Acqualagna è una cittadina di circa 4.500 abitanti, nell’entroterra della provincia di Pesaro Urbino; situata nei pressi della spettacolare Gola del Furlo. È conosciuta in tutto il mondo per il tubero più costoso di tutti i tempi, il tartufo. In questa città infatti ogni anno ad ottobre si svolge la Fiera Nazionale del Tartufo. Golosi a me!
In questo articolo di raccontiamo tutto sull’esperienza che abbiamo fatto nella tartufaia del Signor Ferri, che produce l’oro nero amato in tutto il mondo e ti portiamo in uno localino delizioso che ha partecipato ai 4 ristoranti di Alessandro Borghese. Leggi fino in fondo per vedere cosa fare ad Acqualagna, che non è rinomata solo per il tartufo.

Cosa troverai in questo articolo
La tartufaia
La stupenda tartufaia del Signor Ferri èuna piccola oasi di pace. Per sapere se un terreno è idoneo alla crescita dei tartufi, occorre fare un’analisi chimica. Se la risposta è positiva si può iniziare a piantare alberi che facilitano la crescita del tartufo. Ci vogliono diversi anni prima che una tartufaia inizi a produrre i primi tartufi. E dopo circa 10 anni la produzione cessa e bisogna ripiantare e ricominciare tutto il processo.
Il tartufo è un fungo e appartiene al genere Tuber e cresce sotto terra. I tartufi crescono spontaneamente nel terreno accanto alla radice di alcuni alberi o arbusti detti piante simbionti, che ne consentono la crescita come le querce ed i lecci.
I tartufi vengono raccolti a mano e secondo la tradizione vengono individuati con l’aiuto dei cani, il cui fiuto è particolarmente sensibile alla loro presenza. Hai mai assistito in diretta alla ricerca di un tartufo? È stato davvero diverte e poi la piccola cercatrice ha preso coccole e fatto da perfetta padrona di casa con tutti, una vera rubacuori!
Il terreno non produce sempre lo stesso tipo di tartufo, la varietà nel corso degli anni può cambiare. Il terreno deve essere solo annaffiato e tenuto il più pulito possibile, senza mettere nessun tipo di sostanza che potrebbe andare ad alterare al qualità di questa prelibatezza, amata in ogni parte del mondo. Se ti interessa approfondire l’argomento ad Acqualagna trovi anche il museo del tartufo.
Il Signor Ferri è stato un eccellente padrone di casa e siamo stati accolti in modo magnifico a casa sua. Ci hanno salutato offrendoci con un piccolo rinfresco preparato apposta per noi che non poteva essere più gradito, visto il caldo di questa giornata.


Osteria Plinc
Lasciata la tartufaia dopo un assaggio di vino di visciola prodotto in casa ci siamo diretti all’ultima tappa del nostro tour, l’Osteria da Plinc. Lo chef Alessandro Borghese è stato qui poco tempo fa, durante una puntata dedicata al tartufo, della fortunata trasmissione “4 ristoranti”.
Lo staff dell’Osteria da Plinc, ci ha offerto un gradito assaggio di tartufo e ci ha fatto assistere ad una piccola lezione di cucina, preparando per noi i famosi Passatelli, con tanto di ricetta da provare a casa, ovviamente la tartufo! La ditta Acqualagna tartufi, della loro famiglia, vanta una tradizione trentennale. Possiedono diverse tartufaie, che producono tartufo nero pregiato, tartufo bianco e scorsone in ogni periodo dell’anno.
Hanno una linea di prodotti completa dal biologico al vegan, che può essere acquistata on line, che arrivano a casa in 24 ore in ogni parte del mondo. Il tartufo va consumato emtro 10 giorni una volta che l’avete acquistato, conservato in frigo in un barattolo di vetro per non alterarne il sapore e se volete potete farci del burro e congelarlo, per mangiarlo ogni volta che volete.
Che ne dite di un bel piatto di passatelli al tartufo? Adesso non ci resta che provare a rifare a casa, la ricetta che ci hanno presentato, alla lezione di cucina! Possiamo assicurarvi che erano davvero buoni!



La casa natale di Enrico Mattei
Ad Acqualagna non ci sono solo terreni dove scovare i tartufi e ristoranti da leccarsi i baffi ma ci sono anche molte cose da vedere come la casa Natale di Enrico Mattei situata nei pressi della piazza che accoglie il Comune. Mattei fu partigiano durante la II guerra mondiale e attivo membro della resistenza. Fu Enrico Mattei a fondare l’ENI, una delle aziende che risollevarono economicamente l’Italia nel dopoguerra. Mattei morì nel 1962 a causa di un incidente aereo.
Le cause della sua morte rimasero un mistero fino al 2005, quando vennero finalmente ritrovati dei segni di esplosione sul relitto dell’aereo, che fanno propendere per un sabotaggio, ad opera dei suoi nemici. All’interno del museo multimediale, reparti d’epoca ed oggetti appartenenti a Mattei.


