Una gita fuori porta alla ricerca dei castelli vicino a casa nostra: ce ne sono molti da scoprire nelle Marche. La nostra avventura “on the road”, ci ha portati a visitare il Castello della Rancia, che si trova nei dintorni di Tolentino e vicino alla Riserva Naturale Abbadia di Fiastra.
Purtroppo il castello della Rancia è uno dei tanti della zona, colpiti dai terremoti, che si sono verificati nelle Marche lo scorso anno. Non sapevamo nulla dei danni e relative restrizioni prima di partire, perchè queste informazioni non erano riportate nel sito e abbiamo appreso la notizia solo dopo essere arrivati a destinazione.
Il Castello della Rancia è di proprietà del Comune di Tolentino ed è gestito da qualche anno dalla cooperativa Meridiana di Macerata. Resta aperto al pubblico anche se solo in parte, perchè il mastio e il camminamento di ronda sono inagibili e del tutto inaccessibili. Chiusi e rinforzati con cavi e tralicci in attesa restauro.
Nessuno sa quando e se, arriveranno i finanziamenti necessari che permetteranno di ristrutturarlo. Ci auguriamo che il castello della Rancia, non diventi un altro bene storico lasciato all’abbandono e al degrado.

Cosa troverai in questo articolo
Il Castello della Rancia e la mostra permanente
Il castello si visita in un paio d’ore. Prenditi il tempo per leggere l’opuscolo informativo che ti daranno all’ingresso e inizia ad esplorarlo con calma.
All’interno oltre al museo archeologico, c’è una mostra dedicata alla Compagnia della Rancia, una compagnia teatrale di prosa nata proprio a Tolentino, fondata da Saverio Marconi nel 1983. In questa esposizione vedrai tanti oggetti di scena compresi il vestito e la scarpetta di Cenerentola! Il primo musical fu prodotto nel 1988 e da allora la Compagnia della Rancia ha iniziato un’ascesa che l’ha resa sempre più famosa.
Altri oggetti famosi portati in scena nei teatri di tutta Italia sono di “Grease” e “Cantando sotto la pioggia”. È stato molto suggestivo camminare tra i costumi di scena e i resti del “dietro le quinte”. Puoi fotografare ciò che vuoi e raccogliere informazioni sugli eventi teatrali. Ideale anche per famiglie con bambini. Direi che l’idea è veramentre molto ben riuscita, non trovi?!
Puoi scoprire tutte le fasi dell’allestimento di uno spettacolo: dai bozzetti, alla costruzione delle scenografie fino alla creazione dei vestiti attraverso tante fotografie di scena e scatti inediti.
Accenni storici sul castello della Rancia
Il castello della Rancia deve il suo nome ad un precedente deposito di grano detto “grancia” utilizzato dai monaci cistercensi dell’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra nel XII secolo. Sorge a metà strada tra i Monti Sibillini e il mare Adriatico.
Nell’atto di donazione di Rando e sua moglie Berta del 1056 compare per la prima volta un castello, mentre l’esistenza di un “granaio” risale al 1255. Gran parte del castello attuale risale al 1352 quando Rodolfo II da Varano incaricò un mastro di edificargli un Palatium Aranciae. La vecchia fattoria benedettina dipendente dall’Abbazia di Fiastra, veniva quindi trasformata. Per questo alcuni sostengono che “della Rancia” derivi alla parola “Aranciae” e non “granciae” con riferimento all’arancio inteso come frutteto o giardino segreto. Castello della Rancia inteso come “dimora del signore con tanto di giardino degli aranci” anche se la teoria più riconosciuta è che il suo nome derivi appunto da “grancia”.
Tra il 1353 ed il 1357 il castello della Rancia venne restaurato e trasformato in fortezza. I lavori furono eseguiti da Beltrami da Como, per ordine di Rodolfo II da Varano di Camerino, che aveva intuito le grandi potenzialità della Grancia da un punto di vista sia strategico che militare.
Il Castello è di forma quadrilatera, l’ingresso è controllato da una torre portaia e accanto a tutto svetta il mastio di 25 metri. Lungo i camminamenti è presente una merlatura di tipo ghibellino usata per la difesa in caso di assedio. Purtroppo come accennato in precedenza, non è stato possibile visitare questa parte molto antica del castello che è chiusa a causa dei danni del sisma.

