Salire fino in cima a Sumburgh Head non significa solo godere di viste spettacolari sull’oceano: è anche un viaggio attraverso strati di roccia, vento e memoria. Dal faro, lo sguardo si perde verso l’infinito, ma se abbassi gli occhi, scoprirai che sotto i tuoi piedi si nasconde un mondo antichissimo, scolpito ben prima che le Shetland diventassero isole.
La Riserva Naturale di Sumburgh che oggi ospita uccelli marini, sentieri costieri e fari, un tempo era parte di una catena montuosa equatoriale, lambita da deserti roventi. Da queste parti il paesaggio racconta milioni di anni di storia e emoziona, toccando corde così profonde dell’anima che pensavi di non avere. Sumburgh Head è un paradiso di natura, bellezza e animali in libertà.
Il nome Sumburgh deriva dall’unione delle parole “sunn”, che significa sud, e “burgh”, che indica un luogo fortificato. Quindi, Sumburgh può essere tradotto come “fortificazione meridionale”. Ma il promontorio era noto anche con il nome norreno “Dunrøstar høfdi”, che si traduce come “la punta verso il fragore tonante”.
Un nome evocativo, ispirato al rombo incessante che si leva da quel tratto di mare, noto come Sumburgh Roost, dove due potenti correnti di marea si scontrano con violenza tra Mainland Shetland e l’isola di Fair Isle.
Questi due nomi, uno geografico e l’altro evocativo, raccontano l’importanza di Sumburgh, usato come punto di difesa già oltre 2.000 anni fa. E’ stato il primo approdo sulla terraferma delle Shetland durante la preistoria, di conseguenza, l’estremità Sud era molto popolata e proprio per questo così tanto difesa. Tutto quello che sopravvive oggi dell’Antico Forte di Swenburgh e degli edifici dell’età del ferro, sono gli argini.
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Cosa troverai in questo articolo
Come raggiungere Sumburgh Head
Sumburgh Head è un imponente sperone di roccia che forma la punta più meridionale della terraferma delle Shetland, situata a circa 40 Km da Lerwick e a meno di 2 Km dall’aeroporto di Sumburgh. Qui trovi maggiori informazioni su dove sono e come raggiungere le isole Shetland.
Il modo più semplice per raggiungere Sumburgh Head Lighthouse e la riserva naturale è quello di noleggiare un’auto. Qui trovi il nostro codice sconto del 10% per il noleggio auto da inserire al momento della richiesta del preventivo: 50SFUMATUREDIVIAGGIO.
Il parcheggio auto a Sumburgh Head è gratuito. Si trova a 0,5 km dal centro visitatori e mentre percorri la strada (circa 10 minuti a piedi), non dimenticare di affacciarti dai vari punti panoramici per vedere se sei stato abbastanza fortunato da avvistare balene, orche, puffin o qualche uccello marino.
Se viaggi con i mezzi pubblici, la fermata dell’autobus più vicina è Sumburgh Hotel Gate, che si trova a circa 3 km dal centro visitatori. Usa il bus numero 6 – South Mainland Service – che collega Lerwick e Sumburgh. Il calendario attuale del bus è disponibile qui.


