50sfumaturediviaggio
  • Home
  • Chi siamo
  • Scozia
    • Organizzare un viaggio in Scozia >
      • Come Organizzare un viaggio in Scozia
      • Pass turistici e come muoversi in Scozia
      • Dove mangiare in Scozia
      • Dove dormire in Scozia
    • Isole della Scozia >
      • Isola di Skye
      • Isole Orcadi
      • Altre Isole della Scozia
    • Itinerari in Scozia: 7-10-15-20 giorni
    • leggende, storia e curiosità sulla Scozia
      • Fantasmi e Leggende
  • Scozia cosa vedere >
    • Scozia cosa vedere: indice alfabetico luoghi
    • Castelli scozzesi
    • Highlands
    • Inverness e Loch Ness
    • North Coast 500
    • Highlands e Estremo Nord
    • Highlands centrali
    • Perth e Kinross
    • I luoghi di Outlander
    • Animali in Scozia
    • Edimburgo e dintorni
    • Glasgow
    • Fife – East Neuk
    • Argyll e Bute
    • Distillerie in Scozia
    • Dundee e Angus
    • Scozia Centrale
    • Scozia Nord Orientale
  • Europa
    • Germania
    • Inghilterra
    • Irlanda
    • Italia
      • Cosa vedere in Italia: indice dei luoghi
      • Marche
      • Toscana
      • Umbria
      • Basilicata
    • Polonia
    • Slovacchia
  • Collaboriamo
  • Rubriche
    • Libri di viaggi
    • skin care e beauty in viaggio
    • Psy & Viaggi
    • Appunti
  • PRENOTA
    • Sconto noleggio auto Scozia
    • Hotel & B&B
    • Tour per Edimburgo
    • Biglietti e Pass Scozia
    • Assicurazione
  • 0
Home » Basilicata » Cosa vedere a Castelmezzano il magico borgo nelle Dolomiti Lucane
Basilicata

Cosa vedere a Castelmezzano il magico borgo nelle Dolomiti Lucane

by Ale Carini 30 Aprile 2022
by Ale Carini 30 Aprile 2022
Tempo di lettura: 12 minutes

Cosa vedere a Castelmezzano, un borgo che sorge nel cuore delle Dolomiti Lucane, in provincia di Potenza, in Basilicata.

Castelmezzano è di una struggente bellezza e dopo un solo sguardo, ti resta impresso negli occhi e nel cuore. Fiori colorati, profumo di cibo che si espande per le strade, dalle porte aperte di qualche locanda, casette aggrappate alla roccia, vicoli stretti e ripidi e natura a perdita d’occhio, ti accoglieranno con un caldo abbraccio.

Di giorno quando è baciato dal sole, risplende in tutta la sua bellezza, ma di notte quando è illuminato, sembra un presepe che prende vita e regala incredibili giochi di luce e forti emozioni.

Il borgo medievale di Castelmezzano, che dall’alto guarda la sua gemella Pietrapertosa, fu fondato nel X secolo da un popolo in fuga. Secondo la leggenda, Paolino è il mitico fondatore di Castelmezzano. Questo semplice pastore, abitante di Maudoro, scoprì tra i pascoli un luogo nascosto, protetto da rocce e ricco di sorgenti d’acqua.

Si trasferì qui con il suo gregge, abitando una grotta a mezza costa dell’arm Gervasio. Ben presto altri pastori e abitanti di Maudoro fecero altrettanto, per proteggersi dalle incursioni dei Saraceni e dagli eserciti in guerra tra loro. Fu così che nel X secolo dopo Cristo, sorse il nucleo del nuovo paese.

In seguito anche un monaco bizantino, Gervasio, si trasferì qui, costruendo una piccola cappella. Pare che il nome della vetta appuntita che sovrasta Castelmezzano, derivi proprio da lui.

L’arrivo in paese è decisamente scenografico, perchè compare improvvisamente adagiato alla parete rocciosa, fuori da una galleria scavata nella roccia. Non dimenticherai questa cartolina sotto i cieli della Lucania!

