La cattedrale di Elgin un tempo definita “la lanterna del Nord” perchè poteva essere avvistata da molto lontano, è il simbolo dell’omonima città. Elgin cathedral sorge nella parte meridionale del fiume Lossie e resiste al passare del tempo come la cattedrale di Saint Andrews.
E’ uno degli edifici medievali più belli della Scozia e risale al XIII secolo. La cattedrale di Elgin pur non essendo una Parish Church era molto frequentata dalla popolazione per Pasqua, Natale e le ricorrenze importanti. Era dedicata alla Santissima Trinità, non sorprende quindi che le celebrazioni del sabato Santo erano molto sentite a Elgin.
Attraverso le pietre di questo luogo sacro,scopriamo le mani di coloro che l’hanno costruita. Il responsabile dei lavori nel 1200 era un maestro muratore chiamato Gregory che ha agito in contatto diretto con il vescovo.
Vediamo tutto quello che c’è da scoprire alla cattedrale di Elgin, un luogo ancora denso di misteri da svelare. Usa la legenda qui sotto per passare alla sezione dell’articolo che ti interessa maggiormente.
Cosa troverai in questo articolo
Storia della cattedrale di Elgin
La cattedrale di Elgin ha una storia ricca e tormentata. La sua costruzione risale al 1224, quando concessero al Vescovo di Moray di spostare la sua sede dal vicino Spynie Palace a Elgin.
Purtroppo nel 1270 parte della struttura bruciò in un incendio. Il risultato della ricostruzione fu un edificio ben più alto dell’originale, con un nuovo coro e una casa capitolare ottagonale. Dopo Saint Andrews, questa era la seconda più grande cattedrale della Scozia.
La cattiva sorte di questo maestoso edificio non finisce qui, infatti, nel 1390 subì altri gravi danni.
Alexander Stewart, conte di Buchan, conosciuto come “The Wolf of Badenoch” – bruciò Elgin e la cattedrale come vendetta per la sua scomunica. Il vescovo di Moray, Alexander Bur, aveva fatto scomunicare Alexander, figlio minore di Robert II, per l’infedeltà coniugale.
Un altro incendio la colpì nel 1402 ma la ricostruirono sempre. Purtroppo, la lanterna del Nord cadde vittima della Riforma Protestante del 1560. La facoltà di dire Messa e l’autorità del Papa sulla chiesa scozzese, furono respinte. Anche se molte cattedrali sopravvissero come chiese parrocchiali, a Elgin la congregazione si trasferì nella chiesa di St Giles in città.
Il crollo della torre
Nel 1568 il reggente Murray rimosse il tetto della Cattedrale e anche le campane vennero portate via. Nel 1637 una tempesta scoperchiò il tetto del coro, creando un enorme danno. La cattedrale di Elgin occasionalmente era ancora usata, ma troppo poco per giustificare il costo di queste riparazioni.
Nel tempo hanno rubato gran parte degli interni e persino il coro è stato distrutto per fornire legna da ardere. Tuttavia il più grande disastro avvenne nel 1711 con il crollo della torre centrale, che portò con sé la maggior parte della navata. L’unica parte della struttura che sopravvisse è la casa del capitolo, utilizzata come sala riunioni per il concilio di Elgin.
La cattedrale di Elgin priva delle sue funzioni religiose, cadde sempre più in disuso. Recuperarono I suoi materiali, utilizzandoli per costruire fabbriche e caseggiati, molti dei quali esistono ancora oggi. E’ un luogo incredibilmente ricco di simboli e ha ancora tanto da raccontare.
I mutamenti nei secoli
La storia della Cattedrale di Elgin risale a 800 anni fa e ha visto molte forme di attività religiose nel corso della sua vita. Dai suoi primi riti religiosi del cattolicesimo romano alla riforma protestante, la Cattedrale di Elgin è stata un sito di culto e celebrazione in Scozia.
Durante la Riforma del XVI secolo, una delle principali attività condotte all’interno della Cattedrale di Elgin fu la celebrazione della Messa e altre discipline religiose. L’altra grande attività praticata durante questo periodo era lo studio delle Scritture.