Sumburgh Head Lighthouse
Il faro di Sumburgh Head è il più antico faro delle Shetland, costruito dalla famiglia Stevenson (famosi costruttori di fari scozzesi). La luce è stata accesa per la prima volta il 15 gennaio del 1821 e da allora è stato sempre in uso. E’ gestito ancora oggi dal Northern Lighthouse Board.
All’inizio, Sumburgh Head Lighthouse era alimentato da una sola luce fissa che usava l’olio come combustibile, fino a quando nel 1868 venne sostituita dalla paraffina. Nel 1976 arrivò l’elettricità, rendendo l’accensione della luce del faro molto più sicura.
La luce della torre del faro di Sumburgh ruota senza mai fermarsi. Questo meccanismo fu installato nel 1914, quando si definì il modo in cui il faro di Sumburgh Head avrebbe lampeggiato: il suo segnale distintivo. Ogni luce dei fari, infatti, è unica e consente ai marinai di identificarla.
La lampada del faro di Sumburgh Head fa tre lampi bianchi ogni 30 secondi, mentre il meccanismo ruota perpetuamente su un bagno di mercurio di 200 kg che lancia la sua luce a 37 Km in mare. La luce venne automatizzata nel 1991, quando i custodi del faro (lightkeepers) lasciarono Sumburgh Head.
Visitando la sala macchine potrai scoprire l’intera storia della torre del faro e la tecnologia utilizzata, che ha garantito la sicurezza dei marinai intorno alle rive di Sumburgh Head per quasi 200 anni.
C’è davvero molto da fare e da vedere a Sumburgh Head Lighthouse e su questo promontorio perso nel tempo: ti suggerisco di dedicargli almeno mezza giornata per esplorare tutto con calma, sederti sul prato ad aspettare il tramonto e guardare i puffin volare sopra le scogliere.
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Accenni alla storia di Sumburgh Head Lighthouse
Il faro di Sumburgh Head è stato progettato da Robert Stevenson, nonno del celebre scrittore Robert Louis Stevenson, che visitò le isole Shetland nel 1814 insieme a Sir Walter Scott. Si dice che questo viaggio abbia ispirato il romanzo di Scott “The Pirate”, ambientato nelle vicine aree di Jarlshof e Fitful Head.
Sumburgh Head Lighthouse è stato il primo faro nelle Shetland e l’ottavo costruito fino a quel momento da Stevenson, incluso il famoso faro di Bell Rock. Fu l’appaltatore dell’edificio di Peterhead, John Reid a costruire il faro che comprendeva: la Torre, i padiglioni per i custodi e le loro famiglie e the Smiddy.
Le mura di Sumburgh Head Lighthouse furono costruite con un doppio spessore, per impedire l’ingresso dell’umidità, dato che l’edificio era fortemente esposto alle intemperie. Situata a 91 metri sul livello del mare, la sua luce a 26 riflettori è visibile fino a 23 miglia nautiche (circa 43 Km).
Il faro venne automatizzato nel 1991 e la proprietà degli edifici passò a dei privati mentre il faro e la torre rimangono ancora di proprietà del Northern Lighthouse Board. Nel 1994 l’area divenne una riserva naturale RSPB. Nel 2002 lo Shetland Amenity Trust acquistò gli edifici del faro e iniziò a offrire un servizio di alloggio nell’ambito del programma Shetland Lighthouse Holidays.




La sala macchine (The Engine Room)
Una volta acquistato il biglietto, è proprio dalla sala macchine che inizierai il tuo viaggio attraverso il passato di Sumburgh Head. The Engine Room è stata completamente restaurata per trasmettere la sensazione di trovarsi in una tipica sala macchine del faro.
I tre grandi motori Kelvin a diesel, ricostruiti dell’attuale ingegnere, Brian Johnson, forniscono energia per la sirena da nebbia (foghorn). Queste macchine furono installate nel 1952, sostituendo i vecchi motori Crossley alimentati a paraffina.
Nella Sala Macchine, i grandi serbatoi di ricezione servivano a immagazzinare l’aria compressa necessaria per azionare la sirena da nebbia. I pannelli informativi raccontano i pericoli costanti che, ancora oggi, i marinai devono affrontare nei pressi di Sumburgh Head, nonostante le moderne tecnologie.
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Il corno da nebbia – The Foghorn
La sirena da nebbia di Sumburgh Head Lighthouse è un punto di riferimento suggestivo. Una tromba rossa che punta verso il mare, come ha fatto fin dalla sua costruzione nel 1905. The Foghorn è stato suonato l’ultima volta nel 1987 e lo fa ancora oggi in occasioni speciali.
La sirena da nebbia di Sumburgh Head Lighthouse è alimentata da aria compressa a bassa pressione, generata nei motori e nei compressori nella sala macchine. Un motore controlla il flusso d’aria, che conferisce alla sirena da nebbia di Sumburgh la sua caratteristica distintiva: un suono di sette secondi ogni 90 secondi.
Prima della costruzione della torre, veniva utilizzata una campana per avvisare i marinai di potenziali pericoli. L’implementazione del corno da nebbia rappresentò un grande miglioramento, poiché il suono poteva essere udito fino a 20 miglia nautiche (circa 37 Km) di distanza in condizioni di scarsa visibilità.
Una nuova scala a chiocciola consente ai visitatori di salire più facilmente sulla torre e godersi il panorama e anche di avvicinarsi alla sirena da nebbia. Gli ex guardiani del faro, descrivevano il suono che emetteva come un “terribile frastuono”, sicuramente apprezzato da chi si trovava in mare accecato dalla nebbia.
Sulla sommità del muro della torre sono presenti delle guide, che avevano lo scopo di permettere al guardiano del faro di orientare la sirena nella direzione in cui la nebbia era più fitta, per indirizzare meglio il suono verso chi ne avesse bisogno. Questo, tuttavia, causava una certa confusione, poiché i marinai non sempre sapevano da quale direzione provenisse il suono e non potevano valutare correttamente le distanze.
The Northern Lighthouse Board, in seguito, emanò una regola secondo cui tutte le sirene da nebbia dei fari dovevano essere fissate e non spostate più. Ecco perché la sirena da nebbia di Sumburgh è leggermente decentrata!
Se sali in cima alla torre, in una giornata limpida, avrai una vista ininterrotta sul mare e potresti persino vedere le Fair Isle!