Cosa vedere a Castelmezzano
il borgo di Castelmezzano in Basilicata
Castelmezzano, dolomiti lucane
lo stemma di castelmezzano

Cosa troverai in questo articolo

  • Cosa vedere a Castelmezzano 
    • I resti del Castello Svevo – Normanno
    • Gli edifici nobiliari – Cosa vedere a Castelmezzano
      • Palazzo Ducale o De Lama
      • Palazzo Coiro
      • Palazzo Parrella e Paternò
      • Palazzo Campagna
      • Palazzo Trivigno
    • Ponte Nepalese
    • La Chiesa di Santa Maria dell’Olmo
      • L’affresco di San Rocco
      • La Croce Patente dei Templari
    • La Cappella del Santo Sepolcro
      • La festa della Madonna dell’Ascensione
  • Dove mangiare a Castelmezzano
    • Le crostole
  • Accenni alla storia di Castelmezzano

Cosa vedere a Castelmezzano 

Castelmezzano mi ha rubato il cuore ed è uno dei ricordi più vividi e belli che ho del nostro viaggio alla scoperta della Basilicata. E’ uno dei borghi più belli d’Italia e anche un borgo bandera arancione e non fatico a capirne il perchè.

Dentro questa cartolina incastonata tra le Dolomiti Lucane, vivono meno di 700 anime, ma è un borgo vivace, colorato, pieno di vita e la sua atmosfera è senza dubbio frizzante.

Castelmezzano è un borgo medievale caratterizzato da case in pietra arenaria, incastonate nella conca rocciosa. Le scale ripide e faticose si arrampicano su per il centro storico, conducendo a un passo dalle vette scolpite dagli strani nomi delle Dolomiti Lucane: Aquila reale, Civetta, Grande Madre, Incudine e Bocca del Leone.

All’inizio del IX secolo gli Arabi si rifugiarono qui e capirono quanto la natura potesse essere una risorsa, una difesa e persino un simbolo.

Come a Pietraperstosa, uomo e natura qui vivono in un’armonia perfetta, nel pieno rispetto reciproco e la roccia è il tema prevalente che permea ogni cosa. Molti arrivano fin qui per fare trekking o per provare l’ebbrezza di volare sopra le Dolomiti Lucane. Hai mai sentito parlare del volo dell’angelo?

il castello normanno svevo, dolomiti lucane

I resti del Castello Svevo – Normanno

Tra le cose da vedere a Castelmezzano ci sono sicuramente i resti del fortilizio Normanno-Svevo, con la sua gradinata stretta e ripida scavata nella roccia, che porta nel punto più alto, dove la vedetta della guarnigione militare sorvegliava la sottostante valle del Basento. Salire quei gradini è un’esperienza incredibile!

Del castello sono ancora visibili i resti delle mura e una cisterna per la raccolta delle acque, oltre alla gradinata scavata nella roccia, che portava al punto più alto, da dove si poteva sorvegliare tutta la vallata. Per arrivarci dovrai fare una bella scarpinata, salendo verso l’alto: indossa un paio di scarpe comode, un bel cappello e non dimenticare di portare con te un pò d’acqua.

Non è troppo faticoso, ma se hai un passeggino o sei con un bimbo piccolo, devi partire preparato all’idea di affrontare una bella salita sotto il sole cocente della Lucania.

castelmezzano cosa vedere, dolomiti lucane cosa fare, basilicata
resti del castello normanno svevo, dolomiti lucane, volo dell'angelo

Gli edifici nobiliari – Cosa vedere a Castelmezzano

Il centro storico di Castelmezzano è un susseguirsi di piccole viuzze, palazzi nobiliari, chiesette, panorami mozzafiato e piccoli locali. Qui tutto sembra una bomboniera e per le strade si respira un’aria di festa e di leggerezza.

Vuoi mangiare qualcosa prima di immergerti per le stradine in esplorazione del borgo? Allora il nosrto consiglio è di prenotare una volta arrivato o di farlo addirittura prima. Se viene qui durante la stagione estiva, troverai parecchi turisti interessati a fare trekking, al percorso delle sette pietre o che non vedono l’ora di lanciarsi nel vuoto con il volo dell’angelo.

I locali non sono tantissimi e sono anche piccolini, perciò se non vuoi restare a bocca asciutta e vuoi scegliere, prenota!