Il palazzo del gusto di Acqualagna
che nasce per valorizzare la conoscenza delle eccellenze del territorio. Si trova presso Palazzo Conti, nel centro storico cittadino, poco distante dalla casa natale di Mattei.
Il luogo ospita un vero e proprio centro espositivo, in cui sono raccolte tutte le tipicità enogastronomiche locali, unite alla possibilità di svolgere laboratori sensoriali. Potrete scegliere 7 itinerari del gusto, in base alle vostre preferenze. Per saperne di più, potete cliccare a questo link.

Acqualagna Pietra d’autore
Tra le attività artigianali che hanno reso celebre Acqualagna ritroviamo la lavorazione artistica della pietra. Una tradizione secolare che affonda le sue radici nell’opera degli antichi scalpellini del Furlo.
La nostra guida ci ha raccontato che gli antichi scalpellini, crearono ed incisero nel monte, il volto del Duce, che era solito passare per Acqualagna e che aveva stretto amicizia con il proprietario dell’albergo locale. Un omaggio a Mussolini, che aveva rispetto per il loro duro lavoro. Il nonno della nostra guida, le raccontò, che il Duce si tolse persino il cappello, in segno di rispetto per la vita faticosa e dura che questi scalpellini, vivevano.


La chiesa parrocchiale di Santa Lucia
La facciata esterna della Chiesa non presenta decorazioni, fatta eccezione per la ghiera bugnata del portale d’ingresso, sopra il quale si trova un piccolo rosone. Sul lato destro dell’edificio si eleva il campanile costruito all’inizio del secolo scorso, che è diviso in due parti: la cuspide e la cella campanaria e la parte inferiore in muratura con bugne in pietra locale.
L’interno della chiesa è a navata unica, con sei cappelle semisferiche aperte sulle pareti laterali. Un tempo occupate da altrettanti altari, sono state recentemente riportati alla luce i frammenti di affreschi del secolo XVI. La navata si conclude nel presbiterio in pietra illuminato da una monofora con vetri istoriati. Le pareti interne sono intonacate e verniciate. Una piccola oasi di silenzio e di pace del tutto inattesa.

Il Santuario della Madonna del Pelingo
Il Santuario è situato poco oltre la località del Furlo e sorge alle pendici del Monte Pietralata. La chiesa prende il nome dalla famiglia Pelingo che verso la fine del XIV secolo la volle edificare. Nata come oratorio, la chiesa fu prima dedicata a S. Maria del Pelingo, per la presenza di un’immagine della Vergine collocata qui verso il 1440 e successivamente a S. Michele nel XVI secolo.
L’attenzione dei fedeli nei confronti dell’immagine della Vergine diminuì nel tempo e l’oratorio venne abbandonato. Un forte terremoto nel 1781 risvegliò la venerazione dei fedeli; l’edificio gravemente danneggiato venne demolito e tornò alla luce l’immagine originaria della Madonna, che era stata ricoperta da un altro dipinto, a cui furono attribuite miracolose guarigioni. Edificarono una cappella per proteggere l’immagine ed ospitare le folle di pellegrini che invocavano la Vergine col nome di Madonna della Misericordia.
L’edificio attuale fu consacrato nel 1859. Il dipinto della Madonna, restaurato nel 1981 e di autore ignoto, si trova sopra l’altare maggiore ed è protetto da una bacheca di vetro. Nelle due cappelle laterali i dipinti di S. Michele Arcangelo e della Madonna del Rosario, opera di Girolamo Cialdieri. Ogni anno l’otto settembre qui si celebra la festa della natività della Madonna.
Lo abbiamo visto di sfuggita il Santuario, mentre eravamo diretti presso un’altra tappa ma già dalla strada si sentiva la voce del coro che cantava. Altri due luoghi interessanti da vedere vicino ad Acqualagna per concludere la giornata sono la Gola del Furlo, il Canyon delle Marche e l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo.