Stazione Radio a Sumburgh Head Lighthouse
Passeggiando intorno al sito di Sumburgh Head Lighthouse, scoprirai di più sul suo ruolo difensivo in tempo di guerra. Le Shetland hanno svolto un ruolo cruciale nella difesa della Gran Bretagna durante entrambe le guerre mondiali, grazie alla loro posizione militarmente strategica, alla periferia settentrionale della Gran Bretagna e dell’Europa.
Per evitare il pericoloso passaggio navale attraverso lo Stretto di Dover, le navi e i sottomarini nemici utilizzavano il Mare del Nord come rotta preferita per l’Oceano Atlantico settentrionale. Le Shetland erano quindi un’importante base per la Royal Navy e la Royal Air Force, per pattugliare le acque e per le stazioni radar militari che scrutavano i cieli e i mari. Una di queste stazioni radar fu costruita all’interno di Sumburgh Head Lighthouse nel 1939.
L’importanza della stazione radar di Sumburgh Head non deve essere sottovalutata. Durante la seconda guerra mondiale questa stazione fu determinante nel rilevare e dare un allarme tempestivo di un attacco su larga scala alla Home Fleet britannica a Scapa Flow nelle isole Orcadi. Se non fosse stato per questo avvertimento dato dall’operatore radar la sera dell’8 aprile 1940, le conseguenze sarebbero state davvero gravi per la flotta navale britannica.
L’impianto radar di Sumburgh Head iniziò la sorveglianza il 27 dicembre 1939. Denominata Admiralty Experimental Station Number 1 (AES1), la stazione aveva il compito di tracciare gli U-Boot emersi che tentavano di fuggire dal Mare del Nord nell’Atlantico settentrionale, ma era anche in grado di rilevare gli aerei trasmettendo e ricevendo onde radio.
Alla fine degli anni ’30, Sir James Somerville, vice ammiraglio della Royal Navy, propose una rete più ampia di stazioni navali per proteggere le acque strategicamente significative a nord della Scozia. Ciò includeva le stazioni di Dunnet Head, South Ronaldsay nelle isole Orcadi, due stazioni alle Fair Isle, Saxa Vord sull’isola di Unst e poi sulla costa nord-occidentale dell’Islanda.
La costruzione della stazione radar di Sumburgh Head iniziò nell’ottobre 1939. Le strutture originali erano di legno, ma presto vennero sostituite con strutture in cemento armato. La capanna del ricevitore e quella del trasmettitore ci sono ancora e visitandole, vedrai come apparivano nel 1940.