I cambimenti di fine 1500

Nel 1581 i gesuiti si insediarono all’Abbadia di Fiastra e da allora, il Castello della Rancia perse le sue connotazioni militari e venne riorganizzato come una grande casa colonica, adibilita solo all’ospitalità e al ristoro dei pellegrini diretti a Loreto.
Nel 1782 Papa Pio VI sostò nei pressi della Rancia ed in questa occasione concesse tutti i beni dell’Abbadia di Fiastra compreso il Castello, alla nobile famiglia Bandini. La discendente Maria Sofia Gravina di Ramacca, lo cedette nel 1974 al Comune di Tolentino che è l’attuale proprietario. È gestito dalla Cooperativa sociale la Meridiana.
La Battaglia di Tolentino
Molti avvenimenti ebbero luogho in questo Castello, il più importante fu la Battaglia di Tolentino combattuta il 2 e 3 maggio del 1815, tra le truppe napoleoniche di Murat, re di Napoli e le truppe dell’armata imperiale austriace comandata dal generale Bianchi.
La battaglia vide la vittoria degli austriaci e il conseguente ritorno dei Borbone, sul trono del regno di Napoli. Questo evento è così importante nella storia d’Italia da essere considerato l’inizio del Risorgimento italiano.

Leggende e fantasmi al castello della Rancia
Ci sono fantasmi nelle Marche? A quanto pare si! La leggenda narra che da queste parti si aggirava una coppia di briganti La Mazzarantana e il suo compagno Lu Ragnu. Questa strana coppia per anni saccheggiò le campagne della zona, aggredendo e derubando chiunque incontrassero sul loro cammino. Una notte trovarono riparo nel forno di un contadino, che stanco dei loro soprusi con la complicità del buio li chiuse dentro il forno e lo accese, condannando i due briganti una morte atroce.
Questo fatto macabro avvenne proprio vicino al Castello della Rancia, dove ancora oggi i due sfortunati amanti si aggirino senza pace.
Un’altra leggenda narra che Rodolfo II murò sua moglie ancora viva all’interno del castello della Rancia. Verità o diceria sembra che qualcosa di misterioso sia aggiri ancora tra le mura di questo castello. Non so tu ma io sono sempre affascinata dalle storie sui fantasmi e le leggende che rendono ancora più intrigante la visita di luoghi come questo.


Cosa vedere al castello della Rancia
Sono davvero molte le stanze e i punti esterni da scoprire, anche se purtroppo non sono tutti agibili. Se hai l’occasiona di visitarlo durante qualche evento, rievocazione storica o con visita guidata, potrai scoprire tanti aneddoti interessanti su questo imponente castello.
- l’Ala Nord, Est, Sud e Ovest
- l’Arco d’ingresso
- il Pozzo
- il Canale di Scolo
- le Basi di Colonnato
- la Neviera
- le Grotte
- la Stalla
- il Corpo di Guardia (oggi bookshop).
Continuando troviamo
- il Mastio, che è la parte più elevata del Castello, suddiviso in 6 livelli, tra cui c’era anche un piccolo carcere.
- La Torre Portaia
- il Camminamento Nord
- Il Museo Archeologico a Gentiloni Silveri
- la Torre Sud e
- la Cappella.

Il museo Civico archeologico
questo museo intitolato ad “Aristide Gentiloni Silveri” è uno dei primi sorti nelle Marche. Fu fondato dal Conte, un grande appassionato di archeologia e di storia. Si divide in due settori, uno riservato ai materiali preistorici e preromani delle necropoli picene; l’altro dedicato alle testimonianze dell’epoca romana e tardo antica.
Siamo rimasti per un pò a girovagare le punte di lancia, i monili e dagli oggetti di uso quotidiano ancora perfettamente conservati tra cui spicca la pettinatura della principessa Giulia figlia di Tito, che lanciò la moda dei ricci perfetti, che otteneva usando dei ferri arroventati direttamente sulle ciocche di capelli. Peccato che a differenza di oggi, questa tecnica portava alla perdita dei capelli, sottoposti a stress e temperature decisamente troppo elevate.
Come Ambassador per #destinazionemarche, ti porteremo spesso in giro con noi a scoprire posticini insoliti e fuori dal comune nelle Marche.

Informazioni per visitare il castello della Rancia
Il castello della Rancia fa parte dei musei civici di Tolentino ed è gestito dalla Cooperativa Sociale la Meridiana. È aperto nei seguenti giorni e Orari:
- Maggio/settembre: Lunedì chiuso – martedì/domenica 10.30-18.30
- Ottobre/aprile: Lunedì – martedì chiuso / Mercoledì – Giovedì 14-18 / Venerdì – Sabato – Domenica 10 -18
- Costo del biglietto: 4 euro
- i cani al guinzaglio sono i benvenuti al castello
NB. Verifica sempre giorni ed orari sul sito ufficiale, perchè possono essere soggetti a cambiamenti.
Se questo primo assaggio delle Marche, ti è piaciuto, dai uno sguardo alle bellezze di Acqualagna e la gola dal Furlo.