Con l’impatto della Riforma in Scozia, la Cattedrale di Elgin divenne un centro di studio per l’interpretazione delle Scritture. Questo è stato un cambiamento significativo rispetto all’approccio più tradizionale della Chiesa cattolica. Oltre allo studio delle Scritture, la cattedrale forniva un posto ai parrocchiani per partecipare ai vari rituali associati alla fede, e ogni celebrazione era accompagnata da preghiere e inni.
Durante il tardo Medievo, Elgin cathedral è stata anche un luogo di ritrovo per le attività politiche e le “assemblee parlamentari”. I nobili votavano su questioni che avevano impatto sulla terra e la sua popolazione. Questi incontri a volte si trasformavano in controversie su questioni politiche, economiche o religiose.
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Cosa vedere a Elgin cathedral
Chi si appresta a visitare oggi la cattedrale di Elgin, riesce facilmente a immaginare come doveva essere questo edificio nel momento del suo massimo splendore. Anche se è una rovina, c’è molto da scoprire e di cui meravigliarsi.
Oggi la cattedrale ha solamente due torri, ma un tempo c’era una grande torre centrale, costruita per volere dall’Arcivescovo Innes e Henry Lychton. Nulla rimane di questa grande torre, se non tre figure di pietra: un vescovo e un cavaliere (un tempo sulla nicchia centrale), un borghese della città. Qualcuno parla anche di un quarta figura, quella di un re.
I due transetti rappresentano la parte più completa della prima chiesa, le due torri del fronte ovest e la sala capitolare sono intatte e aperte al pubblico. Ti consiglio di salire fino in cima alle torri perchè ti aspetta una vista magnifica su tutta la città di Elgin, oltre che sulla cattedrale stessa.
La parte superiore della torre dispone di una piattaforma panoramica con tanto di pannelli informativi che evidenziano i punti di riferimento visibili. Se soffri di vertigini, pensaci prima di salire perchè le scale sono strette, a chiocciola e un pochino scivolose. Te ne parlerò più nel dettaglio tra poco.
Il soffitto della sala capitolare è considerato una delle strutture ottagonali più belle del paese e a un occhio attento, non sfuggiranno le tracce di vernice dorata ancora visibili.
La cappella è l’unica parte rimasta quasi intatta, utilizzata per gli incontri delle Corporazioni degli Artigiani fino al 1731. Oggi la cattedrale di Elgin è un monumento nazionale della Scozia.
Prima di andare via non perdere la mostra, che ti permette di scoprire i volti scolpiti, animali e piante, fiori e simboli di ogni genere e natura. Troverai persino una sezione di un rosone risalente al 1200. Sono esposti anche frammenti di vetri di finestre medievali della cattedrale, prestati dalla Moray Society.
Perlustra ogni angolo, cammina nel giardino, scopri le antiche tombe e tutti i misteri ancora irrisolti di questa immensa cattedrale.
La navata della cattedrale di Elgin
La navata, simbolo della sofferenza, fu separata dalla parte più santa della chiesa da un pannello sul quale c’era un grande dipinto della crocifissione, esposto di fronte alla congregazione. Questo era un potente promemoria per i fedeli dell’agonia sopportata da Cristo per la loro salvezza.
Lo schermo sopravvisse fino al 1640 quando fu tagliato per farne legna da ardere.
Un tempo nella cattedrale echeggiava il suono della messa cantata per le anime del fedeli e la musica risuonava da ogni lato. I più ricchi vollero creare degli altrari personali nelle cappelle laterali, sperando che le preghiere dei canonici gli garantissero un passaggio in cielo.
Poiché la grande porta ovest era riservata come ingresso processionale, i cittadini entravano nella cattedrale di Elgin attraverso il portico sud. Lo sapevi che la parola navata potrebbe provenire dal latino navis? La congregazione può essere paragonata ai passeggeri che navigano insieme verso il paradiso.