Sumburgh Head Lighthouse al tempo di guerra
William Groat fu il guardiano di Sumburgh durante gli anni della guerra e presto si ritrovò con casa e luogo di lavoro invasi dalle insidie del conflitto. Le direttive dell’Ammiragliato cambiarono le routine dei Lightkeepers e aumentarono il loro carico di lavoro.
La sirena da nebbia non veniva suonata durante la guerra e i guardiani coprivano la lente con un paraluce nero per ridurne la potenza, lasciando solo un foro per farne uscire un po’. Dipingevano le finestre del lampione che si affacciavano sul mare, per impedire al fascio di luce di illuminare l’entroterra e aiutare le forze nemiche.
Groat, già nel febbraio del 1940, si diceva preoccupato per la vicinanza degli edifici radar al faro e scrisse al Northern Lighthouse Board, che la stazione poteva essere bombardata in qualsiasi momento e che non c’era nessuna protezione per i guardiani del faro, le donne, i bambini o le proprietà. Il tempo gli avrebbe dato ragione: nei due anni successivi, Fair Isle South subì due attacchi mortali da parte di aerei nemici.
Forse l’episodio più famoso associato all’Admiralty Experimental Station Number 1 è il suo ruolo che ebbe nello sventare un raid aereo tedesco l’8 aprile 1940. Era la vigilia dell’invasione tedesca di Norvegia e Danimarca. Quella notte circa 60 bombardieri della Luftwaffe lasciarono la Germania, con l’obiettivo di distruggere la flotta britannica, ancorata a Scapa Flow.
George Clifford Evans era il Sottotenente responsabile della stazione radio quella notte. Individuò gli aerei a circa 160 chilometri da Sumburgh Head e fornì al comandante di stanza a Lyness (isola di Hoy) un preavviso di 25 minuti dell’imminente attacco sul fianco occidentale di Scapa Flow. Questo permise di far partire un contrattacco, che si udì fino a Lewick e evitò un disastro.

The Observatory: drink con viste mozzafiato
L’osservatorio è uno dei posti più splendidi dove abbia mai sorseggiato un tea e mangiato una fetta di torta! Le viste dalla vetrata sono da capogiro: sembra di perdersi nella bellezza di questo luogo iconico e tra le scogliere che si tuffano nell’oceano.
L’osservatorio è una sorta di caffè sociale, dove puoi servirti da solo, prendere ciò che vuoi e lasciare una mancia. Ti invito a farlo, perché aiuterai a mantenere in vita un luogo unico al mondo. Trovi biscotti e torte fatte in casa, tea, caffè, succhi di frutta, acqua e qualche altro snack.
Questo è il posto perfetto dove andare a scoprire gli ultimi avvistamenti di fauna selvatica e per chiacchierare con il personale su tutto quello che da vedere a Sumburgh Head Lighthouse e nell’area circostante! E’ stata proprio la ragazza dello staff a dirci dove andare per trovare i puffin e così siamo riusciti a vedere una piccola colonia a meno di un metro di distanza da noi!
Nel caffè infatti troverai un grande pannello dove sono segnati tutti gli avvistamenti marini e di volatili, che sono stati fatti a Sumburgh Head durante la stagione.


La fucina – The Smiddy
La fucina un tempo era un luogo caldo dove i Guardiani riparavano o costruivano le attrezzature necessarie per garantire il buon funzionamento del faro. Qui fabbricavano i ferri di cavallo per gli animali, prezioso aiuto per trainare i carri carichi di provviste su per la collina.
Entrando nello Smiddy, si percepisce ancora la luce soffusa, il tintinnio del metallo e del ferro che si raffreddava e degli uomini al lavoro qui dentro. Sebbene oggi non sia più utilizzata, quest’area racconta le storie degli guardiani e delle famiglie che vivevano a Sumburgh Head quando il loro lavoro era indispensabile per garantire la sicurezza dei marinai.
Al centro della stanza noterai un grande “album di famiglia” che contiene tante fotografie e le storie di molti degli uomini che lavoravano come guardiani del faro. Tutti loro formano la “famiglia” di Sumburgh Head.
La fucina e il soffietto che vedi nella fucina sono gli apparecchi originali utilizzati a partire dal 1822. Il focolare è stato fuso in un unico pezzo e forse è per questo che è sopravvissuto così bene.