Se stai organizzando il tuo viaggio in questa terra splendida, potrebbe interessarti anche cosa vedere in Basilicata: un itinerario di 7 giorni.

dolomiti lucane, Castelmezzano basilicata
cosa vedere a Castelmezzano: i resti del castello normanno – svevo

Palazzo Ducale o De Lama

Castelmezzano è pieno di antichi Palazzi nobiliari come Palazzo De Lama, risalente alla seconda metà del XVI secolo. Si compone di tre livelli e al piano terra, un maestoso ingresso conduce in un vestibolo voltato a crociera. Tutto il complesso ha l’aria disordinata e labirintica, frutto di variazioni e innesti architettonici realizzati nel corso dei secoli.

Il palazzo rappresenta da sempre il centro del potere feudale. Le terre di Castelmezzano vennero elette a feudo durante il periodo normanno e la baronia dipendeva dalla più ampia corte di Tricarico. Il primo feudatario di cui resta traccia è il barone Tommaso da Castromediano, che sul finire del mille, partecipò alla prima crociata, inviando due cavalieri del feudo in Terra Santa.

Il feudo sostenne il re Manfredi e poi Corradino di Svevia nella guerra contro gli Angiò. Nella seconda metà del XIII secolo Castelmezzano passò in mano a diversi personaggi, favoriti dai nuovi sovrani francesi e dalla potente famiglia dei Sanseverino, alleata degli Angioini. Il periodo della guerra con gli Aragonesi (1438-42) fu molto tormentato per il feudo.

Ha già visto le nostre storie in evidenza su Instagram? Ti aspettaimo anche lì per stare un pò insieme ogni giorno.

castelmezzano cosa vedere, palazzi nobiliari
cosa vedere a Castelmezzano: i palazzi nobiliari

Palazzo Coiro

si trova alle spalle della Chiesa Madre e risale alla fine del XVIII secolo. Realizzato su pianta irregolare, si sviluppa su quattro livelli con andamento discontinuo. Presenta un interessante prospetto principale, con un sobrio portale e una serie di balconi in ferro battuto.

All’interno c’è un interessante ingresso voltato a crociera e una scala a tre rampe, che conduce al primo piano. Tra le stanze, è ancora riconoscibile una cappella gentilizia. In questo palazzo Vincenza Volini Benvenuti, accolse il generale Borjes, salvando Castelmezzano dal saccheggio dei briganti borbonici da lui capitanati, che già avevano messo a ferro e fuoco Trivigno.

In questa occasione riuscì persino a farsi restituire il tesoro di San Rocco, che era stato trafugato dalla Chiesa Madre.

Percorrere gli stretti vicoli di Castelmezzano è come fare un tuffo nel passato. Ogni roccia, scorcio ed edificio hanno qualcosa da raccontare e tutto intorno il paesaggio che ti circonda è incantevole.

Cosa fare e cosa vedere a Castelmezzano
palazzi nobiliari di castelmezzano
borgo di castlemezzano in basilicata

Palazzo Parrella e Paternò

Edificato tra il XVII e il XIX secolo, Palazzo dei Parrella fu costruito per volere di una delle famiglie più abbienti dell’epoca a cui è dedicata anche la via di accesso alla valle sottostante. Pur avendo un impianto irregolare, l’edificio mantiene intatti i caratteri strutturali delle costruzioni gentilizie di quel periodo.

Al sobrio portale d’ingresso, che si affaccia su via Vittorio Emanuele, si contrappone la smisurata facciata rivolta verso la valle; in particolare per le dimensioni dell’arco poggiante sulla roccia.

Palazzo Paternò venne edificato negli anni ’20 dalla ricca famiglia da cui prende il nome. Oltre alla dimensione del grande portale ad arco sono da ammirare la scalinata d’accesso, con i grandi vasi di fiori in cemento scolpito, l’ampia terrazza e il piccolo giardino.

Fu la dimora del Podestà Paternò che dal 1922 al 1940 amministrò Castelmezzano, realizzando molte opere pubbliche, tra cui l’acquedotto.

dolomiti lucane, cosa fare sulle dolomiti lucane
palazzi nobiliari di castlemezzano
Cosa vedere a Castelmezzano, castlemezzano volo dell'angelo

Palazzo Campagna

Sapevi che uno dei più famosi costruttori di grattacieli di New York è nato a Castelmezzano? Costruirono Palazzo Campagna nel 1925 per volontà dell’avvocato Antonio Campagna.

