Oggi ti presento Deianira expat a Malta e autrice del blog Una nuova meta. Confesso che è davvero molto tempo che desidero visitare quest’Isola e ospitarla qui nel nostro blog mi sta dando un motivo ulteriore per decidermi a partire!
Com’è vivere a Malta? Facciamocelo raccontare da qui questo salto nel vuoto lo ha fatto per davvero!
Tanti italiani nel mondo, scoprili nella nostra rubrica dedicata alle “storie di vita on the road”. Trasferirsi all’estero: come, dove e quando! Leggi anche la storia di Nadia, che ha fatto questo passo e ha cambiato vita!
Ciao Deianira, raccontaci in breve chi sei, per farti conoscere dai nostri lettori.
Ciao! 🙂 E grazie Ale di questo spazio virtuale dove raccontare le nostre folli vite da expat 🙂 Mi chiamo Deianira e un paio di anni fa ho scelto di buttarmi in un’avventura che sognavo da sempre: acquistare un biglietto sola andata per un periodo di vita all’estero.
La mia meta è stato l’arcipelago maltese, isole dal clima sempre mite e dalle mille opportunità 😉 Assieme al mio compagno ci siamo ricostruiti una vita lì, una delle esperienze più belle della mia vita.
Da che regione Italiana vieni?
Vengo dalla Lombardia, sono nata e cresciuta in provincia di Varese, anche se nelle mie vene scorre sangue misto milanese-siciliano.
Come andavano le cose in Italia prima di partire?
Il pre-partenza per Malta è stato un giro sulle montagne russe 🙂 Sia io che il mio compagno avevamo due lavori fissi a tempo indeterminato, una casa ed un mutuo fresco di apertura. Poi uno dei due lavori è saltato.
Nel giro di non molto anche l’altro. Dopo un primo ovvio momento di panico, abbiamo capito in un istante che quella non era una tragedia ma anzi, era l’occasione per realizzare i nostri sogni più veri e lanciarci in esperienze che in fondo desideravamo tantissimo ma che non sembrava mai “saggio” mettere in pratica.
Come quella di mollare tutto e partire per un paese straniero. Con un pizzico di organizzazione ed infinita incoscienza abbiamo quindi premuto il tasto acquista per due posti su un aereo Milano – Malta di lì a poche settimane 😛

Cosa ti ha spinto a partire?
Il desiderio di girare il mondo e vivere all’estero per lunghi periodi è stato sempre presente in me. O perlomeno lo è stato da quando ho messo piede per la prima volta in Australia, ormai più di 10 anni fa.
Ho trascorso lì qualche mese e credo sia stato il momento nella vita in cui sono cambiate più cose dentro di me: ho cambiato modo di pensare e di vedere il mondo, ho cambiato prospettive, ho scoperto una comunità di persone con stili di vita completamente differenti da quelli che ero abituata a conoscere.
Un bagno di emozioni che non ho mai dimenticato e che mi ha radicalmente trasformata tanto da non essere mai più la stessa, dopo. Questo ha decisamente influenzato ogni decisione presa in seguito ed i valori alla base di ogni mia scelta.
Come sei approdata a Malta?
Nel momento in cui mi sono trovata a decidere dove fosse più logico spostarsi per iniziare una nuova vita, ho valutato diversi fattori e Malta mi è sembrata una buona sintesi di quelli che per me erano importanti.
Impossibile non citare tra questi il suo clima: sempre mite, con i suoi celebri 300 giorni di sole all’anno, permette di godersi al 100% la vita da isola, il mare e l’atmosfera perennemente vacanziera delle isole maltesi.
In secondo luogo, Malta è inoltre vicina all’Italia e per me era importante poter sì, fuggire lontano, ma anche – per diverse questioni legate alla famiglia e non solo – poter rientrare spesso ed essere sempre “a portata di mano”.
Il terzo motivo che mi ha fatto pendere per Malta è il fatto che lì si parli inglese: Malta è un’isola bilingue, oltre che con un’alta concentrazione di expat e persone straniere e questo permette di migliorare la padronanza della lingua.
La quarta fondamentale ragione che mi ha fatto puntare tutto su Malta è stato il suo tasso di disoccupazione bassissimo e le sue ampie opportunità lavorative. Malta è un’isola estremamente dinamica dove le occasioni di lavoro non mancano e si è rivelata per me sede di ottime chances.