I guardiani del faro
Fin dalla fondazione del Northern Lighthouse Board nel 1786, i guardiani del faro e gli ingegneri erano tenuti a garantire il funzionamento continuo e regolare delle luci, per la sicurezza dei marinai lungo le coste della Scozia.
In passato, quando il meccanismo di rotazione doveva essere caricato a mano per mantenerlo in movimento, era essenziale che i guardiani del faro fossero vigili e mantenessero il loro posto di guardia presidiato. Addormentarsi durante la guardia era il reato più grave che un guardiano potesse commettere.
Ci furono 15 casi registrati tra il 1850 e il 1900, incluso uno a Sumburgh che portarono al licenziamento sia del Guardiano Principale che del Vice, dopo che questi si impegnarono a non denunciarsi a vicenda.
La ricerca condotta durante il progetto di restauro degli edifici del faro di Sumburgh ha identificato 120 diversi guardiani che erano di stanza a Sumburgh Head tra il 1833 e il 1990/91, quando la luce fu automatizzata.
La vita a Sumburgh Head non dev’essere stata facile nei primi anni, quando non c’erano elettricità, né acqua corrente e tutte le provviste erano trasportate su per la collina con cavalli e carretti dal molo.
Ci sono state anche molte storie felici a Sumburgh Head: nacquero diversi bambini, le famiglie dei guardiani allevavano galline e pecore e coltivavano ortaggi sia per uso proprio che per venderli e avere un piccolo reddito extra. Il Consiglio del Faro forniva ai Guardiani carbone e paraffina in quantità sufficiente per il riscaldamento e non mancavano i comfort di base.



Punti panoramici a Sumburgh Head
Scogliere vicino al parcheggio auto
Ci sono molti punti panoramici intorno a Sumburgh Head, che ergendosi a più di 90 metri sul livello del mare, offre scorci spettacolari tutt’intorno: scopriamoli.
Vicino al parcheggio, lungo la strada che percorrerai per arrivare all’ingresso di Sumburgh Head Lighthouse troverai il miglior punto per cercare balene e delfini, ma ti avverto ci vuole pazienza e una grande dose di fortuna! Gli uccelli marini invece, sono molto più facili da vedere e qui vicino è facile avvistare le sule e i grandi skua.
Proseguendo arriverai a un altro punto fantastico per vedere gli uccelli marini che nidificano nelle scogliere o risalgono le correnti d’aria. La vegetazione è ricca di fiori, per effetto dei nutrienti che arrivano dagli spruzzi salini e le pecore ne vanno pazze, per questo le vedrai spesso pascolare fino ai bordi, in cerca di questi fiori saporiti. In primavera – estate qui cresce la scilla di primavera, blue Spring Squill, e l’armeria marittima, pink Thrift conosciuta anche come rosa marina.


I muri a secco e le rocce circostanti
I muri in pietra a secco, chiamati dykes, offrono un rifugio ideale per i piccoli uccelli canori.
Salendo verso il promontorio, potrai notare la presenza di varie tipologie di uccelli tra cui il wren di Sumburgh: una sottospecie distinta rispetto a quella che si trova sull’isola di Mainland.
È più grande e il suo canto è più piatto, diffondendosi e risuonando tra le scogliere. Quando siamo arrivati c’era un vento fortissimo, quasi di tempesta e non siamo riusciti a sentire proprio nulla, fortunatamente poi è tornato il sole.
In primavera – estate, Sumburgh Head è il posto perfetto per vedere puffin, fulmari e gazze marine, ma mentre guardi verso l’alto, non dimenticare di abbassare lo sguardo per vedere i minuscoli licheni dai colori vivaci che crescono da queste parti. La loro presenza non dice solo quanto sono antici questi muro a secco, ma anche quanto è pulita l’aria delle Shetland: una delle più pure d’Europa.
Poco prima della salita che conduce all’ingresso di Sumburgh Head Lighthouse, se guardi in basso verso il grande faraglione al largo, noterai che è completamente ricoperto di urie (tra maggio e giugno).
Più vicino alla cima delle scogliere, invece, nidificano i pulcinella di mare. Amano scavare le loro tane nel terreno e con un po’ di fortuna potrai vederli molto da vicino: è proprio qui, infatti, che abbiamo visto la prima coppia di puffins! Che emozione indescrivibile è stata.
Il faro di Sumburgh Head è considerato uno dei luoghi migliori al mondo per vedere i puffin e se sarai fortunato, potresti vedere i pendii sotto di te letteralmente coperti di pulcinella di mare!


