Il Dunvegan Castle è una magica roccaforte ricca di leggende. Immergersi in quest’atmosfera unica si respira la storia della Scozia, imponente e permanente nei secoli che non lascia indifferenti. Avevo sentito parlare di Dunvegan in modo contrastante sopratutto per il suo aspetto, diverso da quello che ci si aspetta quando si visita un castello.
Immagina di girare lo sguardo ed essere circondato da natura a perdita d’occhio, di camminare immerso in lussureggianti giardini e scoprire all’imporvviso una cascata che apre le porte verso un mondo magico di fate, storie e leggende che sono giunte fino ai giorni nostri.
Non è l’inizio di una fiaba ma sto parlando di un’imperdibile sosta lungo un viaggio on the road sull’Isola di Skye. Continua a leggere per scoprire tutto sul Dunvegan castle: leggende, storia, giardini incantati e informazioni utili per visitarlo.
Visita la nostra sezione castelli in Scozia, se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio on the road.
Cosa troverai in questo articolo
Il villaggio di Dunvegan
si trova sul lato est di Loch Dunvegan che si addentra profondamente nell’isola di Skye, trasformando l’area conosciuta come Duirinish in una penisola. Oggi è il più grande villaggio di Skye che non si trova sulla costa orientale dell’isola. Sulla strada principale del paese si trova il Giant Angus MacAskill Museum, dedicato allo scozzese più alto che sia mai vissuto.
L’origine del nome Dunvegan è ancora fonte di dibattito. Il primo elemento “Dun” è una caratteristica comune in molti nomi che provengono dal gaelico scozzese e significa “forte” o “castello”. La fonte della seconda metà del nome, “vegan” è meno chiara.
Alcuni suggeriscono che provenga dal gaelico “beagain” che significa “pochi in numero” o “di piccole dimensioni”. Altri credono che derivi dal nome del norvegese, Began. Nel complesso “la fortezza di Began” sembra la spiegazione più semplice e quindi la più probabile.
Il “forte” in questione è molto probabilmente un predecessore del Dunvegan castle, che oggi si trova sulla riva del Loch Dunvegan, un miglio a nord del villaggio.
In parte risalente al 1200 il castello è la casa ancestrale dei capi del clan MacLeod ed è la residenza più antica in Scozia continuamente occupata dalla stessa famiglia da circa 800 anni.
La strada che passa davanti al Dunvegan castle continua fino a al parcheggio di Claigan. Da qui solo una breve passeggiata ti separa dalle meravigliose spiagge di corallo note come “Coral Beaches” che guardano a ovest oltre la foce del Loch Dunvegan.
Leggi 4 giorni sull’Isola di Skye per vedere cos’altro offre quest’isola.
Le vedute dal villaggio sono dominate da Healabhal Mhòr, il più settentrionale di due “Macleod’s Tables” che si trovano nel cuore della penisola di Duirinish.
Questa è una montagna dalla cima piatta e si dice che quando il capo del clan voleva particolarmente impressionare un visitatore, teneva un banchetto sulla cima della montagna, circondato da uomini del clan che portavano le torce. Ad un’altezza di 469 metri doveva essere un’esperienza non solo scenografica ma anche gelida.
Dunvegan Castle
Il Dunvegan castle si trova a circa un miglio a nord del villaggio di Dunvegan. È la possente roccaforte delle Ebridi del Clan MacLeod che ha dominato questa parte nord di Skye per circa otto secoli.
Oggi è un’attrazione turistica popolare e offre la possibilità di visitare molte sale pubbliche del castello, ammirare tesori come la fairy flag – bandiera delle fate – e passeggiare per i vasti terreni boschivi del castello. Puoi fare anche un gita in barca alla ricerca delle foche sul Loch Dunvegan o visitare il MacLeod Tables Cafe.
Il Dunvegan castle si erge sulla cima di una spina di basalto a forma di arachide che si estende per circa 30 piedi sopra il paesaggio circostante. La roccia si trova sul lato est del Loch Dunvegan, in una baia riparata a nord. Fino al 1748 i gradini che conducevano al cancello sul mare erano l’unico accesso al Dunvegan.