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partita all’avanscoperta?
No, in realtà la mia fuga all’estero è stata molto di pancia e poco studiata a tavolino. Sono partita con estrema fiducia nelle possibilità che l’isola dava ed anche nella mia attitudine e nelle mie capacità. Ero disposta ad impegnarmi ed a lavorare sodo per ottenere dei risultati e pronta ad essere flessibile ed a fare la necessaria gavetta.
Quando sono arrivata lì non avevo le idee chiare su come sarebbe andata la mia esperienza maltese o su quanto sarebbe durata, ma se c’era una cosa che non mi mancava era l’entusiasmo e la voglia di realizzare i miei progetti.
Malta mi ha poi sorpresa facendomi incontrare un universo ancora più fertile di opportunità di quanto mi aspettassi. Ho iniziato a cercare un’occupazione sia nel settore in cui desideravo lavorare – quello del turismo – sia in mille altri che mi avrebbero comunque permesso di ambientarmi e di iniziare a costruire la mia nuova vita sull’arcipelago.
Nel giro di meno di una settimana dall’inizio della ricerca mi sono ritrovata a lavorare in una Destination Management Company maltese, occupandomi di turismo incoming sull’isola. Un sogno.
Il mio compagno invece vissuto le stesse emozioni, trovando in breve tempo lavoro come graphic designer – sua professione da anni ormai – e come fotografo freelance 😉

Come ti sei organizzata? Conoscevi qualcuno?
Raccontaci il pre-partenza e come ti sei mossa appena arrivata. Ho scelto di trasferirmi a Malta non perché avessi particolari contatti utili lì ma semplicemente perché sono stata ispirata dalle sue caratteristiche e possibilità.
Avere la fortuna di partire assieme al mio fidanzato ha fatto scendere non poco il livello di stress e preoccupazione. Mi sono “portata da casa” una certezza su cui poter contare e questo ha reso tutto sicuramente più semplice.
Sono partita prenotando dall’Italia solamente due cose: un corso di inglese di due settimane ed un alloggio temporaneo per la stessa durata, un monolocale con angolo cottura molto basic ma funzionale.
Una volta in loco grazie alla scuola, alla comunità di expat presente sull’isola ed al clima estremamente aperto ed internazionale è stato devo dire molto facile ambientarmi. Le occasioni di interazione con local e stranieri come me non sono mai mancate e la vivacità dell’isola ha fatto il resto.
Il periodo trascorso sui banchi della scuola di inglese è stato un utilissimo periodo cuscinetto tra la vecchia vita in Italia e la nuova vita maltese che ho utilizzato per guardarmi attorno, trovare un appartamento dove vivere in pianta stabile de iniziare a preparare CV e sondare il terreno lavorativo.
Parlavi la lingua? Come hai fatto senza aiuti?
Per fortuna parlavo già la lingua locale prima di arrivare a Malta. Intendo l’inglese, perché la lingua autoctona di Malta, il maltese, è un affascinante e complicatissimo mix di arabo, italiano e inglese, che è molto difficile apprendere se non si è maltesi di nascita 🙂
L’iscrizione ad un corso intermedio di inglese serviva per me solamente per dare una rinfrescata alla lingua e rompere il ghiaccio per la parte conversazione. E’ stato molto utile per non trovarsi subito catapultati in una realtà estranea e non dover fare uno switch troppo brusco tra il parlare la propria lingua e il doversi sforzare 24/7 di esprimersi in un’altra. Cosa che richiede una quantità di energia mentale non indifferente 😉
Cosa hai fatto nei primi mesi per integrarti?
L’ambiente internazionale della scuola mi ha permesso di conoscere moltissime persone, alcune delle quali erano a Malta solo per un breve periodo altre invece che come me stavano cercando di rifarsi una vita lì.
A Malta il clima è davvero multiculturale ed estremamente aperto, grazie al fatto che viene – purtroppo o per fortuna, questo lo lascio dire ai locali – scelta da molti come destinazione di lavoro, studio, esperienze di vita all’estero di ogni genere.
Questo, unito all’aria rilassata e distesa di un’isola nel mezzo del Mediterraneo, porta al crearsi di un bellissimo ambiente dove è molto facile interagire, al bar, alla fermata dell’autobus, passeggiando sul lungomare, in spiaggia. Anche lo stesso ambiente di lavoro per me è stato luogo di splendide amicizie ed incontri di quelli per cui vale la pena viaggiare 😉
Come hai cercato di far diventare una nuova nazione la tua casa?