Il Conte Antonio Campagna, nato il 31 dicembre del 1884, fu uno dei più importanti costruttori di grattacieli di New York negli primi anni del ‘900. Emigrò in America nel 1906 e nel giro di pochi anni s’impose come geniale direttore dei lavori edili, prima nell’impresa del cognato Giuseppe Paternò e poi in proprio.

Costruì il primo grattacielo di nove piani, battezzato “Lucania” e grazie a questo progetto divenne uno degli uomini più ricchi d’America, dove morì nel 1969.

Il borgo di Castelmezzano è ricco di storie, personaggi particolari, strane leggende e se sei curioso non ti annoierai di certo da queste parti.

il borgo di castelmezzano, dolomiti lucane
dolomiti lucane basilicata
borgo castelmezzano, volo dell'angelo basilicata

Palazzo Trivigno

Michele Trivigno ricoprì diverse cariche amministrative. Il fratello, Don Carlo Antonio Trivigno, fu un attivista politico e conobbe persino Giuseppe Mazzini. Per motivi politici e per aiutare la sua famiglia, entrò a far parte del Capitolo della Chiesa di Santa Maria dell’Olmo e si distinse subito per i suoi atti di carità verso i bisognosi.

Nella sua casa in rione San Marco, si riunivano segretamente i liberali del paese. Nel 1860, prima dell’arrivo di Garibaldi, issarono la bandiera tricolore sul campanile della Cappella dell’Annunziata, nel punto più alto del paese e la sara proclamarono un governo liberale.

Una cosa però voglio dirla: Papaya è stata accolta benissimo in Basilicata! Tutti sono stati carinissimi con lei, l’hanno coccolata, le hanno regalato dei biscottini per cani, c’era sempre una ciotola d’acqua a disposizione e nessuna struttura ci ha mia fatto problemi, anzi! Ristoranti, alberghi, bar, musei l’hanno veramente fatta sentire a casa e a noi con lei.

ponte nepalese dolomiti lucane, ponte tibetano basilicata

Ponte Nepalese

Il ponte Nepalese collega le Vie Ferrate Salemm e Marcirosa (Castelmezzano – Pietrapertosa) e si raggiunge passando dall’Antro delle Streghe, il pianoro che costeggia il torrente Caperrino, centro del percorso delle 7 pietre.

Il Ponte Nepalese delle Dolomiti Lucane è lungo 72 metri e si trova a 650 metri sul livello del mare. Se sei in cerca di emozioni adrenaliniche, potrebbe essere una tappa da non perdere durante il tuo viaggio in Basilicata.

L’altezza massima da terra è di 35 metri e può essere percorso da un massimo di 15 persone contemporaneamente. Va percorso in sicurezza: agganciati alla vita con un apposito kit da ferrata che puoi noleggiare presso le Biglietterie del Volo dell’Angelo.

Se ami questo genere di esperienze, sappi che in Basilicata c’è anche un ponte Tibetano detto “Ponte alla Luna“, che per l’esattezza si trova a Sasso di Castalda. Il ponte ha una campata unica di 300 metri, sospeso nel vuoto a 120 metri di altezza! Mi ha fatto tornare in mente il Carrick a rede rope bridge, che ho attraversato in Irlanda del Nord, con un pizzico di paura e tanta adrenalina in corpo!

A Matera invece trovi il ponte Tibetano della Gravina, che collega il cuore dei Sassi al parco della Murgia Materana, ricco di chiese rupestri. E’ percorribile solo su prenotazione, ma l’accesso è gratuito. Aperto tutti giorni dell’anno 9/11 e 17.30/19; tu lo faresti?

Cosa vedere a Castelmezzano, cosa fare a castlemezzano
chiesa madre, santa maria dell'olmo castelmezzano

La Chiesa di Santa Maria dell’Olmo

La Chiesa Madre di Santa Maria dell’Olmo, probabilmente risale al XIII secolo e nel corso degli anni ha subito tante trasformazioni. E’ in pietra locale e si trova in piazza Caizzo, un tempo nota come piazza dell’Olmo. L’esterno è scandito da quattro colonne e un architrave decorato da fiori, leoni e aquile a due teste.

