Montelupone cosa vedere nel borgo medievale delle Marche, in provincia di Macerata tra: musei, chiese, panorami mozzafiato, parchi, palazzi storici, arte e natura. Montelupone è uno dei borghi più belli d’Italia nelle Marche e anche un borgo bandiera arancione e conserva ancora intatta la sua atmosfera del passato: è piccolino e ricco di esperienze da fare.
Il borgo di Montelupone si erge su una piccola collina, ed è raccolto all’interno di una spledida cinta muraria che lo avvolge come in un caldo abbraccio. Si accede al cuore del borgo, da una delle quattro antiche porte e lungo le vie c’è ancora una caratteristica pavimentazione in pietra.
Sei pronto a scoprire cosa vedere a Montelupone? Ti suggerisco di dedicargli almeno un intero week end, perchè ci sono davvero tante cose da scoprire.

Cosa troverai in questo articolo
Palazzetto del Podestà e torre civica
Il Palazzetto del Podestà o dei Priori affaccia sulla Piazza del Comune, detta anche piazza salotto. Il loggiato a cinque archi è sovrastato da cinque bifore ogivali, poste nel salone principale del piano nobile, che custodisce un affresco del 1500, raffigurante il Cristo crocifisso con S. Nicola ed il popolo monteluponese, nello stile espressivo tipico della Controriforma.
Sulla sommità del Palazzetto del Podestà, si possono vedere dei merli ghibellini che testimoniano un periodo di lotte sanguinose, tra la gente di Morro schierata per la fazione imperiale, contro i fautori della Chiesa Romana. Il palazzo del Podestà si trova al centro del paese e in passato ospitò anche il Sacro Monte di Pietà.
Furono i religiosi francescani a promuovere quest’ente e anticipare i moderni istituti bancari. Nel 1475 il comune costituì legalmente il Monte, per liberare i cittadini dagli usurai ebrei. Fu legato anche alla Confraternita del S.S. Sacramento intorno al 1500 e uno stemma in pietra sopra il portale lo ricorda ancora.
Parte integrante del monumento è l’imponente torre Civica trecentesca, con merlatura ghibellina che accoglie lo stemma più antico della città; l’orologio e la grande campana di bronzo.
Un grosso stemma in pietra del Pontefice Sisto V si trova sulla facciata della torre. Da notare le cornici a scudo, probabilmente destinate ad alloggiare gli stemmi del podestà o dei cittadini più illustri. Come d’uso nel maceratese, gli elementi decorativi sono interamente realizzati in laterizio.


Pinacoteca Civica
Il piano nobile del trecentesco Palazzo del Podestà, decorato con affreschi del ‘500, ospita la Pinacoteca Civica “Corrado Pellini”che custodisce “La Madonna Immacolata” del fiammingo Ernest Van Schaych (1631).
La raccolta custodisce opere provenienti da enti religiosi, raccolte pubbliche e private, che documentano l’attività artistica a Montelupone, con opere eseguite per la città o create da artisti legati al paese.
Il nucleo più importante è rappresentato dagli oggetti provenienti dalla Chiesa e dal Convento di San Francesco; si trovano anche opere realizzate da artisti monteluponesi come Bernacchini, Peruzzi e Ratalanga.
Trovi opere pittoriche che vanno dal XVI secolo ai nostri giorni, tra cui un affresco di San Nicola Orante; una Madonna del Rosario della scuola del Lotto del XVI secolo e l’Ultima cena attribuita a Pier Paolo Jacometti del XVII secolo.
Sono esposte anche alcune opere degli inizi del’ 900, come un cartone preparatorio per la Via Crucis, raffigurante Gesù trafitto dai chiodi di Biagio Biagetti e un autoritratto di Cesare Peruzzi.