Seguici sui nostri social: Instagram, Facebook, Pinterest e Trip Advisor – ti aspettiamo con tanti contenuti inediti! Se i nostri articoli ti sono stati utili, offrirci un caffè su Ko-fi e sostieni il nostro lavoro.
Il motto del clan
Per secoli il motto del clan MacLeod è stato “HOLD FAST” ed è inciso sopra la testa del toro sullo stemma dei MacLeod.
Il motto ha avuto origine da Malcolm MacLeod (3° capo clan 1296-1370). Sulla via del ritorno da un incontro clandestino a Glenelg, Malcolm si trovò di fronte un toro selvaggio. Mentre lottava con l’animale, i membri del suo clan lo incitavano, gridarono “Hold Fast MacLeod“.
Malcom sconfisse il toro che uccise con il suo pugnale e da allora ‘Hold Fast’ è il motto del clan.
Se cerchi ispirazione per organizzare il tuo viaggio in Scozia, ti consiglio di iscriverti al nostro gruppo Facebook “Scozia on the road“. Qui troverai tante informazioni utili sulle principali attrazioni da visitare, come viaggiare con i mezzi pubblici o noleggiare una macchina: una guida ai castelli, pass turistici e consigli su itinerari; insomma tutto quello di cui hai bisogno per pianificare il tuo viaggio perfetto!
Dunvegan castle e la bandiera della fate
Am Bratach Sith o The Fairy Flag* of Dunvegan è uno dei beni più preziosi del clan MacLeod. Probabilmente proviene dalla Siria o da Rodi e i tessuti sono di seta e pare risalgano al IV secolo dC.
La leggenda vuole che questo sacro vessillo del clan abbia poteri miracolosi. Usarlo in battaglia significava che il clan avrebbe strappato la vittoria dalle fauci della sconfitta.
I racconti tradizionali sulla sua origine si suddividono in due temi distinti: fate e crociati. Le fiabe sono difficili da riferire ai fatti e spesso si sostituiscono alla verità dimenticata.
La connessione con le Crociate si collegata alle sole informazioni scientifiche che si hanno sull’origine della Bandiera delle Fate.
La leggenda della bandiera delle fate
La storia dietro la bandiera è una delle più grandi storie romantiche di tutte le highlands. Un grande e giovane capo del clan MacLeod si innamorò di una fata principessa “a bean Sidhe” una delle “Shining Folk”.
La coppia era determinata a sposarsi ma il re delle fate proibì l’unione. Tale fu la sofferenza che lui alla fine cedette e accettò un periodo di “hand-fasting “.
Questa “legatura delle mani” era una forma di matrimonio sperimentale, che tradizionalmente sarebbe durato un anno e un giorno ed era comune negli altipiani in quel periodo. Tuttavia il re chiese che alla fine del periodo di hand fasting la principessa tornasse alla sua gente e non portasse nulla di umano con lei.
La coppia visse in armonia e presto nacque un giovane figlio. Purtroppo il tempo passava e presto il periodo passò. La coppia si separò con grande dolore al famoso “ponte delle fate” e la principessa tornò nel suo regno.
Mentre se ne andava fece promettere a suo marito che suo figlio sarebbe stato curato e non avrebbe mai pianto, perché il suono delle sue lacrime avrebbe provocato tanto dolore persino nel regno lontano delle fate.
Il capo mantenne la sua promessa e il giovane MacLeod non fu mai lasciato incustodito e non gli fu mai permesso di piangere. Tuttavia il giovane capo si lamentava terribilmente per la perdita di sua moglie e gli altri del clan decisero di organizzare una grande festa a Dunvegan castle in occasione del suo compleanno, per distoglierlo dal dolore.
La festa di compleanno si protrasse a lungo nella notte e la giovane governante che doveva vegliare sull’infante, sgusciò fuori dalla stanza per osservare i festeggiamenti. Mentre guardava le celebrazioni non sentì il bambino dare un calcio alle coperte e iniziare a piangere.