Fino alla metà del 1800 era ad una sola navata con quattro piccole cappelle laterali. L’altare centrale era sovrastato dalla pregevole pala lignea in stile Barocco, detta della Madonna della Stella, che ora si trova all’entrata. Contiene un’icona bizantina raffigurante la Madonna col Bambino, racchiusa in una cornice in pietra dove sono scolpite delle parole in latino: “qui è Maria della Stella Mattutina”.

La chiesa Madre di Castelmezzano ospita diverse opere interessanti, tra cui: la statua lignea di Santa Maria dell’Olmo, tre pale d’altare del XVII secolo (del Purgatorio, della Sacro Cuore e della Madonna dell’Addolorata) e l’altare di San Rocco.

La più antica campana della chiesa risale al 1666 ed è intitolata alla Sacra Famiglia, la seconda all’Immacolata Concezione e la terza a Santa Maria dell’Olmo.

chiesa di santa maria dell'olmo
chiesa madre castelmezzano, cosa vedere in basilicata
borghi da vedere in basilicata, cosa fare a castelmezzano
cosa vedere a Castelmezzano: le Chiese

L’affresco di San Rocco

Dopo il terremoto del 1857, ampliarono e modificarono la Chiesa Madre. Oggi, al centro della Chiesa c’è una nicchia che ospita l’affresco di San Rocco, che divenne protettore del paese, perchè fermò gli invasori francesi che risparmiarono il borgo e i suoi abitanti.

Portano la sua statua in processione per le vie del paese il 19 Agosto di ogni anno, insieme alle statue di Sant’Antonio e San Vito. La processione di Sant’Rucchicchio, si svolge invece la notte precedente.

In quest’occasione portano in processione durante la notte, una statua più piccola di San Rocco, insieme a una guglia. Questa è la festa dei contadini e dei pastori che per lavoro, non partecipano alla processione fatta durante il giorno seguente.

Da notare all’interno della Chiesa c’è anche questo elaborato, realizzato con i semi di questa terra: avena, coriandolo, cotone, erba medica, Favino, grano, mais, riso, polvere di caffè, segatura e veccia, con cui si vuole sottolineare l’essere pellegrini in questo mondo.

“Speriamo che San Rocco ci fortifichi e ci preservi dalle avversità, illuminandoci ad essere ligi e rispettosi delle regole, perchè chiamati all’Amore gli uni degli Altri, quali custodi e testimoni della devozione ricevuta e trasmessa“.

chiesa madre, castelmezzano cosa vedere
chiesa madre, san rocco, leggende castelmezzano
chiesa madre, borghi lucani
chiesa madre, castelmezzano cosa vedere, leggenda di san rocco

La Croce Patente dei Templari

si trova sull’architrave della piccola cappella annessa alla Commenda templare di Castrum Medianum, dedicata alla “Stella mattutina” o Madonna della Stella. La Croce a otto punte, compare nella sua configurazione inscritta e circoscritta in due cerchi.

Ricomparsa dopo i lavori di restauro della Chiesa di Santa Maria dell’Olmo, la croce testimonia, insieme allo stemma araldico del comune di Castelmezzano (un cavallo con due cavalieri, un ramo d’oro e uno di quercia) l’evidente presenza dei Cavalieri Templari, che si insediarono tra le Dolomiti Lucane, per sviluppare lungo la strada della “Stella”, uno dei loro “hospitium” riservato all’ospitalità e alla cura di cavalieri e pellegrini in viaggio verso Gerusalemme.

La croce presenta otto punte ed è chiamata anche Croce delle Otto Beatitudini o Croce Patente, in quanto forma quattro triangoli isosceli, in opposizione al vertice.

Sulla stessa facciata compare anche la rosa pentalobata, altro simbolo dei templari, che sottolinea il rapporto dell’Ordine cavalleresco con la Vergine Maria, simboleggiata dalla rosa mistica.

Se sei un appassionato delle storie sui templari, leggi anche l’articolo che abbiamo dedicato alle Grotte di Camerano nelle Marche.