Palazzo Comunale
Affacciato sulla stessa piazza si trova il Palazzo Comunale, sorto su una preesistente struttura medioevale. Fu riedificato al tempo del Regno italico napoleonico, ma subì vari restauri nel corso del XIX secolo, tra cui l’ultimo eseguito dell’architetto Ireneo Aleandri.
ll Palazzo Comunale di Montelupone (MC) ospita al suo interno il teatro storico Nicola degli Angeli.
Originariamente senza loggiato, ha il vestibolo in comune col teatro comunale. Sul lato destro un tempo si trovavano le carceri napoleoniche. Il balcone è abbellito da una splendida ringhiera in ferro battuto recante lo stemma del comune della seconda metà del 1800.
Sulle colonne del loggiato ci sono tre lapidi che celebrano Vittorio Emanuele II; Giuseppe Garibaldi e l’Unità d’Italia con riferimento al moto rivoluzionario del 1817. Recenti lavori di restauro, hanno evidenziato decorazioni sui soffitti che prima erano coperte, che si notano già dall’atrio interno dove sono presenti anche delle lapidi.

Teatro San Nicola degli Angeli – Montelupone teatro
Come ben sai, amo visitare i teatri e respirare l’atmosfera unica di questi luoghi magici, dove l’arte prende forma. I pavimenti che scricchiolano, le luci soffuse, gli angolini nell’ombra: tutto mi affascina del teatro!
Nel 1846 alcuni cittadini di Montelupone si riuniscono allo scopo di promuovere la costruzione di un teatro all’interno del nuovo Palazzo Comunale. La famiglia Tomassini Barbarossa, già nel 1869 chiese all’architetto Ireneo Aleandri di disegnare un teatro da realizzare all’interno del Palazzo Comunale di Montelupone.
Il progetto di Aleandri, nonostante la sua indiscussa fama, rimase sulla carta fino al 1894, quando venne revisionato dall’architetto Giuseppe Sabbatini.
La sala di questo teatro, d’impronta neoclassica, si presenta a pianta ellittica, con due ordini di quindici palchetti inclusi quelli di proscenio, più un loggione a balconata aperta con balaustra. Nel primo ordine i palchi sono sorretti da pilastri quadrati con capitello dorico, mentre nel secondo, ci sono colonne giganti corinzie.
L’inaugurazione avviene probabilmente nel settembre del 1889 e si decide di intitolarlo all’illustre poeta e giurista Nicola Degli Angeli, erudito uomo di legge nato a Montelupone nel 1535 e divenuto segretario del Pontefice marchigiano Sisto V.
Il Teatro di Montelupone costò circa venticinquemila lire (poco più di 10 euro per capirci) che per quel tempo fu una somma notevole e superiore alle previsioni di Sabbatini.



Il soffitto, le macchine sceniche e le decorazioni
Dentro questo teatro spicca l’etereo soffitto dipinto da Domenico Ferri nel 1887, che crea una farsa burlesca, lasciando sospesi, in un cielo di rade nuvole che si tingono di rosa, un gruppo di giovani bambini che gettano fiori e improvvisano un concertino con strumenti musicali.
Le opere murarie del Teatro “Nicola Degli Angeli” sono portate a termine in circa due anni, quando avvengono i primi contatti per i lavori alle macchine di scena e alle decorazioni. Ferri realizza anche i macchinari scenici:
- per la pioggia
- per il tuono
- macchine per la saetta
- un trabocchetto completo
- vari argani e arganetti
- rocchetti per mettere in movimento panni o soffitti
L’interno dei palchi venne decorato con carta di Francia. Giovanni Picca realizzò le poche dorature sui numeri e sui rideaux dei palchi e si occupò delle scenografie, consegnando gli otto fondali per la camera, il carcere, il gabinetto, la sala Regia, la sala, il bosco, la marina e la piazza.
Abbiamo avuto l’opportunità di visitarlo come unici ospiti ed è stato incredibile toccare con mano tutta quella magia, salire sul palco, sbirciare il dietro le quinte e conoscere qualche suo segreto.
Uscito dal teatro fai un pausa al Caffè del teatro e goditi la splendida vista sulla piazza e le campagne circostanti. Fanno davvero degli ottimi aperitivi e l’atmosfera è piacevole.