L’apparizione della fata
La madre del bambino sentì le grida dal regno fatato e improvvisamente apparve al suo fianco. Prese il bambino e lo cullò, coprendolo con uno scialle fatato. Cantava per il bambino e cantava ancora quando tornò la cameriera che sentiva la ninna nanna ma non vedeva da dove provenisse.
Ella prese immediatamente il bambino avvolto da questo scialle sconosciuto, e lo portò al capo clan, raccontando cosa era successo.
La canzone che la fata cantò a suo figlio, ascoltata dalla bambinaia, si canta ancora oggi sull’isola di Skye ed è conosciuta come “The Cradle Spell of Dunvegan”; puoi ascoltala a questo link.
“Sleep, my little child, hero tenderling,
Cradle Spell Of Dunvegan (Taladh An Leinibh Leoidi) · Lynn Morrison
Dream, my little child, hero fawnlike one,
High on mountain brows, be thy stagtryst,
Speed thy yew arrows straight antlerwards”
Perchè la bandiera delle fate venne usata solo due volte?
Molti anni dopo quando il bambino crebbe, raccontò a suo padre che lo scialle era un grande talismano per il clan. In caso di pericolo mortale, dovevano sventolare la bandiera tre volte e le legioni delle fate sarebbero andate ad aiutarli.
The fairy flag poteva essere usato solo tre volte, dopo di che sarebbe tornato da dove era arrivato, portando la bandiera via con lui.
Il capo capì che il giovane stava dicendo la verità e tenne la bandiera al sicuro. Dai quei tempi fino ai giorni nostri, solo due volte evnne usata la bandiera.
Primo utilizzo della bandiera delle fate
Cento anni questo momento, arrivò un momento di grande pericolo. Un clan nemico, i McDonalds, fece irruzione nell’isola e una domenica attaccarono la chiesa dei MacLeod, incendiandola ed uccidendo le persone che stavano pregavano al suo interno.
I guerrieri dei Macleod che erano rimasti, erano in minoranza. Si radunarono sulla spiaggia e spiegarono la bandiera fatata. Magicamente il gruppo sembrò crescere fino a dieci volte tanto le sue dimensioni reali. I nemici terrorizzati scapparono per non tornare mai più. Subito dopo la bandiera venne accuratamente riposta nel suo scrigno protettivo.
Gli anni della pestilenza
Molti anni dopo una terribile pestilenza devastò le isole e il bestiame stava morendo. Di fronte a questa grave carestia, i MacLeods sventolarono la bandiera ancora una volta e così una fata cavalcò e toccò gli animali con le loro spade. Immediatamente il bestiame tornò sano e il clan si salvò dalla fame.
La bandiera non è più stata usata da allora. Si dice che durante la seconda guerra mondiale, quando la minaccia d’invasione era giunta al suo picco massimo, il capo clan di Macleod si offrì di portare la bandiera delle fate alle bianche scogliere di Dover. Non è noto cosa pensasse Churchill di questa generosa offerta.
Questo può sembrare un racconto fantasioso ma molti MacLeod credono con tutto il cuore nella leggenda. Tanto che durante la seconda guerra mondiale molti militari Macleod portavano una foto della bandiera nei loro portafogli. Si dice che tra gli aviatori dei Macleod che difesero queste coste durante la Battaglia d’Inghilterra, nessuno che portava questa foto nel portafogli, morì.
I giardini incantati del Dunvegan castle
I cinque acri di giardini formali del Dunvegan castle risalgono al XVIII secolo. In netto contrasto con la terra brulla e le montagne che dominano il paesaggio dell’Isola di Skye, questi giardini sono un’oasi nascosta di piante, radure nei boschi, laghetti luccicanti alimentati da cascate e ruscelli che scendono verso il mare.
Il water Garden è pieno di ponti ornati e di una ricca e colorata varietà di piante; il round garden più elegante e formale presenta un Parterre in legno come elemento centrale. Ci sono anche un giardino di rododendri, un walled garden e un woodland garden.
Nel walled garden, quello che un tempo era l’orto del castello, ora si trova una vasta gamma di piante e fiori ed anche un laghetto di ninfee, il Museo del Giardino, la Pergola di larice e una casa di vetro. Per avere un’idea della bellezza e dalla maestosità di questi giardini, dati un’occhiata al video qui sotto!