Cosa vedere a Castelmezzano, borghi della basilicata, dolomiti lucane
cartolina da Castelmezzano – Basilicata

La Cappella del Santo Sepolcro

è una delle più antiche chiese di Castelmezzano e si chiama così dal 1544 perchè vi seppellivano i defunti e forse, anche perché qui si svolgevano le funzioni del venerdì Santo. A giudicare dalla struttura architettonica interna, il monumento probabilmente è di origini bizantine, per via dello spazio sacro diviso da un arco in due parti uguali, che formano la zona inviolabile della Iconostasi e l’area dell’assemblea dei fedeli.

La cappella risale al XI secolo e presenta tracce di culture orientali portate in Occidente durante la Prima Crociata, riconoscibili anche nello stemma di Castelmezzano che riproduce quello dei Cavalieri del Tempio. Altri ritengono invece, che risalga al periodo in cui sorse il primo insediamento del paese.

Tra il 1895 e il 1896, l’arciprete don Michele Arcangelo Volini fece costruire il primo nucleo dell’attuale cimitero comunale. La terrazza dietro la cappella copriva la fossa comune usata per seppellire i morti. Anche il terreno della Cappella del Santissimo Rosario, ormai scomparsa, aveva questa funzione, ma ospitava solo i corpi dei nobili e dei religiosi.

La chiesa del Santo Sepolcro custodisce la statua lignea della “Madonna dell’Ascensione” (XIV secolo), sulla quale aleggia una leggenda suggestiva. Due pescatori ritrovarono una statua della Madonna in riva al mare che disse loro “portatemi al mio posto, vi indicherò io la strada“.

Quando i due marinai arrivarono a Castelmezzano, la statua si appesantì tanto da non poter essere più spostata, tanto che dovettero posarla a terra. La Madonna disse allora “in questo luogo dovete costruire una chiesa” e così edificarono la Cappella dell’ascensione. In seguito si verificò un nuovo miracolo: la statua si arricchì di due marinaretti in preghiera, rassomiglianti ai due pescatori.

Dal nome della statua deriva “La festa della Madonna dell’Ascensione”, evento che si svolge annualmente la domenica dell’Ascensione di Nostro Signore.

il borgo di castelmezzano, dolomiti lucane cosa vedere
Castelmezzano basilicata
Cosa vedere a Castelmezzano, dolomiti lucane, volo dell'angelo

La festa della Madonna dell’Ascensione

Questa festa si svolge ogni anno l’ultima domenica di Maggio ed è organizzata dalla famiglia Santoro da più generazioni; sai perchè? Il Vecchio Michele Santoro, detto Cippone, era confidente sia della Guardia Nazionale che dei fuorilegge.

Quando questi ultimi scoprirono il suo doppio gioco, una sera si presentarono a casa sua: la madre, seduta accanto al fuoco, sentì bussare e capendo la situazione fece nascondere suo figlio dietro la sua larga veste e aprì la porta.

I fuorilegge cercavano Michele per fargliela pagare, ma la madre disse che non era in casa e di cercarlo altrove. I due iniziarono a frugare in casa e la Madre fece una preghiera alla Madonna dell’Ascensione.

Promise che se il figlio si fosse salvato, la sua discendenza si sarebbe impegnata a festeggiarla, tanto che ancora oggi i suoi pronipoti, si impegnano per organizzare questa festa. (Fonte: Viccaro “Tra le Dolomiti Lucana, Castelmezzano, Edizioni Epido, Villa d’Agri).

dove mangiare a Castelmezzano, dolomiti lucane cosa fare e cosa vedere
dove mangiare a Castelmezzano
dove mangiare a Castelmezzano,
Castelmezzano cosa fare

Dove mangiare a Castelmezzano

Uno dei posticini con viste mozzafiato sulle Dolomiti Lucane, dove gustare qualcosa, si trova all’interno del luogo che un tempo ospitava il mago della Lucania. Giuseppe Cavello, detto “Ferramosca” nacque a Castelmezzano nel 1876 e fu un personaggio controverso “amico della povera gente” ma anche donnaiolo e imbroglione.

“Zio Giuseppe” fu uno dei maghi contadini più famosi della Basilicata e, per anni, fu l’indiscusso dominatore della vita magica e soprannaturale di Castelmezzano e di tutti i paesi del circondario.