Come arrivare al castello della Rancia
Il castello della Rancia si trova a 7 km da Tolentino in provincia di Macerata, nelle Marche.
Sia da Nord che da Sud, prendere l’autostrada A14 ed uscire a Civitanova-Marche. Da casello imbocca la SS 77 ed esci a Tolentino Est. Da qui segui le indicazioni per Macerata – Sforzacosta. All’incrocio tieni la destra e prosegui dritto sulla SP 77 per circa 1,5 Km e poi svolta a destra per il Castello.
Da Roma, Firenze e Napoli predni l’autostrada A1 ed esci ad Orte. Prosegui per Terni-Spoleto-Foligno e imbocca la Strada Statale 77. Passando per Colfiorito e Muccia, prendi la Superstrada 77 con uscita Tolentino Ovest.
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NB. Tutte le foto sono di proprietà di Ale Carini e Ivan Balducci 2017-2020. Vietato ogni uso.
20 comments
Sicuramente un bene culturale di inestimabile valore,tutta la zona del Tolentino è meravigliosa e ricca di opere artistici da visitare
Le giornate Fai ti fanno sempre scoprire qualche tesoro nascosto che magari neanche conoscevamo. Non avevo mai sentito parlare di questo castello ma mi piace molto. Bellissime le foto e la descrizione. Lo terrò a mente se dovessi passare in quelle zone. Grazie mille.
Ciao Silvia, grazie a te di essere passata a trovarci ?
Che bello! Anche io cerco sempre di approfittare delle giornate del FAI per scoprire gioielli della nostra Italia che altrimenti non avrei mai conosciuto. Questo è davvero un castello molto interessante.
davvero bello, peccato che abbia subito diversi danni con il terremoto … e non so se mai daranno i fondi per ristrutturarlo! spero proprio di si … perchè sono chiuse diverse zone interessanti !
Non avevo mai sentito parlare del Castello della Grancia, ma e’ meraviglioso. Sara’ che adoro i castelli, e quello che mi piace e’ la loro storia, e tu mi hai raccontanto benissimo la sua storia, la sua epopea e le sue caratteristiche. In italia abbiamo dei parimoni unici, che tutti ci invidiano ma che noi non sappiamo sempre apprezzare. Chissa’ che in tanti leggano i tuoi post per innamorarsi ancora di piu del nostro paese.
Grazie Anna, anche a me affascinano tantissimo i castelli, le storie ed il passato!! In Italia abbiamo dei Bnei culturali favolosi che purtroppo valorizziamo poco e che spesso vengono gestiti male .. speriamo che le cose possano migliorare un pò! Grazie
Interessantissimo! Non sapevo che la compagnia della Rancia fosse di quelle zone. Ricordo il loro spettacolo di Grease tanti anni fa <3
Si, un peccato davvero trovare molte aree chiuse per i danni del sisma. Speriamo arrivino i fondi per ristrutturare!
Non conoscevo il castello della Rancia come moltissimi altri beni gestiti dal FAI. Per fortuna esiste il FAI, se no bisognerebbe inventarlo. E’ proprio grazie al FAI che custodisce questi posti se oggi possiamo visitarli!
Hai ragione Claudia, sono grandi pezzi di storia che altrimenti andrebbero perduti. Speriamo arrivino presto i fondi per ristrutturare ciò che il sisma ha distrutto!
Delle volte vicino casa si scoprono luoghi inaspettati come questo Castello con una storia davvero interessante
Si , è proprio per questo che non bisogna mai smettere di esplorare ??
Wow che castello pazzesco! Assolutamente da vedere
Peccato per i danni del recente sisma. Spero tanto che lo restaurino.
Non conoscevo per niente questo castello.
Dal vostro racconto dettagliato sembra davvero molto bello.
Lo terrò in considerazione visto che io adoro visitare i castelli…
Ero in quella zona delle Marche un po’ di tempo fa e sono stata a Fiastra. Shame on me perché non sapevo di questo castello. E non sapevo che la compagnia teatrale fosse nata qui.
Ciao Giovy! Che posso dire .. adoro le iniziative del FAI perchè ogni volta danno la possibilità di approfondire il nostro territorio e capire quanti stupendi beni culturali abbiamo, anche a pochi passi da casa nostra 🙂
Non ho ancora visitato questo castello, ma è in programma per l’autunno (insieme a Tolentino). Dev’essere molto carina la mostra sulla Compagnia della Rancia… le foto mi hanno incuriosito molto. Grazie.
Ciao Alessandra, il castello è molto interessante. Purtroppo rovinato dal sisma e in attesa di restauro. .. se mai arriveranno i fondi