, gole profonde e ampi orizzonti.
Era una calda e torrida giornata di agosto quando siamo arrivati qui: non c’era nemmeno una nuovola all’orizzonte e c’erano pochissime persone in giro. I nostri passi stanchi erano accompagnati solo dal suono del silenzio e dal colore intenso del sole, che non dava tregua a mezzogiorno.
E’ stato quasi surreale trovarsi qui, perchè il borgo era semi deserto, molti luoghi chiusi e alcune zone ci sono sembrate semi abbandonate; è stato un pò come ritornare con la mente a Craco. Anche qui abbiamo visto alcuni edifici in stato decadente ed altri puntellati con delle sbarre di ferro, come a volerli mettere in sicurezza dopo un terremoto e delle frane.
Se passi di qui nel mese di agosto, ogni anno si tiene il festival “la Luna e i calanchi”, un festival di paesologia che dicono sia molto bello.


Come visitare i calanchi di Aliano
Ci sono 5 percorsi di varie difficoltà da fare a piedi, per scoprire la magia di Carlo Levi e la bellezza dei Calanchi. Adatto a chi è attratto della natura, dai ritmi lenti e del silenzio o per gli appasionati di trekking.
- Don Carlo e il suo periodo di confino della durata di 15/20 minuti
- Don Luigino, il Podestà di Aliano della durata di 40 minuti circa
- Uno strano prete, Don Trajella che richiede circa due ore e mezzo di camminata
- Giulia la “Santarcangiolese”, la strega contadina ritratta da Levi, percorribile in 4 ore; per scoprire l’anima di questo territorio attraverso paesaggi ricchi di leggende su briganti, fate, lupi mannari e streghe
- I due medici: Milillo e Gibilisco, i signori della malasanità, che richiede 6 ore e molto impegno
Se vuoi percorre uno di questi sentieri, vestiti a “cipolla”, indossa scarpe da trekking, pantaloni lunghi e porta un zaino con un’adeguata scorta d’acqua e viveri. Non dimenticare un cappello, occhiali da sole, binocolo, torcia, crema solare e bastoncini telescopici.
Se stai organizzando il tuo viaggio in questa terra splendida, potrebbe interessarti anche cosa vedere in Basilicata: un itinerario di 7 giorni.



La Chiesa di San Luigi Gonzaga e il centro storico
Il borgo di Aliano ospita diversi monumenti, chiese e attrazioni. La Chiesa di San Luigi Gonzaga, il santo patrono del paese, risale al XVI secolo e ospita diverse tele bizantine raffiguranti la Madonna con Bambino.
L’altare centrare è in stile barocco con otto angeli in adorazione della Madonna Immacolata. All’ingresso ci sono diverse “Cinte”, ovvero delle sculture realizzate in materiale povero e portate in processione alla festa di San Luigi. La chiesa ospita anche opere di ispirazione caravaggesca.
Il centro storico di Aliano è caratterizzato da tipiche case costruire con mattoni crudi di argilla e dimore dai particolari stili architettonici. Poco distante dalla chiesa vedrai la targa di Scooby, il cane di Aliano, amato dagli alianesi e dai turisti. Per un momento confesso che mi sono davvero emozionata vedendo questa targa commemorativa!
La Basilicata è ricca di borghi suggestivi e bellissimi, come Castelmezzano e Pietrapertosa, arroccati sulle Dolomiti Lucane, famosi non solo per la loro indiscussa bellezza, ma anche per l’esperienza adrenalinica del volo dell’Angelo.



Il Santuario Madonna della Stella
Questo Santuario si trova a pochi chilometri dal paese di Aliano, in una posizione panoramica sulla cima di una collina. Purtroppo anche con tutta la buona volontà non siamo riusciti a raggiungerlo, perchè la strada corre lungo una ripida salita, stretta e dissestata.
Poco prima di provare a salire, abbiamo chiesto ad un altro turista su un fuoristada se fossimo nella direzione giusta e per fortuna ci ha suggerito di non proseguire. Ci ha detto che persino lui con la sua auto, aveva fatto molta fatica a percorrere la strada fino in cima e che la nostra macchina non gli sembrava adatta.
Raggiungerlo a piedi alle 14 del pomeriggio con oltre 40 gradi era pratiamente impossibile, quindi abbiamo rinunciato! Un vero peccato, perchè abbiamo letto che il panorama da quassù è un incanto.
Se stai organizzando un viaggio in Basilicata e ami la street art, non perdere Satriano di Lucania, il borgo dei murales del mezzogiorno.



Cosa mangiare ad Aliano
La cucina contadina di Aliano è caratterizzata da ricette tradizionali, realizzate con ingredienti semplici e genuini: verdure e legumi come fave, cicorie, peperoni e cime di rapa; carni di allevamento ovino e caprino, insaccati e vino locale.
Tra i piatti tipici da assaggiare ad Aliano ci sono:
- i Frizzuu: pasta fresca realizzata con un giunco e condita con formaggio pecorino, rafano, ragù di cotica e carne di maiale;
- Rascatell: un piatto di pasta tipico della cucina povera
- Gliummrell: interiora di capretto e agnello arrotolati con il budello e cotti alla brace
- Focacce condite con lardo di maiale, peperoni e salame
- fave e cicorie condite con olio, cipolla e sale e una spolverata di formaggio pecorino
- Mass Grattat, Past al forn e tanto altro
Non siamo stati molto fortunati quel giorno, siamo riusciti si e no a mangiare un panino fresco farcito con salumi e formaggi locali, perchè abbiamo trovato tutto il resto semi chiuso. Considerando il tempo che ci ha portato via la strada per arrivare fin qui e i posti chiusi, non so se tornando indietro rifarei la stessa scelta.
I paesaggi, i calanchi e le suggestioni di Carlo Levi valgono indubbiamente la pena, ma se hai poco tempo a disposizione per visitare la Basilicata valuterei con attenzione se inserire o meno questa tappa nel tuo itinerario.