Accenni alla storia del Dunvegan castle
La storia del castello è intimamente legata alla storia dei capi del clan MacLeod, che hanno vissuto qui per otto secoli; solo negli 80 anni dopo la carestia della patata del 1847-1850 il clan non visse qui.
Il Dunvegan castle è un edificio straordinariamente complesso, unificato durante il “restauro romantico” commissionato dal 25° capo clan, negli anni 1840. Comprende una serie di edifici distinti, che possono essere ricondotti a 10 diversi periodi di costruzione.
Le storie del Castello di Dunvegan e del Clan MacLeod iniziano entrambe con Leod Olafson, nato intorno al 1200. Leod era figlio di Olaf il Nero, il re nordico dell’isola di Man. Lo stesso Olaf discendeva dal re norvegese Harald Hardrada, ricordato per la sconfitta del re Harold II d’Inghilterra, nella Battaglia di Stamford Bridge nel 1066.
Questo avveniva meno di tre settimane prima della sconfitta di quest’ultimo da parte di Guglielmo il Conquistatore, nella battaglia di Hastings.
Leod e Dunvegan
L’associazione dei Leod con il Dunvegan avvenne dopo il suo matrimonio con l’erede dei Macarailts (o Macrailds), i governanti norvegesi di Skye.
Sembra molto probabile che i norvegesi avessero già fortificato il sito difensivo ora occupato dal Dunvegan castle ed è probabile che altri lo avessero fatto prima. Forse dobbiamo risalire indietro fino all’età del ferro e oltre per trovare le origini di tutto.
Tuttavia sul terreno non si è mai trovato nulla che risalga a prima del tempo di Leod. Il figlio maggiore di Leod, Tormod, divenne il Primo Capo dei MacLeod di Dunvegan, Harris e Glenelg.
Il suo secondo figlio, Torquil, divenne il fondatore dei MacLeod di Lewis. Il castello dei Leod’s Dunvegan, comprendeva una cortina difensiva costruita in pietra attorno alla cima della roccia su cui si ergeva.
L’unica entrata era attraverso la porta sul mare sul lato nord ovest e gli edifici interni erano di legn, probabilmente ricoperti di paglia. Restano piccole parti di questa prima facciata continua, incorporate in edifici successivi.
Il primo capo dei MacLeod
Come primo capo dei MacLeod di Dunvegan, Tormod non ha lasciato alcun segno sul castello, ma ha presieduto un periodo di grandi cambiamenti. Il 30 settembre 1263 segnò il culmine della battaglia di Largs, che vide Alessandro III di Scozia respingere il re Håkon IV di Norvegia.
Håkon morì nelle Orcadi durante il viaggio di ritorno in Norvegia e con lui morirono le affermazioni dei norvegesi su vaste aree delle Highlands e delle Isole della Scozia.
Molti laici norvegesi risposero alle mutate circostanze spostando la fedeltà alla Signoria delle isole quasi indipendente e molte famiglie di lingua norvegese, divennero rapidamente clan di lingua gaelica.
Il primo edificio a Dunvegan che rimane in gran parte in piedi, era il mastio, aggiunto da Malcolm, il 3° capo clan, nel 1350 circa. Nel 1500 una torre indipendente venne aggiunta nell’angolo sud est del castello e il divario tra i due, riempito dalla Casa di Rory Mor nel 1623, costruita da uno dei grandi capi di Dunvegan.
Il 18° Capo Clan
Il 18° Capo fece ulteriori aggiunte negli anni 1660 e 1680 e nel 1748. Costruirono il primo ingresso sul lato orientale (o verso terra) del castello, creando una lunga rampa di gradini di pietra.
James Boswell e Samuel Johnson salirono questi gradini quando visitarono il Castello di Dunvegan durante il loro tour delle Highlands e delle isole nel 1773. Puoi scoprire di più leggendo “Diario di un viaggio alle Ebridi”.