Per i visitatori di un tempo che entravano attraverso le porte della cattedrale di Elgin, doveva essere come sperimentare il paradiso in terra: spazi ampi, linee geometriche inondate da luce attraverso le vetrate dipinte, statue di angeli, santi e meraviglie della natura!
Una tale splendore architettonico richiedeva un’enorme quantità di pietra da estrarre, tagliare e scolpire. Questo ha dato origine alla storia delle carved stones, che i vescovi vollero per abbellirla.
Il presbiterio
Il presbiterio è la parte più sacra della chiesa, in cui l’altare alto è inondato dalla luce dalla grande finestra ad est. I canonici dicevano Messa almeno una volta al giorno e svolgevano altri servizi durante il Natale e per occasioni speciali come matrimoni e funerali.
Indossando magnifici abiti, un cappello appuntito e un anello per indicare il matrimonio con la chiesa, il vescovo presiedeva i servizi da una sedia. In alcuni punti della Messa il celebrante e il suo assistente si sedevano in recessi arcuati conosciuti come Sedilia, mentre il resto dei canonici sedeva nelle panchine del coro.
Lungo la parete nord c’è la tomba più antica della Cattedrale che appartiene al vescovo Archibald, usata simbolicamente durante il servizio di Pasqua. Il pane consacrato pare venisse posto nella rientranza della tomba il Venerdì Santo e custodito lì fino alla domenica di Pasqua.
A differenza di oggi il prete che celebrava la Messa si trovava di fronte all’altare maggiore, con le spalle rivolte verso la congregazione, guidando le persone in preghiera. Lo sapevi?
Il capitolo
Questa è la sala capitolare dove i canonici si riunivano ogni giorno per occuparsi delle questioni riguardanti il funzionamento della comunità. Questa stanza ottagonale si trovava al centro della cattedrale ed era uno spazio ad uso esclusivo dei canonici, che qui si raccoglievano ad ascoltare le letture, tenevano riunioni e amministravano la disciplina.
La luce penetrava nella sala da ogni direzione attraverso le vetrate istoriate colorate e illuminava le tante decorazioni pittoriche e a rilievo. L’atmosfera che si respira al suo interno è ancora impregnata di misticismo e silenzio che inviatano a riflettere e raccogilersi in meditazione.
Nel 1500 un canonico era solito leggere ad alta voce per i fratelli, appoggiando un testo su un leggio in pietra che è tuttora visibile nel pilastro centrale. Cinque nicchie ad arco formano lo spazio in cui sedevano i principali dignitari della cattedrale, mentre il resto dei canonici sedeva su basse panchine in pietra disposte lungo le pareti.
Se ti soffermi a osservare i rilievi presenti sul soffitto e sulle pareti, noterai tanti messaggi nascosti nella pietra. Un tempo questi rilievi erano dipinti con colori vivi e accesi. Alcuni non sembra avessero un significato particolare, ma probabilmente erano frutto della fantasia dello scalpellino, mentre altri contenevano immagini volte a far riflettere e potenti richiami alla morte e alla vita nell’aldilà.
Alcuni dei messaggi nascosti nelle pietre della sala capitolare:
- Lo stemma del vescovo Andrew Stewart, che ha ristrutturato la sala capitolare e ne ha commissionato lo schema decorativo. Lo scudo è la firma del suo lavoro.
- Lo stemma reale della Scozia
- Una conchiglia, forse il simbolo di San Giacomo il Maggiore, primo martire tra gli apostoli
- La maiestas domini: una rappresentazione di Cristo seduto su un trono, nel suo ruolo di governatore del mondo
- Un vescovo che sorregge un boccale di birra. Ai parroci di Elgin era vietato l’ingresso nella taverne della città. Che questo simbolo sia un richiamo alla possibilità di peccare anche tra le più alte cariche della Chiesa?
All’interno della sala capitolare vedrai anche una scultura di Sant’Andrea, il santo patrono della Scozia, raffigurato crocifisso sulla croce a X che ha poi preso il suo nome. Tra le facce scolpite anche quella di un re con lo scettro e la corona, nessuno sa esattamente chi sia, ma si pensa possa essere Giacomo I.