Museo demo antropologico delle arti e dei mestieri antichi
Montelupone cosa vedere? Direi di non perdere i musei specie quello delle arti e dei mestieri antichi. Appena varcata la soglia di questo piccolo museo, verrai catapultato nel mondo rurale di un tempo e nelle antiche botteghe artigiane. Il museo è composto da otto stanze e si trova nei sotterranei del Palazzo Comunale.
Da non perdere la stanza delle attrezzature collettive, che espone il meccanismo dell’orologio della torre civica ancora funzionante e due grandi macchine cinematografiche usate fino agli anni ’60 presso il Teatro Nicola degli Angeli.
Per finire ci sono anche varie lampade e attrezzi dell’ex azienda elettrica di Montelupone e il “martì” usato per la costruzione delle palafitte lungo il Potenza.
Vuoi saperne di più sul lavoro nei campi? Al centro della sala puoi ammirare un viroccio dipinto, attorniato da gioghi pitturati e intagliati; vedrai diverse macchinette agricole come la spularella, la svecciatrice, la sgranatrice, vari strumenti di misura e gli attrezzi agricoli.
Il museo ospita anche un antico telaio in opera con i relativi attrezzi per la filatura della lana: il filarello, il dipanatore e il molinello; accanto, tessuti e coperte originali d’epoca.
In altre sale sono state allestite le antiche botteghe artigiane, come quella del calzolaio, dove si possono vedere scarpe in legno, zoccoli, ciabatte, le macchine da cucire e il tavolo da lavoro con gli utensili.
La bottega del fabbro con esposti gli attrezzi per la lavorazione a caldo e a freddo dei materiali ferrosi, un mantice per forgia e un raro esemplare di trapano a colonna manuale. Nella bottega del falegname puoi ammirare una piallatrice in legno e vari attrezzi per la costruzione delle corde.



La scuola, la tipografia e le altre stanze
Un intero ambiente è dedicato alla ricostruzione di un scuola dove è possibile ammirare un’intera aula con banchi in legno e l’apertura per il calamaio, il pallottoliere, varie cartine geografiche e la battecca del maestro.
La mia stanza preferita è indubbiamente la tipografia dell’800; qui puoi vedere un torchio in ghisa, la stampatrice, i caratteri da stampa in piombo e legno, dei fregi scolpiti a mano, cassetti strabordanti pieni di attrezzi del mestiere e nell’aria c’è un caratteristico odore che la fa sembrare ancora in piena attività.
Nella parte sinistra di questa stanza, si trovano due esemplari di portantine e un tavolo da campo per il pronto soccorso e sulle pareti sono appesi ritratti e documenti relativi al periodo bellico di inizio secolo.
C’è poi una stanza dedicata ai lavori femminili, piena di vetrinette con oggetti da cucina, piatti e posateria; macchine da cucire d’epoca e due abiti originali dei primi del Novecento.
Nella cantina e nella grotta sono esposte le attrezzature del ciclo del vino, tra cui una botte, delle pompe, le n’zorvarelle, il torchio, la canà e molti altri oggetti. Sulle pareti si possono ammirare foto e stampe antiche , proverbi, canti popolari e filastrocche in dialetto monteluponese.
Per informazioni e visite su prenotazione contattare l’Ufficio del Turismo che si trova il piazza del Comune.



Museo storico fotografico
Un’altra cosa da vedere a Montelupone è il museo storico-fotografico. Questo museo si trova all’interno di Palazzo Bordoni, un antico edificio del settecento situato nel cuore del centro storico. Il museo è dedicato alla storia della fotografia dalla metà dell’Ottocento, fino ai giorni nostri.
Il Museo ospita due importanti collezioni: la prima proviene dal reporter romano Adriano Andreani e riguarda macchine fotografiche, cineprese e attrezzature fotografiche provenienti da tutto il mondo, che vanno dal 1800 al 1900 e sono ancora funzionanti.
La seconda apparteneva al fotografo Vincenzo Marzocchini, docente ed esperto di storia della fotografia e si compone di oltre 800 foto e stampe d’epoca che illustrano le varie tecniche di stampa dall’800 fino all’era digitale.
Le fotografie, circa 800, sono state raccolte per ricostruire un percorso di stampa e riproduzione dell’immagine fotografica, attraverso le opere di prestigiosi maestri italiani e stranieri, relative al territorio marchigiano e alla società del Novecento.
Non potrai ammirare solo una raccolta di immagini di grandi autori, che hanno utilizzato la fotografia come mezzo di espressione, ma vedrai l’evoluzione che le tecniche di ripresa hanno avuto dal 1839 in poi.
Per informazioni e visite rivolgersi all’Ufficio del Turismo. Noi siamo stati accompagnati da una volontaria che è stata gentilissima, ci ha mostrato tutto, dato il tempo di fotografare e scovare ogni particolare e ci ha raccontato anche qualche aneddoto curioso.