Non si conosce molto della sua vita, tranne che già in veneranda età, rimase per decenni in un casolare isolato, sotto le pareti rocciose che si affacciano sul Basento, non lontano dal Ponte della Vecchia. Qui esercitava la sua arte di occultista e traumaturgo ed era così conosciuto come masciaro, che i suoi clienti arrivavano qui da ogni regione.

Un altro localino che abbiamo adocchiato si chiama Peperusko, dal nome del Peperone crusco, una delle prelibatezze da assaggiare assolutamente in questa zona.

Se stai organizzando il tuo viaggio in questa terra splendida, potrebbe interessarti anche cosa vedere in Basilicata: un itinerario di 7 giorni.

Cosa vedere a Castelmezzano, volo dell'angelo castelmezzano
Cosa vedere a Castelmezzano: il borgo illuminato di notte

Le crostole

le crostole sono un dolce tipico locale fatto con farina, uova, zucchero, olio e miele. Durante le nozze, la preparazione di questo dolce diventa un’occasione per coinvolgere tutto il paese.

Parenti e amici portano a casa degli sposi gli ingredienti. Due settimane prima del matrimonio la famiglia delle sposo con le amiche di famiglia, preparano questo dolce. Rompono centinaia di uova, aggiungono la farina e usano il mattarello sui tumpagni, fino ad ottenere una sfoglia sottile.

In seguito ritagliano la sfoglie per ottenere lingue di pasta che pizzicano con la punta del pollice e indice. La lingua di pasta avvolta in se stessa è poi fritta nell’olio di oliva ben caldo.

La crostol, viene poi guarnita con miele, spalmato con un rametto di origano fresco. Il dolce verrà donato alla ragazze nubili, amiche della sposa e ai parenti della famiglia di lei.

Sette giorni prima delle nozze, qualcosa di analogo farà la famiglia della sposa e alla fine le ragazze nubili doneranno il dolce agli invitati di lui.

Cosa vedere a Castelmezzano, volo dell'angelo basilicata
Castelmezzano al tramonto

Accenni alla storia di Castelmezzano

Le origini di questo borgo risalgono a quando i Greci colonizzarono la valle del Basento tra il V e il VI secolo avanti Cristo che portò alla fondazione di un centro urbano chiamato Maudoro, ovvero “mondo d’oro”. Nel X secolo, a causa delle invasioni saracene, gli abitanti si trasferirono in quello che oggi conosciamo come Castelmezzano.

Fu occupato dai longobardi e in seguito dai Normanni, che costruirono un castello chiamato “Castrum Medianum”, che sta per “castello di mezzo”. Fu chiamato così perché costruito tra i castelli di Pietrapertosa e Albano, da cui deriva il nome originale della città.

Castelmezzano, dominato anche dagli Angioini, conobbe periodi difficili e nel 1310, venne acquisito dalla Diocesi di Potenza e in seguito da quella di Acerenza. Gli Aragonesi lo conquistarono tra il XIV ed il XVI secolo e diedero a molti proprietari terrieri, parti della città come feudo.

Fu governato dalla famiglia De Leonardis per circa un secolo a cavallo tra il 1500. Nel XIX secolo quando era sotto il dominio della famiglia De Lerma, fu vittima della piaga del brigantaggio e alla fine del secolo molti si trasferirono oltreoceano.

Seguici anche sui nostri canali social: Instagram, Facebook, Pinterest e Trip Advisor ci piacerebbe passare un pò di tempo insieme. Se i nostri contenuti ti sono stati utili, puoi offrirci un caffè su Ko-fi

N.B. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e di Ivan Balducci ©2017-2023. Vietato ogni uso.

borghi italianicattedrali e chiesevisitare la basilicata
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Ale Carini

previous post
Cosa vedere a Pietrapertosa il borgo arroccato sulle Dolomiti Lucane
next post
Dove dormire a Matera in coppia: Dimore Pietrapenta Apartments

Potrebbe interessarti anche

Chiesa di San Francesco a Camerano: scopri tutti...

29 Dicembre 2022

Abbazia di Sant’Urbano: i segreti dell’occhio luminoso e...

19 Dicembre 2022

Cosa vedere a Cingoli, il balcone delle Marche:...

4 Dicembre 2022

Palazzo Castiglioni a Cingoli: la casa museo di...

21 Novembre 2022

Castello Pallotta a Caldarola: cosa vedere nella perla...