Infine vedrai scolpito anche un serpente che si mangia la coda, a simboleggiare probabilmente l’eternità.
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Le viste dall’alto delle torri
Fertile, con un clima mite e adagiato su una curva naturale del fiume, Elgin è la città principale del distretto di Moray. All’inizio del 12 secolo, Malcom Macheth e Oengus di Moray guidarono un sorgere contro David I. per rafforzare l’autorità reale nella provincia, David conferiva alla città lo status di Burgh reale nel 1130.
Guardando a Sud – Ovest se il cielo è limpido, si gode di un fantastico panorama sulla città di Elgin e l’abbazia stessa. In ordine potrai scorgere questi luoghi:
- Abbazia di Pluscarden, fondata nel 1230 e dedicata alla Beata Maria, San Giovanni Battista e St Andrews. Dal 1948 è stato ripristinato come monastero benedettino funzionante
- Greyfriars: la casa dei francescani fondata nel 1479. La chiesa fu ripristinata nel 1896 come covento di Mercy Greyfriars
- Elgin Museum e Little Cross: la croce fu eretta nel 1402 e segnò i limiti del distretto della Cattedrale. Il premiato museo invece racconta le storie di Elgin e Moray
- Lady Hill: sito di una fortificazione precoce che divenne una fortezza reale nel XII secolo. Il suo nome può derivare dalla dedizione della cappella del castello alla Vergine Maria
- Precentor’s Manse: noto anche come la casa del vescovo
- North College, Duffus Castle e St Peter Duffus
Guardando a Nord – Est lo sguardo continua ad espandersi fino a toccare: Kinnedder, Spyne Palace (il palazzo del vescovo di Moray), Brewery Bridge, River Lossie, il sito del birrificio di Elgin, Port Pann, South College, Anderson’s Institute e Birnie Church.
Carved stones: le pietre scolpite di Elgin
La cattedrale di Elgin conserva al suo interno un’incredibile collezione di oltre 100 pietre scolpite di origine medievale. Queste carved stones spuntano dalle volte della cattedrale e costituiscono oggi come allora, un’attrazione secondaria all’interno di questo luogo sacro.
L’architettura medievale del passato era costellata di volti, sguardi sereni o espressioni sgomente di rabbia e sofferenza. Un tempo mostrare le emozioni o le “passioni” attraverso l’espressione del volto era considerato peccaminoso.
In tutta la cattedrale di Elgin ci sono statue di angeli e santi che s’innalzano calme e immobili e le loro espressioni tranquille sono la prova delle loro divinità e conoscenza di Dio. Accanto a queste ci sono pietre scolpite con ben altri volti e espressioni: che fossero dei messagi morali? Un monito per i visitatori contro il peccato?
Alcuni rilievi sono estremamente realistici, ci hai fatto caso?
In contrasto a dettagli macabri e spaventosi, ci sono volti di donna a simboleggiare la virtù femminile. La Chiesa ha guardato a lungo con sospetto le donne, definendole spesso strumenti del diavolo. Nell’arte infatti, erano rappresentate come fisicamente ripugnanti.
A partire dal 1100 l’influenza dell’amor cortese e della poesia romantica portò alcuni artisti a cambiare direzione. E così bellezze impeccabili iniziarono ad apparire sui muri della chiese e delle cattedrali: serene e libere del peccato. Con i suoi lineamenti delicati e simmetrici la signora di Elgin riflette questa nuova immagine della donna.
La Riforma Protestante vide la distruzione di molte di queste statue, tuttavia è ancora possibile ammirare alcuni volti che osservano dall’alto la congregazione. Alcuni di loro mostrano espressioni malvagie, monito per i peccatori. Vedrai anche volti per metà umani e metà animali, a simboleggiare i tratti bestiali dell’umanità.
Ci sono anche pietre che nascondono sculture segrete, come lo stemma del vescovo Columba Dumbar. Tuttavia guardando attentamente vedrai delle dita che stringono i lati dello scudo. Dietro si nasconde una figura incappucciata e accovacciata, nuda sotto la vita.