La chiesa di San Francesco
Ci sono luoghi sacri da vedere a Montelupone? La chiesa di San Francesco, nata in stile gotico, risale ai secoli XIII-XIV, venne poi rimaneggiata in stile tardo-barocco nel 1747. Dopo gli ingenti danni subiti nell’ultimo sisma, è stata restaurata ed è nuovamente visitabile. Al suo interno si trovano 4 statue fiamminghe in pietra, che rappresentano le Virtù teologali: Fede, Speranza, Carità e Chiesa.
Degni di nota sono anche il coro ligneo del settecento, l’organo e la meravigliosa Madonna del latte di Antonio da Faenza (1525). La profondità e la prospettiva di questo quadro lasciano quasi increduli: a seconda di come lo guardi, il quadro sembra allungarsi e il soffitto cambiare prospettiva; ci hai fatto caso?
Montelupone ha diverse altre chiese, inagibili al momento a causa dei danni del recente sisma: come la chiesetta della Pietà; la chiesa Collegiata, che custodiva la cappella Addolorata ridipinta da Cesare Peruzzi e la Chiesa del Crocefisso che passa un pò inosservata perchè ha una facciata anonima e si trova su un vicolo laterale.
La chiesa di Santa Chiara, antico convento delle Clarisse (secoli XV-XVIII) ridisegnato nel ’700, della quale puoi ancora ammirare le porte intarsiate dall’ebanista Cristoforo Casari e una pala d’altare di Onofrio Gabriello da Messina.

I palazzi storici
Passeggiando per il borgo medievale di Montelupone, ti basterà alzare gli occhi al cielo per ammirare tanti splendidi palazzi storici, che riportano la mente verso un tempo passato. Questi palazzi erano un tempo le residenze di antiche famiglie ed erano adornati con portali, fregi, stemmi antichi e decorazioni pittoriche.
Tra questi spicca Palazzo Narcisi Magner, dove abbiamo dormito e di cui ti raccontiamo tutto nel dettaglio in questo articolo: Montelupone mystery tour, escape room e trekking urbano, dedicato ad alcune esperienze particolari che abbiamo fatto in questo spledido borgo medievale:
Palazzo Tomassini Barbarossa è di proprietà di una delle famiglie più importanti e potenti della nobiltà marchigiana, discendente dall’Imperatore Federico Barbarossa. Il palazzo è stato ricostruito nel XVIII secolo ma, resta ben poco delle scuderie, delle cantine, degli ampi saloni e collezioni d’arte che custodiva in passato.
L’abitazione si sviluppa su due piani con belle stanze e soffitti decorati e una biblioteca al primo piano. Tutto il seminterrato è occupato dalle cantine, con tre ingressi alle grotte. Dalla metà del ‘900 è disabitato e versa in condizioni di degrado.




Palazzo Giachini e altri edifici da non perdere
In orgine Palazzo Chigi-Celsi-De Santis era di proprietà della Comunità Benedettina di S. Firmano; residenza invernale dei monaci e dimora estiva del Cardinale Flavio Chigi, nipote di Papa Alessandro VII. Al suo interno decori d’epoca e cicli pittorici sacri. I Celsi, imparentati con i conti Carradori, hanno contribuito alla costruzione della chiesa Collegiata nel 1735 a cura di don Antonio Celsi.
Palazzo Fresco, Giochi, Bordini e Franchi sono altri edifici gentilizi del 700 e dell’800 che contribuiscono alla bellezza di questo paese.
Un tipico esempio di edificio nobiliare ricostruito nell’800, è Palazzo Giachini, che al suo interno ha un giardino a ridosso del parapetto murario. Palazzi come questo, custodivano nei sotterranei cantine con grandi botti dove veniva stagionato il vino delle terre padronali.
Altri edifici degli di nota sono Palazzo Franchi-Ceccaroni; Calcaterra, Galantare e Palazzo Emiliani che presenta un bel fregio del pittore Biagio Biagetti raffigurante le Quattro stagioni, interpretate attraverso il ciclo del grano, dalla semina fino alla produzione del pane.
Per le vie del borgo trovi anche la casa natale del caricaturista Gabriele Galantara e dei pittori Cesare Peruzzi e Corrado Pellini.