La torre della sirena della nebbia
Dalla torre della sirena da nebbia, la vista si perde in ogni direzione sull’immensità del mare: uno punto di osservazione tra i più belli a Sumburgh Head. Una volta salito fin quassù, prova a immaginare questo panorama 400 milioni di anni fa: al posto dell’oceano, ti troveresti tra le pendici di una catena montuosa in erosione, affacciato su un deserto rovente.
A quell’epoca, infatti, le Shetland si trovavano vicino all’equatore e le rocce di Old Red Sandstone che compongono Sumburgh Head si formarono proprio in quell’antico paesaggio.
Nelle giornate limpide, volgendo lo sguardo a sud-est, si può scorgere anche l’isola di Fair Isle. Questo piccolo lembo di terra è diventato uno dei punti di osservazione per uccelli migratori più famosi d’Europa: qui si trova un Osservatorio ornitologico attivo dal 1948, e nel tempo sono state registrate oltre 380 specie di uccelli, un numero sorprendente per un’isola tanto piccola.




Marine Life Center
Il Marine Life Center ti porterà in un mondo fatto di luce, suoni, movimento che ti faranno scoprire un mondo sommerso che mantiene e da vita a questo luogo incredibile. Si parte dalla luce che è fondamentale per la vita marina e per proteggere i marinai dalle maree intorno a Sumburgh Head.
Proseguendo scoprirai di più sulle correnti d’acqua, il ruolo del plancton e la rete alimentare di un ecosistema perfetto. Un’area di studio evidenzia l’impatto dannoso dell’uomo sull’ambiente e su come le Shetland abbiano introdotto delle strategie proattive per proteggerlo.
Un display touchscreen fornisce domande e risposte sulla vita degli uccelli a Sumburgh Head ed è possibile anche ascoltare i suoni emessi dalle diverse specie. Il Centro esplora tutto l’ambiente marino e fornisce informazioni sulle balene, i puffins e tutte le altre creature che abitano questo luogo incredibile.
Trovi anche una casta gamma di fotografie, pannelli e suoni che richiamano l’ambienta marino e che ti accompagneranno per tutto il tempo che sarai qui.



Informazioni per visitare il faro di Sumburgh Head e Centro visitatori
Sumburgh Head Lighthouse e il Visitor Center sono aperti da metà aprile a metà settembre. Agli spazi interni si accede acquistando un biglietto, che permette di entrare per tutta la stagione pagando una sola volta.
Vuoi dormire in un faro? Come ti accennavo la strutture intorno al faro sono private e prenotando in anticipo, puoi passare la notte proprio affacciato sul faro – qui trovi maggiori informazioni.
Prenditi almeno mezza giornata piena per visitare Sumburgh Head: senti il vento che ti accarezza la faccia in cima alla torre della sirena della nebbia e immergiti nell’atmosfera del tempo di guerra nella capanna radar.
Sumburgh Head è uno di quei luoghi che restano dentro. Ti accoglie con la furia del vento, il volo silenzioso dei puffin e il canto del mare che si infrange contro le scogliere. Qui il tempo sembra dilatarsi e mentre cammini lungo i sentieri, senti di far parte di qualcosa di antico, più grande di te. È una terra di confine dove la natura domina e racconta storie.
Visitare Sumburgh Head non è solo vedere un faro o osservare una colonia di uccelli: è ascoltare l’anima profonda delle Shetland, lasciandosi trasformare un po’. Se anche tu sogni di esplorare questi angoli remoti della Scozia, continua a leggere il mio sito: troverai guide, consigli autentici e spunti di viaggio per vivere un’esperienza unica dalle meraviglie delle Highlands alle isole scozzesi.