Probabilmente si riferisce alla vita casta che vivono gli uomini nei monasteri oppure è un monito per indicare che il peccato si può nascondere anche dietro alle figure più innocenti?
Le creature di Dio
Come i margini di un manoscritto, la pareti delle cattedrale un tempo abbondavano di rappresentazioni di animali che contenevano potenti messaggi per i fedeli. Tra i volti di Elgin spicca anche quello di un cane: questi animali un tempo erano visti come simbolo del peccato, perchè si cibavano del loro vomito.
Nel Medioevo le persone credevano che Dio avesse creato gli animali allo scopo di istruire l’umanità. Ogni elemento del mondo naturale offriva un insegnamento morale. I bestiari medievali riccamente illustrati, “libri di animali”, offrivano l’opportunità di cogliere tali insegnamenti.
Il primo animale ad essere raffigurato nei bestiari e quello più ricorrente nelle riproduzioni a Elgin Cathedral è il leone. I leoni spesso simboleggiavano Cristo, dormono con gli occhi aperti e guardano sempre. Si pensava che i cuccioli di leone nascessero morti e venissero alla vita il terzo giorno, proprio come fece Cristo quando risorse dalla sua tomba.
Si dice che con la coda cancellassero la proprie tracce, così come Gesù sulla terra celava la sua natura divina.
Alcuni dei rilievi della cattedrale di Elgin erano molto realisitici, mentre altri erano mero frutto dell’immaginazione. Nel Medioevo una tale distinzione non sussisteva: dipingendo una cosa si poteva farla diventare reale.
Se osservi attentamente noterai delle decorazioni in basso rilievo che potrebbero essere delle lepri. Le lepri incarnavano attributi negativi come codardia e promiscuità sessuale. La lepre rappresentava inoltre il “Lepusculus Domini” o “Lepre di Dio” descritta come un essere a metà tra un riccio, un topo e una lepre. Questa creatura divina esisteva soltanto nelle Sacre Scritture e simboleggiava la Chiesa.
Tra le opere presenti ci sono anche draghi squamosi, mostri alati e un Green Man, dalla cui bocca escono tralci di foglie. Gli uomini verdi hanno radici sia nel passato classico, che in quello pagano: la maggior parte sono benevoli, alcuni addirittura giocosi. Si credeva che allontanassero il male, promuovessero la fertilità e rappresentassero le forze indomabili della natura.
Una foresta sacra
L’architettura interna della cattedrale era ricca di raffigurazioni di coloratissima vegetazione. Motivi a foglie abbellivano la muratura in pietra, come decorazioni ai margini di quadro di un pittore.
Tuttavia, i rilievi architettonici non avevano una mera funzione decorativa: guardando l’opera di Dio, l’osservatore poteva fare esperienza del divino attraverso la contemplazione delle magiche forze della natura. Scelsero alcune specie vegetali per simboleggiare aspetti specifici della fede cristiana; altre invece, le scelsero perchè erano note alle persone che varcavano le soglie di Elgin e legate a credenze, costumi e festività locali.
Le primissime decorazioni a foglie in rilievo della cattedrale erano “a foglia rigida”, perchè caratterizzate da una forma ben definita. Nel Quattrocento, le piante aveva assunto linee più morbide e un aspetto più naturalistico. Osserva attentamente le decorazione a rilievo, vedrai alcune foglie che ricordano i ciuffi ondeggianti di alghe marine.
Osservando le decorazioni a rilievo di frutta, fiori e foglie, troverai scolpito anche un orticello di cavoli, grappoli d’uva a vite, che probabilmente simboleggiavano Gesù e il vino consacrato durante l’eucarestia. All’interno della cattedrale di Elgin si ergevano delle alte torri di pietra, sulla cui cima c’era un frondoso fogliame che germogliava in direzione del paradiso.
Da queste foglie spuntano dei volti inquietanti, che potrebbero essere dei primi ritratti del pesce vescovo, un leggendario mostro marino dalla testa a forma di cono. Se guardi con attenzione vedrai anche tanti segni lasciati dai muratori, per identificare il loro lavoro e essere certi di venire pagati.