I parchi, le antiche porte e la cinta muraria
La cinta muraria è una delle prime cose che noterai arrivando nel borgo; percorre tutto il perimetro del centro storico di Montelupone per circa 1 Km e conserva ancora i suoi spazi medioevali. Le torri che vedi sono a pianta rettangolare o a puntone; queste ultime testimoniano l’avvenuta dominazione malatestiana.
Vicino alla porta del Trebbio si vedono ancora le giunzioni necessarie a unire due tratti di cinta muraria costruiti separatamente. Qui vicino si trova l’antica casa del custode del paese e proseguendo su via Corridoni si arriva al giardino delle api.
Il nome di Porta Ulpiana, che appare come una doppia porta, deriva dall’Imperatore Traiano Marco Ulpio. Proprio da qui siamo partiti per il trekking urbano alla scoperta di Montelupone e delle campagne circostanti in compagnia di Francesco Roselli, la nostra guida ambientale.
Poco fuori da Porta Santo Stefano si trova un piccolo giardino pubblico, una bella terrazza panoramica sulla valle del fiume Potenza. Proseguendo a piedi lungo viale Pellini si arriva al Parco Eleuteri uno dei polomi verdi più grandi di Montelupone.
La porta medievale del Cassero, detta anche porta del Castello, è la più elevata; fu ristrutturata nel 1500 e rifatta con decorazioni geometriche a sbalzo sulle colonne portanti nel 1861.
Proseguendo verso piazzale della Vittoria si arriva al parco Franchi, un piccolo polmone verde all’interno delle mura con il suo monumento ai caduti, una scultura marmorea opera di Vittorio Morelli.
Il monumento commemora i monteluponesi caduti durante la I guerra mondiale a cui sono stati aggiunti i nomi dei caduti nel 1935 e nel 1945.
Dirimpetto al parco Franchi si erge la Chiesa di S. Chiara (chiusa per sisma), sede di un antico convento delle Clarisse edificata tra i secoli XV e XVII.


Grotta Bonifazzi e il paese sotterraneo di Montelupone
Il sottosuolo del centro storico di Montelupone è come una groviera, una specie di paese sotterraneo. Un reticolo di grotte e cunicoli che collegano quasi tutte le cantine delle abitazioni. Una parte di queste grotte si è originata prelevando terra e sabbia dal sottosuolo per produrre malta o intonacare le mura delle abitazioni.
Si pensa invece, che i cunicoli più antichi siano stati costruiti per permettere il passaggio di persone e rifornimenti durante gli assedi, visto che a volte conducono fuori delle antiche difensive.
Alcune gallerie sono lunghe decine di metri, come quella perfettamente conservata che dall’abitazione “Bonifazi” si dirige fino a sotto la chiesa di S. Francesco; altre sono organizzate su diversi piani come quella del palazzo Narcisi-Magner, con addirittura all’interno un pozzo d’acqua limpidissima.
Proprio dentro questa grotta abbiamo fatto la nostra prima Escape room, al buio, tra mille cunicoli illuminati solamente dalla luce delle candele e dal ticchettio di un orologio che segnava lo scorrere del tempo. Hai visto le nostre storie su Instagram? Ti raccontiamo tutto in questo articolo:
E’ un patrimonio unico che attende di essere monitorato e adeguatamente valorizzato. Che ne pensi allora di Montelupone e tutto quello che c’è da vedere in questo borgo?


Cosa mangiare a Montelupone
Per conoscere un borgo e le sue tradizioni, altre ai musei e alla storia, devi conoscere anche il buon cibo e la sua cucina tradizionale. Ogni piatto racconta una storia, se la sai ascoltare.
Uno dei piatti tipici della cucina monteluponese sono i vincisgrassi, ovvero lasagne all’uovo condite con un ricco ragù di carni miste, frattaglie e besciamella.
Grande protagonista della cucina locale è sicuramente il Carciofo di Montelupone, il miele dei Colli Monteluponesi, l’olio extravergine d’oliva, il vino e il pane a lievitazioni naturale. Direi che ce n’è un pò per tutti i gusti, non avrai che l’imbarazzo della scelta!
Dove mangiare a Montelupone? Noi siamo stati ospiti alla Taverna dell’Artista. Qui potrai assaggiare tanti piatti tipici di questo borgo medievale marchigiano, accompagnati da qualche buona bottiglia di vino locale! Vuoi sapere di più? Ti aspettiamo su Instagram con tante storie in evidenza!