Raccontaci qualche piccolo gesto di ogni giorno, che ha costruito la tua vita. Credo che lavorare e pagare un affitto in un paese straniero contribuisca a farlo percepire fin da subito “casa”. Intendo che permette di confrontarsi con la vita vera, i pro e i contro della destinazione che abbiamo scelto come patria adottiva, i problemi da gestire e i vantaggi del vivere lì. Non è a mio parere così difficile entrare nella piacevole routine di una nuova nazione.
Quando la mattina prendi l’autobus come un vero local, con il tuo abbonamento a lungo termine ed entri in ufficio salutando tutti nella lingua del posto per poi sederti alla tua scrivania, senti una strana sensazione di normalità mista ad entusiasmo senza fine che ti fa pensare contemporaneamente due cose: “vivo qui da sempre” e “non mi abituerò mai a questa fantastica sensazione di novità”.
Oltretutto, piccole abitudini come iscriversi ad una palestra o frequentare bar locali la mattina per colazione aiutano a sentirsi parte integrante della nuova casa adottiva. Personalmente, mi sento sempre molto cittadina del mondo quando mi muovo, sia per brevi viaggi che per esperienze come questa, perciò non faccio grande fatica a sentirmi a casa ovunque 😉

Dopo quanto tempo non ti sei più sentita un’ospite?
Mi riaggancio alla domanda di prima e ti rispondo: non mi sono forse mai sentita un ospite. In realtà questo quesito mi fa riflettere parecchio, e mi porta a ripercorrere tutte le fasi della mia vita a Malta, analizzando le infinite sensazioni che ho provato giorno per giorno e che sarebbe impossibile riassumere qui, forse impossibile in generale tradurre in parole.
In un primo momento, appena arrivati in un paese straniero, è normale sentirsi un po’ turisti: si gironzola per le strade con la macchina fotografica al collo, con la Lonely Planet in mano e si cerca di scoprire ogni angolo del luogo che abbiamo scelto per la nostra avventura.
Nei primi giorni è difficile rendersi conto che non si è nel mezzo di una vacanza ma nell’occhio del ciclone di una nuova vita. Man mano che le settimane passano, si iniziano a ripetere alcuni tragitti, si iniziano ad avere i primi amici, si creano le prime abitudini (la cena in quel localino sul mare, il caffè nel bar sotto casa, etc) che ti fanno entrare nell’ottica di non essere più in viaggio, ma in una sorta di viaggio perenne 🙂
Forse non si smette mai di sentirsi “ospiti”, un po’ esploratori, con radici anche altrove. Ma sentirsi ospite può avere connotazioni diverse. Ci si può sentire ospiti non desiderati, oppure graditi ospiti di un luogo che ti ha accolto a braccia aperte: a Malta mi sono sentita così, ospite sempre in senso molto positivo di una nazione che si è lasciata scoprire con calma e che mi ha regalato esperienze ed emozioni tra le più belle mai provate.
Hai avuto paura prima di partire? Non esserci e lasciare quello che ti era familiare è stata dura?
Sinceramente? No ;-P Ho scelto di partire consapevole di ciò che volevo e di ciò che lasciavo. Ho appositamente scelto di spostarmi di parecchi chilometri ma di una distanza che un volo low cost avrebbe potuto coprire in meno di due ore. Questo mi ha permesso di restare comunque molto legata a casa, di tornare spesso e di non chiudere definitivamente i ponti con niente e nessuno.
Poi, ti dirò, ho questo brutto vizio di divertirmi un sacco a cambiare orizzonti, a modificare le mie abitudini, a stravolgere le carte in tavola per respirare ventate di aria fresca 🙂 Ciò non si traduce sempre in scelte di vita drastiche e radicali eh! 😉 Però nelle tristi routine ci sto molto male e mi spengo un po’, quindi ho bisogno di tenere alto il livello di entusiasmo, nuove esperienze e dinamicità 😉
In ogni caso partire non significa per forza rompere i legami con la propria terra, con gli amici o la famiglia: i rapporti veri restano, anche più forti di prima, così come il legame con la propria nazione, che si scopre essere ancora più vivo quando la si guarderà da altre sponde.