Fiori, piante, addirittura rose, simbolo della Vergine Maria con dettagli di petali e polline. Quando la cattedrale di Elgin era al suo massimo splendore doveva essere magnifico alzare gli occhi al cielo e ammirare tutto lo spettacolo di sculture!
Quali saranno i messaggi contenuti nelle incisioni? Difficile avere tutte le risposte, perché nessuno sa esattamente dove si trovassero le pietre all’interno della cattedrale.
Oggi ne resta una incredibile rovina che mantiene ancora intatto il suo fascino maestoso di un tempo.
La fantasia incontra la realtà
Alcuni degli animali scolpiti alla cattedrale di Elgin sono creature terrene riconoscibili, altri invece vengono evocati dai regni del mito e dell’immaginazione. Mostri in agguato e creature inquietanti che gli abitanti del luogo non erano in grado di distinguere, anzi spesso immaginavano che sarebbero potuti diventare di carne ed ossa.
Oggi ci sono tante sculture senza testa ma, per alcune è facile immagine come potessero apparire. Sono rappresentati anche draghi e mostri alati, forse immaginati dagli scultori che hanno dato sfogo alla loro creatività o spaventosa fantasia.
Sono scopliti anche animali che sembrano a metà tra un cavallo e un toro. Gli stalloni erano simbolo di lussuria, ma collegati anche al cavalierato e alla cavalleria. Forse queste carverd stone provengono dalla tomba di un cavaliere.
Tracce anche di draghi intrecciati, spesso associati al diavolo. Erano considerati le creature più grandi della Terra capaci di uccidere le loro vittime, avvolgendole con la coda. Emergono dalle caverne e risiederebbero per lo più in Africa e in India.
Tra le strane creature ce ne sono alcune simili ad una lucertola o una salamadra, rappresentata arrotolata su una pietra. Le lucertole avevano una strana reputazione nel Medioevo. Il loro amore per la luce le rendeva simbolo di fede, ma il altri contesti simboleggiavano il male. La salamandra è un anfibio in grado di resistere al fuoco, affascinante e terrificate allo stesso tempo.
Ci sono creature ibride a metà tra uomo e leone/capra. Creature mitiche famose per il loro comportamento ribelle e lascivo. Sono davvero infiniti i segni presenti a Elgin Cathedral, di cui ancora oggi non si conosce il reale significato.
L’effigie del vescovo Archibald
Tra i pezzi forti da ammirare nella collezione esposta alla cattedrale di Elgin c’è l’effigie del vescovo Archibald, riportata al suo antico splendore con sorprendenti effetti di luce.
I vescovi che presidevano a Elgin erano alcuni tra gli uomini più potenti del paese. Molti di loro trascorrevano il loro tempo presso la corte reale e partecipavano a missioni diplomatiche.
I primi vescovi non avevano una sede fissa, ma al contrario si spostavano tra le diverse chiese. Nel 1207 il vescovo di Brice ottenne l’autorizzazione del Pontefice per la costruzione di una cattedrale nella vicina Spynie. Nel 1224, Andrew de Murray la face trasferire qui a Elgin, istituiendo una sede permanente per i vescovi di Moray.
Si pensa che qui alla cattedrale di Elgin siano sepolti ben 18 vescovi.
Chi era Archibald? L’effige esposta commemora probabilmente Archibald, vescovo di Moray a partire dal 1253. Tracce di pittura rivelano che originariamente era dipinta con colori brillanti. Archibald fece ristrutturare e ampliare la cattedrale, dopo che questa era stata devastata dall’incendio del 1270.
Si scelse un luogo di sepoltura vicino all’altare maggiore e lì giace dal 1298. L’effigie colorata fu collocata sopra la sua tomba.
Gli altri vescovi
Molti dei vescovi hanno lasciato il loro segno nella cattedrale, come il vescovo Innes e Hepburn. C’è una pietra scolpita con l’araldica di John Innes, che continuò il lavoro di ricostruzione dopo la devastazione dellla Cattedrale nel 1390.