Nel 1790 il 23° capo, Norman MacLeod aumentò significativamente le dimensioni del castello aggiungendo nuove ali destinate a servire come caserma per le truppe del 2° Battaglione del 42° Reggimento (in seguito The Black Watch), che poi guidò in America e in India.
Suo figlio aggiunse il principale accesso orientale che si vede oggi e il ponte sul fossato. Il 25° capo, un altro Norman, commissionò l’armonizzazione vittoriana dei diversi elementi del castello nel 1840.
I MacLeods nella storia scozzese
I MacLeods hanno avuto un ruolo significativo in molti aspetti della più ampia storia della Scozia durante questi secoli. I capi MacLeod iniziarono a pagare l’affitto delle loro terre alla corona scozzese dal 1498, sotto forma di tre birlinn o galee da guerra, tenute per il servizio del re e una fornitura regolare di falchi pellegrini.
Un disastro colpì il clan nel 1657, quando uccisero 800 MacLeod che sostennero la causa perdente di Carlo II, nella battaglia di Worcester.
L’allora capo del clan MacLeod non diede sostegno della rivolta giacobita del 1745, sebbene molti membri individuali del clan lo facero. I cambiamenti che hanno travolto le Highlands e le Isole all’indomani del ’45 hanno in gran parte distrutto il tradizionale sistema di clan.
Gli sforzi del 25° capo clan per alleviare l’impatto della carestia di patate sui suoi fittavoli, intorno al 1850 lo impoverirono e così si trasferì a Londra per lavorare come impiegato. Il 27° capo nel 1929 ha ripreso la residenza al Castello di Dunvegan.
Nei tempi recenti
In tempi più recenti la famiglia ha faticato a mantenere il castello di Dunvegan tanto che il 29° capo, John MacLeod, fece scalpore nel 2000 quando collocò le colline di Cuillin sul mercato per 10 milioni di sterline. Questa era la cifra stima che serviva per riparare il castello di Dunvegan.
La vendita non ha mai avuto luogo in realtà. Si ritiene che il suo obiettivo fosse quello di rendere pubbliche le questioni relative alla manutenzione di questo magnifico castello. Se questo era il suo intento, certamente è riuscito nel suo scopo.
Chiunque visiti il castello oggi può apprezzare quanto sia importante per l’Isola di Skye e per la Scozia aver salvato una parte così significativa della storia collettiva, disponibile le generazioni future.
La storia della costruzione dei giardini di Dunvegan castle
La storia dei giardini e dei boschi di Dunvegan castle iniziò nel XVII secolo, anche se lo sviluppo si interruppe a causa degli sconvolgimenti sociali ed economici prima e dopo la ribellione giacobita del 1745.
Gli archivi del castello degli inizi del XVIII secolo mostrano pagamenti a un giardiniere, congedato nel 1712 senza alcun motivo registrato. È possibile che il suo impiego fosse considerato una spesa stravagante poiché il 22° capo clan (1706-1772) aveva allora solo sei anni e il suo interesse per i giardini non era certamente maturo.
Nel 1650 fu pubblicata una mappa di Sky che mostrava l’isola ricoperta da foreste naturali. Secondo la tradizione gran parte di queste foreste vennero abbattute, perché nascondevano bande di ladri; questo potrebbe spiegare la scarsità di foreste che oggi presenta l’isola di Skye.
Tuttavia, si dice che il 22º Capo abbia posseduto un asilo nella foresta vicino al castello, per fornire ai suoi inquilini alberi da piantare attorno alle loro case.
Nel 1773 la madre del 23 ° capo clan voleva costruire una casa a Waternish affermando che “non c’era e non avrebbe mai potuto esserci un buon giardino a Dunvegan“.
Nel 1811 tuttavia, John Norman (24° capo), che in seguito creò il giardino rettangolare tipico delle case scozzesi nel periodo vittoriano, iniziò a piantare alberi su larga scala. Da questo punto in poi inizia la storia del giardino del Dunvegan castle.
Si ritinere che suo figlio Norman (25° capo), abbia dato vita al Giardino Rotondo che con il suo Parterre in legno di sedici letti triangolari, i percorsi ondulati e la disposizione delle porte, è un omaggio alla tradizione formale francese.