Accenni alla storia del borgo di Aliano
Il primo nome con cui è conosciuto Aliano è Praedium Allium, ovvero podere di Allius, nobile romano. Aliano, in origine fu fondata dai Romani e fu un importante punto di scambio tra la cultura greca, etrusca e enotria, come testimoniano i resti di una necropoli risalente al VII e VI secolo avanti Cristo.
La prima notizia certa della sua esistenza è contenuta in due bolle una del 1060 e l’altra del 1123, in cui si legge che il feudo dipendeva dal vescovo di Tricarico.
Nel 1160 durante il periodo normanno, Aliano faceva parte dei possedimenti di Givano Rossi signore di Montepeloso e successivamente passò sotto il controllo di Giovanni Bricaldo, consigliere di Carlo I D’angiò. Fino al 1310 fu proprietà di Guglielmo Bolardo, che ottenne il permesso di assegnare il feudo ai suoi figli di secondo letto.
Da questo momento Aliano passò nelle mani di diversi signori feudali fino ad arrivare nelle mani della famiglia Sanseverino. Nel 1382 Roberto Sanseverino, ipotecò Aliano per affrontare le spese di matrimonio di sua figlia Margherita.
In seguito venne affidato a Innigo Guevara, conte di Ariano e marchese del Vasto. Innigo vendette Aliano a Guglielmo della Marra, signore di Alianello, che ricevette il titolo di conte di Aliano e Alianello. Alla morte di Gugliemo, subentrò suo figlio Eligio, che morì senza eredi nel 1517, lasciando i suoi beni al nipote Antonio Carafa de Marra.

Gli anni dei Gusman
Ai Carafa nel 1600 subentarono i Gusman, dopo il matrimonio di Anna Carafa con Ramiro de Gusman, duca di Medina Las Torres, viceré di Napoli.
Il periodo passato sotto i Gusman fu triste per Aliano e i sudditti dovettero pagare tante nuove tasse. Alla morte di Anna, il feudo passò a Nicola Carafa de Gusman, che aveva cinque anni, morto senza eredi. A questo punto il feudo ritornò alla regia Corte, che vendette lo stato di Stigliano a Donna Olinda Piccolomini per 122.000 ducati.
Nel 1708 dopo la sua morte, Aliano passò nelle mani della figlia Giovanna e poi a Ferdinando Colonna, suo erede. I Colonna e i Carafa, ebbero il titolo di principi di Aliano, di cui rimasero signori fino alle leggi eversive della feudalità.
A Ferdinando Colonna o Eligio della Marra, viene attribuita la leggenda dell’uccisione del drago, molto nota ad Aliano e ad Alianello, riportata persino da Carlo Levi nelle pagine del “Cristo si è fermato a Eboli”.
Dove si trova Aliano e come raggiungerlo
Aliano dista da Matera circa 70/80 chilometri e ti avverto la strada non sarà affatto piacevole. Noi abbiamo avuto non poca difficoltà a raggiungerlo, in molti tratti la strada è sterrata e parecchio dissestata e in alcuni momenti, non mi sono affatto divertita.
Ci abbiamo messo più di un’ora e mezza ad arrivare e siamo andati piano, procedendo con molta cautela. Ci sono due strade che puoi fare da Matera per raggiungere il borgo di Aliano.
Da Matera in auto prendere la SS7 Appia in direzione Potenza/Basentana. Prosegui sulla SS 407 Basentana verso Metaponto ed esci a Pisticci/Pisticci Scalo. Svolta a sinistra in direzione Pisticci/Craco/Stigliano. Allo svincolo successivo svolta a destra sulla SS 176 direzione Craco/Stigliano.
Giunto a Craco Peschiera svolta a sinistra e subito a destra segui la direzione per la SS 598 Fondo valle dell’Agri. Prosegui sulla SS 598 in direzione Sant’Arcangelo e prendi l’uscita direzione Aliano/Guardia – Perticara/Stigliano imboccando la SS Saurina. Prendi poi lo svincolo per Aliano.
In alternativa sempre partendo da Matera, prendi la SS 7 Appia in direzione Potenza/Basentana, svincolo per la SS 106 Jonica/Metaponto. A Metaponto prosegui sulla SS106 verso Reggio Calabria e poi, appena oltrepassato Scanzano Jonico, prendi la SS 598 Fondo Valle dell’Agri verso Montalbano Jonico/Sant’Arcangelo/Autostrada A3.
Esci in direzione Aliano/Guardia – Perticara/Stigliano imboccando la Strada Provinciale 103 e lo svincolo di Aliano.
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2 comments
buonissima la vostra spiegazione
grazie!