Cosa fare a Montelupone
Il borgo di Montelupone (MC) offre una serie di esperienze da provare per viverlo pienamente, scoprire tutti i suoi segreti e fare anche qualcosa di diverso dal solito.
Tra queste attività ti suggerisco di non perdere il Mystery Tour; la Cave Escape Mystery Challenge e una passeggiata naturalistica, un pò di trekking urbano alla scoperta di viste insolite, piante ed erbe aromatiche.
Perchè avvalersi di una guida naturalistica? Lo sapevi che il girasole segue il sole solo quando è giovane e poi si fissa ad est? Ti racconto questa e tante altre cursiosità nell’articolo interamente dedicato alle esperienze che abbiamo fatto qui.
Abbiamo conosciuto il borgo di Montelupone su invito di Leonardo, il proprietario della Taverna dell’Artista che ci ha ospitati nel suo bed & breakfast e ha organizzato tutte le esperienze a cui abbiamo partecipato nel week end della nostra permanenza.
L’accoglienza ricevuta dalla sua famiglia, dalla fidanzata, dai ragazzi dello staff è stata davvero splendida. Ti raccontiamo tutto in questo articolo se ti sei perso le nostre stories su Instagram.

Montelupone Eventi
Sagra del Carciofo, che si svolge ogni anno da 50 anni, la seconda domenica di maggio. Questa festa sembra risalire al 1441 e si tengono sfilate di carri allegorici e spettacoli del folklore tipico marchigiano. Sapevi che Il carciofo è diventato un presiodo slow food? Io ne vado assolutamente pazza e vorrei tornare qui per vederla il prossimo anno.
Apimarche, che si tiene la terza settimana d’agosto. Si tratta di una mostra mercato di apicoltura e dei prodotti naturali che trae origine dalla fama del miele dei colli intorno a Montelupone. La manifestazione si distingue per la Serata Medioevale “A Cena con i Priori” e per il Festival Etnico del Folklore.
Festa del Voto alla Madonna a maggio: ha le sue radici nel 1893, quando le suppliche rivolte dagli abitanti del borgo alla Madonna interruppero una grave siccità. Montelupone fece allora voto di ricordare in perpetuo questa grazia con liturgie e una processione solenne.
Mostra dell’Artigianato nei mesi di luglio e agosto.

Cosa vedere vicino Montelupone
Da non perdere una spendida visita all’Abbazia di San Firmano, costruita nel IX secolo in stile romanico a tre navate. All’interno si trova la cripta con le reliquie e la statua del Santo in terracotta policroma. Te ne parlo nel dettaglio nell’articolo qui sopra, clicca il link!
Motenlupone è un’ottima base per visitare tanti splendidi luoghi delle Marche come:
- Recanati e i luoghi di Giacomo Leopardi
- le spiagge più belle del Conero
- il borgo di Porto Recanati con il suo Castello Svevo
- La splendida Loreto
- il Santuario della Madonna nera;
- la splendida Macerata con il suo sterisferio
- La baia di Portono e molto altro ancora.
Visita la nostra sezione Marche se stai organizzando un viaggio da queste parti. Trovi itinerari, borghi, curiosità, luoghi sacri e tanti spunti per arricchire la tua avventura
Come raggiungere Montelupone
Il borgo medievale di Montelupone si trova in provincia di Macerata, nelle Marche. Il modo più semplice e comodo per raggiungerlo è con la macchina, in completa autonomia. Percorri la strada provinciale che collega Macerata con Porto Potenza Picena, segui le indicazioni e non farai fatica a raggiungerlo.
Da Loreto noi abbiamo percorso Contrada Chiarino e tagliando per Beceria, abbiamo raggiunto il borgo in meno di 20 minuti.
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Articolo realizzato in collaborazione con Taverna dell’Artista – come sai, selezioniamo solo il meglio per i nostri lettori!
fonti consultate: comune di Montelupone; Montelupone turismo