Tuttavia le devastazioni della carestia di patate nel 1847-51 interruppero gli sviluppi di giardini che vennero usati per coltivare e fornire cibo alla famiglia del capo e al suo popolo.
Sir Reginald MacLeod (27° capo clan), realizzò l’ultimo grande impianto alla fine degli anni ’20 ma una gran parte andò persa a causa del vento e della depredazione degli animali.
Nel 1978 John MacLeod (29° capo) decise di seguire l’esempio dei suoi antenati che avevano cercato di creare un giardino a Dunvegan.
Da allora c’è stata una notevole quantità di reimpianti e investimenti per riportare i giardini al loro antico splendore. L’attuale capo, Hugh MacLeod e il suo team dedicato di giardinieri continuano a costruire su questa eredità unica.
Se ti è piaciuto condividi l’articolo e dicci cosa ne pensi. Hai mai visitato Dunvegan castle o visitato l’Isola di Skye in Scozia? Scrivici nei commenti e se vuoi raccontaci la tua esperienza.
Info per visitare Dunvegan castle
Sir Reginald MacLeod (27° Capo) è stato il primo ad aprire il castello di Dunvegan al pubblico nel 1933 per scopi benefici e solo due giorni alla settimana. Da allora il numero di visitatori è aumentato da poche centinaia a centinaia di migliaia ogni anno.
Dunvega castle è aperto nei seguenti giorni ed orari:
- Da Pasqua al 15 Ottobre tutti i giorni dalle 10 – 17.30
- 16 Ottobre – 31 Marzo: chiuso
Si possono effettuare anche visite guidate. Il costo del biglietto combinato castello e giardini è di £ 14; per visitare solo i giardini il costo è di £12. Leggi anche consigli per organizzare un viaggio sull’Isola di Skye.
NB. controlla sempre il sito ufficiale perchè orari e prezzi possono essere soggetti a cambiamento.
NB. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e Ivan Balducci 2017-2024 o concesse in uso dai legittimi proprietari. Vietato ogni uso.
Un grazie speciale ad Alexander Irvine per le preziose e dettagliate informazioni sulla bandiera delle fate; Luca Caleffi e Barbara Scavino per le foto. Foto copertina: Barbara Scavino
40 comments
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
:-)
La Scozia è nei miei sogni di viaggio da tempo, paesaggi e castelli meravigliosi! Da quando seguo “Outlander”, poi, è balzata in cima alla classifica dei luoghi che vorrei visitare :-)
Ti capisco ! L’ultima volta abbiamo fatto appositamente delle deviazioni per andare alla ricerca di alcune delle locations che non avevo ancora visto! È stato emozionante ?
Che post spettacolare…. e che foto
Grazie ??
La Scozia e i suoi castelli dovevano essere la meta del mio viaggio estivo, poi ho rimandato le prenotazioni e ora ho rinunciato visti i prezzi dei voli :) In ogni caso quando andrò curioserò sul tuo bel blog in cerca d’informazioni. Il Dunvegan castle sarà sicuramente tra quelli da visitare :)
Volevamo tornare anche noi per il mio compleanno, ma pochi giorni disponibili e prezzi troppo assurdi prenotando all’ultimo momento! Abbiamo optato per altra meta. Ma certo .. quando deciderai sarò felice di contribuire :-)
Tutti gli anni mi riprometto di andare in Scozia e tutti gli anni puntualmente mi muovo tardi e quando vedo i prezzi dei voli rinuncio!!! Quest’anno fisso il volo a dicembre ; ) Bellissimo questo post e foto meravigliose, che mi fanno sognare sempre di più!
Capisco perfettamente. Volevamo fare una toccata e fuga per il mio compleanno. .. ma troppo all’ultimo e prezzi folli!!! L’anno prossimo non mi frega di nuovo ?
Non sono mai stata in Scozia ma con il mio compagno ne parliamo spesso… A vedere queste foto, tutto questo bel verde, viene proprio voglia di partire.