A John attribuiscono l’aggiunta della grande torre centrale e per questo la sua tomba fu collocata accanto a uno dei suoi pilastri di supporto. Il suo stemma era stato dipinto con stelle blu su uno scudo d’argento.
Questa pietra arladica rappresenta il vescovo Patrick Hepburn, l’ultimo vescovo cattolico di Moray. Hepburn non era un chierico modello, ebbe 13 figli da almeno cinque amanti e fu criticato per la sua ricchezza eccessiva e i possedimenti mondani.
Hepburn ha resistito alla riforma protestante del 1560, ma fu gradualmente costretto a rinunciare alle sue rendite. Morì a Spynie nel 1573 e fu portato qui nella Cattedrale.
Le tombe di Elgin
La sepoltura nella cattedrale di Elgin era riservata ai vescovi, ai conti e ricchi signori, che hanno pagato per avere splendidi memoriali per identificare le loro tombe di famiglia. Si pensa che diciotto vescovi di Moray siano sepolti qui.
Alcune tombe erano contrassegnate da lastre di pietra o ottone. Altri vescovi pagavano per avere delle tombe elaborate da mettere nelle pareti della cattedrale e molti dei loro memoriali sopravvivono ancora oggi.
Le lastre di tombe medievali erano una richiesta di preghiere, nella speranza che avrebbero aiutato l’anima del defunto a passare rapidamente attraverso il purgatorio e il paradiso, per arrivare il cielo. Dopo la riforma protestante, le credenze sono cambiate e la cattedrale è caduta in uso, ma era ancora un posto desiderabile per essere sepolti.
All’interno del cimitero c’è anche una lastra riccamente scolpita che commemora Helen Hoy. Suo marito era James Donaldson un commerciante e borghese di Elgin. La lastra tombale di James Leslie, rettore di Kigussie, morto nel marzo del 1547.
La tomba del vescovo Giovanni di Winchester, Lord Bishop di Moray, è la più completa nella Cattedrale. Troverai anche un memoriale a John Shanks, il calzolaio e molti altri per i quali questo luogo era l’incarnazione della fede. Shanks ha liberato con le sue mani molte carved stone salvandole dalla distruzione, dopo una delle tante disgrazie che si sono abbattute sulla cattedrale di Elgin.
Degna di nota anche una pietra dei Pitti che risale a molto prima della costruzione conosciuta del 1200. Mentre sei a Elgin Cathedral, non dimenticare di curiosare alla Bishop’s House, che si può vedere esternamente e il Biblical garden (te ne parlo a breve).
Cosa non perdere a Elgin cathedral
Riassumendo ecco cosa non perdere durante la tua visita alla cattedrale di Elgin:
- Il meraviglioso fronte ovest del XIII secolo, uno dei migliori successi architettonici della Scozia
- the Stone Bishop nella navata, una statua molto grande che sembra un pezzo degli scacchi gigante
- la casa del capitolo ottagonale, dove si incontrava il clero della cattedrale, per vedere le famose sculture delle facce di Elgin e le carving stone
- La lapide più alta della Scozia (ben 5 metri) nel corridoio del coro sud, costruita per la famiglia Anderson.
- La rara immagine di falconeria scolpita sulla lastra della croce dei Pitti, ritrovata sul sito di St Giles Parish Church
- Le pietre scolpite della Cattedrale di Elgin in mostra nelle torri
- Le viste dalla piattaforma panoramica
- i misteri irrisolti della cattedrale
I fantasmi della cattedrale di Elgin
La Cattedrale di Elgin non è solo una splendida rovina ma anche il sito di attività spettrali. Scopriamo l’orribile storia che si cela dietro la Cattedrale e le attività soprannaturali che ancora pervadono i suoi antichi corridoi.
La leggenda della Cattedrale di Elgin racconta di una giovane nobile innamorata del’uomo dei suoi sogni. La famiglia purtroppo disapprovava quest’unione per questioni economiche. La gioveane in preda alla disperazione, entrò nella cattedrale e pregò per chiedere aiuto.