Cosa ti piace del luogo in cui vivi?
Di Malta ciò che mi ha colpita fin da subito è la sua personalità! Un crogiolo di culture meraviglioso, un luogo in cui diverse popolazioni straniere hanno lasciato segni inconfondibili del loro passaggio e si sono mescolate con il forte carattere dell’isola e dei maltesi, lasciando tracce indelebili nelle tradizioni, nella lingua, nella cultura e nell’architettura.
Mi piace l’apertura che si respira e lo stile di vita di queste isole. Il clima di vacanza perenne mi ha fatta innamorare: il mare sempre negli occhi, flussi turistici attivi tutto l’anno, il sole che splende nel cielo la maggior parte del tempo.
Tutto contribuisce a creare un luogo dove la routine sembra non esistere. Impossibile sentire il peso della quotidianità quando per arrivare in ufficio passeggi sul lungomare, accompagnato dal vociare multilingua che proviene dai tavolini all’aperto di ristoranti e locali sempre vivaci.
Inoltre, c’è un motivo molto molto semplice per cui Malta mi ha stregata: perché è semplicemente meravigliosa 😉 Per rendersene conto basta osservare le acque cristalline della baia di Għajn Tuffieħa o gironzolare per le vie senza tempo di La Valletta. Lasciarsi ammaliare dal porticciolo di Marsaxlokk e dall’ondeggiare delle sue luzzu, le imbarcazioni tipiche maltesi, oppure tuffarsi tra le onde Ramla Bay, la famosa spiaggia rossa di Gozo.
Un salto nella paradisiaca Blu Lagoon a Comino poi rende bene l’idea dei panorami che hanno incatenato per sempre il mio cuore a queste isole.
C’è qualcosa che non riesci proprio a capire della cultura in cui vivi? Che stona per te?
Uno dei lati se vogliamo negativi dell’arcipelago è che essendo una nazione in evoluzione, lo sono anche la sua edilizia e la sua “velocità”. Molte zone dell’isola stanno subendo processi di edificazione o ristrutturazione. Molte aziende trasferiscono la loro sede qui per motivi fiscali portando occupazione e denaro, ed inevitabilmente anche un aumento della popolazione.
Inoltre ci sono zone di Malta che si muovono a 300km/h e sono super moderne, piene di vita, movida, negozi e divertimenti, mentre altre che sono rimaste molto più rurali e meno movimentate. Quando ci si sposta lì e ci si trova a scegliere dove stabilirsi è importante considerare qual è la zona che più ci assomiglia 🙂

Cosa fai adesso e quali sono i tuoi sogni per il futuro?
Ora vivo in un limbo tra due nazioni, Italia e Malta. Diverse ragioni mi hanno portata a dover riaccorciare le distanze con le mie origini, sia legate a questioni familiari che lavorative 🙂
Al momento il mio compagno lavora in remoto sempre come graphic designer ed io sto tentando di unire i puntini di tutte le mie esperienze lavorative che spaziano dal marketing al turismo, e di crearmi una professione autonoma in questo settore. Inoltre, cerchiamo di mettere assieme le nostre competenze per gestire progetto come Una Nuova Meta e tutti gli interessanti sbocchi che può avere.
Un tuo suggerimento mirato a chi sta valutando l’idea di trasferirsi all’estero: cosa serve assolutamente per decidere di partire?
Cosa serve? Il budget per un biglietto sola andata e un istante di lucida follia per fare click su “acquista”. Il resto posso garantire che viene da sé. Spesso paure, pregiudizi, timori e preoccupazioni sono solo nella nostra testa e si sciolgono come neve al sole nel momento in cui usciamo dalla nostra zona di comfort e facciamo il primo passo verso i nostri sogni 🙂
Torneresti mai in Italia?
Come ti raccontavo, attualmente mi trovo in Italia, ma non saprei dirti per quanto tempo e con che intenzioni di lungo periodo. Diciamo che sto dando qualche chances a questo paese, che amo alla follia in quanto casa mia ma che mi sembra sempre un po’ troppo “lento” e difficile da gestire se si ha voglia di fare, crearsi da soli opportunità o mettere in piedi qualcosa di proprio.
Per me non è un problema restare, se trovo le giuste condizioni, così come non sarà un problema ripartire, se invece le giuste condizioni dovessero presentarsi altrove. La mia valigia è sempre pronta 🙂
Ognuno ha la sua storia e nessuno può indossare le scarpe di un’altra persona e non possiamo giudicare le scelte altri! Non dimenticarlo.