Se potete fatelo, anche il mio compagno ne è rimasto affascinato!!
Luoghi e paesaggi spettacolari, racconto bellissimo… Ora non mi resta che seguire le vostre orme e venire a vivere di persona queste emozioni! Wow!
Spero che vi piaccia tanto quanto è piaciuto a noi! ??
Questo post è davvero molto ben scritto e dettagliato. La leggenda delle Fate è bellissima. Ho proprio voglia di andare in Scozia. Devo decidermi a organizzare un viaggio per tutta la famiglia. Mio marito continua a chiedermelo…
dai ascolto a tuo marito … non te ne pentirai!!! credimi :-)
Oh mio Dio, che ricordi! Anche io sono andata al castello di Dunvegan e anche io ho fatto il giro per vedere le foche. Un luogo incantato, del quale mi hai detto tante cose che non sapevo. :*
Grazie a te per essere passata a trovarci ! ???
Ancora mi mangio le mani per non essere riusciti a visitarlo durante il nostro viaggio in Scozia! Spero di poter rimediare quanto prima, la nostalgia è proprio canaglia…
il Mal di Scozia è davvero forte … e prima o poi ti richiama sempre a se!!
Che foto meravigliose, solo a vederle vien voglia di far la valigia e partire! L’Isola di Skye è uno di quei luoghi a cui attribuisco un valore mitico. Un luogo da romanzo epico.
Ciao! ! L’isola di Skye è molto bella e la più accessibile da visitare ci torno sempre volentieri. Ci sono però isole più remote e meno consciute ché hanno rapito il mio cuore per sempre!
Non sono mai stata in Scozia però la tua storia mi ha incantato!ho vissuto in Irlanda per anni e devo ammettere che mi ricorda molto..e anche il Gaelico! Meraviglia di un altro posto fatato!
Mi manca l’Irlanda . . Sono diversi anni che non torno a visitarla. Un terra anch’essa ricca di magia e bellezze naturali. Dove vivevi, se posso?
Che bella zona. Un luogo molto suggestivo, quasi da fiaba.
Si Dani, lo è veramente ??
Che meraviglia! Adoro i castelli e la Scozia è un pallino di viaggio che ho nella testa da una vita ma purtroppo non sono ancora riuscita a realizzare. Ora che conosco il tuo blog ti chiederò sicuramente un aiuto per organizzare un itinerario con i fiocchi in questa terra così affascinante! Speriamo solo di poterlo fare a breve!
Spero che tu lo possa realizzare al più presto!certamente scrivimi pure ti darò una mano molto molto volentieri ??
L’Isola di Skye è in assoluto il posto che ho amato di più durante il mio on the road in Scozia, piena di paesaggi che porto tutt’ora nel cuore con grande emozione!
E’ per me a tutti gli effetti l’isola delle fate!
Le Isole di cui mi sono follemente innamorata sono le Orcadi, credo che avranno per sempre un posto speciale nel mio cuore. La Scozia è una terra di magia e le sue isole, sono tesori nascosti tutti da scoprire ?? imperdibile Skye
Mi è venuta voglia di tornare sull’isola di Skye per visitare il castello.. La leggenda della bandiera delle fate poi mi ha fatto venire la pelle d’oca!!
È stupenda , non è vero? La magia dentro la magia ??
che posto incredibile, mgnifico, me lo sono segnata! Sarà che io adoro la natura, gli spazi liberi e incontaminati e questo è proprio così, giusto? il tuo racconto mi ha catapultata direttamente nel verde della Scozia.
Si Anna , i giardini di questo castello sono davvero incantati ??
Wow, veramente un bellissimo articolo e delle foto che mi fanno venire voglia di andare subito lì!
Grazie ??
bellissimo reportage. Tante informazioni per chi, come me, non ci è mai stato
Grazie Marica ??
La Scozia ha così tante cose da vedere che non saprei da dove iniziare, l’escursione sul lago per vedere le foche poi mi ha conquistato!
Hai ragione … ogni volta che fai una scelta scopri che c’era molto altro fa visitare! Non basterebbero 3 vite per viaggiare il mondo in lungo e in largo ?