14 Novembre 2022

Cosa vedere a Elcito, il Tibet delle Marche...

7 Novembre 2022

Arcevia in un giorno: cosa vedere nella perla...

28 Ottobre 2022

Cosa vedere a Corinaldo il paese dei matti...

10 Ottobre 2022

I nove castelli di Arcevia nelle Marche: i...

3 Ottobre 2022

Casa natale di Santa Maria Goretti a Corinaldo:...

26 Settembre 2022

Leave a Comment Cancel Reply

Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment.

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.

About

About

Ciao

Siamo Ale e Ivan, autori del primo blog italiano che unisce i viaggi on the road al benessere psicologico di coppia. Parliamo di Scozia e viaggi in mete non convenzionali. Una psicologa e un progettista che si divertono a sperimentare: viaggia, scopri, ama e non tornare mai a casa, come sei partito!

Supporta il nostro sito

Se i contenuti del nostro sito ti sono stati utili e li hai trovati interessanti, puoi offrirci un caffè su Ko-fi. Ci aiuterai a sostenere le spese di manutenzione di questo blog, creare nuovi contenuti e portare avanti la nostra passione per condividere i viaggi.

Resta in contatto con noi

Facebook Twitter Instagram Pinterest Email

Collaboriamo

collaboriamo - lavora con noi

Ultime novità

  • La baia di Portonovo: spiagge da sogno e natura selvaggia

    19 Gennaio 2023
  • Le spiagge più belle del Conero: consigli da local, segreti e mappa

    17 Gennaio 2023
  • Cimiteri di Edimburgo: i più belli da visitare e tour spettrali

    13 Gennaio 2023
  • Chiesa di San Francesco a Camerano: scopri tutti i suoi misteri

    29 Dicembre 2022
  • Abbazia di Sant’Urbano: i segreti dell’occhio luminoso e i templari

    19 Dicembre 2022

Categorie

Sostienici e prenota da qui



Booking.com

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Pinterest
  • Youtube
  • Email
  • Tripadvisor
  • Tiktok

© 50 Sfumature di viaggio & Scozia on the road - 2017/2023 Tutti i diritti riservati.


Back To Top
50sfumaturediviaggio
  • Home
  • Chi siamo
  • Scozia
    • Organizzare un viaggio in Scozia >
      • Come Organizzare un viaggio in Scozia
      • Pass turistici e come muoversi in Scozia
      • Dove mangiare in Scozia
      • Dove dormire in Scozia
    • Isole della Scozia >
      • Isola di Skye
      • Isole Orcadi
      • Altre Isole della Scozia
    • Itinerari in Scozia: 7-10-15-20 giorni
    • leggende, storia e curiosità sulla Scozia
      • Fantasmi e Leggende
  • Scozia cosa vedere >
    • Scozia cosa vedere: indice alfabetico luoghi
    • Castelli scozzesi
    • Highlands
    • Inverness e Loch Ness
    • North Coast 500
    • Highlands e Estremo Nord
    • Highlands centrali
    • Perth e Kinross
    • I luoghi di Outlander
    • Animali in Scozia
    • Edimburgo e dintorni
    • Glasgow
    • Fife – East Neuk
    • Argyll e Bute
    • Distillerie in Scozia
    • Dundee e Angus
    • Scozia Centrale
    • Scozia Nord Orientale
  • Europa
    • Germania
    • Inghilterra
    • Irlanda
    • Italia
      • Cosa vedere in Italia: indice dei luoghi
      • Marche
      • Toscana
      • Umbria
      • Basilicata
    • Polonia
    • Slovacchia
  • Collaboriamo
  • Rubriche
    • Libri di viaggi
    • skin care e beauty in viaggio
    • Psy & Viaggi
    • Appunti
  • PRENOTA
    • Sconto noleggio auto Scozia
    • Hotel & B&B
    • Tour per Edimburgo
    • Biglietti e Pass Scozia
    • Assicurazione
Questo sito utilizza cookie per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito in modo anonimo, rispettando la tua privacy. Per ulteriori informazioni sulla gestione dei cookies consulta la pagina dedicata. Read More
Impostazioni CookieAccetto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA

Shopping Cart

Close

Nessun prodotto nel carrello.

Close