Il museo del tartufo di Acqualagna
Il Museo del tartufo ad Acqualagna innaugurato nel 2018, nasce per trasmettere e valorizzare il denso sistema di relazioni antropologiche, sociali e culturali di un prodotto di eccellenza misterioso, antico e prezioso. Il percorso espositivo è articolato in Un percorso di tre sezioni:
- Scoperta per incontrare i protagonisti e per conoscere tempi, luoghi e saperi della cerca. Scoprirai la biologia del tartufo, la sua complessa riproduzione, l’importanza dell’equilibrio eco-sistemico e le ragioni del suo inconfondibile odore.
- Iniziazione per penetrare la complessità di un immaginario che ha radici in culture antiche. Il tartufo è da sempre oggetto di appassionati studi scientifici, ispiratore di credenze popolari e icona nel repertorio creativo di letterati ed artisti, anche Rossini ne andava pazzo
- Rarità per godere di un’esperienza esclusiva. Il tartufo di Acqualagna è un prodotto dalla forte carica simbolica e ha un grande valore economico che vanta esportazioni in tutto il mondo.
Un tempo al tartufo veniva dato un grande valore economico ed esisteva il diritto di cava che era concesso ai rappresentanti dello Stato Pontificio in cambio della cancellazione di tasse locali e si usava per pagare servizi meidici e veterinari. Acqualagna già nel 1898 si era distinta per definire in modo eccellente il valore dell’oro nero grazie alla bilancia per la pesa pubblica. Anche oggi il valore della borsa di Acqulagna, incide sul presso di vendita del tartufo.
Il museo del tartufo di Acqualagna è aperto: Venerdì dalle 16:30 alle 19:00; Sabato dalle 15:00 alle 19:00; Domenica dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Fiera del tartufo ad Acqualagna
Un evento da non perdere ad Acqualagna per chiunque ami il tartufo è la fiera del tartufo bianco, nota anche come mostra del mercato del tartufo che si tiene qui dal 1996 tra fine ottobre e inizi di novembre. A marzo invece la città ospita la fiera del tartufo nero pregiato, giunta ormai alla 37° edizione
Grazie a Regione Marche e Fondazione Marche Cultura, che come Ambassador per #destinazionemarche ci ha portato a scoprire alcune delle bellezze di questo territorio. Un grazie va al Sindaco della Città, che ci ha accolti e salutati, prima dell’inizio del nostro tour.
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**fonti consultate per scrivere l’articolo
16 comments
Non conoscevo questa zona e neppure che fosse zona di tartufi
pensa che la nostra guida ci ha spiegato che il 70/80 % dei tartufi che si vendono in Italia, in realtà arrivano proprio da Acqualagna 🙂
Mi avevi già convinto con il tartufo, poi sono arrivate le immagini meravigliose e ora non vedo l’ora di visitare Acqualagna!
È un piccolo borgo davvero davvero bello da visitare! ! Chiamami quando passi da queste parti ???
Che ricordi la Gola del Furlo! Quando abitavo nelle Marche ci andavo ogni tanto e rimane uno dei luoghi naturali che amo di più in Italia.
Grazie!! Trovo che sia davvero bellissimo e strasuda storia da ogni angolo! Concordo con te 🙂
La Gola del Furlo mi affascina da sempre, o meglio, da quando ho scoperto della sua esistenza leggendo le riviste di Bell’Italia! 🙂 Il tuo articolo me l’ha fatta riportare alla mente, insieme ad altre validissime ragioni per organizzare un viaggetto verso Acqualagna e dintorni!
Ciao Vale, intendi anche mangiare un pò di buonissimo tartufo?? Eh si, direi che sarebbe già da solo un’ottima ragione per passare da queste parti!!! 🙂
Esattamente!! 🙂 Il tartufo è una tentazione totalmente irresistibile per me!! <3 Se poi unita a questi luoghi favolosi…combo perfetta!!
Devo dire che ho imparato ad apprezzare il tartufo solo negli ultimi anni ma, adesso, non gli so più resistere!!!
Ho letto con molto piacere questo articolo perché sono anche io marchigiana 🙂 adoro leggere di più al riguardo della mia terra e scoprire spesso cose nuove e piccole chicche da approfondire
Grazie Gloria! In effetti c’è sempre molto da scoprire e conoscere. Dietro ogni angolo di mondo, si nasconde qualcosa di interessante ?
A parte che Acqualagna è un paese carinissimo, le foto mi hanno portato dritta dritta in questa cittadina. Ma mi è piaciuto tantissimo la storia del tartufo, della raccolta a mano, del fatto che ogni anno possono essere diversi e … non ultimo, della loro bontà. Bene, mi hai convinta, prossima tappa ottobre ad Acqualagna
Ciao Anna! Onestamente non conoscevo molto sul tartufo e mi è piaciuto moltissimo fare questa esperienza! Vedere la cagnolina all’azione è stato davvero simpaticissimo!
Ultimamente sto scoprendo un sacco di cose interessanti sulle Marche. Pianifico infatti di passarci una settimana la prossima estate e questi articoli cosi dettagliati sono utilissimi!
Che bello!! Se passerai dalle nostre parti, facci sapere, magari ci scappa un caffè ??