Quella notte una figura vestita con abiti bianchi apparve dalle ombre e le concesse un unico desiderio. La donna chiese di riunirsi con il suo vero amore, la figura annuì e la portò via nella notte.
La mattina dopo trovarono il cadavere della giovane nella Cattedrale di Elgin, avvolta in un freddo abbraccio. Poco dopo, si diffuse la voce di una figura misteriosa che appariva ogni notte, attirando i pazzi con la promessa di esaudire i loro desideri.
Fu allora che i cittadini di Elgin iniziarono a temere la cattedrale, credendo che la figura fosse opera di forze oscure. Voci di fantasmi e anime maledette riecheggiano ancora oggi e poche anime coraggiose entrano senza timore nella “Cattedrale della signora bianca” – “The White Lady’s Cathedral“.
Bishop’s House
I visitatori della Cattedrale di Elgin noteranno una Tower House in pietra sul lato opposto di King Street, poco distante dall’ingresso della Cattedrale, nota come The Bishop’s House.
Anche se l’edificio è a cura di Historic Environment Scotland, non è aperto al pubblico. The Bishop’s House si può vedere dalla strada e dal parco di cui occupa l’angolo nord-orientale.
Nonostante il nome non è stata costruita, né usata come casa del vescovo. Per cinque secoli i vescovi di Moray scelsero di non vivere a Elgin, preferendo i dintorni di Spynie Palace, sul bordo di Spynie Loch, un lago di mare.
Alcune parti dell’edificio risalgono al 1406 e sembra che la “casa del vescovo” sia stata costruita per fungere da canonica per il Precentor. Il Precentor era il sacerdote senior con sede nella Cattedrale, mentre il vescovo svolgeva un ruolo politico più ampio. È possibile che il vescovo sia rimasto qui di tanto in tanto, ma con il suo palazzo a pochi passi di distanza non così spesso.
La casa del vescovo era più grande un tempo.
Biblical garden
Questo giardino si trova un pò più a nord rispetto alla Cattedrale di Elgin, sul lato opposto di King Street. Per trovarlo segui King Street dall’ingresso della Cattedrale, dietro l’angolo e passata la casa del vescovo. Oltre il cancello c’è uno straordinario giardino di tre acri.
Il giardino biblico di Elgin è stato aperto al pubblico nel 1996 e cambia durante le stagioni e il mutare del tempo.
Un giardino biblico non è soltanto una collezione di piante nominate nella Bibbia. Ciascuna delle piante porta un’etichetta che fornisce un riferimento incrociato al suo posto nella Bibbia e al suo utilizzo ai tempi biblici. L’ortica per esempio è menzionata come cibo in Isaia 34:13.
Biblical garden è popolato anche da una serie di sculture di personaggi della Bibbia, tra cui: “The Good Shepherd”, “Mosè riceve i Dieci Comandamenti”, “Il figliol prodigo” e “Samson in the Temple”.
L’asse principale del giardino è data da una passerella centrale, che forma l’albero di una croce celtica se vista dall’alto. Al centro della passerella c’è un bastone completato da una Bibbia di pietra.
All’interno del giardino è stata istituita una zona del deserto per rappresentare il Monte Sinai e la grotta della risurrezione.
Elgin cathedral informazioni per la visita
Il costo del biglietto per visitare la cattedrale di Elgin è di £ 10 per adulto, gratis con Explorer Pass. Ti ricordo che anche i possessori del pass, da qualche anno a questa parte, devono prenotare l’ingresso in anticipo per essere certi di poter entrare, specie nei periodi di massima affluenza.
Elgin Cathedral è aperta nei seguenti giorni e orari:
- 1 Aprile – 30 Settembre: tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30. Ultima entrata alle 16.30
- 1 Ottobre – 31 Marzo: tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.00. Ultimo ingresso ore 15.00
- Chiusa: 25/26/31 dicembre e 1/2 gennaio
Occasionalmente la cattedrale di Elgin chiudere per avverse condizioni meteo o per altri motivi. Controlla sempre sul sito di Historic Scotland per verificare orari di apertura sempre aggiornati.