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NB. Tutte le foto sono di Deianira. Foto copertina Magdalena Smolnicka
12 comments
Mi è piaciuto tantissimo conoscere Deianira 🙂 Seguo questi ragazzi da tempo su instagram ed è stato davvero bello conoscere la loro scelta e scoprire di più sulla loro vita e su Malta.
é stupendo vero quello che hanno fatto! Ammiro la loro scelta e mi piace molto il luogo che hanno scelto in cui vivere 🙂
Sono stata a Malta come turista e mi è piaciuta molto ma è interessante e soprattutto completamente diverso leggere l’opinione di chi si è trasferito e ci vive. In generale trovo che ci voglia un’ottimo spirito di adattamento per cambiare totalmente vita e paese anche se io mi dico sempre che … prima o poi….
Sono curiosa di scoprire se Deianira resterà in Italia o ripartirà.
Anche io penso che ci voglia spirito di adattamento e tanto coraggio per cambiare la propria vita! Chissà dove ci porterà il nostro destino … vedremo 😉
Che stupenda intervista! Ho avuto modo di interagire con Deianira per il mio breve viaggio a Malta e mi ha dato informazioni preziose. Malta poi è davvero stupenda… e visto che entro fine anno, non si sa quando, anche il mio contratto a tempo indeterminato andrà a farsi benedire, chissà, ci sto facendo un pensierino…
Ah che bello, quindi sei già stata a Malta! Noi invece non ne abbiamo ancora avuto l’opportunità! Speriamo di andarci presto. E incorcio le dita per te, per tutto quello che vuoi si realizzi nella tua vita 🙂 Anche un nostro conoscente è andato a vivere lì da qualche mese 🙂
Un caro saluto dalla provincia di Varese! Volevo chiedere a Deianira se riuscite a contattarla o ad Ale se avete consigli per frequentare li un corso di inglese intermedio per adulti (ho 42 anni)
Ciao!
Ciao Alessandra, spero che Deianira ti legga in copia. Per quanto mi riguarda noi ci rivolgiamo a insegnanti madrelingua o piccole scuole che possano seguire più da vicino gli studenti. In che luogo d’Italia sei? Ci sono davvero molte scuole tra cui scegliere. Ciao
Conosco Deianira e ho seguito la sua partenza per Malta. Leggere però la sua storia mi è davvero piaciuto. Vorrei anche io andare a vivere fuori dall’Italia e queste storie sono sempre d’ispirazione.
Trovo bellissimo confrontarsi con chi vive davvero un luogo e ha fatto una scleta di vita così importante. Apre la mente e aiuta e riflettere
Eccoci! 🙂 Con un leggero ritardo, ma eccoci a commentare anche noi la nostra intervista 🙂
E’ stato un piacere ricevere le domande di Ale, ed è stata un’emozione ripercorrere la nostra esperienza rispondendole. La scelta di vita da “mollo tutto e vado” è stata una delle cose più sagge mai fatte nella vita 😛 Siamo sempre felici quando la nostra storia serve d’ispirazione a qualcuno, che si trova magari lì ad un bivio, incerto se lanciarsi o meno in un’avventura simile 😉
Siamo anche sempre contenti di poter aiutare chi ci chiede suggerimenti su Malta o consigli per stilare un itinerario maltese perfetto, quindi, se serve siamo a completa disposizione 🙂 Per quanto riguarda le scuole di inglese, sì, consiglieremmo ad occhi chiusi quella che abbiamo frequentato noi, la ELA, perché ci siamo trovati benissimo (contattiamo poi in privato Alessandra in merito!).
Grazie Ale per l’ospitalità, e grazie a tutti per essere passati a leggerci 🙂
Un abbraccio!
Ciao Ragazzi, è stato un piacere avervi con noi, siamo sempre molto curiosi di scoprire com’è la vita in altre parti del mondo.
Malta è una delle mete che ultimamente ci gira spesso in testa .. e chissà se alla fine di tutto questo riusciremo finalmente a visitarla!
Tenetevi pronti, perchè ovviamente vi chiederemo qualche suggerimento da “locals” 😛
Scrivimi pure quando vuoi, aspetto con piacere la tua mail per saperne di più!